LA VALLARSA



La Vallarsa è situata, nella Regione Trentino - Alto Adige, nell’Italia settentrionale.
E’ una valle alpina attraversata dal torrente Leno.
L’erosione del torrente Leno ha formato due versanti della montagna, uno destro e uno sinistro.
L’uomo recentemente ha costruito tre dighe, cioè dei laghi artificiali, lungo il corso del torrente.
La diga di Speccheri e la diga di Busa appartengono al territorio della Vallarsa.
Salendo da Rovereto la valle è molto stretta. Tra le frazioni di Valmorbia e Anghebeni la valle si apre con prati, terrazzamenti e pianori naturali.

Lungo i versanti della valle si allungano e si possono ammirare due importanti catene montuose:
· sulla sinistra la catena dei Coni Zugna
· sulla destra il massiccio del Pasubio.

Sembra chiudere la Vallarsa la catena montuosa e frastagliata delle
· Piccole Dolomiti a forma di anfiteatro naturale, che sembra quasi una corona posta sopra la valle.Questa catena è la più elevata in altitudine rispetto alle altre cime della Vallarsa.

Nella Vallarsa ci sono due strade principali: la strada della sponda destra collega Rovereto con Vicenza, mentre la strada della sponda sinistra parte da Rovereto e termina alla frazione di Ometto.
Il collegamento fra le due sponde è reso possibile attraverso il ponte di Arlanch, situato tra le frazioni di S. Anna e Anghebeni. Un altro ponte importante è quello che collega Matassone con Foppiano chiamato "Ponte della Val del Restel".
Lungo le strade della Vallarsa si trovano numerose frazioni, molte delle quali con un numero esiguo di abitanti.
La nostra scuola si trova nella frazione di Raossi.
Noi bambini abitiamo in altre frazioni dislocate sui due versanti della valle.

Sono:

Pian delle fugazze
Camposilvano
Piano Martini
Speccheri Bastianello Pezzati
Costa Raossi
Foxi
Anghebeni
Arlanch
Dosso
Ometto
Obra
Riva
Matassone
Aste
Staineri


FLORA E FAUNA DELLA VALLARSA

La Vallarsa ha un’altitudine minima di circa 600 metri nel fondovalle e raggiunge un’altitudine massima superiore ai 2200 metri sulle montagne più alte.
L’altitudine, insieme ad altri fattori, come l’esposizione al sole, il tipo di terreno ecc... fa si che la vegetazione non sia tutta omogenea ma al contrario, molto diversificata.
Anche la fauna cambia in relazione all’altitudine. Gli animali infatti hanno caratteristiche, abitudini, alimentazione diverse che si adattano ad un particolare ambiente biologico.

Noi, con l’aiuto dei forestali, abbiamo cercato di rappresentare alcuni tratti caratteristici della vegetazione e alcuni animali tipici delle diverse zone della Vallarsa.





Nelle zone più a valle prevalgono i boschi di latifoglie, mentre più in alto si trovano boschi misti o di conifere.
Sopra i 2000 metri di quota si stendono prati e pascoli adatti all’alpeggio.
Tra le piante a latifoglie troviamo il faggio, il carpino nero, la betulla, l’orniello, il maggiociondolo, il sorbo ecc.
Tra le aghifoglie troviamo soprattutto pino nero, pino silvestre, abeti e larici.
Numerose sono anche le specie di fiori tra cui ricordiamo la primula vallarsae molto rara e presente unicamente in Vallarsa e la stella alpina. Troviamo anche la genziana e il bucaneve. Tra gli animali che popolano la Vallarsa ricordiamo caprioli, scoiattoli, volpi, cervi, camosci, marmotte, serpenti tra cui la vipera e molte varietà di uccelli tra cui l’aquila reale e il picchio rosso. Il torrente Leno è ricco di trote. Nelle pozze d’acqua vivono le rane.


IN MEZZO ALLA NATURA



La Vallarsa è delimitata da aspri e pittoreschi monti che in alcuni luoghi, come nella zona di Obra, assumono l’aspetto dei gruppi dolomitici.

Sulla sponda sinistra della Valle troviamo i monti che separano la Vallarsa dalla Valle dell’Adige:
· M.te Zugna m.1664
· M.te Coni Zugna m.1864
· M.te Salvata m.1708
· M.te Mezzana m.1834
· M. te Cima Posta m. 2259 (che appartiene al gruppo Piccole Dolomiti)

Sulla sponda destra troviamo invece i monti che separano la Vallarsa dalla Valle di Terragnolo e della Val di Posina:
· M.te Pazul m.1477
· M.te Col Santo m.2112
· M.te Corno Battisti 1760
· M.te Pasubio m.2232

Il passo Pian delle Fugazze è lo spartiacque tra il torrente Leno e il Logra.

Ci sono molti itinerari che possono essere scelti da chi desidera fare delle passeggiate tra i boschi della Vallarsa, ne proponiamo alcuni storici visto che la valle fu campo di battaglia durante la Prima Guerra Mondiale.

Itinerario storico n°1


Anghebeni - vecchia strada militare n.102 - sentieri a serpentina, Bocchetta Foxi (1720) - Altipiano del Pasubio. Qui, c’era il confine tra l’Austria e l’Italia. E’ ancora possibile osservare: caverne, postazioni di mitraglie, trincee, iscrizioni e lapidi commemorative ecc. Per giorni e settimane combatterono Austriaci contro Italiani durante la Prima Guerra Mondiale e molti furono i morti. Il Pasubio, per questo, è detto il “monte del sangue”.
Se hai voglia ancora di uno piccolo sforzo, allora percorri, i pendii erbosi ed odoranti e vai verso il monte Teso (1988). Dalla cima si stacca un sentiero che porta al Rifugio Papa, al Roite.

Itinerario storico n°2


CORNO BATTISTI
Parti dall’albergo ristorante Foxi, segui la strada che porta al torrente, raggiungi la Bochetta, cammina lungo il crinale e ti troverai al Corno Battisti (1760): qui la mattina del 16 luglio 1916 Cesare Battisti e Fabio Filzi furono catturati e poi, giustiziati a Trento.

Itinerario storico n°3


Rifugio Lancia (1800). Prendi verso nord e arriva sotto al Col Santo vedi la Sella: abbandona il sentiero e sali per tracce di camminamenti, arriverai alla cima. Sul Col Santo gli austriaci avevano piazzato dei cannoni.

Itinerario storico n° 4


Rifugio Lancia: portati al dorsale del Roite, qui troverai una mulattiera che ti fa entrare nella conca dell’alpe di Cosmagnon ed alla malga omonima. Nell’autunno del 1917 qui ci fu una lotta violenta tra Alpini e KaiseJager. È possibile vedere fortificazioni militari e caverne.

Itinerario storico n° 5


Rifugio Lancia - Sette Croci - rifugio Gen.le Papa - Parti dal rifugio Lancia e portati alla Sella di Campiluzzi (2002). Da qui si scende fino ad un bivio. Rimani sui pendii del monte Roite e gira intorno alla malga Buse fino a raggiungere il sentiero della costa di Borcole. Di qui punta verso Sud, arriverai alle Sette Croci, vedrai a nord il Dente Italiano e quello Austriaco, arriverai alla Chiesetta e poi alle porte del Pasubio, al Rifugio.

Itinerario storico n° 6


Recati a Matassone e visita le "Trincee austriache".
Poste in una posizione strategica, permettono di ammirare la Vallarsa in tutta la sua estensione e suggestiva bellezza.



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Conclusione

Qui si conclude la prima parte del nostro lavoro dedicata all’aspetto ambientale - antropologico della Vallarsa.

Ci auguriamo che attraverso questa nostra ricerca
i Vallarsesi possano conoscere meglio l’ambiente in cui vivono,
per imparare ad amarlo e rispettarlo.
Speriamo anche che i lettori casuali si incuriosiscano
e vogliano venire presto a visitare la nostra splendida Vallarsa.


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Ricerca ambientale sul territorio della Vallarsa.
Progetto "Cinque comuni del Pasubio"
Scuola Elementare Vallarsa
Anni scolastici 2000/01 2001/02 2002/2003





Pagine tratte dal CD-ROM: "La Vallarsa - Ricerca ambientale" Scuola Elementare Raossi Vallarsa
www.vallarsa.com