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SPECCHERI
Speccheri (664 s. l. m.), situato sulla sponda destra della valle, è un paesino composto da quattro frazioni: Molino, Canova, Pezzati, Bastianello.
Le case più antiche si trovano a Molino in una delle quali in tempi molto lontani abitavano i carbonari.
Nel paese si trovano due allevamenti di polli e fino a dieci anni fa esistevano un albergo, un bar ed un piccolo negozio, ora non c’è più nulla.
L’unico edificio pubblico è la chiesetta costruita e terminata nel 1927, dedicata a S.Teresa.
A Speccheri vi abitano solo tre famiglie, otto persone in tutto; con le frazioni raggiungiamo il numero di sessantasei abitanti. In estate il numero degli abitanti però aumenta.
Sopra il paese si trova una diga che prende il nome dallo stesso. Essa è alta m 156,45, ha una capacità di 10 000 000 m.cubi, alla base ha uno spessore di circa 15 m e in sommità di 2,80; è stata realizzata negli anni cinquanta per fornire energia elettrica all’Azienda di Verona.
Con questa importante opera nel mio paese non ci sono state più piene, però quando piove molto, pensare cosa ho sopra la testa, mi mette paura.
Il ponte più antico della Vallarsa si trova a Speccheri e qui si trova anche una miniera d’oro abbandonata, utilizzata nel 1800 di proprietà della regina d’Austria.
Questo è il mio paese. Venite a trovarmi
GLORIA
SPECCHERI
Il nome del mio paese è legato a una leggenda.
LA LEGGENDA DELL’ORIGINE DEL NOME DI SPECCHERI
Molti anni fa viveva sotto la montagna una donna chiamata mamma Rosa molto povera, vedova con molti figli.
Un giorno passò di lì il mago di Camposilvano, vide mamma Rosa piangere e le chiese perché piangeva.
Lei rispose che non aveva di che sfamare i suoi figli, allora il mago con la bacchetta magica trasformò il monte sovrastante in speck.
Tempo dopo ripassando trovò ancora mamma Rosa che piangeva e chiese perché piangeva ancora. Lei rispose che i carbonari non le permettevano di prendere lo speck e se lo mangiavano tutto loro.
A quel punto il mago arrabbiato toccò il monte con la bacchetta magica dicendo queste parole:
- Speck eri e più non sarai, perché troppo avaro fu chi ne mangiò.
E da qui nacque il nome Speccheri.
NICOLA
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