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ORIGINE DEL NOME "VALLARSA"



Il termine VALLARSA deriva da VALLE DEI FUOCHI
Sembra che all’inizio della colonizzazione della Vallarsa i boschi fossero talmente estesi che fu necessario tagliarli per permettere qualche coltivazione e i pascoli necessari per la vita della popolazione.
La maggior parte del legname veniva usato per vari scopi, tra cui alimentare le carbonaie che rifornivano di carbone l’industria estrattiva di Speccheri e dei paesi vicini; il residuo, invece, veniva bruciato dando così vita a numerosissimi fuochi.


LO STEMMA DELLA VALLARSA



Due orsi che bevono dalla fontana: lo stemma della Comunità di Vallarsa, emblema che probabilmente è nato con la Comunità stessa.
Dall’analisi di una fonte emerge che questo simbolo non appartiene a nessuna famiglia ma indicava il luogo dove la Comunità, rappresentata dai capofamiglia dei vari “fuochi”, si raccoglieva in un’assemblea per stabilire quelle norme che tutti i Vallarsesi dovevano rispettare.
E’ quindi da supporre che lo stemma corrisponda al toponimo, ossia al luogo dove la Comunità si riunì fin dal suo sorgere.
Secondo altre fonti, invece, lo stemma fu portato da un parroco di Folgaria che si chiamava Perempruner, dal tedesco “Boren Brunner” (fontana degli orsi), e che divenne massaro, cioè sindaco della Vallarsa intorno al 1500. Quando, tra il 1500 e il 1600 venne costituito il Comune, lo stemma venne conservato.
Sui documenti dell’archivio comunale, il sigillo della Comunità appare dal 1722. Lo si può ammirare ancora sulla casa della Comunità, sulla campana maggiore di S. Vigilio e sull’epigrafe del campanile.
Va precisato comunque che lo stemma non ha alcuna relazione con il nome VALLARSA.

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