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GLI IMPERATORI ROMANI

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La dinastia Velentiniana e la dinastia Teodosiana (364-476)

Flavio VALENTINIANO I (364-375)
Flavio VALENTE (364-378)
Flavio GRAZIANO (375-383)
Flavio VALENTINIANO II (375-392)
Flavio TEODOSIO I "Il Grande" (379-395)

L'Impero Romano d'Occidente (395-476)
L'Impero Romano d'Oriente (dal 395 al 528)


Flavio VALENTINIANO I (364-375).
Guardia imperiale dei due imperatori precedenti, è designato Imperatore a Nicea da un concilio di funzionari e generali che gli impone di associare il fratello Flavio Valente, al quale è affidato l'oriente (26 II 364).
Valentiniano, benché analfabeta, riforma le finanze e l'istruzione mentre combatte le seguenti guerre:

A Roma il prefetto Vezio Agorio Pretestato erige il tempio ai 12 dei protettori della città, o Dii consentes (367 d.C.; restano le rovine e un colonnato).

Flavio VALENTE (364-378).
Fratello del precedente che lo associa al trono dietro pressione delle truppe e gli affida il governo dell'Oriente, dove combatte le seguenti guerre:


Flavio GRAZIANO (375-383).
Figlio di Valentiniano I che lo nomina Augusto a otto anni.
Da Treviri governa parete dell'occidente (Italia, Illiria ed Africa sono lasciate a suo fratello Valentiniano II), favorisce i Germani ed il cristianesimo. Dietro l'influenza di Ambrogio vescovo di Milano (poi santo) ordina la soppressione dei collegi sacerdotali pagani (382) e la rimozione della statua della dea Vittoria (382), nonostante le proteste del Senato e dei patrizi pagani (una statua alla Vittoria è stata posta presso lo Stadio Comunale Grezar a Trieste nel 1997).
Dopo la morte di Valente ad Adrianopoli, associa al trono l'abile magister equitem Flavio Teodosio I "Magno" (19 I 379), assegnandogli l'Oriente.
Combatte le seguenti guerre:


Flavio VALENTINIANO II (375-392).
Figlio di Valentiniano I e fratellastro del precedente, sale al trono occidentale a 4 anni sotto tutela dalla madre Flavia Giustina Augusta (ariana).
Da Milano governa nominalmente l'Italia, l'Illiria e l'Africa, mentre le altre province occidentali sono assegnate al fratellastro Graziano (e sono occupate da Magno Clemente Massimo dal 383).
All'epoca le legioni sono armate prevalentemente con archi e fionde. Sono combattute le seguenti guerre:

Valentiniano destituisce il generale franco Abrogaste che lo fa uccidere (15 V 392), ponendo fine alla dinastia Valentiniana.

Flavio TEODOSIO I "Il Grande" (379-395).
Abile generale, è con il padre comes Teodosio in Britannia per l'Imperatore Valente (368) e difende poi la Mesia dai Sarmati (374-5).
Dopo la morte di Valente è associato al trono come Augusto dall'Imperatore Graziano a Sirmio (19 I 379) e gli è assegnato l'Oriente.
Teodosio dichiara il cristianesimo religione di stato, proibisce le divinazioni (381), l'ingresso ai templi (391), il culto domestico delle divinità (392) ed abolisce i giochi Olimpici (394). I pagani che dimostrano violentemente ad Alessandria d'Egitto sono puniti con la distruzione del tempio di Serapide.
Combatte le seguenti guerre:

Lascia l'Oriente al primogenito Arcadio (18enne) ed l'Occidente al secondogenito Onorio (11enne), dividendo definitivamente l'Impero.
Alcuni storici fissano a questa data (395) la fine dell'Evo Antico e l'inizio del Medioevo.


L'Impero Romano d'Occidente (395-476).

Flavio ONORIO (395-423)
GIOVANNI (423-425)
Flavio Placido VALENTINIANO III (425-455)
PETRONIO MASSIMO (455)
Flavio Eparchio AVITO (455-456)
Flavio Giulio Valerio MAGGIORIANO (457-461)
LIBIO SEVERO (461-465)
Procopio ANTEMIO (467-472)
Anicio OLIBRIO (472)
Flavio GLICERIO (473-474)
Flavio GIULIO NEPOTE (474-475)
ROMOLO Momilio "AUGUSTOLO" (475-476)


Flavio ONORIO (395-423).
Secondogenito del precedente che lo lascia undicenne erede delle province occidentali dell'Impero sotto tutela del vandalo magister utriusque militiae Flavio Stilicone.
L'impero subisce l'ostilità della corte orientale, le seguenti invasioni e ribellioni:

Durante il suo governo è rifatta la imponente porta Appia (odienra porta San Sebastiano).
Onorio porta Prisco Attalo in trionfo a Roma. Galla Placidia è data in moglie all'anziano Flavio Costanzo che è associato all'impero ma muore (IX 421) seguito dal 37enne Onorio (15 VIII 423).

GIOVANNI (423-425).
Primicerio dei notai, è eletto dal partito avverso a Costantinopoli (XII 423) appoggiato dal generale Ezio.
Teodosio II Imperatore d'Oriente invia una flotta guidata da Ardaburio ma viene dispersa da una tempesta. Ardaburio è catturato presso Ravenna ma con l'aiuto del figlio Aspar, giunto via terra e del partito filo-orientale cattura e giustizia Giovanni ad Aquileia (425).
Ezio, giunto con un esercito unno, dopo uno scontro incerto si rappacifica con Galla Placidia.

Flavio Placido VALENTINIANO III (425-455).
Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nominato Augusto dall'Imperatore d'Oriente Teodosio II che sposta il confine dei due imperi alla Sava.
Risiede a Ravenna sotto la tutela della madre Galla Placidia mentre l'Impero subisce le seguenti invasioni:

Pochi mesi dopo Valentiniano III assiste alle esercitazioni delle truppe ed è ucciso da due bucellarii, istigati da Petronio Massimo, al quale l'imperatore ha tolto la moglie (16 III 455). È l'ultimo imperatore d'occidente della dinastia Teodosiana.

PETRONIO MASSIMO (455).
Senatore eletto Imperatore dal Senato (III 455) dopo aver partecipato all'assassinio del precedente, del quale sposa la vedova Eudosia.
Del cambio al vertice approfitta Gensenico re dei Vandali che assale Roma e la fa saccheggiare (2-16 VI), compresi il palazzo imperiale ed i templi pagani mentre le chiese sono risparmiate per un accordo con papa Leone I. Petronio Massimo è lapidato dal popolo di Roma (31 V 455).
Gensenico porta a Cartagine gli arredi del tempio di Gerusalemme (a Roma dal 70 d.C.), Eudosia, le figlie Placidia e Eudocia, numerosi senatori e migliaia di cittadini.

Flavio Eparchio AVITO (455-456).
Nobile gallo già diplomatico del generale Ezio, poi magister militum galliarum.
Viene eletto Imperatore ad Arles (VII 455) dall'esercito e dall'aristocrazia gallo-romana radunata da Teodorico II re dei Visigoti. L'elezione è approvata da Costantinopoli ma non dal senato di Roma.
Lo svevo comes Flavio Rincimero (nipote di Vallia re dei Visigoti) è nominato capo dell'esercito e l'impero occidentale affronta le seguenti guerre:

Avito teme l'aumento di potenza di Rincimero e cerca di raggiungere la Gallia per radunare truppe ma Rincimero lo sconfigge a Piacenza (X 456), lo cattura, lo depone e lo nomina vescovo di questa città.

Flavio Giulio Valerio MAGGIORIANO (457-461).
Abile generale già con Ezio, con Rincimero contro i Vandali, sconfigge gli Alamanni a Bellinzona.
È proposto Imperatore d'occidente da quello d'oriente Leone I, innalzato da Rincimero (1 IV 457) ed accettato dal senato. Governa solo l'Italia emanando leggi contro l'eccessiva fiscalità e combatte le seguenti guerre:

Maggiorano rientra in Italia ma è abbandonato da tutti. Rincimero che era stato messo da parte ne sconfigge la guardia a Tortona (2 VIII 461) e lo giustizia (7 VIII).

LIBIO SEVERO (461-465).
Originario della Lucania, dopo alcuni mesi di trono vacante è acclamato Imperatore dalle legioni illriche con l'appoggio di Rincimero (XI 461).
I Burgundi si espandono nella Viennese e prendono Lione, i Visigoti prendono Narbona, gli Alemanni si espandono in Retica ed i Vandali continuano le loro scorrerie nel mediterraneo, colpendo anche la Grecia.
Libio Severo è eliminato dallo stesso Rincimero (14 XI 465).

Procopio ANTEMIO (467-472).
Di origini greche e genero dell'Imperatore d'Oriente Marciano, dice di discendere dall'omonimo generale del 365 e si distingue combattendo gli Unni ed i Goti.
E' nominato Augusto dall'Imperatore d'Oriente Leone I ed accettato da Rincimero che ne sposa la figlia.
I due imperi organizzano una grande spedizione contro Gensenico re dei Vandali e sbarcano presso Cartagine ma la loro flotta è incendiata (465). Aspar, ministro della corte orientale, conclude una pace separata (468).
Mentre Eurico re dei Visigoti espande i propri domini in Gallia (469), Rincimero si ribella, si allea a Gensenico ed insieme elevano imperatore Olibrio. I tre assediano cinque mesi Roma, uccidono Antemio (11 VII 472), prendono la città e la saccheggiano (22 VIII).

Anicio OLIBRIO (472).
Ricco senatore rapito da Gensenico al sacco di Roma del 455 e sposato a Placidia (figlia di Valentiniano III).
E' innalzato da Gensenico ed accettato da Rincimero, che insieme lo portano a Roma, ma Rincimero muore oscuramente (19 VIII 472) e tre mesi dopo anche Olibrio (2 XI 472).
Flavio GLICERIO (473-474).
Comes domesticorum elevato al trono imperiale a Ravenna (5 III 473) dall'esercito guidato dal magister militum burgundo Gundobaldo, nipote di Rincimero.
Cede l'Alvernia a Eurico re dei Visigoti ma Nementum (odierna Clermont-Ferrand) rifiuta di aprire le porte e resiste all'assedio (473-474) guidata da Ecdizio (figlio dell'Imperatore Avito).
Glicerio viene cacciato da Giulio Nepote appoggiato dall'Imperatore d'Oriente Leone I ed è costretto a farsi prete. Diviene vescovo di Salona e muore in questa città (480) mentre Gundobaldo ripara in Burgundia.

Flavio GIULIO NEPOTE (474-475).
Figlio e successore del comes illiricum Marcellino, governa da indipendente l'Illiria.
Con l'appoggio dell'Imperatore d'Oriente Leone I ottiene il trono, caccia il precedente e viene acclamato (24 VI 474).
Governa l'Italia, l'Illiria e riconosce l'indipendenza di Eurico re dei Visigoti, che ha occupato Nementum, gran parte della Spagna e la Gallia tra il Rodano e la Loira (475).
Ottenuta la pace tenta il disarmo dei mercenari Rugi, Turcilingi ed Eruli che si ribellano guidati dall'illirico di origine romana Oreste "Il Pannonico" (già con Attila).
Giulio Nepote, assediato a Ravenna, fugge a Salona (28 VIII 475) dove in seguito viene ucciso (480).

ROMOLO Momilio "AUGUSTOLO" (475-476).
Figlio sedicenne di Oreste "Il Pannonico", che caccia il precedente e lo eleva al trono (31 X 475).
I capi germanici, non vedendo mantenute le promesse, si ribellano e acclamando loro re lo sciro Odoacre (23 VIII 476), compagno d'armi di Rincimero.
Odoacre chiama i Rugi e gli Eruli in Italia, prende e saccheggia Ticinum (odierna Pavia), cattura e uccide Oreste presso Piacenza (28 VIII), depone Romolo "Augustolo" è lo confina presso Napoli. Poi invia le insegne imperiali all'Imperatore d'Oriente Zenone Isaurico, atto che segna la fine dell'Impero Romano d'Occidente, la fine dell'Evo Antico e l'inizio del Medioevo.
L'ultimo imperatore di Roma ha lo stesso nome del suo leggendario fondatore, ed è detto "Augustolo" (piccolo augusto) per la sua giovane età.


L'Impero Romano d'Oriente (dal 395 al 528).

Flavio ARCADIO (395-408)
TEDOSIO II "Calligrafo" (408-450)
Flavio MARCIANO (450-457)
LEONE I "Il Grande" (457-474)
LEONE II (474)
ZENONE "ISAURICO" (474-491)
ANASTASIO I "Il Silenziario" (491-518)

Flavio ARCADIO (395-408).
Primogenito dell'Imperatore Teodosio "Il Grande", eredita l'Oriente mentre il fratello Onorio ottiene l'Occidente.
Perde subito la Grecia e Macedonia invase da Alarico re dei Visigoti (395), che ottiene il riconoscimento come magister militiae (397).
Il governo è in mano alla moglie Eudossia Aelia ed al ministro Rufino, questi è ucciso dal comandante goto Gainas (27 XI 395) e gli succede il praepostus sacri cubiculi Eutropio, a sua volta messo a morte. Gainas diviene magister utriusque militiae ma è costretto a fuggire per i tumulti dei romani cristiani contro i barbari ariani (12 VI 400), ripara presso gli Unni che lo uccidono.

TEDOSIO II "Calligrafo" (408-450).
Figlio del precedente, eredita il trono a 7 anni ed dominato dalla madre, dalla sorella Pulcheria, poi dalla moglie Eudocia (421) che viene esiliata per infedeltà, e dai ministri.
Scrive manoscritti miniati religiosi (da cui il soprannome, ma è detto anche "Il Giovane") e pubblica il "Codice Teodosiano", raccolta dei decreti imperiali emanati da Costantino in poi, che viene applicato anche in alcuni territori dell'Impero Occidentale (ad esempio in Gallia).
L'Impero combatte le seguenti guerre:

Teodosio muore per una caduta da cavallo (450) senza eredi. E' l'ultimo imperatore della dinastia Teodosiana in Oriente.

Flavio MARCIANO (450-457).
Soldato veterano che sposa Pulcheria, sorella del precedente e sale al trono.
Effettua riforme finanziare, rifiuta di pagare il tributo ad Attila (che quindi invade l'occidente).
Combatte il Monofisimo ed è poi canonizzato dalla chiesa greca.

LEONE I "Il Grande" (457-474).
Valoroso soldato della Dacia. E' eletto Imperatore dall'esercito guidato da Aspar e viene consacrato dal patriarca di Costantinopoli (prima consacrazione di un imperatore da parte della chiesa).
È il primo imperatore della dinastia Trace, assume la dignità imperiale anche per l'Occidente che lascia a Rincimero e combatte le seguenti guerre :

LEONE II (474).
Figlio di Arianna (figlia del precedente), sale al trono a quattro anni sotto la reggenza del padre Tarasicodissa, ma muore 10 mesi dopo.

ZENONE "ISAURICO" (474-491).
Tarasicodissa sposa Arianna, figlia dell'Imperatore Leone I "Il Grande", regge l'Impero per il figlio Leone II e sale al trono alla morte di questi cambiando nome in Zenone.
Subisce la rivolta del monofisita Basilisco (475), ripara in Isauria e torna a Bisanzio l'anno seguente.
Riceve le insegne imperiali dell'Occidente da Odoacre re degli Eruli (476) che nomina patrizio, ma poi gli invia contro Teodorico re degli Ostrogoti (478).

ANASTASIO I "Il Silenziario" (491-518).
Ricopre a palazzo la carica di Silenziario, sposa Arianna vedova del precedente e sale al trono.
Combatte con successo i Sasanidi (502) e costruisce le mura a Costantinopoli per proteggerla dai Bulgari.
È l'ultimo imperatore della dinastia Trace (segue la dinastia Giustinianea).


  1. Introduzione.

  2. La Casa Giulio-Claudia (27 a.C. - 68 d.C.).

  3. La Casa Flavia (69-96).

  4. L'Età degli Antonini (96-192).

  5. L'Età dei Severi (193-235).

  6. L'Anarchia Militare (235-268).

  7. Gli Imperatori Illirici (268-285).

  8. La Tetrarchia (285-364).

  9. La dinastia Velentiniana e la dinastia Teodosiana (364-476).



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