Indice


GLI IMPERATORI ROMANI

Regolamenti
E-Mail Bibliografia
Ultime Modifiche Link


La Tetrarchia (285 - 313 d.C.)
e
La seconda dinastia dei Flavi (313 - 363 d.C.)

Gaio Aurelio Valerio "DIOCLEZIANO" (284-305)
Caio GALERIO II Valerio Massimiano (305-311)
Caio Flavio LICINIO Liciniano (308-323)
Claudio Flavio Varelio Aurelio COSTANTINO I "IL GRANDE" (311-337)
COSTANZO II (337-361)
Flavio Claudio GIULIANO "L'APOSTATA" (361-363)
Flavio Claudio GIOVIANO (363-364)


Gaio Aurelio Valerio "DIOCLEZIANO" (284-305).
Nato in Dalmazia nella città di Diocle, da cui il soprannome.
Generale sotto gli Imperatori Aureliano e Probo, diviene capo della guardia sotto l'Imperatore Numeriano. Uccide personalmente il prefetto del pretorio Ario Apro, che ha assassinato Numeriano, ed è acclamato Imperatore dai soldati a Calcedonia (17 XI 284).
Affronta poi l'Imperatore Carino a Viminacium (odierna Orasje) e sta per essere sconfitto quando Carino è ucciso dai propri ufficiali (285).
Ottenuto l'Impero, Dicleziano effettua notevoli riforme (293-297):

Dapprima Diocleziano associa Marco Aurelio Valerio MASSIMIANO "Erculeo" come cesare (285), poi lo nomina augusto (305) e divide l'Impero in quattro parti così assegnate:

L'Impero combatte le seguenti guerre:

A Roma Massimiano fa erigere in onore dell'imperatore le gigantesche Terme di Dioclaziano (302-305), capaci di 3.000 bagnanti (alcune parti sono inglobate nelle attuali chiese di San Bernardo e Santa Maria degli Angeli, dove 4 colonne in granito sono al loro posto originario).
Diocleziano perseguita i seguaci del manicheismo (297), religione che media cristianesimo, zoroastrismo e buddismo, ed assime e a Galerio scatena una persecuzione contro i cristiani (24 II 303). Diocleziano celebra un unico, modesto trionfo nella sua unica visita a Roma (X 303), infine abdica (1 V 305) inducendo Massimiano a fare lo stesso, e si ritira nel proprio palazzo in Dalmazia.
Muore a Spalato (3 XII 316) dopo aver visto il fallimento delle sue riforme politiche (il periodo tra l'abdicazione e la morte è detto Quies Augustorum (Riposo degli Augusti).

Caio GALERIO II Valerio Massimiano (305-311).
Pastore proveniente dalla Tracia, percorre la carriera militare fino a diventare cesare (293).
All'abdicazione di Diocleziano e Massimino (305) diviene augusto in oriente e dirige la politica imperiale più del suo collega augusto massimo Costanzo "Cloro".
Durante il suo governo hanno luogo i seguenti avvenimenti politici:

Colpito da grave malattia, Galerio passa l'ultimo anno a Sardica (Mesia) dove revoca le misure contro i cristiani (V 311) ponendo fine a quella che è chiamata "Era dei Martiri" (303-311). Muore pochi giorni dopo (VI 311).

Caio Flavio LICINIO Liciniano (308-323).
Originario della Dacia, diviene augusto al congresso di Carnuntum (308) e combatte le seguenti guerre:

Claudio Flavio Varelio Aurelio COSTANTINO I "IL GRANDE" (311-337).
Figlio illegittimo dell'augusto Costanzo Cloro, dopo la morte del padre (306) è acclamato augusto dalle legioni di galliche. Galerio lo riconosce come cesare e conferma questo titolo al congresso di Carnuntum (308) al quale Costantino non prende parte.
Combatte le seguenti guerre:

Costantino completa le seguenti riforme, iniziate da Diocleziano:

A Roma sono erette delle terme sul Quirinale, decorandole con statue e marmi tolti ad altri edifici, una basilica e l'Arco di Giano Quadrifronte.
Costantino, diretto contro i Sasanidi, sconfigge per strada i Goti e si ammala. Si fa battezzare dal vescovo ariano Eusebio (primo imperatore a battezzarsi) e pochi giorni dopo muore (22 V 337). È santo della chiesa ortodossa.

COSTANZO II (337-361).
Secondogenito di Costantino "Il Grande", alla morte del padre è acclamato Imperatore dalle truppe assieme ai fratelli COSTANTINO II "Il Giovane" (337-343) e COSTANTE (337-350). Ciascuno governa nei territori assegnati dal padre.
I maggiori avvenimenti politici dell'impero sono i seguenti:

Flavio Claudio GIULIANO "L'APOSTATA" (361-363).
Discendente dell'augusto Costanzo "Cloro" (suo bisnonno), per la sua giovane età sfugge al massacro dei parenti di Costantino "Il Grande".
Studia ad Atene (355) e diviene generale del cugino Costanzo II, per il quale libera la Gallia e sconfigge gli Alemanni ad Argentorarum (VIII 357), poi si proclama imperatore in Gallia (II 360) e la guerra civile è evitata per la morte di Costanzo.
Salito al trono Giuliano alleggerisce la pressione fiscale, ristabilisce la disciplina nell'esercito e proclama la libertà religiosa, ma perseguita violentemente i cristiani che non vogliono rinunciare ai loro privilegi e lo soprannominano "L'Apostata".
Deve inviare legioni in Britannia a contrastare le incursioni dei Picti e dei Galelici.
Effettua l'ultima grande spedizione romana contro i Sasanidi (III 362), raggiunge Cestifonte (363) senza tuttavia riuscire a prenderla. Subisce la tattica della terra bruciata ed è colpito a morte da una lancia durante un attacco dei Sasanidi a Samarra (26 VI 363).
È l'ultimo discendente di Costantino sul trono.

Flavio Claudio GIOVIANO (363-364).
Ufficiale delle guardie, è proclamato Imperatore dalle legioni dell'Illiria dopo la morte del precedente.
Per salvare l'esercito deve concludere la pace con i Sasanidi cedendo loro le province oltre il Tigri, Nisibi, Singara e l'egemonia in Armenia.
Abroga le misure contro i Cristiani del predecessore e muore, forse assassinato dalle truppe, a Dadastana, in Galazia (17 II 364).


  1. Introduzione.

  2. La Casa Giulio-Claudia (27 a.C. - 68 d.C.).

  3. La Casa Flavia (69-96).

  4. L'Età degli Antonini (96-192).

  5. L'Età dei Severi (193-235).

  6. L'Anarchia Militare (235-268).

  7. Gli Imperatori Illirici (268-285).

  8. La Tetrarchia (285-364).

  9. La dinastia Velentiniana e la dinastia Teodosiana (364-476).



Indice Regolamenti Bibliografia Inizio Pagina