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ALFONSO X "El Sabio" (1257-1275).
Figlio di di Ferdinando III re di Castiglia e Leon e di Beatrice di Svevia
(figlia di Filippo di Svevia re di Germania).
Re di Castiglia e Leon (dal 1254) è eletto anche re di Germania dagli
elettori di Treviri, Brandeburgo e Sassonia (1257) ma non mette mai piede
in Germania.
In Italia viene riconosciuto da Ezzelino da Romano ed in seguito fornisce mercenari ai Visconti
che combattono i Torriani per il possesso di Milano (Guerra della Torre).
In Castiglia subisce la ribellione del figlio Sancio, è da questi deposto
(1282) e muore due anni dopo (4 IV 1284).
Più che per la politica, è noto per la sua cultura, come appare dal
soprannome ("Il Saggio"). Gli sono attribuite le canzoni raccolte ne
"Las Cantigas de Santa Maria", ha patrocinato la prima traduzione
dell'Antico Testamento in volgare, gli studi astronomici raccolti nelle
Tavole Alphonsines (1252), e l'unificazione del diritto ne "Las
Siete Partidas".
RICCARDO di Cornovaglia (1257-1272).
Figlio cadetto di Giovanni "Senzaterra" re d'Inghilterra.
Gli è offerto dal papa il trono di Sicilia, da togliere a Manfredi, ma dopo
lunghe trattative ed aver intascato ingenti somme, rifiuta giudicando
l'impresa troppo difficile (1252).
E' eletto re di Germania, quarantaseienne, dagli elettori renani (Colonia,
Magonza e Palatinato Renano) in opposizione ad Alfonso "El Sabio" (13 I
1257). Viene incoronato ad Aquisgrana, ma si disinteressa del regno.
Combatte con il fratello Enrico II re d'Inghilterra nella "Guerra dei Baroni", viene con lui
catturato a Lewes (14 V 1264) da Simone di Montfort, ed è liberato l'anno
seguente.
Muore il 2 IV 1272.
Durante l'assenza in Germania di un re, i principi intensificano le lotte
tra loro per ottenere vantaggi personali, infatti l'Interregno è chiamato
anche "Faustrecht" (Diritto di Pugno).
Uno dei mezzi per guadagnare bottino e prestigio è la partecipazione alle
Crociate contro i Lituani, compiute dal duca di Brunswick e dal landgravio
di Turingia (1265), da Ottone III margravio del Brandeburgo (1266), da
Ottokar II premsyl re di Boemia (1267-68) e da Dietrich margravio di Meissen (1272).
L'Interregno termina con l'elezione di Rodolfo I d'Asburgo, seguito da
re di diverse famiglie, fatto dovuto alla contrapposizione tre le potenti
famiglie dei Lussemburgo e d'Asburgo.
RODOLFO I d'Asburgo (1272-1291).
Dopo la morte di Riccardo di Cornovaglia i principi eleggono re di Germania
Rodolfo IV d'Asburgo (1 X 1273) che è uno dei principi più ricchi del
regno, possiede infatti:
Feudi in Svevia, compresi Reuss, Aar ed il castello di Habicht
(dell'avvoltoio), luogo d'origine della famiglia.
Il Landgraviato di Sundgau (Alta Alsazia), acquisito dalla sua
famiglia nel XII sec..
La contea di Zurigo.
Feudi a Lucerna e nell'Unterwalden.
La contea di Agrovia, acquisita sotto Federico II.
La contea di Turgovia, acquisita durante l'Interregno.
Nella dieta di Norimberga (1274) ordina la restituzione di tutti i feudi
vacanti dal momento della deposizione di Federico II da parte del concilio di Lione,
misura atta a colpire uno dei più potenti principi dell'impero : Ottokar II
Premsyl re di Boemia, i cui possedimenti sono i seguenti:
Il marchesato di Moravia.
Il ducato d'Austria (e Pordenone), da lui occupato dopo la
morte di Federico III di Babenberg, detto "Il Battagliero", caduto combattendo i
mongoli senza lasciare eredi maschi (1246).
Il regno di Boemia, ereditato dal padre (1253).
La Marca Stiriana, già dei Babenberg, dapprima lasciata a
Bela IV re d'Ungheria con la pace di Buda (1254). Riaccesasi la guerra, sconfigge
Bela a Kroissenburnn (12 VII 1260) e la occupa.
Le marche di Carinzia, Carniola e Vendica, ereditate dal cugino
Ulrico III di Sponheim (1269).
Nei suoi possedimenti Ottokar II favorisce il clero e le città, a scapito
della nobiltà. La sua potenza lo porta a rifiutare il trono di Germania,
offertogli con troppe condizioni, e a non riconoscere l'elezione di Rodolfo I.
Rodolfo prende Vienna, mentre il suo alleato Mainardo di Gorizia signore del
Tirolo occupa Carinzia e Stiria, costringendo Ottokar II, abbandonato dai
suoi vassalli, a sottomettersi (pace di Praga, 1276) ed a cedere Austria, Stiria e
Carinzia.
Il re di Boemia trova nuovi alleati tra i principi tedeschi contrari ad un aumento di
potenza degli Asburgo: Slesia, Brandeburgo, Meissen, Turingia e Baviera.
Rodolfo I non riceve aiuti dagli altri principi tedeschi ma si allea a
Stefano V Arpad re d'Ungheria e sconfigge Ottokar a Dürnkurut (26 VIII
1278). Ottokar cade sul campo ed al figlio Venceslao III rimangono solo la
Boemia e la Moravia.
Con la dieta di Augusta (25 XII 1282), Rodolfo ottiene dai principi che i
feudi conquistati siano così assegnati:
Ai figli Alberto e Rodolfo (che poi rinuncia) l'Austria, la
Stiria e la Carinzia, elevate a ducato.
A Mainardo III di Gorizia la Carniola e la Marca Vendica, alla
quale aggiunge poi il palatinato di Carinzia (1286).
La conversione dei Prussiani al cristianesimo (1283) non pone fine alle crociate
dei Teutonici (il nome "Prussiani" passa poi ai dominatori).
Rodolfo sposa Isabella di Borgogna (1284), dà la caccia ai numerosi
briganti, soprattutto in Svevia, molti dei quali sono cavalieri, e pacifica
gran parte del regno.
In Italia si limita a fornire mercenari ai Torriani, ancora impegnati nella
Guerra della Torre conto i Visconti, per il possesso di Milano.
ADOLFO di Nassau (1292-1298).
Figlio di Walram II conte di Nassau.
Eletto re di Germania (5 V 1292), si allea a Edoardo I d'Inghilterra contro Filippo
"Il Bello" re di Francia ed occupa invece il Meissen e la Turingia, che intende
aggiungere ai propri dominii (1294-96).
Viene allora deposto dalla maggioranza degli elettori, che gli contrappone
Alberto d'Asburgo (V 1298), dal quale viene sconfitto a Göllheim (2 VII 1298).
Adolfo rimane tra i caduti.
ALBERTO I d'Asburgo (1298-1308).
Figlio dell'Imperatore Rodolfo I d'Asburgo, ha ottenuto il ducato d'Austria (1282).
La moglie Elisabetta del Tirolo gli dà 21 figli.
Combatte vanamente contro la Turingia, la Boemia e contro i cantoni
svizzeri, sconfitti a Winterthur (1292) ma non soggiogati.
Contrapposto sul trono tedesco ad Adolfo di Nassau (23 VI 1298), sconfigge il rivale a
Göllheim (2 VII 1298).
All'estinguersi degli Arpad (1301), tenta di assicurarsi il trono d'Ungheria
ma deve affrontare una lunga lotta contro gli Angioni di Napoli, che infine
hanno la meglio (1308).
Frattanto viene assassinato Vencesalo III Premsyl re di Boemia, privo di
discendenti. Alberto I occupa il regno e l'assegna al figlio Rodolfo III,
che però muore l'anno seguente (1307). I Boemi eleggono loro re Enrico
conte del Tirolo che ha sposato Anna, figlia di Venceslao III.
Giovanni d'Asburgo, il cui padre Rodolfo ha rinunciato ai dominii
assegnatigli dal padre nel 1282, intende ottenerli dallo zio Alberto I, ma
visti vani i suoi tentativi lo assassina presso Brugg, sulla Reuss (1 V
1308), dove in seguito è eretta l'abbazia di Koenigsfelden. L'assassino
fugge in Italia ma è infine catturato e giustiziato con i suoi complici.
ENRICO VII di Lussemburgo (1308-1313).
Conte di Lussemburgo (dov'è Enrico IV) diviene re di Germania come Enrico
VII, poichè il precedente Enrico VII, figlio di Federico II, non ha
ottenuto la corona imperiale.
Suo figlio Giovanni di Lussemburgo toglie Praga ad Enrico del Tirolo re
scomunicato di Boemia (13 XII 1310), ottiene la corona del regno (17 II
1311) e sposa Elisabetta, figlia di Vencesalo III (1312).
Enrico scende in Italia e si impone come mediatore tra le famiglie che
si contendono il potere nelle varie città, nomina vicario imperiale chi lo
riconosce e chi riammette i fuoriusciti. A Milano è incoronato re d'Italia
(6 I 1311, con la presunta corona persa da Federico II a Parma) e riammette
i Torriani, espulsi dai Viscontei, ma i primi sono accusati di disordini e
nuovamente cacciati (II 1311).
Brescia rifiuta di sottomettersi e subisce il terzo duro assedio da parte
imperiale (dal 20 V al 18 IX 1311), durante il quale le febbri uccidono
Valerano, fratello dei Enrico VII. La città è costretta alla resa,
perde le fortificazioni ed i privilegi.
Firenze si mette alla testa di una Lega Guelfa contro questa nuova calata
tedesca, riammette i Guelfi Bianchi esiliati (ma non Dante Alighieri),
assolda mercenari catalani, e si unisce a Lucca, Siena, Bologna e Roberto
d'Anjou re di Napoli (poi anche Perugia, Pistoia, Spoleto e Padova).
I due partiti si scontrano per le strade di Roma (dal 7 V al 20 VIII).
Con Enrico VII combattono il conte di Savoia, gli Orsini, i Colonna,
Castruccio Castracani, Uguggione della Faggiola e Federico da Montefeltro,
ma i ponti sul Tevere restano in mano ai guelfi. Enrico è incoronato
Imperatore in Laterano (29 VI 1312) e lascia la città.
La lotta si sposta attorno a Firenze, inutilmente assediata dagli imperiali
(19 IX - 30 X 1312) e la malattia che colpisce Enrico VII lo costringe ad
abbandonare il tentativo.
L'anno seguente Enrico VII si allea a Federico d'Aragona re di Sicilia e
marcia contro il regno di Napoli, ma muore a Buonconvento (24 VIII 1313) ed
è sepolto a Pisa (dov'è tuttora), lasciando l'Italia nella guerra tra
fazioni.
Termina così l'ultimo tentativo imperiale di imporsi nella penisola.
LUDOVICO IV "Il Bavaro" (1314-1347).
Figlio di Ludovico "Il Forte" di Wittelsbach duca dell'Alta Baviera e di Matilde
d'Asburgo.
È eletto re di Germania (25 XI 1314) con i voti degli arcivescovi di Magonza e di
Treviri, di Giovanni I di Lussemburgo re di Boemia, del duca di Sassonia e
del marchese di Brandemburgo.
Federico "Il Bello" d'Asburgo duca d'Austria (figlio di Alberto I) gli
viene contrapposto dagli altri elettori : l'arcivescovo di Colonia,
il duca della Bassa Baviera (fratello di Ludovico), e due pretendenti
alla Boemia ed al Brandeburgo.
I due partiti combattono una lunga guerra alla quale però la Germania
Settentrionale non partecipa. Ludovico "Il Bavaro" ottiene l'appoggio
di Federico IV di Hohenzollen bugravio di Norimberga e di altri feudatari
tedeschi. Federico "Il Bello" è aiutato dai suoi fratelli Leopoldo
ed Enrico e dal re d'Ungheria.
Leopoldo I d'Asburgo (fratello di Federico) devia i rinforzi destinati al
fratello, poiché intende sottomettere i cantoni di Schwyts, Uri ed
Unterwalden, ma questi lo sconfiggono a Morgarten (15 XI 1315), prima
vittoria dei fanti svizzeri su un esercito di cavalieri.
Federico "Il Bello" e Ludovico "Il Bavaro" combattono l'ultima grande
battaglia di cavalieri tedeschi prima del diffondersi delle armi da
fuoco, a Mühldorf (28 IX 1322) e la vittoria va al secondo.
Giovanni XXII, appoggiato dalla Francia, si propone come mediatore ma
l'offerta è respinta, quindi scomunica Ludovico (1323), che trova
l'appoggio dei frati minori, contrari ad una chiesa troppo mondanizzata.
Leopoldo d'Asburgo cede la Borgogna al re di Francia e continua la guerra.
All'estinzione degli Ascani, Ludovico assegna il magraviato di Brandeburgo
al figlio Ludovico (1324), ma trova l'opposizione di Giovanni I di Lussemburgo re
di Boemia ed anche la Convenzione di Monaco (1325), con la quale si accorda
con Federico "Il Bello" per regnare insieme, scontenta i principi. Solo alla
morte del fratello Leopoldo, Federico torna in Austria e si disinteressa
del regno fino alla morte (1330).
Finita la guerra per la corona tedesca, Ludovico scende in Italia, è
incoronato re d'Italia a Milano (1327), poi imperatore a Roma in Campidoglio da
Sciarra Colonna per acclamazione popolare. Depone Giovanni XXII ed elegge
l'antipapa Nicolò V, ma la ribellione dei Romani (1328) lo costringe a
tornare in Germania. L'anti-papa rinuncia al soglio ed il successore di
Giovanni XXII, Benedetto XII, rifiuta di trattare.
Sulla via del ritorno l'imperatore raggiunge l'accordo familiare di Pavia (1329),
con il quale assegna al nipote Rodolfo II il Palatinato Renano e l'Alto Palatinato,
tenendosi il ducato di Baviera.
L'ostilità del partito dei Lussemburgo causa un riavvicinamento agli
Asburgo e dietro pagamento assegna il ducato di Carinzia e la marca
Carniola ad Alberto II "Il Saggio" e ad Ottone d'Asburgo (1335).
All'Assemblea di Rhense (1338) i principi elettori, finora neutrali nella
lotta tra l'imperatore ed il papa, dichiarano le loro elezioni valide anche
senza conferma pontificia.
Enrico conte del Tirolo ed ex re di Boemia muore (1338) lasciando erede la figlia
diciannovenne Margherita Maultasch, sposa del sedicenne Giovanni Enrico (figlio di
Carlo IV di Lussemburgo re di Boemia, successo la padre Giovanni I).
L'Imperatore si accorda con Alberto d'Asburgo per la spartizione della contea,
deve rinunciarvi per l'opposizione dei Lussemburgo ma prosegue le manovre politiche.
Margherita Maultasch caccia il marito (1341) e sposa Ludovico magravio di
Brandeburgo (1342), figlio dell'Imperatore.
Clemente VI scomunica gli sposi e nuovamente l'imperatore (1346). Cinque Elettori eleggono
Carlo di Boemia, riconosciuto anche dai Visconti e dai da Carrara.
Carlo IV con il figlio Giovanni Enrico invadono il Tirolo ma sono respinti (1347).
Ludovico mantiene il potere fino alla sua morte, avvenuta per una caduta da cavallo
mentre prepara una spedizione in Italia (11 X 1347).
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