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MAHMUD DI GASNA

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L'Avvento dei Salgiuchidi.

I primi contatti di Sebuk Tegin e Mahmud con la famiglia selgiuchide sono occasionali e denotano il carattere militare di quest'ultima, tipico della razza oghuz, nome che deriva dal plurale di oq (freccia), con il significato di "armati".
Arslan Ismail ibn Seljuk, fondatore della dinastia, è a fianco di Sebuk nel 992 ed insieme riportano a Bukhara l'emiro samanide Nun II.
Arslan Israil, Mikail e Musa, figli di Seljuk, combattono per il qarakhanide Ali Tegin nel 1025, contro il fratello di quest'ultimo Qadir Khan Yusuf, aiutato da Mamhud.
L'affermarsi della famiglia comincia dal primo grande successo ottenuto dal figlio di Mikail, Togril, contro Mas'ud, figlio di Mahmud (1040).

Il governo di Mas'ud inizia trionfalmente, con l'ingresso a Nishapur nel mese del Ramadan 1030, acclamato sultano dall'esercito.
Il fratello maggiore Muhammad, designato dal padre a succedergli, è sconfitto e detronizzato e lo zio Abud ad-Daula Abu Yaqub Yusuf che lo contrasta è imprigionato. La posizione di Mas'ud è riconosciuta dal califfo di Baghdad ma egli, a differenza del padre, agli occhi di molti rimane un usurpatore.
Le epurazioni necessarie tra i governatori e gli ufficiali dell'esercito ne compromettono il morale e quindi l'efficienza. E' necessario inoltre reprimere la ribellione di qualche generale scontento o trascurato (nel 1033 e nel 1035).
Mas'ud segue le orme del padre e dopo un'incursione in India contro Hansi (1031) riprende la lotta contro i Kakuydi ma in tre anni non avanza oltre Kirman e Rayy ed è anzi costretto a proteggere le conquiste. Il momento favorevole è oramai passato.
Questa mancanza di successi decisivi spinge i vicini ed i principi sottomessi ad alzare la testa. Il fedele Altuntash, governatore dello Hwarezm, cade combattendo contro Ali Tigin (1032) e due anni dopo suo figlio Harum è ucciso dagli schiavi dell'esercito, che rifiutano di sottomettersi. Lo Hwarezm è definitivamente perso per i Gasnavidi.
Gli Ziyaridi del Gurgan e del Tabaristan cessano l'invio dei tributi (1034) ed è necessario l'intervento diretto di Mas'ud con l'esercito ed una campagna di due anni per sottomettere nuovamente queste province.
I Qarakhanidi effettuano una puntata contro Tirmidin (1035) che però resiste al loro assedio.
Lo stesso anno 10.000 Oghuz cacciati dal Hwarezm passano l'Oxus con l'intenzione di sottomettersi e offrendo ostaggi, ma ottenuto un rifiuto si danno alle scorrerie nei dintorni di Marw dove sono raggiunti presso Nasa da 15.000 Gasnavidi e 2.000 gulams della guardia guidati dal generale Begtoghdi, che dirige la battaglia da un elefante. Dopo un successo iniziale questo esercito di professionisti, ma guidato da ufficiali raccomandati ed inesperti frutto delle recenti epurazioni, si disordina ed è gravemente sconfitto dalle bande leggere dei turchi, che raccolgono un grande bottino in armi ed equipaggiamento.
Lo scalpore della battaglia è grande ma Mas'ud trascura questo pericolo e pur lasciando molte forze a fronteggiare gli Oghuz, preferisce guidare una spedizione in India contro Hansi, in cerca di bottino ma forse anche di prestigio (1037).
Della sua lontananza si avvantaggiano sia i Kakuydi, che riprendono Rayy (1037), sia gli Oghuz, ora guidati dal selgiuchide Toghril che in maggio viene accolto a Nishapur, la capitale del Khosoran, e vietando saccheggi e rappresaglie si accattiva il favore della popolazione, stanca della pesante tassazione gasnavide.
L'anno seguente Mas'ud torna dall'India, effettua una rivista dell'esercito che ammonta a 40.000 uomini raccolti in tutto l'impero, ed assume personalmente il comando delle operazioni in Khorasan.
A questa minaccia Tughril risponde con la tattica della terra bruciata, ottimamente condotta dai cavalleggeri turchi, che costringe gli avversari ad estenuanti marce e spostamenti in cerca di vettovaglie.
Mas'ud riesce a rioccupare Nishapur (capodanno 1040), dove sverna, ma deve poi attraversare il deserto da Sarakhs verso Marw e trova Tughril a Dandanaqan, pronto allo scontro decisivo.
L'esercito gasnavide affronta la battaglia stanco per la marcia, affamato e con scarsa cavalleria a causa delle difficoltà di approvvigionamento create dalle devastazioni turche. Alcuni schiavi sono costretti a combattere montando cammelli, benché privi di addestramento, ed a fatica Mas'ud è riuscito a disporre di 12 elefanti.
Gli uomini si demoralizzano ancora di più dopo aver saputo dalle spie il numero di avversari, che sono 14.000, dei quali 3-4.000 bene armati grazie alle scorrerie ed alla vittoria di Nasa. Altri 2.000 turchi sono lasciati presso le salmerie perchè giovani o privi di buone cavalcature, essenziali nella mobile tattica turca basata sul colpire con l'arco e disimpegnarsi.
Lo scontro inizia con la carica degli elefanti, ma questi sono troppo pochi per causare seri problemi allo schieramento turco. La cavalleria oghuz mette in difficoltà gli avversari e parte degli schiavi gasnavidi fugge o passa al nemico, colpa ancora delle recenti epurazioni e del poco prestigio di Mas'ud. Questi rifiuta di ritirarsi e combatte con la propria spada e la lancia con la punta avvelenata, ma i suoi fidi lo convincono a fuggire.
Il sultano in persona è stato sconfitto, i nemici sono da ogni parte.
Imd ad-bin riunifica i domini buyydi mentre il fratello di Mas'ud, Mohammed, si ribella e si proclama sultano (1041). Mas'ud muore esule in India.

Toghril, dopo aver premiato gli astrologi per la prevista vittoria, si proclama signore del Khosoran, occupato l'anno seguente. La rapida e gloriosa espansione selgiuchide prosegue con la presa di Isfahan (1051), elevata a capitale, ed il saccheggio di Rayy, che causa la resa spontanea anche delle altre città dei buyydi. Khusrau Firuz, figlio di Imd ad-bin, è costretto a cedergli il potere (1055). Toghril lo stesso anno occupa Baghdad sostituendosi ai maggiordomi buyydi nella tutela del Califfo Abbaside.
L'espansione in medio oriente continua ad opera di suo nipote Alp Arslan, autore della nota vittoria di Mazinkert contro i Bizantini (1071), seguita dalla conquista di Gerusalemme.
Dalle steppe dell'Asia centrale, in pochi anni i turchi sono giunti definitivamente alle sponde del Mediterraneo.

  1. Introduzione

  2. Dalaimiti e Samanidi

  3. Governatori Turchi a Gasna

  4. Gihad in India

  5. Espansione in Persia

  6. L'avvento dei Selgiuchidi

  7. A Gasna

  8. L'esercito Gasnavide



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