Espansione in Persia.
La posizione centrale di Gasna, tra regioni climatiche diverse e tra popolazioni diverse per
razza e cultura, permette a Mahmud di alternare lo spedizioni in India con quelle in occidente.
Anche il tipo di campagna militare è diverso, razzie ai danni degli indiani, difesa e
rappresaglia a nord contro i turchi, mantenimento dell'ordine nelle province gasnavidi in
Persia.
Il Seistan, occupato nel 1002, si ribella l'anno seguente e nella repressione si distinguono
alcune selvagge truppe hindù, che effettuano una strage tra i mussulmani non sunniti ed i
cristiani. La provincia rimane irrequieta e dopo un duro inverno ed una carestia si riaccende la
guerriglia (1011), condotta dagli ayyars che però non riescono a liberarsi del
giogo gasnavide. Tra le armi impiegate dagli ayyars c'è anche la balestra
(Nawak).
Nel 1006 il Khosoran è invaso dai qarakhanidi, guidati da Ilig Abul-Hasan Nasr ibn Ali e
appoggiati da alcuni notabili di Nishapur.
Mahmud torna da Multan e affronta gli invasori a Balkh (1008). I qarakhanidi hanno un esercito
composto di cavalleggeri apparentemente omogeneo ma in realtà indisciplinato e diviso da
tensioni tribali. L'elemento scelto è la guardia del khan, costituita da un migliaio di
schiavi. Mahmud, con truppe afgane, indiane, arabe, oghuz e khalaj, occupa buone posizioni dalle
quali respinge tutti gli attacchi turchi, poi con un unico potente contrattacco guidato dagli
elefanti scompagina la formazione avversaria e riporta un'importante vittoria.
Il prestigio così ottenuto gli consente di accordarsi con il sovrano qarakhanide Togan Han
riconfermando l'Oxus come confine delle rispettive aree d'influenza (1013).
Il dominio sulla Persia orientale ha bisogno di continui interventi politici e militari per
mantenere aperte le vie commerciali e togliere ai khan qarakhanidi ogni occasione
d'intromettersi.
Nel Guzgan la dinastia si trova priva di eredi consentendo a Mahmud di installarvi il figlio
Muhammad (1010).
Il sovrano Manucihr del Giurgiam (1012), della dinastia dailamita Ziyaride, sposa la figlia di
Mahmud Fulana (1012), si sottomette, fornisce un contingente per le razzie in India e continui aiuti
finanziari.
Spedizioni militari sono necessarie nel Ghuri (1011), per sottomettere un vassallo
nel
Gharchistan (1012) e per respingere un'incursione nel Ghur (1015).
Un importante risultato è la sottomissione del Khwarizm (1017), dove la dinastia Ma-munide
è sostituita dal generale turco Altuntash (già con Sebuk Tegin), che
garantirà fedelmente il possesso dell'importante regione con i passaggi del basso Oxus,
utile minaccia sul fianco delle tribù quarakhanidi, fino alla sua morte (1031). Mahmud
torna a Gasna con 3.000 cavalli e l'erudito al-Biruni.
Da queste regioni occidentali Mahmud effettua con successo una scorreria contro i principati
buyidi, forse scoprendo che con una buona preparazione è possibile effettuare una
campagna di conquista a fondo.
Prima Mahmud deve intervenire a Ghor (1020) dove installa un nuovo vassallo che fornisce armi e
tecnici per gli assedi. I discendenti di questa dinastia guerriera incendieranno Gasna nel
1148.
Un altro fatto avrà conseguenze spiacevoli, ma in tempi più brevi, ed è
determinato dalla turbolenza delle tribù turche.
La Transoxiana è disputata tra il qarakhanide Ali Tegin, di Bukhara, e suo fratello Qadir
Khan Yusuf, di Kashghar e Kotan, al fianco del quale interviene Mahmud (1025). L'aiuto gasnavide
comprende 400 elefanti e si dimostra decisivo.
A seguito di questa guerra, 4.000 famiglie turche oghuz passano l'Oxus ed ottengono asilo nel
Khosoran da Mahmud, sconsigliato da uno dei suoi emiri che invece vorrebbe sterminarli o
mutilarli. La tradizione afferma che questo è il primo insediamento di famiglie turche in
Persia. Forniranno ausiliari e comandanti a Mahmud ma combatteranno contro suo figlio
Mas'ud, che comincia a farsi strada quando alla testa di 4.000 cavalieri e 3.000 fanti,
più numerosi ausiliari turchi, espande i domini gasnavidi assoggettando il Makran
(1027).
Con le spalle protette, e dopo l'ultima incursione in India (1027), Mahmud punta decisamente
contro i buyidi.
Con le sue armate giunge a Hamadan (1028), limite occidentale della Persia, e l'anno seguente
entra a Rayy con 8.000 cavalieri, depone il buyide Magd, che lo ha chiamato in aiuto per
comporre alcune dispute dinastiche, ne incamera il tesoro e fa strage di mussulmani non
sunniti.
Il chiaro e minaccioso messaggio è diretto ai buyidi di Baghdad ed è accompagnato
dalla proclamazione di voler ripristinare il potere del califfato sunnita, liberandolo dalla
soffocante tutela buyide.
La sua avanzata procede con l'occupazione di Isfahan (1029), che causa l'esilio della locale
dinastia Kakuyde (del ramo buyide), ma la morte lo ferma a Rabi nell'aprile del 1030 (II 421
dell'Egira).
L'espansione gasnavide verso occidente appare meno gloriosa delle scorrerie in India, ma solo per
la mancata presa di Baghdad. Mahmud, con la lenta e sistematica conquista delle province
persiane, ha ottenuto un regno vasto e ricco, degno del suo prestigio, ed affiancando alle armi
e alla politica, la cultura persiana e la religione sunnita per dare unità ai suoi
domini, ha dimostrato di non essere solo un predone ma il costruttore di un impero.
- Introduzione
- Dalaimiti e Samanidi
- Governatori Turchi a Gasna
- Gihad in India
- Espansione in Persia
- L'avvento dei Selgiuchidi
- A Gasna
- L'esercito Gasnavide