Dailamiti e Samanidi.
La Persia nel X secolo appartiene formalmente all'impero abbaside ma in pratica a ovest è
frammentata in numerosi principati dailamiti mentre a est governa il vasto emirato Samanide.
I dailamiti provengono dal Dailam e dal Ghilan, regioni montuose sulla costa sud del mar Caspio,
sono una razza guerriera ed hanno trovato impiego come mercenari negli eserciti Sasanidi,
Abbasidi e Fatimidi. Verso il 920 d.C., all'allentarsi del potere del califfato Abbaside, hanno
fondato numerosi principati personali in Iraq e in Persia occidentale.
Le principali dinastie dailamite sono quella dei Ziyaridi, sulle coste del Caspio, e quella dei
Buyidi, cha dopo aver occupato il Fars, Shiraz e Bassora, si impongono come "Maggiordomi" al
califfo di Baghdad il cui ruolo si riduce a quello di capo spirituale dell'impero (3 XII 945).
L'amministrazione buyide ricalca quella feudale abbasside, dove l'assegnazione della
proprietà (iqta) permette di raccogliere le imposte fondiarie versando una decima
al Califfo, e non implica il diritto di esercitare la giustizia o di possedere privilegi
giuridici. Sotto i buyidi l'appalto sostituisce il sistema delle decime e l'assenza di un
controllo centrale fa aumentare pesantemente la fiscalità.
Il regime militare buyde inoltre assicura la "protezione" ai mercanti, ai proprietari terrieri e
immobiliari (veri e propri rackets). Viene appaltato anche il controllo delle strade, per
riscuotere i pedaggi e garantire la sicurezza, mentre nelle grandi città i protettori si
contendono il controllo dei quartieri utilizzando bande giovanili (ahdath).
Come l'amministrazione, anche l'esercito buyide è di tipo feudale e appare un mosaico di
contingenti forniti dai diversi vassalli. La fanteria dailamita è affiancata dalla buona
cavalleria di schiavi turchi e da mercenari provenienti dalle tribù nomadi arabe e curde,
ed i capi-tribù curdi occupano anche posti di potere.
Ideologicamente i buyidi sono sciiti (ma non si sostituiscono al Califfato sunnita per calcolo
politico), rievocano la grandezza persiana achemenide e sasanide, ne adottano l'insegna
tradizionale, il leone persiano, ed i titoli, tra i quali quello di "Re dei Re" (1027) ma il
potere si basa sulla forza militare ed è privo di consensi.
Il passato imperiale persiano è rievocato anche alla corte dei Samanidi, che vantano come
antenato un nobile iraniano e danno ospitalità a poeti e letterati di lingua
persiana.
I Samanidi inizialmente governano solo la Transoxiana (terra oltre l'Oxus) con le grandi
città di Buchara e Samarcanda, e sono vassalli dei Thairidi, emiri del Khosoran di fatto
indipendenti.
Lo scontro con gli aggressivi Saffaridi del Seistan che dopo aver abbattuto i Thairidi (872)
minacciano Baghdad e la Transoxiana finisce a vantaggio dei Samandidi, i quali occupano il
Khosoran, lo Zebulistan (902) ed infine il Seistan (911).
Il Califfo, impossibilitato a intervenire direttamente nelle lotte tra i suoi vassalli, si
è limitato a vendere loro i titoli e il riconoscimento delle conquiste. I Samanidi sono
praticamente indipendenti da Baghdad, e da questa isolati per la presenza dei principati
buyidi.
Lo stato e l'esercito samanidi sono organizzati feudalmente come quelli abbasidi ma con un
controllo centralizzato che evita la degenerazione avvenuta sotto i Buyidi, inoltre la politica
non aggressiva limita i compiti dell'esercito alla difesa ed al mantenimento dell'ordine interno.
Il ruolo principale dello stato samanide è quello di barriera contro le tumultuose
tribù turche dell'Asia centrale, che tiene divise l'una dall'altra mediante un'abile
penetrazione politica e religiosa. L'islamizzazione dei turchi è uno degli avvenimenti
più importanti di quest'epoca.
Gli schiavi turchi, il cui commercio è la principale fonte d'entrata dello stato samanide,
formano l'ossatura dell'esercito, e per bilanciare il potere dei proprietari terrieri e del
clero, insofferenti a un forte potere centrale, l'emiro samanide crea una guardia turca. Ma
questa rimane fedele ai propri comandanti e alimenta le lotte interne.
Introduzione
Dalaimiti e Samanidi
Governatori Turchi a Gasna
Gihad in India
Espansione in Persia
L'avvento dei Selgiuchidi
A Gasna
L'esercito Gasnavide