La Spagna a Filippo V (1710)
Guerra di Successione Spagnola.
Le Difficoltà della Francia.
È il secondo inverno rigido; il freddo e la fame causano in Francia 2-300.000 vittime e
facilitano l’arruolamento degli affamati.
Nei Paesi Bassi Malborough con 30.000 uomini assedia ed occupa Douai, Béthune, Saint-Vanant
ed Aine. Villars rifiuta di dare battaglia ed erige la linea difensiva "Ne Plus Ultra" poggiata ad
Arras e Bouchain.
In Germania Meridionale il maresciallo Berwick con l'Armée d'Allemagne è costretto alla difensiva.
Le Provincie Unite rompono le trattative a Geertruidenberg (VII 1710).
In Linguadoca la flotta anglo-olandese sbarca a Sète 700 uomini guidati dall’ugonotto de
Seissan (VII 1710), sperando di ravvivare la rivolta dei camisard, ma è costretta a
reimbarcali (X 1710). Abraham Mazel è ucciso dopo un ultimo tentativo di ravvivare la
rivolta.
L’Offensiva dei Coalizzati su Madrid.
Dal Portogallo giungono a Barcellona 15 navi ingelsi cariche di truppe, 20 trasporti con materiali e viveri (13 I). Tra
marzo e giugno transitano per il porto di Barcellona 200 navi da guerra e da trasporto. Le truppe salgono a 40 battaglioni
e 6.000 cavalli, per un totale di 25.000 uomini inglesi, austriaci, portoghesi, olandesi e mercenari di varie
nazionalità. Sono presenti i generali Stanhope, Carpenter, Frankemberg e Pepper.
Francisco Castillo Fajardo marchese di Villadarias passa il fiume Segre (15 III) ed invade la Catalogna con 22-23.000
franco-spagnoli, raggiunto da Filippo V da Madrid (3 V). Sono presenti l’ingeniere generale Prospero de Verboom (allievo
di Vauban) ed il generale Amézaga, che guida la cavalleria.
I coalizzati, guidati dall’austriaco Starhemberg e dall’inglese James conte di Stanhope, affrontano gli spagnoli presso il
fiume Segre, vicino Lérida. I due eserciti si fronteggiano per due mesi. Giungono Carlo III d’Asburgo (VI) ed altri
reggimenti austriaci e tedeschi (VII).
Valenza è attaccata dalle bande di insorti carlisti con l'appoggio di 5 navi inglesi (5 VII) ma l'attacco è
respinto.
I coalizzati passano di sorpresa il Segre a Balaguer, a nord di Léida e superano il fiume Noguera al ponte di
Alfarras (27 VII). Ottaviano de’ Medici duca di Sarno è inviato troppo tardi a bloccarli. I franco-spagnoli sono
sconfitti ad Almenara (27 VII 1710). Il marchese di Villadarias è destituito ed al suo
posto è nominato il generale francese Alexandre Maître marchese di Bay (15 VIII).
I borbonici abbandonano la Catalogna, si ritirano in Aragona, e si accampano tra i fiumi Gállego ed Ebro, presso
Saragozza (VIII). Starhemberg avanza da Lérida e lancia contro l’accampamento spagnolo 28 squadroni (15 VIII) che
sono affrontati da 5 reggimenti spagnoli (Órdenes Viejo, Rosellón Viejo, Real de Asturias, Pozoblanco e
Guardia Vallona). I borbonici respingono gli attaccanti e catturano 7 bandiere.
Dopo alcuni giorni di schermaglie (16-19 VIII), i coalizzati passano l’Ebro e sconfiggono i franco-spagnoli a
Monte de Torrero (20 VIII 1710).
Filippo V e la sua famiglia abbandonano Madrid (9 IX) e riparano a Valladolid (16 IX). Carlo III propone di consolidare le
conquiste ma Stanhope insiste per proseguire per Madrid. Carlo III entra in trionfo a Calatayud (6 IX) e nella capitale,
trovandola semi deserta e ostile (28 IX), commenta quindi “Questa Città è un Deserto!”. I borbonici occupano Almaraz
interrompendo le comunicazioni con il Portogallo. Dopo 50 giorni Carlo III è costretto ad abbandonare Madrid (9 XI)
e torna a Barcellona (15 XII). Le truppe coalizzate lasciano la capitale (4 XII), seguiti dai franco-spagnoli guidati da
Louis Joseph duca di Vendôme con 30.000 uomini.
I coalizzati si ritirano attraversando territori ostili ed a causa delle difficoltà di vettovagliamento si dividono
in tre colonne: una inglese (che si allontana dalle altre due), una austro-olandese ed una portoghese, disturbate dai
guerriglieri di Vallejo e Bracamonte.
Vendôme, marciando anche di notte, raggiunge e sconfigge la colonna inglese a Brihuega (9
XII 1710) e le altre due colonne a Villaviciosa (10 XII 1710). Stanhope rientra a Barcellona
con 6.000 uomini.
Filippo V torna nella capitale in trionfo (4 I 1711).
La Rivolta Ungherese.
In Ungheria gli imperiali assediano Neuhäusel, sconfiggono Francesco II Rákoczy giunto in soccorso (22 I 1710) ed
ottengono la resa della fortezza (24 IX 1710). Interviene militarmente e diplomaticamente anche János Pállfy bano di
Croazia (IX 1710).
La Presa di Port Royal.
In Nord-America gli inglesi ed i francesi, con i propri alleati indiani, si scambiano reciproche scorrerie che culminano con la presa di
Port Royal (1710), nella penisola dell'Accadia, da parte di un corpo inglese guidato da Francis Nicholson.