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LE PROPRIETÀ DEI QUADRILATERI

Generalmente per i ragazzi è difficileintuire proprietà e relazioni nello studio di figure statiche, il compito risulta semplificato se è offerta loro l’opportunità di osservare modelli che variano con gradualità. In questa attività si propone di esaminare le proprietà dei quadrilateri (rettangoli, parallelogrammi, quadrati e rombi), manipolando figure dinamiche attraverso il trascinamento di un loro vertice.

Il percorso

  • Individuazione “ad occhio” di elementi invarianti e variabili nella trasformazione di un quadrilatero in un altro.
  • Dall’osservazione diretta all’astrazione: cosa accade nei casi limite?
  • Verifica delle ipotesi attraverso la misura nei casi più incerti.
  • Classificazione dei quadrilateri sulla base delle proprietà individuate.
I modelli in cartone

Modelli costruiti con strisce di cartone con fori alle loro estremità, unite da fermacampioni, ed in particolare:

• quadrato che si trasforma in rombo (4 strisce uguali unite alle estremità)
• rettangolo che si trasforma in parallelogramma (4 strisce uguali a coppie unite alle estremità)
• rettangolo che si trasforma in quadrato (diagonali costituite da 2 strisce uguali unite al centro e lati formati da un filo elastico passante per i loro estremi)
• parallelogramma che si trasforma in rombo (diagonali costituite da 2 strisce diverse unite al centro e lati formati da un filo elastico passante per i loro estremi

Il software di gemetria dinamica

In alternativa gli studenti possono lavorare con un software di geometria dinamica (CABRI), seguendo percorsi predisposti
(vedi files CABRI)


Le attività

Lo scopo è quello di incoraggiare gli studenti a formulare e verificare congetture ed a trasformare le loro intuizioni in idee più formali relative alle proprietà geometriche

I ragazzi sono invitati a scoprire caratteristiche comuni e differenze in coppie di quadrilateri. Le coppie di quadrilateri sono. Parallelogramma e rettangolo, quadrato e rombo, rettangolo e quadrato, parallelogramma e rombo.
Gli elementi da osservare sono:

  • lati (relazione tra lunghezze, somma, parallelismo)
  • angoli (relazione tra ampiezze, somma)
  • diagonali (somma, perpendicolarità, punto d’intersezione)
  • area

Somma di angoli

Due angoli diventano più ampi, l'ampiezza degli altri due si riduce, una coppia guadagna ciò che l'altra perde, la somma dei quattro angoli resta costante.

Somma di diagonali

Man mano che si “schiaccia” il quadrato, una diagonale si allunga, l'altra si accorcia, ma la loro somma non è costante!Il caso limite aiuta a comprendere ciò che accade. I ragazzi sono invitati ad osservare due elementi:
1. in ciascun quadrato la diagonale è più lunga del lato
2. nel caso limite, quando il quadrato è appiattito fino a diventare un segmento, una diagonale diventa uguale alla somma di due lati e l’altra va a zero. La loro somma deve essere quindi minore che nel quadrato. La valutazione qualitativa può essere controllata con la misura.

Variabile o costante?

I ragazzi sono convinti che ciò che si perde da una parte si acquista dall’altra: una diagonale si allunga e l’altra si accorcia, ma la loro somma non è costante. Ci si convince di ciò osservando il caso limite, in cui il rombo si riduce ad un segmento, una diagonale diventa uguale alla somma di due lati e l’altra va a zero. E’ evidente che la loro somma deve essere diminuita, perché nel quadrato le diagonali sono più lunghe dei lati. La valutazione qualitativa può essere controllata con la misura.

Ragionamenti di questo tipo offrono l’opportunità di mostrare come la percezione immediata può condurre a conclusioni errate e quindi aiutano a far comprendere l’esigenza di un pensiero più preciso e formale. Si aprono così “finestre” su temi matematici fondamentali, che saranno formalizzati in seguito.

Gli elementi che restano immutati nella trasformazione e che quindi caratterizzano l’insieme dei rombi (ad esempio la perpendicolarità delle diagonali) non focalizzano l’attenzione, si danno per scontati, i ragazzi vanno guidati a notarli.

Analogamente vengono analizzate le altre trasformazioni, per individuare le proprietà di rettangoli e parallelogrammi.

Corrispondenza biunivoca tra i punti di una figura e della sua immagine

E’ facile individuare la corrispondenza tra vertici delle due figure e in generale tra punti in lati corrispondenti, mentre i punti interni non sono presi in considerazione perché i ragazzi identificano spesso il contorno della figura con la figura stessa.

Si può proporre così un quadrato “quadrettato”. Ogni intersezione di linee parallele ai lati è un punto interno al quadrato. Costruendo due telai suddivisi in quadrati e deformando uno dei due, è possibile “vedere” alcuni punti interni alle due figure e quindi stabilire una corrispondenza biunivoca tra punti corrispondenti. Operando sul rombo si può “tornare indietro” al quadrato, chiarendo così meglio il concetto di corrispondenza biunivoca.

Attività di geometria


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