La Francia Minacciata (1708-1709)
Guerra di Successione Spagnola.
L'Ultima Grande Offensiva Francese.
L’Inghilterra ottiene concessioni commerciali da Carlo III d’Asburgo (I 1708). Il conte di Forbin
fallisce un tentativo di sbarco in Scozia (III 1708).
Sulla Mosella Eugenio di Savoia guida 35.000 imperiali e fronteggia Berwick. Nei Paesi Bassi,
Marlborough raduna a Bruxelles 80-90.000 uomini;, ma è preso di sorpresa da un'offensiva
francese, la più grande della guerra.
Louis Joseph de Bourbon duca di Vendôme, e Luigi di Borbone duca di Borgogna, nipote del re,
guidano 110.000 uomini; da Bergues prendono Saignies (26 V) e Nivelles (1 VI). Gli alleati prendono
posizione a Terbanck, dietro la Dijle, coprendo Bruxelles e Lovanio. I francesi si fermano tra
Braine-l'Alleud e Genappe.
Eugenio lascia Coblenza (20 VI) con 18 battaglioni e 43 squadroni (15.000 uomini) e marcia verso
i Paesi Bassi, imitato da Berwick con 34 battaglioni e 55 squadroni (27.000 uomini) dell'Armée d'Allemagne,
ma la via a disposizione dei francesi richiede alcuni giorni di marcia in più.
L'olandese conte di Bergheyck, secondo gli accordi, provoca una rivolta a Gand e Brugge (1 VII);
una colonna francese guidata dal conte De La Motte occupa Brugge (6 VII) mentre il grosso avanza
verso Gand. L'avanguardia guidata da Grimaldi passa il Dender a Ninove (4 VII) seguita dal resto
dell'esercito. I francesi minacciano di tagliare le comunicazione degli avversari con la
costa.
Marlborough rinforza Dendemonde ed Oudenaarde (l'unico punto sulla Scelda rimasto agli alleati),
marcia per Onze-Lieve-Vrouw-Lombeek-Anderlecht e arriva ad Asse, dove è raggiunto da
Eugenio di Savoia. Da Asse (ore 02:00 del 9 VII), gli alleati effettuano una marcia forzata sul
fianco destro francese per Herfeligen e Lessines. L'avanguardia alleata, 8 battaglioni ed 8
squadroni guidati da Cadogan, precede i francesi a Lessines (04:00 del 10 VII), raggiunta da
Marlborough con il grosso (ore 11:00).
Vedome esclama "Solo il Diavolo può Averli Portati", deve rinunciare all'assedio di
Oudenarde e ripassa la Scelda a Gavere.
Gli alleati minacciano di tagliare le comunicazioni francesi con Lilla e li sconfiggono gravemente
ad Oudenarde (11 VII 1708).
Marlborough propone l'invasione della Francia ma Eugenio di Savoia e gli ispettori olandesi
rifiutano.
L'Assedio di Lilla.
Eugenio di Savoia con 50.000 austro-imperiali, 120 cannoni, 48 mortai e 3.000 carri assedia Lilla
(12 VIII 1708), difesa dall’ottantenne maresciallo Louis François de Boufflers con 15-16.000
uomini. Marlborough con 40-45-70.000 uomini fronteggia il duca di Borgogna che con 100-110.000
uomini è presso Mons.
Il cavaliere di Lussemburgo fa indossare l'uniforme olandese a 2.500 cavalieri francesi (carabinieri,
granatieri e dragoni), fa prendere a ciascuno due sacchi di polvere da sparo, e passa le linee degli
assedianti. Metà della colonna riesce ad entrare in città prima di essere scoperta.
Il primo convoglio austro-imperiale comprende 80 cannoni d’assedio, 3.000 carri ed è chiamato "Grande
Convoglio"; parte da Bruxelles (22 VII) ed arriva a Lilla (6-12 VIII) coperto da Marlborough con
40.000 uomini.
Sono ultimate le linee di circonvallazione interna ed esterna (21 VIII), nel settore nord sono
aperte le prime parallele per 88 pezzi d’artiglieria (22 VIII). Un esercito di soccorso di 110.000
uomini si avvicina da Mons (29 VIII) costringendo Marlborough a chiamare Eugenio con 30.000 uomini
(4 IX). Boufflers cerca di approfittarne con una sortita ma è respinto (5 IX). Gli
assedianti attaccano la controscarpa ma sono respinti lasciando 3.000 caduti (7 IX). L’esercito di
soccorso è costretto a ripiegare per problemi logistici (17 IX).
I francesi intensificano gli attacchi contro i convogli alleati con un grosso scontro presso
Wynendael (28 IX 1708).
Un attacco alle opere esterne della porta Sant’Andrea è respinto lasciando 1.000 caduti (29
IX). Eugenio di Savoia è tra i feriti. Sono aperte le prime grosse brecce (20 X).
Boufflers con gli ultimi 5.000 uomini si ritira nella cittadella (22 X) e solo dopo l'ordine di
Luigi XIV si arrende (9 XII), con l'onore delle armi. L’assedio è costato agli alleati
15.000 caduti.
Marlborough soccorre Bruxelles (28 XI), assediata da Massimiliano II. I francesi ripiegano in
Fiandra. Gli alleati ottengono la resa di Gand e Bruges (1 I 1709).
Frattanto in Germania Meridionale l’Elettore Giorgio di Hannover fronteggia Massimiliano II e
sulla Mosella Eugenio di Savoia fronteggia il maresciallo Berwick.
In Ungheria.
Il maresciallo imperiale Guido Starhemberg dalla Moravia penetra in Ungheria Settentrionale (1708), sconfigge gli insorti a
Trencin (3 VIII 1708), avanza nei Carpazi e riconquista la destra del Danubio. Il ribelle Ladislaus Oczkay
passa con tutto il suo reggimento dalla parte imperiale (28 VIII 1708) ma è condannato a morte ed i suoi uomini sono
trasferiti al reggimento Esterházy.
Giuseppe I pubblica una amnistia a favore dei ribelli ungheresi (14 VII 1709).
La Guerra di Comacchio.
L’imperatore toglie i domini a Ferdinando Carlo Gonzaga duca di Mantova (feudo pontificio), Ferdinando Gonzaga principe
di Castiglione e Francesco Pico della Mirandola (dieta di Ratisbona, 30 VI 1708).
Due reggimenti tedeschi (2.000) uomini in marcia dal Napoletano in Lombardia guidati dal generale Alessandro de
Bonneval sostano fuori Bologna (31 V 1708), poi occupano di sorpresa Cento, Bondeno ed il porto di Comacchio.
L'evento è chiamato "Colpo di Mano su Comacchio". Sono poi prese Magnavacca e la torre di Argenta.
Clemente IX dichiara guerra all’Austria sperando nell’alleanza di altri stati italiani ed assolda 20-25.000 uomini guidati
dal conte Luigi Ferdinando Marsili. I fondi sono reperiti imponendo tasse straordinarie e ripristinando il gioco del
lotto. A Bologna è formata una milizia urbana con un uomo dai 18 ai 60 anni ogni cento persone, inquadrati in
un reggimento di granatieri, 3 di fanteria e 2.000 guastatori, per un totale prevvisto di 8.000 uomini.
Gli austriaci in Italia settentrionale dispongono di 30-35.000 uomini. Il conte Daun con 6.000
imperiali giunge dal Piemonte, occupa Imola, Forlì, Cesena, Imola e Cattolica, è raggiunto dal marchese
Pallavicini e con 14.000 uomini blocca forte Urbano (X 1708), sulla via Emilia, difeso da Antonio Domenico Bussi, cavaliere
di Malta, con 130 cannoni. D'inverno la fame ed il freddo uccidono 700 difensori.
Gli austriaci occupano Ferrara con l’aiuto di un disertore pontificio (15 I 1709).
Clemente IX, privo di alleati, dichiara di "Ascoltare l'Intervento Divino" (una medaglia lo raffigura mentre ascolta una
voce proveniente dall'alto), pone fine al breve conflitto e riconosce Carlo III come re di Spagna (15 I 1709). Il giorno
seguente gli imperiali levano l'assedio a forte Urbano. Comacchio è tenuta in garanzia e restituita al papa dopo 17
anni (1721).
Il Nobile Corsaro.
Iniziano i preparativi per invadere la Scozia con Carlo Edoardo Stuard ed il corsaro Claude
Forbin-Gardanne (1708), ma il piano deve essere abbandonato.
Il corsaro René Trouin signore di Gué attacca un convoglio portoghese di 200 navi,
cattura 6 vascelli da guerra, 64 mercantili e disperde le altre navi. Il suo bilancio personale
sale cosí a 16 navi da guerra e 300 mercantili catturali.
Luigi XIV lo proclama nobile (1709) con nome Duguay-Trouin e motto “Dedit Haec Insigna
Virtus” (Il Valore gli ha dato la Nobiltà).
Aidez-Moi!
L'inverno si rivela uno dei più duri della storia (Grand Hyver); la Senna ghiaccia
fino all’estuario, gli alberi da frutto muoiono, a Versailles il vino ghiaccia nelle bottiglie.
Luigi XIV apre trattative all'Aia, offre alle Provincie Unite concessioni commerciali, una serie di
fortezze, la demolizione delle difese di Dunquerque ma Gran Bretagna ed Austria chiedono anche la
resa dei territori tedeschi occupati e l'aiuto francese per cacciare Filippo V dalla Spagna.
Luigi XIV rifiuta (VI 1709) e pubblica un manifesto incitando il popolo ad accorrere in difesa della
Francia (VI 1709), in contrasto con la sua precedente affermazione "Lo Stato Sono Io". Le truppe
francesi in Spagna sono richiamate in Francia.
Nei Paesi Bassi il comando è affidato all’abile e imbattuto maresciallo Villars (l’anziano maresciallo
Boufflers sceglie di essere ai suoi ordini) che con 90.000 uomini ha l'ordine di difendere la linea di La
Bassée (da Aire a Douai). Luigi XVII ordina di non dare battaglia affermando a Villars "Monsiuer le
Maréchal, on n'est plus heureux à nos âges" (Non si ha più fortuna alla nostra
età).
Marlborough propone di aggirare i francesi da nord, lungo la
costa, ma i commissari olandesi ed Eugenio di Savoia decidono invece di assediare Tournai (VI
1709) che infine si arrende (3 IX). Gli alleati avanzano su Mons ed attaccano i francesi in forte
posizione a Malplaquet (11 IX 1709), li sconfiggono, pur lasciando
molte perdite, e li costringono a ritirarsi dietro La Bassée. Mons si arrende agli
alleati (20 X), che poi ripiegano in Brabante.
La Franca Contea è invasa dagli austriaci, che sono respinti. Il maresciallo Berwick difende il Delfinato
fronteggiando gli austro-sabaudi. Nelle Cévennes Abraham Mazel guida una nuova sollevazione che è subito
soffocata.
In Spagna.
Presso Cartagena (28 V 1708), l'ammiraglio Wager cattura 4 delle 5 navi spagnole che portano i tributi dall'America. I due
comandanti inglesi che hanno messo fuori combattimento l'ammiraglia nemica soono radiati per aver disobbedito agli
ordini.
Filippo V grazie al cardinale Cisneros riconquista Orano agli algerini (1708) ma perde la Sardegna (VIII 1708), occupata
dalla flotta anglo-olandese guidata da John Leake, che bombarda Cagliari, ed in seguito anche l'isola di Minorca ad opera
di James Stanhope (17 IX 1708).
In Catalogna l’Inghilterra invia il generale Stanhope con nuove truppe (1708) mentre l'Austria rifiuta di inviare Eugenio di Savoia e
manda invece Starhemberg, che prende Alicante (IV 1709) e rimane sulla difensiva.
Galway e il marchese di Fronteira/Frontera dal Portogallo invadono l'Estremadura ma sono sconfitti al fiume
Caya (7 V 1709) dal generale francese Alexandre Maître marchese di Bay, si ritirano ad
Aronche, poi ad Elvas (9 V).
Il freddo ostacola le operazioni militari. Galway malato rientra in Inghilterra (X 1710) ed il Portogallo firma un
armistizio separato per la regione di Alentejo.
Il Primo Trattato della Barriera.
Francia e Provincie Unite iniziano nuove trattative di pace a Hague e Geertruidenberg ma Filippo
V rifiuta di rinunciare al trono spagnolo e Carlo II rifiuta di spartire i dominì della
Spagna.
Con il trattato dell’Aja (29 X 1709), le Provincie Unite e la Gran Bretagna si accodano a scapito
dell’alleato austriaco. Le Provincie Unite promettono di appoggiare la successione dell’Elettore
di Hannover al trono inglese. La Gran Bretagna concede alle Provincie Unite di presidiare le
piazze della "Barriera", riconosce i suoi diritti sulla Gheldria (a scapito della Prussia) e
promette di spartire i vantaggi commerciali ottenuti dalla Spagna.
L'accordo è chiamato "Primo Trattato della Barriera".