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La trasfusione

 

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Emocomponenti
Emoderivati
Effetti avversi
Linee guida
Aferesi terapeutica

 

E' oggigiorno unanimemente accettato che le indicazioni alla trasfusione si identifichino soltanto "in quelle situazioni cliniche nelle quali costituisca l'unica alternativa ad un'efficace terapia e i vantaggi superino i potenziali danni". Essa si configura quindi come un atto terapeutico di carattere straordinario per il quale la legge prevede il consenso informato del ricevente. 

La pronta disponibilità e la sempre maggiore sicurezza della trasfusione rappresentano una grande conquista scientifica ed organizzativa; tuttavia ciò non deve impedire di attuare un attento giudizio clinico prima di effettuarla. Dal momento che essa comporta ancora dei rischi per il paziente, oltre che notevoli spese per la società, è infatti fondamentale valutarne con cura le indicazioni e l'efficacia.

Il cospicuo condizionamento verso un più appropriato uso del sangue dovuto alla considerazione dei molteplici rischi, evidenziatisi in particolar modo tra gli anni '80 e '90, ha visto da un lato l'evolversi delle procedure e delle tecnologie verso un miglioramento della raccolta, del frazionamento e della conservazione degli emocomponenti, dall'altro una complessiva maggiore attenzione dai medici curanti verso un'utilizzazione più selettiva ed aderente alle reali indicazioni cliniche, vale a dire la sostituzione, attraverso l'apporto di quanto deficitario, di una delle cinque funzioni fondamentali svolte da questo tessuto:

  •    trasporto dei gas respiratori (ossigeno ed anidride carbonica);

  •    funzione emostatica;

  •    funzione di mantenimento volemico (emodinamica o di riempimento vascolare);

  •    funzione immunitaria;

  •    funzioni proprie delle varie linee cellulari.

Nelle pagine collegate saranno descritti nell'ordine gli aspetti sui quali è fondamentale ogni medico curante si soffermi per una corretta conduzione della terapia trasfusionale, vale a dire:

  1. che cosa si utilizza (emocomponenti ed emoderivati);

  2. quali sono i rischi nei quali si incorre (effetti avversi);

  3. in quale modo e per quali patologie ne è previsto l'uso (linee guida).

  

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005