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Tre racconti sul vino

   
   
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Un'immagine delle cantine di invecchiamento della Carlo Pellegrino, che possiede anche il marchio Duca di Castelmonte

 


Piantina del  Marsalese

 

 



 

A Marsala, tra i vini e il legno delle vecchie botti


Uno scribacchino innamorato del vino, cosa può desiderare di più che essere premiato da un famoso scrittore (per la cronaca: Vincenzo Consolo) e da un famoso enologo (per la cronaca: Giacomo Tachis) in una tiepida sera di fine estate? Forse, solo concludere la serata in una bella cantina, circondato da botti che diffondono intorno il profumo del loro nobile legno, con molti bicchieri di  buoni vini sul tavolo. 

E' accaduto a Marsala, l'antica Lilibeo dove Cicerone andava a insegnare l'arte retorica, grazie alle cantine Pellegrino, storica azienda che fa il marsala, ovvio, ma non solo (provate il Gorgo Tondo, per esempio, rosso di classe da uve nero d'Avola e cabernet-sauvignon ), la quale ha voluto premiare tre racconti che avessero come soggetto il vino. 

Il marsala, come è facile immaginare, si produce nel territorio di Marsala, dalla seconda metà del Settecento, quando è stato "inventato" (questo invece non è facile da immaginare) da un inglese, che ha cominciato a produrlo e a venderlo in tutto il mondo (anche all'Ammiraglio Nelson). Per saperne di più sul marsala, grande vino da dessert e da meditazione, come si dice, all'altezza dei migliori vini liquorosi internazionali come lo sherry e  il madeira, ma forse ancora poco  apprezzato dagli Italiani, i curiosi possono visitare questa pagina molto ben fatta della scuola marsalese Giovanni Verga. Invece, per sondare aspetti sconosciuti del vino e per  un excursus di citazioni letterarie, sempre in  tema di vino, dalla Bibbia a W. Benjamin, visitate la sezione enologica  di Buonissimo.org. Dopo di che, passando dalla teoria alla pratica, ecco finalmente il testo dei tre racconti premiati. 

Ringrazio le Cantine Pellegrino, e Sergio Giacalone in particolare, che hanno acconsentito alla pubblicazione dei testi. Un saluto a Gaetano e tanti auguri (si dice?) a Giovanni e Daniela per gli esami e la tesi.

Gaetano Ciuppa
Il marsala di Nelson
Perdonatemi, caro amico, se non vi ho ancora scritto da quando sono giunto a Palermo, l’unico luogo da cui io potessi aver l’opportunità di farlo. E sebbene il cattivo lume per poco non mi ha offeso la vista, ho voluto egualmente riferirvi su questo mio disgraziatissimo viaggio i cui accadimenti sono stati così copiosi che, al posto di una lettera avrei certamente potuto scrivervi un volume. Continua >>

Giovanni  Corbo
Le terre dell'Aglianico
Si era svegliato grondando sudore. Quell’enorme letto occupato dal suo corpo malato, gli fece avvertire la solitudine.
Dalla piccola finestra Giovanni scorgeva il sole che accennava la discesa sui colli del Sannio, ricoperti dal verde dei vigneti, e pensò che non mancava poi molto al ritorno di Anna. Una scarica di colpi di tosse lo prostrò nuovamente, squassandogli il petto.
 
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Massimo Viola
I Crocini e i Sarmoni
"Vuole un vino veramente eccezionale? Un vino da favola?"
Mi punta addosso uno sguardo complice, poi volta le spalle e si dirige verso la cantina. Pochi istanti dopo stringe tra le mani una bottiglia scura e polverosa - negligentemente polverosa, secondo me - verso cui sforzo invano la vista per decifrare l’etichetta, nella luce fioca. 
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Ma perché non volete capire che l'amore di donna, / e l'amore del vino, / sono eccitanti con cui l'anima, che anela a Dio, / raggiunge la visione estatica / e scorge le sentinelle celesti?
Edgar Lee Masters,  Antologia di Spoon River