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A Marsala, tra i vini e il legno delle vecchie botti Uno scribacchino innamorato del vino, cosa può desiderare di più che essere premiato da un famoso scrittore (per la cronaca: Vincenzo Consolo) e da un famoso enologo (per la cronaca: Giacomo Tachis) in una tiepida sera di fine estate? Forse, solo concludere la serata in una bella cantina, circondato da botti che diffondono intorno il profumo del loro nobile legno, con molti bicchieri di buoni vini sul tavolo. E' accaduto a Marsala, l'antica Lilibeo dove Cicerone andava a insegnare l'arte retorica, grazie alle cantine Pellegrino, storica azienda che fa il marsala, ovvio, ma non solo (provate il Gorgo Tondo, per esempio, rosso di classe da uve nero d'Avola e cabernet-sauvignon ), la quale ha voluto premiare tre racconti che avessero come soggetto il vino. Il marsala, come è facile immaginare, si produce nel territorio di Marsala, dalla seconda metà del Settecento, quando è stato "inventato" (questo invece non è facile da immaginare) da un inglese, che ha cominciato a produrlo e a venderlo in tutto il mondo (anche all'Ammiraglio Nelson). Per saperne di più sul marsala, grande vino da dessert e da meditazione, come si dice, all'altezza dei migliori vini liquorosi internazionali come lo sherry e il madeira, ma forse ancora poco apprezzato dagli Italiani, i curiosi possono visitare questa pagina molto ben fatta della scuola marsalese Giovanni Verga. Invece, per sondare aspetti sconosciuti del vino e per un excursus di citazioni letterarie, sempre in tema di vino, dalla Bibbia a W. Benjamin, visitate la sezione enologica di Buonissimo.org. Dopo di che, passando dalla teoria alla pratica, ecco finalmente il testo dei tre racconti premiati. Ringrazio le Cantine Pellegrino, e Sergio Giacalone in particolare, che hanno acconsentito alla pubblicazione dei testi. Un saluto a Gaetano e tanti auguri (si dice?) a Giovanni e Daniela per gli esami e la tesi. Gaetano
Ciuppa Giovanni
Corbo
Massimo
Viola
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Ma
perché non volete capire che l'amore di donna, / e l'amore del vino,
/ sono eccitanti con cui l'anima, che anela a Dio, / raggiunge la
visione estatica / e scorge le sentinelle celesti? |