Maria Isabella Viola, Colori
sparpagliati, |
Racconti
miei brevi (dal 1996 al servizio del lettore) Il DNA dello scrittore (ora eurocompatibile) Un bel giorno, dopo la solita pelosa lettera di rifiuto del solito schizzinoso editore, decisi che era ormai tempo di passare al contrattacco e dar vita all'idea rivoluzionaria, che da un po' mi ronzava in capo: inventare una macchina per scrivere. Bella forza, direte voi, questa mica è un'idea rivoluzionaria: la macchina per scrivere esiste già. Sì, ma quella che avevo in mente io era un sofisticato marchingegno bio-elettro-molecolare capace di sfornare pagine e pagine di best-seller di ogni genere: giallo, nero, rosa, verde e quant'altro si voglia. Continua La Cometa (questo è brevissimo e serve a bilanciare il prossimo, che in realtà è lungo ed è finito qui dentro solo per sbaglio) Nel mese di Marzo del 1997, lerrabonda cometa Hale-Bopp giunse vicinissima alla terra (qualcosa come 200 milioni di chilometri, o giù di lì) e per alcune settimane fu chiaramente visibile anche a occhio nudo. La sera, appena dopo il tramonto, Hale-Bopp era così brillante, da far impallidire il ricordo della pur celebre cometa di Halley. Continua La casa (questo è lungo. E' finito qui per sbaglio) Quandero bambino, il nonno mi portava a vedere gli operai che costruivano la nostra nuova casa. Era ai sobborghi di Montevideo, e per arrivarci facevamo un paio di chilometri a piedi in mezzo ai prati e alle bestie di papà. Al cantiere, il nonno mi teneva la mano stretta, per la paura che gli sgusciassi in qualche pericolo. Continua Amando si ingrassa? (solo in certe circostanze.....) Quando il Di Capua, nel vivo della riunione, si rizzò in piedi e in un batter d’occhio piantò in asso niente meno che l’allibito Vice Direttore Generale, nessuno poteva immaginare che dietro ci fosse una donna. Continua La ragazzina dai capelli rossi (i capelli sono rossi perché è un racconto natalizio) Una sera sotto Natale, papà e mamma decidono di portarmi con loro al nuovo Centro Commerciale. A dire il vero, preferirei di gran lunga starmene in camera mia a fare videogiochi, ma ci sono ancora due o tre cosucce, in tema di regali di Natale, che vorrei puntualizzare al reparto giocattoli. E allora, mi rassegno e vado. Continua Solo come un pesce. Si
dice solo come un pesce? I pesci se ne stanno
chiusi in una boccia di vetro e possono solo fare
blu-blu. Cosa cè di più solo di un pesce, dico
io. Fegato (si chiama così perché per leggerlo ci vuole fegato) Due giorni fa è successo
un fatto molto semplice, molto facile da spiegare. Il
fegato di una donna, deformato da un tumore, ha smesso di
funzionare; il sangue della donna e poi anche la pelle si
sono riempiti dei sali biliari; i reni non ce
lhanno più fatta a smaltire lurea;
lossigeno portato dal sangue è diventato scarso e
la donna è morta. |
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