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2006


Un Paese in primo piano


I cavalieri della steppa (Mongolia)

 

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MEDICINA- VACCINAZIONI, QUALI E QUANDO

 

Qualora la meta del viaggio lo richiedesse, è opportuno provvedere ad effettuare vaccinazioni al fine di proteggersi maggiormente contro particolari rischi patologici presenti nella regione. Nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità abbia a più riprese invitato i Tour Operators a fornire una corretta ed esauriente informazione sui rischi sanitari per chi viaggia, spesso questi tendono a minimizzare, anche per non intimorire i potenziali clienti. Non di rado sui depliants turistici ci si limita a riportare le formalità richieste per legge per poter accedere ad uno Stato, giocando magari sul fatto che in molti Paesi queste formalità, per i viaggiatori, non sussistono. E' quindi sempre meglio usare cautela ed affidarsi al proprio buon senso ed alla esperienza del vostro medico di fiducia.
E' bene provvedere per tempo alla verifica circa una adeguata protezione contro malattie diffuse in molti Paesi del mondo quali epatiti, tifo, colera, febbre gialla, tubercolosi, tetano. Ciò anche perché, qualora risultasse necessario provvedere a qualche vaccinazione, richiamo o profilassi, sarebbe meglio evitare che queste si accavallassero tra loro.Vi sono alcune vaccinazioni che sono obbligatorie per legge e senza le quali non è consentito l'accesso al Paese di destinazione. Altre invece, che pur non essendo obbligatorie, sono raccomandate per la maggior parte dei Paesi tropicali; altre ancora sono consigliabili secondo la destinazione del viaggio o per l'esistenza di particolari situazioni. Vediamole in dettaglio.

VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER L'ACCESSO IN ALCUNI PAESI

Vaccinazione anti-febbre gialla (o antiamarillica)
La febbre gialla, detta anche tifo amarillico, è una malattia assai grave e spesso mortale, presente nelle zone equatoriali dell'America e dell'Africa. E' caratterizzata da due accessi febbrili, della durata di quattro-cinque giorni l'uno, intervallati da un breve periodo di remissione. Nel primo periodo si ha uno stato congestivo; nel secondo insorgono emorragie, ittero e vomito nerastro. La trasmissione della malattia avviene per il tramite di una zanzara del genere Aedes. La vaccinazione, somministrata tramite inoculazione, è assai efficace nella prevenzione della malattia e può essere effettuata esclusivamente presso i Centri specificatamente autorizzati dal Ministero della Sanità, i quali rilasciano il Certificato Internazionale di Vaccinazione. Il certificato ha una validità legale di dieci anni a partire da dieci giorni dopo la somministrazione del vaccino o dal giorno stesso nel caso di rivaccinazione fatta prima dello scadere dei dieci anni. Va precisato che non possono essere sottoposti a vaccinazione i soggetti allergici alle proteine dell'uovo, coloro che soffrono di gravi patologie epatiche neuro psichiatriche o renali, i soggetti con gravi carenze immunitarie, le donne in stato di gravidanza ed i bambini con meno di nove mesi di vita.

Vaccinazione anti-colerica
Il colera è una malattia infettiva ed epidemica caratterizzata da diarrea, vomiti biliari e collasso cardiocircolatorio dovuto alla penetrazione nell'intestino di un vibrione, chiamato bacillo virgola. L'assunzione di acqua o cibi infetti ed il contatto diretto con un malato sono i principali mezzi di contagio. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare ed offre una protezione piuttosto scarsa stimabile a circa il 50% per una durata di 4/6 mesi. Inoltre può verificarsi il caso che il soggetto vaccinato divenga portatore sano del vibrione. Ciò ha indotto l'Organizzazione Mondiale della Sanità a sconsigliare questa vaccinazione che, pertanto, da qualche anno non è più richiesta e l'obbligatorietà e venuta meno quasi ovunque. L'eventuale vaccinazione anti-colerica viene riportata sul Certificato Internazionale rilasciato dall'Ufficio d'Igiene. La protezione, scarsa come abbiamo visto, ha inizio a partire dal sesto giorno dopo la prima inoculazione del vaccino o dal giorno stesso nel caso in cui la rivaccinazione venga effettuata prima dello scadere di sei mesi. 

 

VACCINAZIONI RACCOMANDATE PER PAESI TROPICALI

 

Vaccinazione antitifica (tifo addominale) 
Il tifo addominale o ileotifo o febbre tifoide è una malattia presente allo stato endemico in gran parte del mondo, ma sopratutto nelle zone a clima temperato e caldo con condizioni igieniche scadenti. L'agente dell'infezione è la Salmonella tyhphi, un batterio molto diffuso in natura e presente in tutte le acque contaminate da feci di soggetti malati o portatori sani, nella verdura irrigata o lavata con tali acque, nelle ostriche e nei frutti di mare in genere, nel latte, nei latticini eccetera. Anche le mosche sono vettori passivi dell'infezione e ciò può allargare di molto il numero degli alimenti sospetti. Le salmonelle penetrano nell'organismo per via orale ed hanno un periodo di incubazione di 15 giorni. L'ileotifo si evidenzia con stati febbrili ed emissione di feci acquose di colore verde chiaro. La vaccinazione anti-tifica è opportuna sopratutto per coloro che si recano in zone in cui l'infezione è particolarmente diffusa e cioè Asia, Africa e Sud America e/o in zone in cui le condizioni igieniche sono carenti. Esistono vaccini somministrati per via orale (Neotyf; 3 capsule da assumere a giorni alterni o anche Vivitif) oppure per via intramuscolare. Nel primo caso la protezione dura circa due anni a decorrere da 14 giorni dopo la vaccinazione, nel secondo caso la protezione ha una durata di tre anni dall'inoculazione. La protezione offerta è stimabile al 90%. Anche in questo caso non devono essere sottoposti a vaccinazione le donne gravide, i bambini piccoli e coloro che sono soggetti a carenze immunitarie. E' indispensabile che il trattamento di vaccinazione cessi almeno una settimana prima della somministrazione di farmaci antimalarici, poiché il vaccino antitifico potrebbe ridurne l'efficacia.

Vaccinazione anti-epatite A 
L'epatite virale da virus A (HAV) si manifesta con inappetenza, disturbi digestivi, malessere, depressione, spesso febbre molesta, dolori al fegato, ittero. E' un'infezione da virus che si contrae con l'ingestione di cibi od acqua contaminati, goccioline di saliva o con contagio diretto, anche tramite l'utilizzo di stoviglie ed utensili da cucina, non perfettamente puliti, venuti in contatto con persone infette. Può avere gravi ripercussioni sul fegato. Anche in questo caso l'infezione è diffusa sopratutto nella fascia tropicale e in quelle zone dove vi è carenza igienica. Il vaccino viene inoculato per via intramuscolare e viene completato con la somministrazione di tre dosi di cui la seconda dopo un mese dall'assunzione della prima e la terza 6-12 mesi dopo la prima. Il vaccino offre una notevole efficacia ed ha scarsi effetti collaterali. Questo tipo di vaccino può essere praticato anche ai bambini. La vaccinazione può essere effettuata presso l'Ufficiale Sanitario del Distretto ASL.

Vaccinazione anti-tetanica 
La vaccinazione anti-tetanica è una di quelle vaccinazioni che tutti dovrebbero fare, non solo coloro che affrontano viaggi più o meno esotici. Purtroppo i decessi a causa del tetano non sono infrequenti nemmeno nel nostro Paese, in conseguenza anche di banali incidenti domestici. Il tetano è causato dall'azione di una neurotossina prodotta dal Clostidium tetani, un batterio anaerobico che produce spore dotate di grande resistenza. L'incubazione è di 2-10 giorni (a volte anche di più) e la malattia si manifesta clinicamente con la contrattura muscolare che si estende dai muscoli masticatori a quelli della base della lingua, della nuca, del tronco. La respirazione è gravemente alterata. Benché la febbre raggiunga livelli altissimi (43° C in agonia) il malato è perfettamente cosciente. Il vaccino antitetanico è somministrato per via intramuscolare ed ha elevate tollerabilità ed efficacia. Una volta completato il ciclo vaccinale è sufficiente un richiamo ogni dieci anni. La vaccinazione può essere effettuata presso l'Ufficiale Sanitario del Distretto ASL.

VACCINAZIONI CONSIGLIATE IN SITUAZIONI PARTICOLARI

 

Vaccinazioni consigliate nel caso di viaggi in Paesi tropicali od in presenza di particolari situazioni sanitarie

Tutte le vaccinazioni sotto riportate vanno effettuate entro 15 giorni dalla data prevista per la partenza e sono somministrabili presso l'Ufficiale Sanitario del Distretto ASL.


Vaccinazione anti-epatite B 
Come l'epatite A anche la B è un'infezione virale che può avere gravi effetti sul fegato. Viene contratta attraverso il contatto con sangue o plasma infetto (tramite trasfusioni, aghi contaminati, agopuntura, strumentazione odontoiatrica non sterilizzata, tatuaggi) o tramite rapporti sessuali con persone infette.
Per la vaccinazione anti-epatite B è disponibile un vaccino somministrabile per via intramuscolare con scarsi effetti collaterali e ad ampia protezione. In Italia, per legge, dal 1991 tutti i bambini dal primo al dodicesimo anno di vita vengono sottoposti a questa vaccinazione. Il ciclo vaccinale consiste nella somministrazione di tre dosi e la protezione copre un arco di circa 5 anni. Questa vaccinazione è particolarmente consigliata a coloro che prevedono una permanenza prolungata in Paesi tropicali e per gli operatori sanitari.


Vaccinazione anti-morbillo 
Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata da un virus. I soggetti che hanno contratto l'infezione sviluppano immunità permanente. Questa vaccinazione è consigliabile solo per i bambini che non abbiano già contratto naturalmente la malattia ed in procinto di partire per un viaggio con destinazione in zone di endemia (in particolare Africa, ma anche Asia e Sud America). La somministrazione è per via intramuscolare in dose unica per bambini normalmente al di sopra dei 12/15 mesi di vita. E' tuttavia possibile la somministrazione anche a bambini di età inferiore.


Vaccinazione anti-tubercolare 
Per bambini od operatori sanitari in procinto di partire per zone tropicali o in altre zone in cui la tubercolosi è endemica, può essere consigliabile la vaccinazione anti-tubercolare, sopratutto se è prevista una lunga permanenza e se i soggetti risultano negativi alla prova tubercolinica, oppure se si tratta di operatori che svolgono attività assistenziale. La tubercolosi è ancora diffusa, per esempio, fra le popolazioni himalayane ed esiste quindi la possibilità di contagio specialmente se, magari nel corso di un trekking, si alloggia nei dormitori tibetani o se si frequentano i piccoli e spesso affollati ristorantini nepalesi.


Vaccino anti-poliomielite 
La poliomielite è una malattia che colpisce i centri nervosi sia nei bambini che negli adulti ed ha quale agente eziologico un virus presente nelle secrezioni e nelle feci dei soggetti infetti. Il contagio avviene tramite ingestione di cibi o acqua contaminati. In Italia la vaccinazione anti-poliomielite è obbligatoria in età infantile. E' consigliabile una dose di richiamo per coloro che si recano per lunghi periodi in zone in cui la malattia è diffusa, qualora siano trascorsi oltre 10 anni dal ciclo vaccinale. Coloro che non sono stati soggetti a vaccinazione nell'età infantile dovranno sottoporsi ad un ciclo completo. L'assunzione del vaccino avviene per via orale. E' preferibile evitare il viaggio in zone a rischio per i bambini che non abbiano completato il ciclo vaccinale.


Vaccinazione antidifterica 
La difterite è provocata dal batterio Corynebacterium diphteriae ed è una malattia contagiosa caratterizzata dalla formazione di placche sulle mucose. In Italia la vaccinazione è obbligatoria in età infantile. E' consigliata a coloro che si rechino in zone in cui la malattia è particolarmente diffusa (in particolare, in tempi recenti, gli Stati dell'ex-Unione Sovietica sono stati oggetto di rilevanti forme epidemiche). Coloro che abbiano completato il ciclo vaccinale o abbiano effettuato richiami da più di 10 anni, dovrebbero sottoporsi a rivaccinazione.


Vaccinazione anti-meningococcica 
La meningite è una malattia delle meningi di origine infettiva o tossica particolarmente diffusa nell'area del Sahel. La vaccinazione è quindi consigliata per coloro che abbiano tale area quale luogo di destinazione o altre aree in cui è segnalata la presenza di epidemie.


Vaccinazione anti-rabbica 
Questa vaccinazione è consigliata solo a coloro che per motivi professionali sono esposti a rischio particolare oppure a coloro che abbiano come meta aree in cui sia prevedibile un alto rischio di contatto con animali selvaggi o randagi (cane, lupo, volpe, gatto, iena, sciacallo, dingo, licaone, ecc. ed eccezionalmente montone e capra) potenzialmente portatori del virus neurotropo responsabile della malattia.


Vaccinazione anti-encefalite giapponese 
L'encefalite è un processo infiammatorio a carico dell'encefalo provocato da virus. L'encefalite giapponese ha un'elevata endemia nelle zone rurali di Giappone, Laos, Birmania, Thailandia, Viet Nam, Cina, Sri Lanka, India, Nepal, Filippine e Corea. La vaccinazione è suggerita per coloro che si rechino in estate nelle aree suddette per un periodo di permanenza superiore alle due settimane. Il vaccino non è disponibile in Italia ma è reperibile nei Paesi ad elevata endemia. 



Nel caso di vaccinazione è bene tenere presente alcune semplici regole:
- comunicare per tempo al medico se si è soggetti a patologie cardiovascolari, renali o a malattie allergiche e, per le donne, se si è in stato di gravidanza;
- comunicare al medico, prima di sottoporsi alla vaccinazione, se ci si trova in uno stato febbrile;
- inoculare i vaccini separatamente ed in parti diverse del corpo;
- non sottoporsi a più di cinque immunizzazioni contemporaneamente;
- accertarsi che, nel caso di assunzione di più vaccini o farmaci contemporaneamente o a breve distanza gli uni dagli altri, non sussista incompatibilità tra loro. Come già precisato in precedenza, ad esempio, la chemioprofilassi antimalarica può annullare gli effetti immunizzanti della vaccinazione antitifica.


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Contenuti a cura del Vagamondo (alias Gian Carlo Banfi) ilvagamondo@alice.it
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