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Le Disposizioni per il Proseguimento della Guerra.
Disfatta la Prussia, restano da piegare l’Inghilterra, la Russia e la Svezia, ma appare
dubbia anche la neutralità dell’Austria.
Contro l’Inghilterra Napoleone proclama a Berlino il "Blocco Continentale" (21 XI 1806).
In risposta l’Inghilterra ordina il blocco navale delle coste della Francia e delle sue
colonie (7 I 1807).
La Prussia è disarmata, paga una contribuzione di guerra e rimane presidiata
dall’VIII° C.A. (Mortier), dalla Ia divisione italiana (Teulié), dalla Ia
divisione olandese (Savary) e da due divisioni francesi. La Sassonia cessa di essere
provincia prussiana ed è proclamata indipendente.
L’Austria, che ha ammassato 70.000 uomini sui confini settentrionali con la Prussia e
la Polonia, è controllata dai 36.000 uomini del re di Baviera, dalle truppe in
Italia (Beauharnais) e dal II° C.A. (Marmont) in Dalmazia.
Per affrontare la Russia, che ha già inviato verso la Prussia 4 colonne di
14.000 uomini (a Thorn il 20 X) ed ha destinato a questo fronte 100-140.000 uomini
(ma solo 10-14.000 cavalieri), Napoleone conduce trattative con la Turchia, la Persia
e predispone le seguenti misure militari:
Effettivi: la leva del 1786, chiamata in anticipo, fornisce
80.000 uomini (ma quelli inviati in Germania ricevono solo 8-10 giorni d’istruzione),
portando i francesi mobilitati a 600.000 uomini, più i 70.000 forniti dagli
alleati. In prima linea sulla Vistola ci sono 200.000 uomini, gli altri presidiano i
territori occupati e la madrepatria. Con truppe bavaresi e würtemberghesi è
formato il IX° C.A., affidato al principe Jerôme Bonaparte (fratello di
Napoleone). Al re di Spagna sono chiesti 4.000 cavalieri e 10.000 fanti.
Fanteria: sono costituiti i quarti battaglioni dei reggimenti,
destinati ai depositi al posto dei terzi battaglioni che sono inviati alle armate.
Gli effettivi della Guardia Imperiale sono aumentati. è istituita una divisione
Granatieri, affidata ad Oudinot. Sono istituiti i reggimenti di marcia che incorporano
i complementi inviati al fronte.
Cavalleria: la cavalleria, indispensabile sul piatto fronte
orientale, è accresciuta grazie alle risorse equine della Germania; gli
squadroni sono portati a 220 cavalli, sono istituiti i quinti squadroni. è
creato il 2° corpo della Riserva di Cavalleria (Bessière), con una divisione
di cavalleggeri (Tilly), due di dragoni (Sahuc e Grouchy) ed una di corazzieri
(d’Hautpoul). Una dozzina di reggimenti sono chiamati dall’Italia e dalla Dalmazia.
Artiglieria: anche quest’arma è potenziata. I pezzi da 275
(X 1806) sono portati a 445 (primavera 1807).
Logistica: In previsione della campagna contro i russi, sono
confezionati cappotti con le stoffe inglesi catturate in Prussia (ma in numero
insufficiente), è commissionata la fornitura di scarpe, vino ed acquavite.
Inoltre Napoleone dispone misure per il controllo della stampa e dei teatri
francesi.
La Campagna di Polonia.
Il primo obbiettivo di Napoleone è il raggiungimento della Vistola, con
l’occupazione di Varsavia e di Danzica. I 150.000 uomini avanzano lungo un fronte di
210 Km:
I C.A. III° (Davout), V° (Lannes) e VII° (Augereau) avanzano su
Varsavia coperti dalla cavalleria che si spinge fino a 90 Km in avanti.
I C.A. VI° (Ney) e I° (Bernadotte) avanzano su Torun.
Il IV° C.A. (Soult) con il 2° corpo della Riserva di Cavalleria
(Bessières) avanza su Plack.
Napoleone con la Guardia Imperiale ed il 1° corpo della Riserva
di Cavalleria (Murat) avanza per Pozan su Varsavia. La città è occupata
da Murat che la trova abbandonata dai Russi e con i ponti distrutti (28 XI).
Giungono le prime informazioni sulla disposizione degli avversari, guidati
dall’anziano Kamensky:
Sulla Vistola, approntata in difesa tra Narew, Wkra, Sonna e
Orzyc, c’è la Ia armata russa, di 4 divisioni (50.000 uomini) guidata dal
generale di cavalleria tedesco Levin Auguste Theophil conte di Bènnigsen.
A Pultusk è atteso l’arrivo della IIa armata russa, di 4
divisioni russe reduci da Austerliz con le perdite non ancora colmate (35.000 uomini),
guidata dal generale Buksgèvden, seguita da lontano della IIIa armata russa,
di 2 divisioni, guidata dal generale Essen.
In Prussia Orientale si sono raccolti i resti dell’esercito
prussiano (15.000 uomini) guidati dal generale Estocq. Federico Guglielmo III re di
Prussia è a Königsberg. Altre fortezze prussiane resistono ancora in
Slesia ed in Pomerania.
L’avanzata prevede due forti ali collegate da un debole centro su un fronte di 180
Km:
All’ala sinistra avanza Bernadotte con il proprio I° C.A., il VI°
C.A. (Ney) con il 2° corpo della Riserva di Cavalleria (Bessières), con il
compito di attirare i russi permettendo all’altra ala di colpirli.
Al centro il IV° C.A. (Soult) fa da collegamento tra le due
ali.
All’ala destra Murat guida i C.A. III° (Davout), V° (Lannes),
VII° (Augereau), la Guardia Imperiale (Lefebvre) ed il suo 1° corpo della Riserva di
Cavalleria.
Bessières occupa Lipno (17 XII) e giunge sulla Wkra (20 XII) ma Bernadotte devia
il VI° C.A. (Ney) verso Neumark a caccia dei prussiani e non procede oltre la Wkra
(compromettendo la manovra). Solo gli squadroni di Bessières esplorano la
pianura tra la Wkra e la Vistola, occupano i ponti e saccheggiano le risorse.
L’altra ala frattanto è impegnata dal passaggio della Vistola e del Nerew. Il
materiale da ponte è insufficiente ed è in parte utilizzato per
traghettare le truppe.
22 XII - Dopo l’ultimazione dei ponti il passaggio è ostacolato dai
blocchi di ghiaccio trascinati dalla corrente.
Davout converge verso il centro passa la Wkra a valle di Pomichowo.
23 XII - Combattimento di Czarnowo. La divisione Morand, la cavalleria leggera
di Marulaz e la divisione dragoni di Beaumont assalgono la divisione russa del conte
Tolstoy trincerata nel villaggio di Czarnowo. Il 12° reggimento di linea del generale
Petit attacca le ridotte russe ma il villaggio è preso solo alle 2 del mattino,
con la cattura di 6 pezzi d’artiglieria.
Davout effettua il collegamento con la cavalleria di Bessières e di Soult a
Plonsk.
24 XII - Combattimento di Kolozomb. Il generale Nansouty con la divisione Klein
ed una brigata di cavalleggeri passa la Wkra a Kolozomb seguito dal VII° C.A.
(Augereau) ed respinge 15.000 russi. Nel combattimento cade il colonnello Savay
comandante de 14° reggimento. La vittoria garantisce ai francesi la linea della
Wkra.
Frattanto Davout minaccia d’aggiramento i russi a Nasielsk obbligandoli a ripiegare
disorditamente su Strzegocin abbandonando 200 vetture, gran parte dei bagagli e
numerose artiglierie.
Il fronte si è ulteriormente ridotto a 40 Km.
L’elettore di Sassonia assume il titolo regio ed entra nella confederazione renana.
25 XII - Fallita la manovra a tenaglia contro i russi, Napoleone cerca di
ingaggiare almeno la retroguardia, segnalata a Ciechanow (25 XII), la cui ritirata
è favorita dalle ridotte ore di luce (dalle 8:00 alle 16:00), dal fango e dai
boschi:
Il IV° C.A. (Soult) è inviato direttamente verso
Ciechanow, dove dovrebbe essere diretto anche il I° C.A. (Bernadotte) del quale non si
hanno notizie.
Il VII° C.A. (Augereau) è diretto a Golymin.
Il IV° C.A. (Soult) è inviato a Strzegocin per incalzare i
russi dopo la sconfitta.
Napoleone con la Guardia Imperiale ed il 1° corpo della Riserva
di Cavalleria (Murat) raggiunge Lopaczyn per sostenere i corpi precedenti.
Il V° C.A. (Lannes) con una divisione di dragoni avanza su Pultusk
per occupare il ponte, eventualmente sostenuto dal III° C.A. (Davout).
26 XII - Le Battaglie di Pultusk e Golymin. Le avanguardie francesi ingaggiano
le retroguardie russe:
Il V° C.A. (Lannes) attacca i russi davanti
Pultusk, ed entrambe le parti si attribuiscono la
vittoria.
I C.A. III° (Davout), VII° (Augereau) ed il 1° corpo della Riserva
di Cavalleria (Murat) cacciano la retroguardia russa dal villaggio di
Golymin.
Il VI° C.A. (Ney) trova 6.000 prussiani di Lestocq appostati nel
villaggio di Soldau, accessibile per un’unica strada il cui ponte è presidiato
dai prussiani con 2 batterie.
Ney invia il generale Marchand sulla destra, verso Mlawa, per aggirare il villaggio e
garantire il collegamento con Davout, quindi con i reggimenti 69° e 76° effettua un
rapido attacco alla baionetta e si impossessa del ponte. Il combattimento prosegue
casa per casa. Lestocq cerca di riconquistare il villaggio ma non ci riesce ed
è costretto a ritirarsi.
Nei tre scontri della giornata i russi perdono 12.000 uomini tra caduti, feriti e
prigionieri, 60-80 pezzi d’artiglieria e 200 carriaggi di bagagli e munizioni
impantanati, ma il fango ostacola anche l’artiglieria e la cavalleria francese.
Ai Quartieri Invernali.
Le pessime condizioni meteorologiche e morali costringono Napoleone a porre i quartieri
d’inverno (29 XII).
Le truppe francesi della Grand Armée ricevono l’ordine di prendere
posizione tra Frisches Haff, Elbing e Varsavia, dietro il Passarge e l’Omulew; mentre
tre C.A. sono impegnati negli assedi:
L’VIII° C.A. (Mortier) blocca Stralsund e Kolberg, soccorse dagli
anglo-svedesi.
Il IX° C.A. (Jerôme Bonaparte) ottiene la resa di Breslavia
(5 I), parzialmente incendiata dai russi, e blocca le fortezze della Slesia. Il corpo
wurtemberghese è premiato con alcune bandiere prese a Glogau ed il conferimento
di dieci croci della Legion d’Onore.
Il nuovo X° C.A. (Victor), creato con una brigata di fanteria
(Boivin), una di cavalleggeri (Dupré), il corpo del Baden, la Legione del Nord
ed il corpo polacco (Dombrowski), blocca Danzica e Grudziaz.
Napoleone riorganizza i servizi, ordina la costituzione di magazzini a Versavia, Modlin,
Pultusk e Torun, scioglie il 2° corpo di cavalleria di riserva (Bessiéres) a
causa della mancanza di cavalli, fa confluire rinforzi dalla Francia, dall’Italia e
dai paesi alleati.
L’Offensiva Russa.
Bènnigsen sceglie questo delicato momento per lanciare un’offensiva generale con
10 divisioni (90.000 uomini):
All’ala sinistra la cavalleria del VI° C.A. (Ney) ed la divisione
di dragoni di Grouchy, che coprono il corpo in ritirata verso Neidenburg per svernare,
sono attaccate da masse di squadroni russi tra Sensburg e Schippenbeil (20 I),
costringendo Ney a ripiegare velocemente verso Passenheim. I russi occupano
Guttustadt e Wartenburg (23 I).
Il I° C.A. (Bernadotte) e la divisione di dragoni di Sahuc sono
attaccati dai generali russi Pahlen e Gallitzin a Liebstadt, sulla riva sinistra del
Passarge, e dai prussiani a nord (23 I).
A Mohrungen (25 I) i reggimenti 9° leggero, 32° e 96° respingono
i russi in vantaggio 2:1 causando 1.500 tra caduti e prigionieri al prezzo di 7-800
perdite. Bernadotte riceve l’ordine di ritirarsi risalendo il Drevenz ma numerosi
corazzieri sono catturati dalle pattuglie polacche.
Il generale Victor, comandante del X° C.A., mentre si trasferisce
in carrozza da Pultusk a Bydgoszcz accompagnato da un aiutante da campo e da un
servitore, è catturato da un drappello di 25 cosacchi.
La Risposta dell’Imperatore.
Napoleone affida al I° ed al VI° C.A. (con le due divisioni di dragoni) il compito di
attirare i russi a ovest e con il grosso decide di puntare a nord sull’alto Omulew per
tagliare loro la strada sulla Alle:
All’avanguardia il corpo di cavalleria di riserva (Murat, 3
divisioni di cavalleggeri), rinforzato dalle divisioni di cavalleria Hautpoul, Klein e
Milhaud, avanza verso Willenberg.
All’ala destra il III° C.A. (Davout) avanza verso Miszynic.
Al centro il IV° C.A. (Soult) avanza verso Willenberg, seguito
dalla Guardia Imperiale (Bessiéres).
All’ala sinistra il VII° C.A. (Augereau) avanza verso
Neidenburg.
Il V° C.A. (Lannes) ed una divisione di dragoni sono inviati a
Brock ed Ostrow, con il compito di bloccare il corpo del generale Essen (18.000 russi)
che si trova a Wysokie e Mazowieckie.
La divisione granatieri (Oudinot) in arrivo dalla Francia è
inviata a Przasnysz per garantire le comunicazioni tra la Grand Armée e
Modlin.
Il X° (Lefèbvre) e l’VIII° C.A. (Mortier) hanno il compito
di coprire Torun, Bydgoszcz, il blocco di Danzica, di Grudziaz, di Kolberg e di
Stettin.
Napoleone inoltre sollecita i rinforzi ed i complementi in arrivo, avvisa il fratello
Jerôme che sia pronto all’eventuale invio di truppe dalla Slesia a Varsavia e
regola il movimento dei convogli di munizioni, viveri, acquavite dai nuovi magazzini
di Versavia, Modlin, Pultusk ai corpi d’armata (a carico di imprese private).
La Manovra di Allenstein.
Napoleone da Varsavia giunge a Przasnysz (30 I) dove è informato che il I° C.A.
(Bernadotte) ha dovuto ripiegare fra Löbau e Gingelburg, quindi inizia la marcia
verso nord anche se il raggruppamento è incompleto.
Dopo aver respinto reparti di cavalleria russa, l’avanguardia francese (Murat) occupa
Passenheim (1 II) ed Allenstein (2 II) dove Napoleone ordina la il raggruppamento delle
forze. La notte giunge anche Ney che però ha perso il contatto con
Bernadotte.
3 II - Combattimento di Inkowo. Al mattino Napoleone giunge ad Allenstein e
scopre 30-40.0000 russi sulla riva sinistra dell’Alle presso Inkowo, a coprire la
strada per Liebstadt. Infatti Bènnigsen ha catturato l’ufficiale portaordini
inviato a Bernadotte, si è fatto un’idea dei movimenti francesi ed ha radunato
le sue forze, mentre quelle di Napoleone sono ancora troppo distese: Il III° C.A.
(Davout) ed una divisione di dragoni giunge in giornata a Wartenburg mentre il I° C.A.
(Bernadotte, 12.000 uomini) si trova a Strassburg privo di ordini.
Napoleone inizia egualmente un movimento d’attacco:
Murat attacca i russi da Passenheinm (ore 13), affiancato a sinistra da Ney che giunge
da Hohenstein. L’imperatore avanza da Willwnberg su Gettkendorf con all’ala sinistra
il VI° C.A. (Ney), al centro il VII° C.A. (Augereau), all’ala destra il IV° C.A.
(Soult) e di riserva la Guardia. Soult passa il ponte di Bergfriede con le divisioni
Leval e Legran, per aggirare i russi. I cavalleggeri di Guyot prendono Guttstad
catturando 1.600 prigionieri e gran parte dei bagagli.
12 battaglioni russi sono respinti. Murat passa il bosco e dilaga nel piano ma
l’oscurità pone fine allo scontro e permette a Bènnigsen, benché
abbia forze superiori, di ritirarsi verso nord, coperto da una retroguardia.
4 II - I cavalleggeri di Lasalle scoprono la ritirata russa (ore 4:00). La
retroguardia è sconfitta ma l’inseguimento di Bènnigsen è
impedito dall’efficace cavalleria cosacca.
All’estrema sinistra il VI° C.A. (Ney) impedisce al corpo prussiano (Lestocq) di
unirsi ai russi e lo costringe a ritirarsi.
5 II - Il grosso della Grand Armée riprende l’avanzata verso
Landsberg mentre il III° C.A. (Davout) tenta di raggiungere e bloccare il passaggio
sulla Alle a Heisberg, sopravanza i russi e li attacca tra Freymarkt e Waltersdorf,
ma Bènnigsen si apre la strada a forza.
6 II - Combattimento di Hof. Murat raggiunge i 12 battaglioni della retroguardia
russa, schierati dietro un ruscello incassato con un unico ponte, con la destra
appoggiata al villaggio di Hof, la sinistra ad un bosco.
Il primo attacco, portato dai cavalleggeri, è respinto dal tiro a mitraglia
russo, così pure il secondo dei dragoni. I corazzieri di d’Hautpoul invece
passano il ponte e sconfiggono i battaglioni russi causando loro gravi perdite. Soult
penetra nel villaggio per coprire la stanca cavalleria di Murat. Bènnigsen,
coperto da questa retroguardia, ha continuato la ritirata.
7 II - Combattimento di Preussick-Eylau. A sera i furieri del palazzo imperiale,
avvicinatisi per sbaglio a Preussick-Eylau, subiscono l’attacco dei russi (18:00)
contro i quali Napoleone fa prontamente intervenire la Guardia Imperiale ed il IV°
C.A. (Soult) mentre il villaggio è aggirato da Murat con la cavalleria. A
Preussick-Eylau si combatte duramente casa per casa. Il cimitero è conteso
più volte alla baionetta. I francesi incendiano un mulino occupato dai russi,
dei quali nessuno si salva. Una colonna russa guidata da Barclay de Tolly riprende il
cimitero ma è fermata dal 26° reggimento. La brigata Viviés attacca il
cimitero e lo conquista definitivamente. La cittadina rimane in mano francese (ore
23:00).
La divisione Legrand si dispone davanti Eylau, la divisione Saint-Hilaire a destra ed
il VII° C.A. (Augereau) a sinistra. Napoleone emana gli ordini di battaglia per il
giorno successivo (ore 19:00).
8 II - Battaglia di Eylau. Napoleone al prezzo di gravi perdite sconfigge i
russi a Eylau ma non può inseguirli e decide di
rinviare le operazioni alla primavera seguente.
Il Calo delle Attività Militari.
Napoleone rimane ad Eylau fino al 17, poi ritira la Grand Armée dietro il
Passarge lasciando alcuni avamposti del VI° C.A. sulla Alle.
La sosta e la riorganizzazione della Grand Armée pone fine alle operazioni
in grande stile ma non ai combattimenti locali più o meno estesi.
Combattimento di Ostroleka (16 II). Il V° C.A., guidato ora
dal generale Savary, sconfigge un grosso corpo russo a
Ostroleka e riceve da Napoleone l’ordine di ripiegare oltre
il Narew, infatti tutta la Grand Armée si ritira dietro il Passarge (17
II) lasciando alcuni avamposti del VI° C.A. sulla Alle.
Combattimento di Braunsberg (26 II). La divisione del
generale Dupont attacca il villaggio difeso dai russi, li respinge, cattura 6 cannoni
ed alcune migliaia di prigionieri.
Combattimento di Stralsunda (14 III). 2.000 fanti, 2
squadroni e 6 cannoni della guarnigione di Stralsunda effettuano una sortita contro
una ridotta mal difesa e priva d’artiglieria, presidiata dalla compagnia di
voltigeurs del 58° reggimento di linea che è soccorsa da una compagnia
del 4° reggimento leggeri e li respinge.
Il Forzamento dei Dardanelli (II 1807).
Nei Balcani tre colonne russe (50.000 uomini) marciano su Bucarest, affrontate
da Mustafà Baraïctar con 80.000 osmani.
L’ammiraglio inglese Duckworth con 8 vascelli forza i Dardanelli (21 II), distrugge un
vascello, 4 fregate e 2 corvette osmani, minaccia di bombardare Istambul se il sultano
Selim non dichiara guerra a Napoleone e cede la Valacchia e la Moravia alla Russia.
Gli osmani, aiutati da 10 ufficiali del genio francesi, approntano 40 batterie con 500
cannoni e costringono la flotta inglese a ritirarsi con 260 caduti e feriti (2 III).
A Tenedo Duckworth incontra la flotta russa dell’ammiraglio Siniavin che propone di
ritentare l’impresa ma l’ammiraglio inglese rifiuta.
Napoleone invia Gardanne in Persia (V) per studiarne le risorse, spingerla all’alleanza
con la Turchia, alla guerra contro la Russia ed a provvedimenti ai danni degli
inglesi.
L’Assedio di Danzica (III-V 1807).
L’importante città prussiana è difesa da 13.000 prussiani e 4.000 russi
guidati dal maresciallo Kalkreuth.
Al X° C.A. (Lefebvre, 18.000 uomini), si uniscono il 44° reggimento di linea (del VII°
C.A.), il 19° reggimento di linea, la Legione del Nord, contingenti sassoni, polacchi,
del Baden (guidati dal principe ereditario), 300 cannoni da 12 libbre con 7.000 colpi,
poi la guardia municipale di Parigi ed il 12° reggimento leggero.
Gli svedesi cercano di soccorrere la città ma sono sconfitti presso Pasewalk
(16 IV) lasciando 400 prigionieri e 2 cannoni.
I francesi respingono alcune sortite, bombardano ed incendiano parte della città
(23 IV), prendono alcuni rivellini esterni (7/8 V) ed iniziano i lavori
d’approccio.
In soccorso della città giunge una flotta con 2 divisioni russe e numerosi
reggimenti prussiani (10 V) guidati dal generale Kamenski (figlio del
feld-maresciallo). Il colonnello Bullow da Pillau cerca di raggiungere Danzica con
10.000 uomini mentre il generale Kamenski sbarca alle foci della Vistola presso il
forte di Weishselmünde (12 V), in mano alleata, ed attacca verso la città
in tre colonne (15 V).
I francesi hanno ottenuto in rinforzo un battaglione granatieri di Oudinot, il 72°
reggimento di linea e altre truppe dell’VIII° C.A.. I russi non riescono ad
allontanarsi dalla gittata dell’artiglieria del forte, contenuti dal 2° reggimento
leggero, da un battaglione sassone ed uno polacco guidati dal generale Schramm,
sostenuti dal maresciallo Lefebvre. Frattanto accorrono il generale Gardanne e, dalla
riva sinistra, 4 battaglioni di granatieri guidati da Lannes. I russi effettuano un
contrattacco ma sono fermati e si rifugiano nei trinceramenti a ridosso del forte
lasciano 900 caduti, 1.500 feriti e 200 prigionieri. Da Danzica si sono limitati a
fornire appoggio con l’artiglieria.
La corvetta inglese Dauntless cerca di risalire la Vistola approfittando del vento
favorevole, per rifornire Danzica di munizioni, ma è gravemente danneggiata
dall’artiglieria francese, si auto-incaglia ed è catturata.
I 7.000 difensori rimasti capitolano (26 V) ottenendo di potersene andare ma lasciano
ai francesi la città ricca di magazzini. Lefebvre è nominato duca di
Danzica.
I Provvedimenti Militari di Napoleone.
Napoleone si prepara a riprendere i combattimenti a primavera:
Il VII° C.A. (Augereau), ridotto a metà effettivi dopo
Eylau, è sciolto e le truppe sono distribuite tra gli altri corpi.
L’VIII° C.A. (maresciallo Mortier) è richiamato dalla
Pomerania, sostituito da un corpo d’osservazione formato da olandesi e da una
divisione dall’Italia, guidato dal maresciallo Brune.
Il V° C.A. è affidato a Massena che è richiamato da
Napoli.
Il corpo polacco di Poniatowski, formato da due divisioni (18.000
uomini), è chiamato in linea ed affidato a Lannes.
Gli effettivi sono aumentati dando impulso agli assedi per disporre delle truppe,
sollecitando l’arrivo dei complementi e dei rinforzi dalle coste e dagli alleati (circa
100.000 uomini, due divisioni e numerosi reggimenti provengono dall’Italia), chiamando
in anticipo la classe 1787 (80.000 uomini) che forma 10 legioni di riserva per
sotituire le unità anziane dei depositi e della seconda linea (IV 1807). Per la
marcia dal Reno in Polonia sono formati 8 reggimenti di linea provvisori e 4 reggimenti
di cavalleria provvisoria. è inoltre ordinato l’acquisto di 13.000 cavalli.
Per migliorare la situazione logistica, guidata da Talleyrand a Varsavia, Torun
è approntata come piazza di deposito per le comunicazioni con Küstrin e
Berlino e sono istituiti i primi 10 battaglioni di treno permanenti, che sostituisco
le imprese civili alle quali si appaltava i trasporti (la principale è la
Breidt).
In totale 300.000 uomini sono al di qua del Reno. L’esercito di manovra in prima linea
ammonta a circa 195.000 uomini disposti nel modo seguente:
Il I° C.A. (Bernadotte, 20.000 uomini) è dietro il Passarge
tra Braunsberg ed il ponte di Spanden.
Il IV° C.A. (Soult, 20-21.000 uomini) è dietro il Passarge
tra Spanden e Deppen.
Il III° C.A. (Davout, 17.000 uomini) è dietro il Passarge
tra Deppen ed Allenstein.
Il VI° C.A. (Ney, 16.000 uomini) è in posizione avanzata
presso Guttstadt.
L’VIII° C.A. (Mortier) e la Guardia Imperiale, affidate a Lannes,
sono più indietro tra Dirschau e Finkestein.
la Riserva di Cavalleria (Murat) è distesa tra le foci
della Vistola e l’altro Wrka; due divisioni sono distaccate con il I° C.A. ed una con
il V°.
Il V° C.A. (Massena, 36.000 uomini) è presso Ostroleka,
con una divisione dragoni della riserva di cavalleria.
Una divisione polacca (Zaponschek) è presso Neidenburg,
l’altra a Varsavia, dove si trova anche una divisione bavarese (Principe di
Baviera).
Il IX° C.A. (Jerôme Bonaparte, 12.000 uomini) è in
Slesia.
Il Corpo d’Osservazione (maresciallo Brune, 80.000 uomini)
comprende truppe olandesi che presidiano le città anseatiche, spagnoli in
arrivo sull’Elba, wurtemburghesi in Slesia, le divisioni francesi Boudet e Molitor e
le truppe della Confederazione Renana.
Contro il pericolo di sbarchi inglesi, le coste della Francia
sono presidiate da 80.000 guardie nazionali, 3.000 gendarmi, 12.000 uomini tra
guardiacoste ed artiglieria di linea.
L’Armata di Napoli, affidata a Joseph Bonaparte re di Napoli,
dispone di 43.000 uomini (sui 53.000 iscritti ai ruoli), più 6.000 ai depositi
e 3.000 reclute in arrivo (15 IV) ed affronta 10.000 inglesi sbarcati in Calabria
(18.000 ai ruoli).
La Ripresa delle Operazioni.
La Russia e la Prussia hanno rinnovato l’alleanza a Bartenstein (26 IV 1806) con
l’intento di cacciare i francesi dalla Germania, invitando Austria ed Inghilterra ad
aderirvi per decidere la sistemazione dell’Italia.
Bènnigsen ha ricevuto 30.000 uomini e dispone di 100.000
uomini oltre il Passarge tra Heiligen, Mehlsach, nel campo trincerato presso
Heilsberg ed a Wartenburg con la linea di rifornimento per Könnigsberg e
Tilsit.
A sinistra il corpo di Tolstoy ammonta a 20.000 uomini.
A destra la divisione Kamensky (reduce da Danzica) ed i prussiani
di Lestocq ammontano a 20.000 uomini.
Lebanof è in atteso con altri 30.000 uomini ma è in
ritardo.
I russi avanzano in tre colonne al coperto dai boschi verso Altkirch, Wolfswort e
Guttstadt, seguiti dalla Guardia Imperiale (granduca Costantino). Due attacchi
diversivi sono prevvisti a Platow ed a Spanden.
5 VI - Combattimento di Altkirch. Il VI° C.A. (Ney, 15.000 uomini) è
attaccato ad Altkirch dalla Guardia Imperiale russa ed altre 3 divisioni (50.000
uomini) guidate da Bènnigsen e dal granduca Costantin. Il corpo francese si
raduna velocemente al segnale, dato da tre colpi di cannone, e si ritira sull’altura
del villaggio di Puffendorf, dietro Guttstad. Il rapido e micidiale fuoco di
moschetteria, specialmente quello del 39° reggimento di linea, ferma i russi
infliggendo loro gravi perdite. La superiorità numerica costringe 2 divisioni
a ripiegare rapidamente ma ordinatamente verso Deppen, continuando ad aprire il fuoco.
Ney perde gli equipaggi, le bestie da soma, pochi fanti e cavalieri avvolti dai russi
che lasciano 2.000 caduti e 3.000 feriti. L’offensiva russa, malamente coordinata,
è sospesa a metà pomeriggio.
Frattanto anche gli altri corpi sulla linea della Passagre sono ingaggiati dai
russi:
Il III° C.A. (Davout) accorre a Osterode verso al cannone.
Il IV° C.A. (Soult, 20-21.000 uomini), trincerato presso il ponte
di Lomitten, resiste a due divisioni russe guidate dal generale Doctorow che soffrono
molte perdite. Il 40° ed il 57° reggimento di linea francese contrattaccano contro gli
ordini. Il ponte è distrutto dai francesi ed i russi nella notte si
disimpegnano.
Più a nord il I° C.A. (Bernadotte, 20.000 uomini) è
attaccato a Spanden dai russi ed i prussiani guidati dal generale Kamenski. Il 27°
reggimento leggero difende le ridotte, appoggiato dalla divisione Villatte. Il ponte
è caricato per sette volte da 12 reggimenti che sono respinti lasciando gravi
perdite e si ritirano, inseguiti dal 17° reggimento dragoni. Bernadotte, ferito nello
scontro, è sostituito da Victor.
Il V° C.A. (Massena, 36.000 uomini) è disturbato dai
cosacchi del generale Platow.
Napoleone ordina ai C.A. I°, IV°, VI° e III° di resistere, ed in caso di
necessità ripiegare a Saalfeld e Osterode, dove converge Murat con 7 divisioni
di cavalleria, Lannes, Mortier, la Guardia e la divisione polacca da Neidenburg, per
un totale di 155.000 uomini.
6 VI - Combattimento di Deppen. Il VI° C.A. (Ney) è nuovamente attaccato
a Deppen. I quadrati francesi resistono alle furiose cariche dei cosacchi. Contenuto
l’attacco, i francesi effettuano un contrattacco che costringe i russi a ritirarsi. I
prigionieri russi dicono che le loro forze ammontavano a 10.000 fanti, 7-8.000
cavalieri e 20 cannoni perché il grosso sta concentrandosi a Guttstadt. In
realtà il concentramento è a Heilsberg, solo il corpo di Kamenski
ripiega verso Mehlask ed i prussiani di Lestoq verso Könnigsberg.
8 VI - Napoleone con la Grand Armeée punta su Pregel lungo la
sinistra dell’Alle. Il IV° C.A. (Soult) è inviato ad inseguire il corpo di
Kamenski. Per ingannare il nemico la linea di rifornimento è spostata per
Marienburg invece che per Torun.
9 VI - Combattimento di Glottau. Preceduta dalla Riserva di Cavalleria (Murat),
la Grand Armeée marcia da Deppen a Guttstadt. Presso Glottau sono
schierati 15.000 fanti e 10.000 cavalieri russi a protezione del grosso. Murat attacca
decisamente con i cavalleggeri di Pajol, Bruyere e Durosnel più la divisione di
cavalleria di Nansouty. La cavalleria della Guardia Imperiale russa contrattacca ma
è respinta con gravi perdite. I russi lasciano un migliaio di prigionieri.
L’avanguardia francese entra a Guttstat (ore 20:00).
10 VI - La Battaglia di Heilsberg. L’avanguardia francese, raggiunta da alcuni
reparti del grosso, attacca i russi davanti Heilsberg ma
è respinta.
11 VI - La Grand Armeée riunita effettua i preparativi per
investire il campo trincerato di Heilsberg ed il III° C.A. (Davout) minaccia
l’aggiramento da nord per Eylau. Durante la notte il luogotenente generale Gortchakov
(che sostituisce Bènnigsen malato) abbandona la posizione, numerosi feriti e
molte provviste, passa l’Alle e fila lungo la destra del fiume verso Bartenstein.
12 VI - Il generale Latour con una divisione di dragoni (Maubourg) e due brigate
di cavalleggeri (Durosnel, Watier) insegue i russi mentre Napoleone e la
Grand Armeée marciano su Könnigsberg:
All’ala destra Murat avanza su Bartenstein e Friedland.
Il IV° C.A. (Soult), seguito dai C.A. IV° (Ney) e VIII° (Mortier),
avanza su Eylau, dove si dirigono anche il V° C.A. (Lannes) per Landsberg ed il I°
(Victor) dal Passagre per Mehlasack.
13 VI - I russi avanzano da Schippenbeil su Friedland mentre procede l’avanzata
della Grand Armeée su Könnigsberg:
Il IV° C.A. (Soult) procede per Kreuzburg dove ha uno scontro con
i prussiani di Lestoq, che si ritirano dopo mezz’ora di combattimenti.
Il V° C.A. (Lannes) avanza verso Dominau.
Il I° C.A. (Victor) avanza su Landsberg.
I C.A. IV° (Ney) e VIII° (Mortier) sono attesi ad Eylau.
Napoleone è informato della presenza dei russi a Friedland (ore 21:00).
14 VI - La Battaglia di Friedland. Nell’anniversario della vittoria di Marengo,
i francesi sconfiggono duramente i russi a Friedland.
Il IV° C.A. (Soult) raggiunge Könnigsberg (ore 4) seguito dalla
divisione Morand (ore 6): 1.500 prussiani lasciati di retroguardia sono catturati.
Lestocq e Kamenski evacuano Könnigsberg.
15 VI - La cavalleria francese prosegue l’inseguimento dei russi fino al Pregel,
dove trova i ponti tagliati. Sono catturati soprattutto uomini isolati, feriti o
malati, nascosti nei villaggi e nei boschi.
16 VI - Soult entra a Könnigsberg trovando ricchi magazzini, viveri, vino,
armi (compresi 160.000 fucili inglesi), 20.000 feriti (compresi quelli di Eylau).
Lestocq ripara a Tauroggen ed i russi dietro il Niemen.
19 VI - Napoleone con le avanguardie francesi arriva al Niemen presso Tilsit
(vedono dei calmucchi combattere con arco e frecce). La Grand Armeée ha
messo fuori combattimento 60.000 russi, catturato 120 cannoni e 7 bandiere mentre il
bilancio contro la quarta coalizione ammonta a 200.000 prigionieri, 4.800 cannoni e
400 bandiere.
La Pace di Tilsit, 9 VII 1807.
Napoleone firma un armistizio con la Russia (19 VI), con la Prussia (24 VI) ed incontra
lo Czar Alessandro I Romanov su uno zatterone sul fiume Niemen, presso Tilsit
(25 VI).
La pace tra i due imperi è firmata a Tilsit (9 VII):
Lo Czar riconosce e garantisce le conquiste francesi
anteriori al 1806, riconosce la Confederazione del Reno, il regno d’Olanda,
l’annessione della Svizzera e della Dalmazia, il regno Cisalpino ed il regno di
Napoli. Inoltre riconosce il neo-costituito granducato di Varsavia (con territori
prussiani e russi) come feudo del re di Sassonia.
Lo Czar si impegna a mediare la pace tra Francia ed Inghilterra e
Napoleone quella tra Russia e Turchia.
Sono stabilite le disposizioni per il rientro della flotta russa
dal Mediterraneo al Baltico.
Il duca di Sassonia-Coburgo, quello di Oldenburg e quello di
Macklemburg-Schwerin riottengono i propri stati ma i porti sono presidiati dai
francesi fino alla pace con l’Inghilterra.
Gli accordi segreti comprendono:
L’alleanza tra Francia e Russia contro qualsiasi altra potenza.
Nel caso la Turchia non accetti la pace, la Francia entrerà
in guerra a fianco della Russia e le due potenze si spartiranno le provincie osmane
in Europea (Russia e Turchia firmano l’armistizio a Slobodzei, 24 VIII 1807).
Nel caso l’Inghilterra non accetti la pace entro il primo
dicembre, la Russia le dichiarerà guerra e premerà diplomaticamente su
Danimarca, Svezia, Portogallo ed Austria affinché aderiscano la blocco
continentale.
La Russia cede Cattaro e le "Sette Isole" alla Francia.
La Prussia otterrà ingrandimenti territoriali nel caso
l’Hannover sia unito alla Westphalia.
Lo Czar riconosce i diritti di Josef Bonaparte sul regno di
Sicilia.
La Prussia firma a Könnigsberg la convenzione della capitolazione (12 VII), che
stabilisce:
La Prussia cede i territori oltre l’Elba e quelli polacchi,
concede libera navigazione sulla Vistola, riconosce Danzica città libera.
Le guarnigioni francesi lasceranno la Prussia dopo il saldo delle
contribuzioni di guerra (il cui importo non è però specificato).
Una salva di 60 colpi di cannone saluta la firma dei trattati che pongono fine alla
guerra contro la Quarta Coalizione.
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