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Il terreno è ondulato ed il tempo è nevoso.
I russi sono schierati tra Serpallen e Schmoditten: 50.000
uomini ammassati su un fronte di 2 Km, altri 24.000 uomini estesi all’ala destra,
oltre l’ala francese. Da questo lato è atteso l’arrivo di 8-9.000 prussiani di
Anton Wilhelm von Lestocq (a 15 km). L’artiglieria ammonta a 4-500 pezzi, in gran
parte riunita in tre grosse batterie di 40-60 pezzi.
8:00 - I francesi, 63-65.000 uomini e 200 pezzi
d’artiglieria (450 in altre fonti) più 10.000 uomini di Ney attesi nel tardo
pomeriggio, si schierano su un fronte di 3 Km tra Eylau (odierna Bagrationovsk) e
Rothenen:
Il IV° C.A. (Soult) deve logorare l’ala destra ed il centro russi
con l’artiglieria ed una sottile linea di fanteria.
lo stato maggiore e la Guardia Imperiale (Bassieres) si trovano al
centro, presso il cimitero di Eylau.
Il VII° C.A. (Augereau) e la divisione di cavalleria di riserva
(Murat) sono schierati verso Rothenen ed hanno l’ordine di attaccare l’ala sinistra
russa, contro la quale è previsto anche l’intervento del III° C.A. (Davout), a
16 km.
Il VI° C.A. (Ney), all’estrema sinistra, ha l’ordine di
raggiungere Eylau impedendo ai prussiani di arrivarci.
Altre fonti riportano 70-80.000 francesi contro 58-70.000 russi e 5.500 prussiani.
La battaglia inizia con una lunga azione di fuoco a scapito soprattutto del IV° C.A.
francese, a causa della numerosa artiglieria russa.
10:00 - Arriva il III° C.A. (Davout) verso Serpallen. Il VII° C.A. (Augereau)
è lanciato all’attacco ma un’improvvisa bufera di neve e vento riducono
drasticamente la visibilità. Il VII° C.A. piega a sinistra e si trova di fronte
il munito centro russo, è bersagliato a mitraglia da 70 pezzi d’artiglieria,
caricato dalla riserva di cavalleria russa (principe di Galizia) ed in meno di un
quarto d’ora subisce la perdita di ben 5.200 uomini.
Il 14° reggimento è tagliato fuori ma riesce a mettere in salvo la propria
Aquila.
La cavalleria russa giunge fino al cimitero di Eylau.
12:00 - L’avanzata russa è fermata dall’intervento di Murat con quattro
intere divisioni di cavalleria (80 squadroni), permettendo ad Augereau di
disimpegnarsi. È una delle più grosse cariche di cavalleria delle guerre
moderne.
Una colonna di 4.000 russi lanciata contro il cimitero è fermata da alcuni
battaglioni della guardia appoggiati da alcuni squadroni dello stato maggiore, presa
sul fianco da una brigata di cacciatori a cavallo di Murat ed è sbaragliata
lasciando numerosi prigionieri.
Ad est il III° C.A. (Davout) è avanzato fino Klein-Sausgarten e Kuschitten i
russi, alleggeriti al centro, riescono a respingerlo fino ad Auklappen, grazie anche
all’arrivo dei prussiani di Lestocq, che hanno eluso Ney e sono giunti ad Eylau dove
Bènnigsen li ha fatti sfilare alle spalle dello schieramento russo.
21:30 - Dopo tre ore di combattimenti, nei quali i russi dimostrano la loro
tenacia ed il loro sprezzo per la morte, presso Althoff contro l’ala destra russa
giunge Ney ed occupa Schmoditten, che i russi tentano inutilmente di riprendere.
Bènnigsen, temendo l’arrivo del I° C.A. francese (Bernadotte), approfitta del
calare dell’oscurità ed ordina la ritirata su Königsberg, che è eseguita
ordinatamente lasciando in mano francese 16 cannoni e tutti i feriti.
La sanguinosa battaglia, alla quale è presente lo scrittore Stendhall, è
definita da Ney un “massacro senza risultato ”.
I dispacci ufficiali riportano 1.900 caduti e 5.700 feriti francesi contro 7.000 caduti
russi. Altre fonti e stime riportano 3.000 caduti e 15.000 feriti francesi contro
6.000 caduti e 20.000 feriti russi oppure 18-20-25.000 tra caduti e feriti per
parte.
Tra i generali francesi si contano 6 caduti, tra i quali il generale dei corazzieri
d’Hautpoul (Napoleone ordina di fondergli una statua con i cannoni russi catturati) e
15 feriti, tra i quali Augereau.
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