libero SESSO | |
La gita a Chernobyl |
|
Home Page
Link in rete: - Chernobyl.info: una presentazione precisa ed esauriente della tragedia di Chernobyl, a cura dell'Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione. (inglese) - robofrost: qui potete leggere alcune considerazioni interessanti sul sito di Elena e sulla distorsione della realtà in televisione o nel web. (inglese) - uer: è un sito sulle esplorazioni urbane. Nel forum, compaiono alcuni attacchi al "travelogue" di Elena. (inglese)
Dal sito di "Elena", un'immagine della città fantasma di Prypiat, disabitata dal 27 aprile 1986.
|
Chernobyl:
viaggio al termine della civiltà
Il racconto del viaggio in moto di una giovane donna ucraina attraverso la zona "proibita", attorno all'impianto nucleare di Chernobyl. Drammatica verità o sapiente bufala? "Mi chiamo Elena. Gestisco questo sito e non ho niente da
vendere. Quello che ho è la mia motocicletta e l'assoluta libertà di
guidarla dovunque mi portino la curiosità e il demone della
velocità." Racconta Elena che il giorno dell'incidente, il 25 aprile 1986, quando esplose il
reattore nucleare n. 4 dell'impianto atomico, andava
ancora a scuola. Suo padre, un fisico nucleare informato
dell'incidente in anticipo rispetto al resto della popolazione
(l'agenzia di stampa sovietica diede l'annunciò soltanto
quattro giorni dopo) la fece rifugiare dalla nonna, a ottocento
chilometri di distanza. Elena racconta di poter entrare con la moto nella zona di esclusione, l'area compresa in un raggio di trenta chilometri attorno alla centrale, in cui è vietato l'accesso, per mezzo di un permesso rilasciato da una organizzazione governativa grazie a suo padre. Dice nel suo diario: "Non ho mai avuto problemi con gli uomini dei check-point. Sono esperti, e se trovano radiazioni sul tuo veicolo, gli danno una doccia chimica. Non conto quel paio di volte, in cui gli "esperti" cercavano delle scuse per dare a me una doccia, in quanto queste hanno a che fare con la biologia fisica, più che con la fisica biologica." Di seguito trovate il link per accedere al sito di Elena. Molte voci, in vari forum di discussione, si sono levate per dimostrare che si tratta di un falso: non esistono permessi permanenti, non è possibile entrare con la moto nella zona di esclusione, non si può andarsene a giro senza una guida. Per non parlare delle inesattezze nei dati riportati. Senza tanti complimenti, qualcuno lo ha addirittura definito "bullshit". Può darsi, ma mi sembra comunque un gran bell'esempio di come si può usare la Rete per raccontare. GHOST
TOWN |
|