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Il Grande Impero.
Dopo la vittoria di Austerlitz (2 XII 1805) e la pace di Presbourg (26 XII 1805)
Napoleone è riconosciuto imperatore dal sultano osmano Selim III, riordina ed
estende il suo Impero:
Napoleone adotta nuovamente il Calendario Gregoriano (1 I
1806); per riallineare le date l’anno 1806 ha 15 mesi.
Il figliastro Eugenio di Beauharnais sposa a Monaco la principessa
Augusta di Baviera (15 I 1806) il cui padre elettore di Baviera è stato
proclamato re (1 I 1806) e riceve il Tirolo. Eugenio è adottato da Napoleone
(12 I).
Il II° C.A. (Marmont, 20.000 uomini) occupa la Dalmazia
secondo gli accordi di Presbourg, ma i russi sostengono i montenegrini e la flotta
russa occupa Cattaro senza incontrare resistenza da parte dei due battaglioni del
presidio austriaco.
Joseph Bonaparte occupa il regno di Napoli (II 1806) e con un
decreto imperiale è nominato re di Napoli e Sicilia (30 III).
Napoleone decreta la costruzione dell’Arco di Trionfo di
Carrousel a Parigi (12 II 1806). All'inaugurazione (29 VII 1836) ha iscritti i nomi
di 386 generali della repubblica e dell’impero e quelli delle principali vittorie
dell’impero. Parigi è inoltre abbellita con numerose fontane e la "Rue
Imperiale", tra le Tuileries ed il Louvre.
Con un decreto imperiale Napoleone ripristina la Religione
Cattolica (20 II 1806).
Napoleone istituisce la Banca di Francia, abbassa le tasse
sulla grande proprietà (per ottenere appoggi politici), aumenta le imposte
indirette, riforma i pesi e le misure, vieta i giochi d’azzardo, riforma le scuole
ammettendo tutte le religioni (6 V), istituisce borse di studio, regola l’immigrazione
e istituisce a Parigi il Grande Sandhérin, organo giudiziario e
legislativo per gli ebrei di tutto l’impero (30 V, non si era più riunito dalla
distruzione di Gerusalemme da parte di Tito).
Napoleone nomina suo cognato Murat granduca di Berg (ceduto dalla
Baviera) e Cleves, con la carica ereditaria di grande ammiraglio di Francia (15 III
1806).
Gli Statuti Imperiali assegnano alcuni principati ai
familiari di Napoleone (31 III 1806): a sua sorella Paolina il principato di Guastalla
(che vende al regno d’Italia), a sua sorella Elisa il ducato di Massa e Carrara (ha
già Lucca e Piombino), a Bethier il principato di Neufchatel.
Gli stessi statuti impongono ai familiari fino al quinto grado di garantire la
dignità della famiglia imperiale pena la galera;; i matrimoni, le adozioni, i
trasferimenti fuori dai confini dell’impero devono essere autorizzati dall’imperatore
che si occupa anche dell’educazione dei figli. La madre chiede ed ottiene un
appannaggio.
In Italia Napoleone istitisce numerosi nuovi principati ed
assegna le rendite ai marescialli ed ai generali della Grande Armée (26 IV 1806):
3 principati (Venezia per Beauharnais, Benevento per Telleyrand, Pontecorvo per Bernadotte),
12 ducati nei territori veneziani (Belluno per Victor, Cadore per Nompére, Conegliano
per Moncey, Bassano per Marat, Dalmazia, Friuli, Feltre per Clarke, Istria per Bessiéres,
Padova, Rovigo per Savary, Treviso per Mortier, Vicenza per Caulaincout), 4 nel napoletano
(Gaeta, Otranto, Reggio, Taranto), 3 nel parmense e piacentino (Piacenza, Massa).
I deputati della repubblica Batava sono obbligati a scegliere tra
l’annessione alla Francia o la trasformazione in Regno d’Olanda a favore di
Louis Bonaparte (fratello di Napoleone) e scelgono la seconda opzione (24 V).
I francesi occupano la Repubblica di Ragusa (26 V 1806).
Il maresciallo Marmont scioglie il Consiglio della Repubblica (31 I 1808) e toglie a
russi le Bocche di Cattaro.
È creata la Confederazione del Reno (12 VII) che
comprende 16 stati tedeschi e stabilisce per ognuno il quantitativo di truppe che deve
fornire all’Imperatore, garante l’inviolabilità territoriale.
I 6 stati maggiori formano il collegio dei re: regno di Baviera (30.000 uomini), regno
del Württemberg (12.000), granducato d’Assia-Dormstadt (4.000), principato
ecclesiastico di Dalberg, granducato del Baden (8.000) e ducato di Berg (5.000).
I 10 stati minori formano il Collegio dei Principi (e forniscono complessivamente
4.000 uomini): ducato d’Arenberg, principati di Liechtenstein, d’Hohenzollern
-Sigmaringen, d’Hohenzollern-Hechingen, d’Isenbourg-Birstein, di Nassau-Weilburg, di
Nassau-Usingen, di Salm-Salm, di Salm-Kyrburg e contea di Leyen.
La figliastra Stephanie de Beauharnais sposa Carlo principe del Baden.
Il Sacro Romano Impero è dichiarato sciolto (1 VIII 1806).
La Quarta Coalizione.
Il primo ministro inglese Fox favorisce l’accordo tra Francia e Russia firmato a Parigi (20
VII 1806) ma dopo la sua morte (15 IX 1806), l’Inghilterra riprende l’atteggiamento
ostile; lo Czar Alessandro I rifiuta di ratificare l’accordo e la Federico
Guglielmo III re di Prussia firma con i primi due paesi l’alleanza a Potsdam, sulla
tomba di Federico II "Il Grande" re di Prussia.
L’Inghilterra inizia una riforma militare limitando l’ingaggio volontario a vita in
ingaggio da 7 a 20 anni, il soldo è aumentato, gli effettivi ammontano a
75.000 uomini di milizia locale e 192.000 uomini di linea.
La Prussia inizia la mobilitazione di 130-180.000 uomini (9 VIII) ed è
l’avversario da sconfiggere per primo.
L’esercito Francese.
Le forze francesi in Germania ammontano a 6 Corpi d’Armata per un totale di 140.000
fanti, 30.000 cavalieri e 10.000 artiglieri, quasi tutti veterani. I corpi d’armata
sono portati a numero con 30.000 veterani tratti dai depositi e con 50.000 reclute
(IX 1806); solo le divisioni Dupont (provata ad Haslach) e Gazan (provata a
Dürnstein) ricevono numerose reclute:
all’ala destra, a cavallo del Danubio e lungo l’Inn, si trova il
IV° C.A. (Soul), che sorveglia gli Austriaci,
al centro, in Franconia, si trovano i C.A. I° (Bernadotte), III°
(Davout) e V° (Lannes),
all’ala sinistra, tra il basso Meno e Lahan, si trova il VII° C.A.
(Augereau), che copre la Confederazione Renana.
di riserva sull’alto Danubio si trova il VI° (Ney),
la Riserva di Cavalleria (Murat, 6 divisioni) è ripartita
per divisioni tra i corpi precedenti.
La Guardia Imperiale (Lefebvre, 12.000 uomini) è a
Parigi.
È stata accresciuta con 2 reggimenti di fucilieri e 2 di fiancheggiatori (reparti
che saranno soprannominati "Media Guardia").
Le truppe sotto le armi in totale raggiungono i 450.000 uomini, contando quelle che si
trovano sugli altri fronti:
Il viceré Eugenio presidia l’Italia con 5 C.A. (50.000
uomini) mentre Joseph re di Napoli dispone di 3 C.A. (40.000 uomini). La maggior parte
è in Friuli (30.000 con 30 cannoni).
Il II° C.A. (Marmont, 20.000 uomini) sta ultimando l’occupazione
della Dalmazia.
Louis Bonaparte re d’Olanda ha radunato a Wesel (IX 1806) una
divisione di cavalleria ed una di fanteria olandesi (6.000 uomini) e due divisioni di
fanteria francese con 25 cannoni (14.000 uomini). Per ordine di Napoleone i giornali
riportano la notizia che sono 80.000 uomini in tutto.
Gli austriaci sono fronteggiati da 2 divisioni Bavaresi.
Le coste francesi sono sorvegliate da 150.000 uomini nei depositi
o gendarmi ed altri 12-15.000 a Boulogne.
Alla compagnia privata Breidt, appaltatrice dei trasporti
militari, sono chiesti 500 cassoni ed un’ambulanza per ognni reggimento.
Il piano emanato da Napoleone (15 IX) prevede il concentramento della Grand
Armée tra Bayreut e Kronach (in 8 giorni) per poi raggiungere Berlino (in
10 giorni). Sono perciò effettuate ricognizioni topografiche a nord della zona
d’adunata tra il Weser e la Sprea, lungo i fiumi Pleisse, Mulda, Elba e Sprea ma non
sulla Saale. L’attraversata della catena montuosa tra la Sassonia ed il Würzburg
(70 Km) è progettata in tre tappe.
Sono istituite piazze difensive a Kaufen, Braunau, Passavia (oriente), Würzburg
(piazza di deposito), Königshofen, Kronach (settentrione).
Il Concentramento della Grand Armée.
I prussiani passano il confine con l’alleata Sassonia (6 IX) e raggiungono Dresda (12
IX).
Napoleone ordina il concentramento della Grand Armée attorno Bamberg (18
IX) e parte da Parigi con la Guardia, che raggiunge il Reno trasportata su carri.
Magonza è raggiunta in 6 giorni (invece di 20). La Grand Armée si
concentra secondo gli ordini (19 IX):
In prima linea si trovano il VII° C.A. (Augerau, 19.536 uomini,
compresi 4.000 assiani), giunto a Francoforte, una divisione di dragoni, ad
Aschaffenburg, ed il V° C.A. (Lannes, 21.533 uomini), a Königshofen.
All’ala sinistra, a Würzburg, c’è la Riserva di
Cavalleria (Murat, 18.267 uomini).
Dietro ai precedenti, sulla destra, ci sono i C.A. I° (Bernadotte,
21.163 uomini, compresi 6.000 bavaresi), III° (Davout, 25.756 uomini), IV° (Soult,
28.960 uomini, compresi 2.000 bavaresi), VI° (Ney, 19.267 uomini) e la Guardia
Imperiale (8.726 uomini), tra Bamberg, Ansbach, Norimberga ed Amberg.
Una linea di sorveglianza è posta da Giessen sul Lahn (verso
Magonza), per Bischofseim e Kronach fino ai confini con il principato di Bayreuth, con
l’VIII° C.A. (Mortier, 24.000 uomini) e l’Armata di Riserva del Reno (Kellerman).
Alla notizia dell’arrivo dei prussiani a Hof, Napoleone sollecita il IV° C.A. (Soult)
ad Amberg verso Beyreuth, Hof e Thumbach (24 IX) e del I° C.A. (Bernadotte), con 10
reggimenti di cavalleggeri, da Bamberg a Kronach. Altri reparti di cavalleggeri sono
inviati avanti in esplorazione.
A Magonza Napoleone precisa il percorso per la Sassonia verso Berlino:
All’ala sinistra è formata dal V° C.A. (Lannes), per
Hildburghausen, Ilmenau fino ad Erfurt.
Al centro i C.A. I° (Bernadotte) e III° C.A. (Davout) per Bamberg,
Kronach, Saalburg, Schleiz a Gera.
All’ala destra i C.A. IV° (Soult) e VI° (Ney) per Amberg, Bayreuth,
Hof a Zwickau.
I Prussiani.
L’armata prussiana è lasciata sulla sinistra della Grand Armée
(con probabile avanzata su Würzburg, in Franconia):
All’ala sinistra, in Sassonia ad Hof, presso Dresda, si trova il
corpo di Friedrich Ludwig principe di Hohenlohe, diretto a Erfurt. L’avanguardia
è guidata da Luois Ferdinand principe di Prussia, il grosso è formato da
2 divisioni prussiane (von Grawert e conte Tauenzien) ed una sassone (von Zeschwiz),
seguito da una divisione della riserva (von Prittwiz). In tutto 30-40-43.000
uomini.
Al centro, in Turingia tra Halle e Lipsia, c’è il corpo di
Federico Guglielmo III re di Prussia accompagnato dalla moglie (a cavallo ed in
uniforme degli ussari della regina), da Karl Wilhelm Ferdinand duca di Brunswick e
dal feldmaresciallo von Möllendorf. L’avanguardia è guidata dal duca di
Weimar, tre divisioni formano il grosso (principe d’Orange, conte Wartensanden e von
Schmettow) e due divisioni la riserva guidata da conte Kalkreuth (conte Kunheim e von
Arnim), per un totale di 58-60.000 prussiani.
All’ala destra, in Hannover diretti in Turingia, ci sono 12-27.000
prussiani guidati dal generale von Rüchel.
A Cüstrin si trovano 15-20.000 uomini del Corpo di Riserva
guidati da Cugen duca di Württemberg.
Altri reparti si trovano a Eisenach, Gotha ed Erfurt.
L’esercito prussiano è formato da 80.000 volontari e 158.000 coscritti per un
totale di 33 battaglioni di fanteria, 55 squadroni di cavalleria e 198 cannoni
(principalmente da 3 e 6 libbre), ai quali vanno aggiunti 19.400 sassoni e 600 uomini
del principato di Weimar.
L’armata di manovra, battezzata "Armata della Germania Meridionale", ammonta a 171.000
uomini, altri 54.000 sono sparsi nei presidi e 25.000 uomini sono al confine
polacco.
Le ordinanze militari risalgono all’epoca di Federico II "Il Grande" re di Prussia
(1743) con poche modifiche. Sono impiegati il rigido ordine lineare e l’attacco in
ordine obliquo. Ad ogni compagnia di linea sono stati aggiunti 10 fucilieri di
fanteria leggera, che sono poi però tolti per formare battaglioni di fanteria
leggera. La cavalleria è di buona qualità, soprattutto gli ussari.
L’Attraversamento del Frankenwald (Manovra di Dresda).
Il Frankenwald, terreno montuoso e boscoso dell’Alta Sassonia, permette l’avanzata per
tre sole direttici separate, obbligando i francesi ad avanzare in lunghe colonne con il
rischio di trovare gli sbocchi bloccati dai prussiani. Per la riuscita di questa
delicata manovra strategica Napoleone fa affidamento sull’elemento sorpresa.
Gli ordini sono emanati da Würzburg (3 X), dove giunge l’ultimatum prussiano (7
X, datato 25 IX!) quando i francesi sono già in movimento, anche se le truppe
dispongono di solo 7-8 giorni di viveri contro i 14 richiesti da Napoleone:
All’ala sinistra il V° C.A. (Lannes) avanza per Schweinfurt,
Hassfurt, Hallstadt (il Meno è superato su ponti di barche), Koburg (in
Sassonia, 8 X), fino a Saalfeld. è seguito dal VII° C.A. (Augereau) da
Würzburg per Bamberg, che però è costretto a fermarsi a Kronach
per panificare e giunge Koburg (9 X) in ritardo sulla tabella di marcia prevista.
Al centro l’avanguardia, formata da alcune divisioni di
cavalleggeri (Murat), avanza da Würzburg per Bamberg, Kronach, Saalburg
(Sassonia), dove il generale Watier con il 29° di linea ed il 4° ussari sconfigge un
piccolo corpo prussiano (8 X). Per Schleiz Murat può quindi raggiungere
Gräfenthal (ovest) od Hof (est) per facilitare lo sbocco alle altre colonne.
Il grosso segue l’avanguardia di Murat e comprende i C.A. I°
(Bernadotte) e III° (Davout), le divisioni di cavalleria pesante e la Guardia
Imperiale (Lefebvre). Il tratto da Würzburg a Bamberg è in comune con
l’ala sinistra, poi dal bivio di Oberndorf per Kronach (predisposta come piazza di
deposito avanzata) a Saalburg.
All’ala destra, separati dal grosso dalla foresta di Franconia,
il IV° C.A. (Soult) seguito dal VI° C.A. (Ney) per Norimberga, Amberg, Bayreuth (in
Prussia) fino ad Hof (8 X), per cercare il contatto con Bernadotte verso Lobenstein
oppure per avanzare su Plauen (Sassonia).
La sorpresa sembra compromessa poiché i comandanti segnalano la presenza di
corpi prussiani davanti a sé (8 X): tra Naumburg e Gotha sulla sinistra della
Saale, presso Zwickau (Soult), verso Bamberg e Saalfeld con avanguardie a
Gräfenthal (Davout).
9 X - Il Combattimento di Schleiz. Murat incontra presso Schleiz 10.000
prussiani e sassoni guidati dal generale Tauenzien schierati ai piedi di un’altura.
Il generale Watier con il 4° reggimento ussari ed il 5° cacciatori carica tre
reggimenti prussiani. Quattro compagnie del 27° reggimento fanteria leggera sono
caricati nel piano dagli ussari prussiani, che sono respinti. Il generale Tauenzien,
vedendo l’arrivo di altre colonne francesi del I° C.A. (Bernadotte), teme di essere
aggirato ed ordina la ritirata, e Murat carica con il 4° e 5° reggimento, appoggiato
dal 27° leggero che caccia la cavalleria avversaria nel bosco.
I vincitori hanno causato 200 caduti, catturato numerosi prigionieri, 2 cannoni e
garantiscono lo sbocco in Sassonia dell’avanguardia.
10 X - La Battaglia di Saalfeld. All’ala destra il V° C.A. (Lannes) sconfigge
presso Saalfeld l’avanguardia del corpo del principe di
Hohenlohe.
Al quartier generale francese ad Ebersdorf sentono le cannonate verso Saalfeld (ore
11:00). Napoleone ignora l’entità degli effettivi prussiani, essendo allarmato
dalle segnalazioni dei giorni precedenti teme una grossa offensiva nemica e devia la
marcia degli altri reparti:
Davout con la divisione Dupont (del I° C.A.) ed una brigata di
cavalleggeri (Milhaud) è inviata verso Pöfsneck per sostenere Lannes ed
intercettare la strada Saalfeld-Gera, dove sono segnalati reparti prussiani in arrivo
da Plauen.
L’ala destra sbocca indisturbata in Sassonia ed il VI° C.A. (Ney)
è subito deviato verso Gera.
Al centro Murat è raggiunto dalla colonna del I° C.A.
(Bernadotte) con il quale serra su Schleiz. I reparti che seguono (III° C.A.,
cavalleria pesante e Guardia) sono affrettati su Schleiz dove arriva anche
Napoleone.
Alle 17:00 le cannonate terminano dimostrando che lo scontro era di lieve entità
e Napoleone emana da Ebersdorf gli ordini per proseguire l’avanzata (ore 18:00).
Verso Lipsia.
L’attraversamento a sorpresa dell’Alta Sassonia ha portato la Grand Armée
sul fianco dell’Armata della Germania Meridionale (dove non arriverà mai) che
ora deve ritirarsi per cercare di precedere gli avversari a Berlino oppure provare a
colpirli in marcia sul fianco. In entrambi i casi Napoleone ha obbligato i prussiani
a dare battaglia.
11 X - I francesi avanzano verso Berlino assumendo formazione a rombo, con i
C.A. sui vertici ad una giornata di marcia pronti a supportarsi a vicenda, ed anche i
due vertici laterali sono distanti una giornata di marcia (è la diagonale
minore del rombo. L’ala sinistra è appoggiata al profondo solco roccioso della
Saale (può essere passato solo a Kahala, Lobeda, Jena, Dornburg, Kamburg e
Kösen):
All’ala sinistra il V° C.A. (Lannes), raggiunto dal VII° C.A.
(Augereau) sbocca oltre Saalfeld ed avanza su Gera dove si dirigono anche l’avanguardia
(Murat) ed il I° C.A. (Bernadotte) dal centro e la colonna di Davout per
Pöfsneck. La brigata cavalleggeri di Lasalle supera Gera verso Zeit e segnala la
presenza di reparti prussiani oltre la Saale verso Erfurt, con una riserva oltre
Wittemberg, cattura 100 uomini, 300 vetture e cassoni. La cavalleria del V° C.A.
muove verso Jena.
Al centro, in posizione avanzata, il III° C.A. (Davout) e la
cavalleria pesante marciano su Auma.
All’ala destra il IV° C.A. (Soult) avanza su Weida ed il VI° C.A.
(Ney) serra verso il centro a Shleiz.
I prussiani rinunciano all’offensiva e iniziano la ritirata ordinando il concentramento
a Weimar. Hohenlohe evacua tutta la riva destra della Saale.
12 X - I francesi proseguono l’avanzata con l’ordine di spedire in avanti la
cavalleria leggera ed ingaggiare qualsiasi reparto nemico in marcia, non attestato in
difesa:
All’avanguardia il III° C.A. (Davout) ed una divisione di dragoni
giungono a Naumburg, dove catturano molto materiale da ponte prussiano.
All’ala sinistra i cavalleggeri di Murat ed il I° C.A. (Bernadotte)
avanzano fino a Zeit e proseguono per Naumburg. I cavalleggeri di Murat scoprono la
pianura davanti Lipsia sgombra da reparti prussiani. Il V° C.A. (Lannes) passa la
Saale a Kahla ed avanza verso Jena, attacca 8.000 prussiani a Winzerla e scopre il
grosso dell’esercito avversario tra Jena e Weimer, ma questa informazione non viene
trasmessa al quartier generale francese. Il VII° C.A. (Augereau) segue il V° e giunge
a Kahla.
In posizione centrale presso Gera transita il IV° C.A. (Soult) con
le divisioni di cavalleria pesante, il parco d’artiglieria, il genio, gli equipaggi
da ponte ed il quartier generale.
13 X - Auma viene approntata come piazza di deposito avanzata e la giornata
è dedicata al riposo delle truppe, provate dalla disagevole marcia, al
riordino delle unità ed alla raccolta di informazioni sul nemico, per evitare
sorprese:
All’ala destra il VI° C.A. (Ney) avanza da Pöllnitz a Roda,
dove si dirigono anche le divisioni di cavalleria pesante.
All’ala sinistra i cavalleggeri di Murat ed il I° C.A. (Bernadotte)
raggiungono Dornburg. Il V° C.A. (Lannes) arriva a Jena che trova sgombra.
Al centro il IV° C.A. (Soult) raggiunge Köstriz (da dove
può raggiungere sia Naumburg che Jena) e nel pomeriggio occupa Kösen con
un battaglione che segnala numerosi nemici oltre il villaggio. Lasalle entra a Lipsia
con lo squadrone Mèda del 7° ussari (ore 14:00).
Napoleone muove verso Jena, non avendo ricevuto notizie da Lannes,
ma giunto a Lobeda (a circa 6 Km da Jena) riceve notizie del combattimento a Winzerla
e della presenza del grosso dell’esercito prussiano oltre Jena (ore 15:00), sono
segnalati 30.000 prussiani sulla strada di Weimar e si sente rumore di fucileria oltre
la Saale.
Napoleone sospende immediatamente l’ordine di riposo, ordina ai C.A. VI° (Ney), IV°
(Soult) ed alla Guardia Imperiale (Lefebvre) di raggiungere Jena e spera che anche i
C.A. III° (Davout) e I° (Bernadotte) muovano in direzione del cannone.
Napoleone sale occupato l’altopiano di Landgrafenberg (360 m s.l.m.), a nord-ovest di
Jena oltre la Saale (ore 16:00) e vede i prussiani qualche chilometro più a
ovest, presso Tauenzien e Dornberg. Hanno infatti abbandonato la Saale il giorno
precedente per occupare un terreno più adatto ad assumere l’"ordine
obliquo".
Il V° C.A. (Lannes) e la Guardia Imperiale (Lefebvre) occupano
l’altopiano di Landgrafenberg, sul quale a sera sono issati i cannoni (4 pezzi alla
volta, ciascuno trainato da 12 cavalli). I tirailleurs sono davanti i villaggi
di Lützelroda e di Closewitz, ed i boschi di Issersedt e di Closewitz.
Al III° C.A. (Davout) è inviato l’ordine di portarsi ad
Apolda, alle spalle dei prussiani (ore 22:00).
Al I° C.A. (Bernadotte) è inviato l’ordine di seguire
Davout, invece da Naumburg si sposta a Dornburg, con una divisione dragoni e due
brigate leggere (7.000 uomini).
I 70-80.000 prussiani, guidati da Friedrich Ludwig principe di Hohenlohe e dal generale
von Rüchel, hanno iniziato il giorno precedente la ritirata verso Magdeburgo
guardandosi le spalle più che i fianchi, e sono sorpresi dall’attacco francese,
hanno già subito molte diserzioni ed hanno perso per strada due batterie.
14 X - Le Battaglie di Jena e di Auerstädt - Napoleone sconfigge una parte
dell’esercito prussiano a Jena mentre il maresciallo Davout, in
forte inferiorità numerica, sconfigge il grosso ad
Aurestädt.
In totale i prussiani lasciano 20.000 caduti (compresi Brunswick e von Rückel),
30-40.000 prigionieri (compresi Schmettau ed altri 20 generali), 25-30 bandiere e 300
cannoni. I sassoni lasciano 6.000 prigionieri, compresi 300 ufficiali, e sono tutti
liberati.
Bernadotte (alle 8:30 è a Kamburg) non accorre alle violente cannonate di
Auerstädt, non passa la Saale ma prosegue per Dornburg verso Apolda, raggiunta da
alcuni reparti (ore 16:00). Napoleone commenta con la frase "Ce Gascon n’en fera
jamais d’autres" (Questo Guascone non ne farà mai una giusta) ed una
settimana dopo lo rimprovera.
Lo Sfruttamento del Successo.
Il giorno seguente (15 X) il grosso dei francesi si raduna tra Weimar e Magdeburgo, per
puntare decisamente su Berlino, mentre numerosi reparti sono lanciati all’inseguimento
dei prussiani.
La ricerca del nemico è effettuata da piccoli nuclei di cavalleggeri che avanzano
35-40 Km ed inviano notizie. Grossi contingenti di cavalleria, con artiglieria
ippotrainata, sono inviati a disturbare la marcia dei reparti prussiani scoperti,
cercando di sorpassarli per distruggere i ponti ed occupare i passaggi obbligati. La
fanteria incalza avanzando 50-60 Km al giorno.
Naumburg (15 X): Davout entra in città catturando 2.000
prussiani con 25 cannoni.
Erfurt (16 X): Murat e Ney costringono alla resa la città
catturando 6.000 uomini, 8.000 feriti, 40 cannoni, il generale Larisch, il maresciallo
Mollerdorf ed il principe d’Orange. Erfurt è organizzata come piazza di
deposito. Una parte dei prigionieri inviata nelle retrovie è liberata dalla
cavalleria prussiana.
Buttelstädt (16 X): Soult raggiunge 12.000 prussiani guidati
da Kalckreuth che assicura sul suo onore che è stato raggiunto un armistizio ma
non è creduto. I francesi attaccano e sconfiggono la cavalleria catturando
1.500 uomini e 12 cannoni. Le strade sono coperte di armi ed equipaggiamenti
abbandonati dai prussiani in fuga.
Halle (18 X): Bernadotte con 12 cannoni disperde le forze della
riserva prussiana guidate da Cugen duca di Würtemberg e cattura 5.000 uomini, 2
generali, 150 ufficiali, 30 cannoni e 4 bandiere. Una pattuglia di 15 cacciatori
ottiene la resa di 200 prussiani della Guardia con un cannone.
Weissensee (18 X): Il generale Gebhard Leberecht von Blücher
con 10 battaglioni, 30 squadroni e 20 cannoni (5.000 uomini) è fermato da
Klein e Lasalle ma dà la sua parola d’onore che è stato firmato un
armistizio e riesce a disimpegnarsi.
Berlino (23 X): Davout con il III° C.A. entra per primo nella
capitale nemica catturando 500 cannoni, ed è raggiunto poi da Napoleone (27
X).
Prezlau (28 X): Il grosso dei prussiani, cioè 33 battaglioni
(15.000 uomini), 40 squadroni (3.000 cavalieri) ed 11.000 uomini della riserva, per un
totale di circa 40.000 uomini, guidato da Friedrich Ludwig principe di Hohenlohe,
cerca di raggiungere i russi pressato da Murat e dal I° C.A. (Bernadotte), perde
numerose colonne per strada ed è costretto ad arrendersi. Sono catturati il
principe Augusto Ferdinando, Tauenzien, 78 cannoni, 4 stendardi della guardia ed altre
60 bandiere.
Spandau (25 X): Lannes ottiene la resa della città
catturando 1.200 uomini ed 80 cannoni.
Zehdenick (26 X): Lasalle, raggiunto da Groucy, attacca 10
squadroni di ussari e dragoni e li mette in fuga catturando 600 uomini e la bandiera
del reggimento dragoni della regina.
Stettino (29 X): Lasalle con 700 ussari ed un solo cassone
d’artiglieria, che fa girare su tutte le colline per far credere di avere numerose
artiglierie, ottiene la resa della piazza difesa da 5.500 uomini e 160 cannoni,
chiudendo i passaggi dell’Oder ai prussiani. Napoleone commenta dicendo che se i
cavalleggeri continuano a prendere le fortezze dovrà licenziare il genio e far
fondere le artiglierie d’assedio.
Passewalk (29 X): Lasalle con 600 cavalieri ottiene la resa di 5
reggimenti di cavalleria e 3.000 fanti.
Waren (30 X): Blücher (10.500 uomini) raggiunge il duca di
Weimar riunendo così 22.000 uomini, ripiega verso ovest ma è inseguito
da Luigi Bonaparte re d’Olanda e Mortier, bloccato da Murat, Bernadotte e Soult.
Waren (31 X): Lannes, inseguendo il duca di Weimar, cattura 200
dragoni, 30 cannoni, 60 cassoni e 1.500 uomini in maggioranza artiglieri.
Anklam (31 X): Beker ottiene la resa del generale Bila.
Küstrin (1 XI): Davout con un reggimento di fanteria ottiene
la resa di 4.000 uomini e 90 cannoni minacciando di incendiare la città con 80
mortai ed obici (che non ha).
Waren (2 XI): Savary e Bernadotte caricano 5-6.000 prussiani, li
mettono in fuga e li inseguono fino a notte.
Gratz (2 XI): 3 ussari ottengono la resa di uno squadrone
prussiano dicendo che un reggimento sta dando loro la caccia.
Amburgo (2 XI): Mortier occupa la città e l’Assia.
Posen (4 XI): Exelmans con un reggimento di cacciatori a cavallo
è accolto dai polacchi.
Grovismühlen (4 XI): Murat, Soult e Bernadotte ingaggiano la
retroguardia di Blücher (15.000 uomini dei quali 2-3.000 cavalieri) catturando
1.000 uomini e 7 cannoni.
Schlutup (5 XI): Bernadotte raggiunge 1.600 svedesi prima che si
imbarchino, affonda la loro flottiglia e ne ottiene la resa (è il primo
incontro tra Bernadotte ed i suoi futuri sudditi).
Lubecca (7 XI): Blücher, privo di pane e cartucce, si
fortifica nella città violandone la neutralità. Drouet e Bernadotte la
prendono a forza e la saccheggiano catturando 10 generali, 500 ufficiali, 12.000
fanti e artiglieri, 4.000 cavalieri e 60 cannoni. Alla presa della città
partecipano i cacciatori corsi, i tirailleurs del Po ed il 26° reggimento
leggero, avanguardia del generale Legrand. Lasalle e d’Hautpoul accerchiano e
catturano Blücher, il principe Federico Guglielmo di Brunswick-Oels.
Magdeburgo (20 X - 8 XI): Ney ottiene la resa del luogotenente
Kleist catturando 24.000 fanti, 6.500 cavalieri, 577 cannoni, 20 bandiere, 90
equipaggi da ponte ed annuncia "Sire, le combat finit faute de combattants".
Anche Beliard segnala a Napoleone che non ci sono più nemici da combattere.
In un mese il bilancio francese è di 140.000 prigionieri, compresi 22 generali,
800 cannoni e 280 bandiere, comprese quelle dorate della guardia.
Napoleone ordina la costruzione a Parigi del tempio a La Madleine dedicato ai soldati
della Grand Armée, con i nomi dei combattenti di Ulma, Austerlitz, Jena
e le bandiere catturate, fa asportare la colonna che ricorda la grande vittoria dei
prussiani sui franco-austriaci a Rossbach (5 XI 1757), la spada di Federico II "Il
Grande" re di Prussia (sarà distrutta nel 1814 dal governatore di Parigi) e le
bandiere della sua guardia.
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