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STORIA e WARGAME

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Campagna di Prussia (1806)

Guerre Napoleoniche

Il Grande Impero.
Dopo la vittoria di Austerlitz (2 XII 1805) e la pace di Presbourg (26 XII 1805) Napoleone è riconosciuto imperatore dal sultano osmano Selim III, riordina ed estende il suo Impero:


La Quarta Coalizione.
Il primo ministro inglese Fox favorisce l’accordo tra Francia e Russia firmato a Parigi (20 VII 1806) ma dopo la sua morte (15 IX 1806), l’Inghilterra riprende l’atteggiamento ostile; lo Czar Alessandro I rifiuta di ratificare l’accordo e la Federico Guglielmo III re di Prussia firma con i primi due paesi l’alleanza a Potsdam, sulla tomba di Federico II "Il Grande" re di Prussia.
L’Inghilterra inizia una riforma militare limitando l’ingaggio volontario a vita in ingaggio da 7 a 20 anni, il soldo è aumentato, gli effettivi ammontano a 75.000 uomini di milizia locale e 192.000 uomini di linea.
La Prussia inizia la mobilitazione di 130-180.000 uomini (9 VIII) ed è l’avversario da sconfiggere per primo.

L’esercito Francese.
Le forze francesi in Germania ammontano a 6 Corpi d’Armata per un totale di 140.000 fanti, 30.000 cavalieri e 10.000 artiglieri, quasi tutti veterani. I corpi d’armata sono portati a numero con 30.000 veterani tratti dai depositi e con 50.000 reclute (IX 1806); solo le divisioni Dupont (provata ad Haslach) e Gazan (provata a Dürnstein) ricevono numerose reclute:

Le truppe sotto le armi in totale raggiungono i 450.000 uomini, contando quelle che si trovano sugli altri fronti:

Il piano emanato da Napoleone (15 IX) prevede il concentramento della Grand Armée tra Bayreut e Kronach (in 8 giorni) per poi raggiungere Berlino (in 10 giorni). Sono perciò effettuate ricognizioni topografiche a nord della zona d’adunata tra il Weser e la Sprea, lungo i fiumi Pleisse, Mulda, Elba e Sprea ma non sulla Saale. L’attraversata della catena montuosa tra la Sassonia ed il Würzburg (70 Km) è progettata in tre tappe.
Sono istituite piazze difensive a Kaufen, Braunau, Passavia (oriente), Würzburg (piazza di deposito), Königshofen, Kronach (settentrione).

Il Concentramento della Grand Armée.
I prussiani passano il confine con l’alleata Sassonia (6 IX) e raggiungono Dresda (12 IX).
Napoleone ordina il concentramento della Grand Armée attorno Bamberg (18 IX) e parte da Parigi con la Guardia, che raggiunge il Reno trasportata su carri. Magonza è raggiunta in 6 giorni (invece di 20). La Grand Armée si concentra secondo gli ordini (19 IX):

Alla notizia dell’arrivo dei prussiani a Hof, Napoleone sollecita il IV° C.A. (Soult) ad Amberg verso Beyreuth, Hof e Thumbach (24 IX) e del I° C.A. (Bernadotte), con 10 reggimenti di cavalleggeri, da Bamberg a Kronach. Altri reparti di cavalleggeri sono inviati avanti in esplorazione.
A Magonza Napoleone precisa il percorso per la Sassonia verso Berlino:

I Prussiani.
L’armata prussiana è lasciata sulla sinistra della Grand Armée (con probabile avanzata su Würzburg, in Franconia):

L’esercito prussiano è formato da 80.000 volontari e 158.000 coscritti per un totale di 33 battaglioni di fanteria, 55 squadroni di cavalleria e 198 cannoni (principalmente da 3 e 6 libbre), ai quali vanno aggiunti 19.400 sassoni e 600 uomini del principato di Weimar.
L’armata di manovra, battezzata "Armata della Germania Meridionale", ammonta a 171.000 uomini, altri 54.000 sono sparsi nei presidi e 25.000 uomini sono al confine polacco.
Le ordinanze militari risalgono all’epoca di Federico II "Il Grande" re di Prussia (1743) con poche modifiche. Sono impiegati il rigido ordine lineare e l’attacco in ordine obliquo. Ad ogni compagnia di linea sono stati aggiunti 10 fucilieri di fanteria leggera, che sono poi però tolti per formare battaglioni di fanteria leggera. La cavalleria è di buona qualità, soprattutto gli ussari.

L’Attraversamento del Frankenwald (Manovra di Dresda).
Il Frankenwald, terreno montuoso e boscoso dell’Alta Sassonia, permette l’avanzata per tre sole direttici separate, obbligando i francesi ad avanzare in lunghe colonne con il rischio di trovare gli sbocchi bloccati dai prussiani. Per la riuscita di questa delicata manovra strategica Napoleone fa affidamento sull’elemento sorpresa.
Gli ordini sono emanati da Würzburg (3 X), dove giunge l’ultimatum prussiano (7 X, datato 25 IX!) quando i francesi sono già in movimento, anche se le truppe dispongono di solo 7-8 giorni di viveri contro i 14 richiesti da Napoleone:

La sorpresa sembra compromessa poiché i comandanti segnalano la presenza di corpi prussiani davanti a sé (8 X): tra Naumburg e Gotha sulla sinistra della Saale, presso Zwickau (Soult), verso Bamberg e Saalfeld con avanguardie a Gräfenthal (Davout).

9 X - Il Combattimento di Schleiz. Murat incontra presso Schleiz 10.000 prussiani e sassoni guidati dal generale Tauenzien schierati ai piedi di un’altura.
Il generale Watier con il 4° reggimento ussari ed il 5° cacciatori carica tre reggimenti prussiani. Quattro compagnie del 27° reggimento fanteria leggera sono caricati nel piano dagli ussari prussiani, che sono respinti. Il generale Tauenzien, vedendo l’arrivo di altre colonne francesi del I° C.A. (Bernadotte), teme di essere aggirato ed ordina la ritirata, e Murat carica con il 4° e 5° reggimento, appoggiato dal 27° leggero che caccia la cavalleria avversaria nel bosco.
I vincitori hanno causato 200 caduti, catturato numerosi prigionieri, 2 cannoni e garantiscono lo sbocco in Sassonia dell’avanguardia.

10 X - La Battaglia di Saalfeld. All’ala destra il V° C.A. (Lannes) sconfigge presso Saalfeld l’avanguardia del corpo del principe di Hohenlohe.
Al quartier generale francese ad Ebersdorf sentono le cannonate verso Saalfeld (ore 11:00). Napoleone ignora l’entità degli effettivi prussiani, essendo allarmato dalle segnalazioni dei giorni precedenti teme una grossa offensiva nemica e devia la marcia degli altri reparti:

Alle 17:00 le cannonate terminano dimostrando che lo scontro era di lieve entità e Napoleone emana da Ebersdorf gli ordini per proseguire l’avanzata (ore 18:00).

Verso Lipsia.
L’attraversamento a sorpresa dell’Alta Sassonia ha portato la Grand Armée sul fianco dell’Armata della Germania Meridionale (dove non arriverà mai) che ora deve ritirarsi per cercare di precedere gli avversari a Berlino oppure provare a colpirli in marcia sul fianco. In entrambi i casi Napoleone ha obbligato i prussiani a dare battaglia.

11 X - I francesi avanzano verso Berlino assumendo formazione a rombo, con i C.A. sui vertici ad una giornata di marcia pronti a supportarsi a vicenda, ed anche i due vertici laterali sono distanti una giornata di marcia (è la diagonale minore del rombo. L’ala sinistra è appoggiata al profondo solco roccioso della Saale (può essere passato solo a Kahala, Lobeda, Jena, Dornburg, Kamburg e Kösen):

12 X - I francesi proseguono l’avanzata con l’ordine di spedire in avanti la cavalleria leggera ed ingaggiare qualsiasi reparto nemico in marcia, non attestato in difesa:

13 X - Auma viene approntata come piazza di deposito avanzata e la giornata è dedicata al riposo delle truppe, provate dalla disagevole marcia, al riordino delle unità ed alla raccolta di informazioni sul nemico, per evitare sorprese:

  • All’ala destra il VI° C.A. (Ney) avanza da Pöllnitz a Roda, dove si dirigono anche le divisioni di cavalleria pesante.

  • All’ala sinistra i cavalleggeri di Murat ed il I° C.A. (Bernadotte) raggiungono Dornburg. Il V° C.A. (Lannes) arriva a Jena che trova sgombra.

  • Al centro il IV° C.A. (Soult) raggiunge Köstriz (da dove può raggiungere sia Naumburg che Jena) e nel pomeriggio occupa Kösen con un battaglione che segnala numerosi nemici oltre il villaggio. Lasalle entra a Lipsia con lo squadrone Mèda del 7° ussari (ore 14:00).

  • Napoleone muove verso Jena, non avendo ricevuto notizie da Lannes, ma giunto a Lobeda (a circa 6 Km da Jena) riceve notizie del combattimento a Winzerla e della presenza del grosso dell’esercito prussiano oltre Jena (ore 15:00), sono segnalati 30.000 prussiani sulla strada di Weimar e si sente rumore di fucileria oltre la Saale.

    Napoleone sospende immediatamente l’ordine di riposo, ordina ai C.A. VI° (Ney), IV° (Soult) ed alla Guardia Imperiale (Lefebvre) di raggiungere Jena e spera che anche i C.A. III° (Davout) e I° (Bernadotte) muovano in direzione del cannone.
    Napoleone sale occupato l’altopiano di Landgrafenberg (360 m s.l.m.), a nord-ovest di Jena oltre la Saale (ore 16:00) e vede i prussiani qualche chilometro più a ovest, presso Tauenzien e Dornberg. Hanno infatti abbandonato la Saale il giorno precedente per occupare un terreno più adatto ad assumere l’"ordine obliquo".

    I 70-80.000 prussiani, guidati da Friedrich Ludwig principe di Hohenlohe e dal generale von Rüchel, hanno iniziato il giorno precedente la ritirata verso Magdeburgo guardandosi le spalle più che i fianchi, e sono sorpresi dall’attacco francese, hanno già subito molte diserzioni ed hanno perso per strada due batterie.

    14 X - Le Battaglie di Jena e di Auerstädt - Napoleone sconfigge una parte dell’esercito prussiano a Jena mentre il maresciallo Davout, in forte inferiorità numerica, sconfigge il grosso ad Aurestädt.
    In totale i prussiani lasciano 20.000 caduti (compresi Brunswick e von Rückel), 30-40.000 prigionieri (compresi Schmettau ed altri 20 generali), 25-30 bandiere e 300 cannoni. I sassoni lasciano 6.000 prigionieri, compresi 300 ufficiali, e sono tutti liberati.
    Bernadotte (alle 8:30 è a Kamburg) non accorre alle violente cannonate di Auerstädt, non passa la Saale ma prosegue per Dornburg verso Apolda, raggiunta da alcuni reparti (ore 16:00). Napoleone commenta con la frase "Ce Gascon n’en fera jamais d’autres" (Questo Guascone non ne farà mai una giusta) ed una settimana dopo lo rimprovera.

    Lo Sfruttamento del Successo.
    Il giorno seguente (15 X) il grosso dei francesi si raduna tra Weimar e Magdeburgo, per puntare decisamente su Berlino, mentre numerosi reparti sono lanciati all’inseguimento dei prussiani.
    La ricerca del nemico è effettuata da piccoli nuclei di cavalleggeri che avanzano 35-40 Km ed inviano notizie. Grossi contingenti di cavalleria, con artiglieria ippotrainata, sono inviati a disturbare la marcia dei reparti prussiani scoperti, cercando di sorpassarli per distruggere i ponti ed occupare i passaggi obbligati. La fanteria incalza avanzando 50-60 Km al giorno.

    In un mese il bilancio francese è di 140.000 prigionieri, compresi 22 generali, 800 cannoni e 280 bandiere, comprese quelle dorate della guardia.
    Napoleone ordina la costruzione a Parigi del tempio a La Madleine dedicato ai soldati della Grand Armée, con i nomi dei combattenti di Ulma, Austerlitz, Jena e le bandiere catturate, fa asportare la colonna che ricorda la grande vittoria dei prussiani sui franco-austriaci a Rossbach (5 XI 1757), la spada di Federico II "Il Grande" re di Prussia (sarà distrutta nel 1814 dal governatore di Parigi) e le bandiere della sua guardia.



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