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La Pace di Westminster.
La Danimarca si allea all’Imperatore Leopoldo I (I 1674) ed invia 15.000 uomini.
In Olanda, il duca di Lussemburgo invia un corpo di truppe di Utrecht attraverso le
innondazioni gelate contro Leyde e La Haye ma anche quest’anno il disgelo costringe
le truppe ad una difficile ritirata. L’Olanda rimane innondata tutto l’anno.
L’Inghilterra, danneggiata dai corsari olandesi e preoccupata dai successi francesi
nelle colonie, firma con le Provincie Unite la seconda pace di Westminster (19 II
1674). Le Provincie Unite restituiscono i territori occupati in Nordamerica,
riottengono le colonie nelle antille (compresa Tabago), riconoscono la
sovranità inglese sul mare da capo Finisterre (Spagna) alla Norvegia, e
pagano un’indennità di guerra.
La pace è seguita seguita da un trattato commerciale, ma alcuni reggimenti
inglesi ed irlandesi restano al soldo della Francia.
L’Impeto di Luigi XIV sulla Franca Contea.
Luigi XIV con 25.000 uomini invade la Franca Contea (IV).
La Spagna chiede alla Svizzera libero passaggio per soccorrerela, ma gli svizzeri
ottengono una somma di denaro da Luigi XIV e rigettano la richiesta.
Besançon si arrende ai francesi dopo 9 giorni d’assedio (15 V 1674), seguita da Dole
(6 VI), ed in poche settimane tutta la Franca Contea è occupata. Jean La
Fontaine scrive due sonetti celebrativi (1694), uno per la presa di Besançon ed uno
per quella di Dole. Nel primo dice "Louis est un torrent, dont les plus fortes
digues ne sauraient arrêter l'effort" (Luigi è un torrente, le
più forti dighe non sapranno arrestarne l’impeto).
L’Intervento dell’Impero.
La Dieta Imperiale dichiara guerra alla Francia (28 V 1674).
A Colonia è firmata l’alleanza tra l’Imperatore Leopoldo I, l’Elettore di
Brandeburgo, Carlo II re di Spagna e le Provincie Unite (21 VI), alla quale poi
aderiscono l’Elettore Charles-Louis conte del Palatinato Renano, i duchi di
Brunswick-Lüneburg e l’elettore di Magonza. Solo il re di Svezia, l'Elettore di
Baviera ed il duca di Wurtemberg restano alleati alla Francia, l’Hannover si dichiara
neutrale.
Dopo la morte di Giovanni Sobieski re di Polonia, è eletto suo figlio Michael
Sobieski che firma un trattato con Luigi XIV (VI 1674), accetta un sussidio e
promette il suo appoggio agli ungheresi, ribelli all’Imperatore.
Turenne protegge l'invasione delle Franca Contea presidiano il Reno e l'Alsazia con
20-23.000 uomini ma deve inviare rinforzi a Condè e resta con 9-10-15.000
uomini.
Carlo IV duca di Lorena con un’armata di tedeschi meridionali dal Breisgau invade
l’Alsazia ma è respinto sulla Kintzig, quindi si unisce al conte di Caprara e
scende la valle del Neckar verso Heidelberg.
Il duca di Bournonville, che ha sostituito Montecuccoli, con l’Armata dei Circoli da
Colonia e Treviri abbandona la linea del Reno e scende a sud per unirsi al duca di
Lorena ed al conte di Caprara.
Turenne ottiene rinforzi e passa il Reno con 17.000 uomini presso Philippsburg (14 VI
1674). Il conte di Caprara devia per passare il Neckar a Sindhein, passa l’Elsenz ed
assume posizione difensiva presso Sinsheim/Sinzheim (15
VI), ma è attaccato e sconfitto da Turenne, che il giorno seguente prende
Philippsburg (16 VI).
L’Elettore Federico Guglielmo del Brandeburgo aderisce alla Grande Alleanza (1 VII)
ed invia 20.000 uomini sul Reno.
La Battaglia di Seneffe.
L’intervento dell’Impero causa lo spostamento del fronte principale dall’Olanda al
Reno ed ai Paesi Bassi Spagnoli. Il maresciallo Bellefonds ritira gli ultimi reparti
francesi dalle Provincie Unite. A parte l’offensiva nella Franca Contea, i francesi
sono costretti alla difensiva su tutti i fronti (Mosa, Wahal, Fiandra, Lorena).
L’ammiraglio Corneille Tromp sbarca un contingente olandese guidato dal conte di
Horne sull’isola di Belle Isle (VII 1674), ma dopo alcuni giorni gli invasori sono
ricacciati dal marchese di Coëtlogon (fratello di Alain Emmanuel) con 200
gentiluomini e 600 fanti.
Guglielmo d’Orange raduna a Nivelle 60.000 uomini per un’offensiva contro la Francia.
Le Provincie Unite forniscono 34 reggimenti di fanteria (38-42 battaglioni), incluse le Guardie di Guglielmo e la Guadia Frisona, 24 reggimenti di cavalleria (60 squadroni) e 2 reggimenti di dragoni per un totale di 20-23.000 fanti e 9.000 tra cavalieri e dragoni.
La Spagna appronta 6-8 battaglioni di fanteria, inclusi il Tercios Departamental de Brabantes, il Tercios Departamental de Holanda, il Tercio di Beaumont (vallone), 20 squadroni di cavalleria, in maggioranza valloni, ed i dragoni del Tercio di Verloo, per un totale di 3-4.000 fanti, 2.500 cavalieri e 500 dragoni.
L’Impero invia 20-22 battaglioni di fanteria, 90 squadroni di cavalleria e dragoni per un totale di 10-11.000 fanti e 12.000 tra cavalieri e dragoni.
Condè, con i 40-45-50.000 uomini dell’"Armée de Flandre" attorno
a Tournai, difende la Fiandra e la Lorena.
Guglielmo d’Orange prende Huy ed alcune piazze sulla Mosa, ma non osa attaccare
Condè nella forte posizione difensiva dietro il ruscello di Piéton,
ripiega da Bruxelles (10 VIII) a sud, verso Mons, ma Condè lo insegue e lo
sconfigge a Seneffe (11 VIII).
Guglielmo d’Orange assedia Oudenarde (Oudernade per spagnoli, 15 IX) ma Condè
lo induce a desistere (22 IX), riesce invece a riprendere Grave (X), difesa per 93
giorni dal marchese di Chemilly. Era l’ultima citt` delle Provincie Unite
occupata dai francesi.
Le Vittorie di Turenne.
Carlo IV duca di Lorena si congiunge a Bournonville sul Neckar, disponendo di 9.000
cavalieri e 4.000 fanti, ma la sua cavalleria è sconfitta da quella di
Turenne a Ladenburg-Heidelberg (7 VII). Le truppe imperiali si
disperdono verso Francoforte.
Turenne con 18.000 uomini dall’alto Reno ripiega nel Palatinato e lo devasta
(VII-VII). Secondo la leggenda, l’Elettore Charles-Louis lo sfida inutilmente a
duello.
Gli imperiali passano il Reno a Strasburgo (1 IX) e si accampano a Saint Blaise. A
Strasburgo Karl Emil von Hohenzollern, figlio primogento del duca di Brandeburgo,
muore di febbre (27 IX 1674); Il padre sospetta che sia stato avvelenato dai
francesi.
Turenne prende posizione dietro la Lauter. Bournonville riceve 20.000 brandeburghesi,
passa il Reno a Magonza ed invade la Lorena con 35.000 uomini, minacciando di
aggirare Turenne che ripassa velocemente il Reno a Strasburgo (1 X) e prima
dell’arrivo dell’Elettore Federico Guglielmo I duca di Brandeburgo con altre truppe
(ancora nella valle el Neckar) lo affronta e sconfigge presso
Enzheim (4 X), davanti alla Brusche.
Bournonville ripiega a Strasburgo, raggiunto dal duca di Brandeburgo (14 X),
disponendo così di 50-55-60-70.000 uomini, che bloccano Brisach e Philipsbourg.
Turenne ripiega al campo di Dettweiler/Detweiler e riceve altri 10.000 uomini
(compreso l'arrière-ban), disponendo così di 30.000 uomini. Gli
imperiali effettuano alcuni attacchi per un mese, poi si ritirano dietro l’Inn e
svernano in Alsazia, tra Belfort, Strasburgo ed Altkirch (X-XI).
La Rivolta di Messina e L’Intervento Francese.
I malvizi, dopo i disordini di due anni prima, sollevano la popolazione
messinese contro il governo spagnolo (13 IV 1674), cacciano lo stratigò Diego
Soria marchese di Crispano e chiedono l’aiuto francese (VII 1674).
Francesco Bazan Bonavides marchese di Baiona/Bajona vicerè di Sicilia
interviene con le truppe ma è respinto. I messinesi dichiarano la
repubblica.
Luigi XIV invia una spedizione guidata dal cavaliere Jean-Baptiste de Valbelle.
L’avanguardia è guidata da Anne-Hilarion de Cotentin conte di Tourville, la
retroguardia da Valavoir.
La squadra è composta da 6 vascelli di linea e 7 navi di vettovaglie (11 navi
in altre fonti), parte da Tolone (IX 1674), sconfigge presso Messina le galere
spagnole guidata da Melchior de La Cueva (22 IX) ed aiuta i cittadini a cacciare la
guarnigione spagnola (27 IX).
Valbelle forza di notte il blocco dei 23 vascelli e 19 galere spagnole e rientra a
Tolone.
Gli spagnoli riconquistano i forti di Faro e di Reggio, arruolano truppe corse e
chiedono alle Provincie Unite l’invio di una squadra navale.
La Battaglia del Rhum.
La pace con l’Inghilterra permette alle Provincie Unite di approntare una spedizione
contro le Antille Francesi.
L’ammiraglio Michiel Adriaenszoon De Ruyter salpa con 18 vascelli, una ventina di
flûtes (trasporti) e 6 burlotti (8 VI 1674), e giunge alla baia di
Arlets (19 VII), a Martinica, ma la mancanza di vento ritarda lo sbarco a Port Royal
ed i francesi hanno il tempo di approntare le difese. Il marchese di Baas, governatore
generale di Martinica, affonda alcune navi e blocca l'entrata alla baia di Carénage,
riunisce 161 uomini tra marinai, miliziani di Saint Pierre e Port-Royal e coloni e li
dispone ben visibili sul cammino di ronda del forte, per far credere che la guarnigione sia
più numerosa. Il forte è munito di cannoni ed è appoggiato dal
vascello "Les Jeux".
De Ruyter sbarca 4.000 uomini (20 VII 1674), ancora deabilitati dopo 40 giorni di
navigazione, e poco dopo ordina l'assalto. Gli olandesi però si sono frattanto
impadroniti dei depositi di rhum e si sono ubriacati, sono quindi respinti lasciando
1.500 tra caduti e feriti. I francesi hanno 6 caduti, tra i quali Guillaume marchese
d'Orange. Lo scontro è chiamato "Battaglia del Rhum". L’ammiraglio De Ruyter
rientra in Olanda.
Carlo II Stuard nomina il corsaro Henry Morgan governatore della Giamaica e cavaliere
(XI 1674), irritando la corte spagnola.
Petit-Goâve diviene il principale covo di filibustieri, a scapito dell’isola di
La Tortuga. Si distinguono i francesi Le Gascon, Moulin ed il marchese Maintenon,
gli inglesi Rogers e William Wright, raggiunti quest’anno da John Springer, Edward
Neville e John Bennett (al soldo francese, ma istigati e finanziati dalle
autorità coloniali inglesi contro gli spagnoli). La Spagna permette la guerra di
corsa ai suoi sudditi (1674). Il piccolo commercio caraibico è distrutto.
Guerra di Scania - Gli Svedesi Invadono il Brandeburgo.
Gli Svedesi, senza dichiarazione di guerra, invadono l’Uckermark (15 XII 1674) con 9
reggimenti di fanteria, 6 reggimenti di cavalleria e 38 cannoni, per un totale di
13.700 uomini guidati dal feldmaresciallo conte Karl Gustav Wrangel.
Gli invarori prendono Rathenow e Havelland ma sono respinti dalla fortezza di
Spandau. L’Elettore chiede inutilmente aiuto alla Danimarca ed all’Austria.
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