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STORIA e WARGAME

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La Battaglia di SENEFFE (11 VIII 1674).

Guerra di Coalizione (1674).

Gli Alleati.
Guglielmo di Nassau principe d’Orange guida 40-46.000 fanti (70 battaglioni), 14-20-22.000 cavalieri (170 squadroni) e 70 pezzi d’artiglieria. Sono presenti contingenti olandesi, spagnoli e tedeschi. Oppure 60.000 uomini.
L’avanguadia è composta da 2.000 cavalieri olandesi e tedeschi.
La prima colonna è guidata dal conte di Souche; la seconda è formata da fanteria ed artiglieria olandese guidata da Guglielmo d’Orange, la terza egrave; composta dagli spagnoli guidati dal marchese di Assentar, con i bagagli.
La retroguardia è composta da 2.000 cavalieri olandesi, 2.200 cavalieri tedeschi, 1.000 cavalieri spagnoli e 500 dragoni spagnoli guidati da Vaudemont.

I Francesi.
Il maresciallo Louis II di Bourbon principe di Condè guida 30-31-35.000 fanti (50 battaglioni di 27 reggimenti, in 8 brigate), 10-11-12-13.000 cavalieri (109 squadroni di cavalleria in 9 brigate, compresa la Maison du Roi, la gendarmerie e 34 reggimenti di Chevauxlegers), 1.200 dragoni (2 reggimenti) e 50-60 cannoni ed è nel campo trincerato di Piéton, a coprire Mons. Oppure 40.000-44.500-45.000 uomini.
L’avanguadia ammonta a 12.000 uomini:


La Battaglia.

L’Attacco a Seneffe.
Condè invia 500 cavalieri guidati da Saint Clas ad impegnare l’avanguardia avversaria presso il villaggio di Haine Saint Paul ed altri 800 cavalieri della brigata Fourilles dietro Seneffe/Seneff (ore 6:00). Condè con il resto dell’esercito muove parallelamente all’esercito avversario per attaccare la retroguardia a Seneffe. Navaille guida l’ala sinistra e Lussemburgo l’ala destra.
Vaudemont segnala a Guglielmo d’Orange i movimenti francesi (ore 9:00) ed ottiene 3 battaglioni olandesi in rinforzo a Saneffe.
L’avanguadia francese (11.000 uomini) arriva davanti al villaggio di Seneffe (ore 10:00), difesa dai 7.000 uomini di Vaudemont, compresi 2 battaglioni del Tercio de Zúñiga e del Tercio de Idiáquez.
La fanteria ed i dragoni francesi attaccano i 500 dragoni spagnoli di guardia al ponte e la fanteria olandese fortificata a Seneffe. La cavalleria della Garde du Corps e la Gendarmerie passano il fiume ed attaccano la cavalleria di Vaudemont. Fourilles giunge con 800 cavalieri sul fianco sinistro dei coalizzati, che sono messi in rotta.
Dopo un fiero combattimento il villaggio è conquistato. (ore 11:00).

I Combattimenti presso San Nicholas.
Il marchese di Assentar forma una nuova retroguardia con 2 o 3 battaglioni spagnoli, 1.000 cavalieri spagnoli. Guglielmo d'Orange gi invia 6 battaglioni olandesi e 600 cavalieri tedeschi.
Condè, raggiunto dai reggimenti La Reine e Navarre, attacca gli anglo-spagnoli, mette in fuga la cavalleria spagnola, dopo un duro scontro sconfigge la fanteria avversaria e cattura il marchese di Assentar (ore 12:00).
Frattanto Guglielmo d’Orange si schiera presso il priorato di Saint Nicholas, a nord del villaggio di Fayt. Gli alleati sono respinti perdendo molti uomini e materiale (14:00).
La cavalleria francese guidata dal duca di Lussemburgo attacca i bagagli spagnoli ed olandesi, difesi da 3 battaglioni e 9 squadoni che in parte si arrendono ed in parte fuggono. I bagagli e la cassa militare (con 600.000 fiorini d'oro) sono catturati dai francesi.

I Combattimenti presso Fayt.
Guglielmo d’Orange con i rinforzi della colonna imperiale (che oramai ha capito che l'attacco dei 500 cavalieri è una finta), i resti dei battaglioni spagnoli ed olandesi si schiera in forte posizione difensiva tra Lalleste e Bois Haine (ore 15:00). La fanteria è appoggiata al villaggio di Fayt e la cavalleria alle ali, appoggiata da alcuni battaglioni. In tutto 45.000 uomini.
I francesi radunano 37 battaglioni di fanteria e tutta la cavalleria per un totale di 30.000 uomini e si schierano per l’attacco:

Le colonne francesi di fanteria attaccano e sono respinte tre volte lasciando gravi perdite. Condè ha tre cavalli uccisi sotto di sé. Le Garde Françoise e le Garde Suisse sono tra i reparti più provati. Guglielmo d’Orange smonta da cavallo ed è in pericolo, ma è portato in salvo dallo scozzese John Graham, comandante di uno squadrone della guardia.
Sull’ala destra il duca di Lussemburgo respinge i difensori ma deve fermarsi per controbattere una minaccia sul fianco degli imperiali; gli alleati riconquistano le posizioni. Sull’ala destra Navailles respinge la cavalleria tedesca ma questa riveve un corpo di cavalleria dalla riserva, effettua um contrattacco e ferma i francesi.
L’oscurità e la stanchezza pongono fine al combattimento (ore 22:00). I francesi ricevono rinforzi (ore 24:00) ed all’alba del giorno successivo attaccano nuovamente ma trovano le posizioni evaquate. Condè rientra al campo trincerato di Piéton.
Guglielmo d'Orange ripiega a Hardimont e celebra un Te Deum per la vittoria.

Bilancio della Battaglia.
Chiamata anche "Battaglia di Mons", è la più sanguinosa della guerra ed una delle più sanguinose dell’epoca di Luigi XIV (una fonte indica 27.000 caduti totali).
Entrambi i contendenti reclamano la vittoria.
I francesi hanno 7-8-10.000 tra caduti e feriti, lasciano 5.000 prigionieri, catturano 4 cannoni e 107 tra bandiere e stendardi.
Tra i sopravissuti c'è il venticinquenne Jean Constant (nato a Colmar il 4 VI 1649), del reggimento Vieille-Marine, che dopo 25 anni di servizio e 22 ferite, lascia il servizio (1697) e muore a Parigi a 113 anni (15 I 1763).
I coalizzati hanno 8-11-12.000 tra caduti e feriti, principalmente olandesi ed imperiali, e lasciano 3.000 prigionieri (280 prigionieri in altre fonti).
John Graham visconte di Dundee rifiuta il comando di un reggimento scozzese al servizio delle Provincie Unite e rientra in patria (in seguito diventa visconte di Dundee).


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