Elena G.- Web site |
Storia del Carnevale di Ivrea
((Photos by: me!!!!)) |
Il Carnevale di Ivrea è
una rappresentazione storica vecchia di duecento anni...
Nei giorni del Carnevale, gli Eporediesi diventano
padroni della città, raccogliendosi attorno ai
protagonisti della manifestazione , la Mugnaia e il Generale e al loro seguito, dando vita a
quel bellissimo spettacolo che è la BATTAGLIA DELLE ARANCE. Una caratteristica di questo
carnevale è che si svolge in un periodo molto lungo:
dall'Epifania al mercoledì delle ceneri. La vicenda di questa festa risale al 1800, quando i vari rioni di Ivrea festeggiavano ognuno nel proprio cantone il Carnevale. Allora il governo napoleonico, sotto il quale era venuta a trovarsi Ivrea, impose di unificare i vari carnevali e fu consentito ad un cittadino eporediese di vestire i panni di Generale dell'esercito napoleonico e di circondarsi di Aiutanti di Campo e Ufficiali di Stato Maggiore. A quest'epoca risale anche l'obbligo per tutti di indossare il " berretto frigio ", simbolo della Rivoluzione francese. Ma lo spirito di libertà degli Eporediesi ha origini già nel 1194. |
Si narra che, secondo l'usanza del tempo, il tiranno, il conte Ranieri di Biandrate, pretendesse di esercitare lo " jus primae noctis ", ovvero di passare con le spose la prima notte di nozze. Questa sorte toccò anche a Violetta, la figlia di un mugnaio, che riuscì a ribellarsi alle pretese del tiranno, mozzandogli la testa con un pugnale nascosto sotto la veste nunziale e poi mostrandola al popolo eporediese raccolto sotto gli spalti del Castellazzo. La Mugnaia scatenò così una rivolta popolare che portò alla distruzione del Castellazzo.
La Battaglia delle Arance è una delle più belle rappresentazioni dell'insurrezione popolare: gli aranceri a piedi (rappresentati dalle 9 squadre: Asso di Picche, Morte, Scacchi, Arduini, Diavoli, Mercenari, Pantere, Credendari e Tuchini) rappresentano il popolo, in lotta contro quelli sui carri, simbolo delle guardie del tiranno.
((Photos by: me!!!!)) |
CALENDARIO DEL CARNEVALE:
MATTINA DELL'EPIFANIA = Pifferi e Tamburi annunciano per le vie e le piazze di Ivrea l'inizio del Carnevale e chiamano tutti a raccolta per la presentazione del nuovo Generale. Poi la processione fino alla cappella dei Tre Re Magi sul Monte Stella.
DUE DOMENICHE SUCCESSIVE CHE PRECEDONO IL GIOVEDI' GRASSO = si svolge "l'alzata degli Abbà", i piccoli priori dei rioni cittadini, presentati alla popolazione dai balconi nei rispettivi quartieri...
GIOVEDI' GRASSO = nel salone d'onore del Palazzo Civico, il Sindaco consegna la fascia tricolore al Generale, che assume i pieni poteri; viene quindi data lettura del Proclama dal Balcone. La giornata si concluderà, dopo la visita al Vescovo, con l'attesa festa mascherata in Piazza Ottinetti e in Piazza di Città.
Ballo in maschera - foto varie
(LAVARINO - Photos) |
SABATO
GRASSO = alle ventuno, una enorme folla
partecipa all'apparizione della Mugnaia che viene finalmente presentata dal
Sostituto Gran Cancelliere dal balcone del Palazzo
Civico, e si entra poi nel vivo del Carnevale. Il corteo
dei personaggi storici e degli aranceri, tra i fuochi
d'artificio e le fiaccole, sfilano per le strade di
Ivrea, recandosi ad aprire le feste rionali. DOMENICA = distribuzioni dei "fagioli grassi" della fagiolata del Castellazzo. Sul ponte vecchio il Podestà svolge la storica manifestazione della "Preda in Dora"; il Podestà tira nel fiume una pietra del Castellazzo a spregio e monito per i tiranni di tutti i tempi. Nel pomeriggio inizia la tanto attesa "Battaglia delle Arance". Gli spettatori dovranno indossare il " berretto frigio ". |
LUNEDI' = sulle piazze del centro storico, le ultime spose dei rioni piantano " 'I pic a l'uso antich ": si da inizio simbolicamente allo scava in cui vengono infissi gli "scarli". Nel pomeriggio riprende la battaglia delle arance, poi la Mugnaia e il Generale si recano a piedi a salutare gli aranceri sulle varie piazze.
MARTEDI'
= nel pomeriggio nuova sfilata del corteo carnevalesco
con l'ultima battaglia delle arance. Nel tardo
pomeriggio, la premiazione degli aranceri e di quelli sul
carro che si sono più distinti durante le battaglie.
Alla sera gli Abbà portano le lanterne e le fiaccole per
l'abbruciamento degli Scarli: è un magico spettacolo che
precede la marcia funebre del Carnevale dove il generale
e lo Stato Maggiore trascinano le spade sul selciato. Il
carnevale termina ufficialmente con la cena a tarda
notte. La mattina del MERCOLEDI' DELLE CENERI = ripresi gli abiti borghesi Mugnaia, Generale e corteo si dirigono in Borghetto per la distribuzione di "polenta e merluzzo" che simboleggia la fine delle manifestazioni . Il carnevale termina con la famosa frase " Arvedse a giobia a'n bòt " |
((Photos by: me!!!!)) |
Battaglia delle arance - foto varie
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LE SQUADRE DI ARANCERI A PIEDI
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Bruno de Giusti ha
scattato queste fotografie |
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