La cometa del 1758 e la (ri)scoperta di M1
La cometa del 1758 (C/1758 K1 secondo la notazione moderna) fu una cometa abbastanza insignificante se non fosse per l'osservazione di Messier della nebula che divenne M1, il primo oggetto del suo catalogo.
Scoperta il 20 maggio da De la Nux, che osservava dall'isola dei Borboni (attuale Isola dela Reunion nell'oceano Indiano), fu da lui seguita fino al 7 giugno. Dopo il passagggio al perielio (11 giugno) fu osservata in Inghilterra a partire dal 17 dello stesso mese.
Messier, impegnato da tempo nella ricerca del ritorno della cometa pronessa da Halley, la osserva per la prima volta il 14 agosto e la segue fino al 2 novembre.
Nel corso delle osservazioni determina la posizione di molte stelle fino alla 10a magnitudine.
La cometa, transitata abbastanza distante dalla Terra (distanza minima 1,82 UA il 23 agosto), fu poco appariscente; il 9 settembre Messier stima la chioma di 3' 40" di diametro e non da alcuna misura della lunghezza della coda (anche nella carta del percorso apparente non viene mostrata alcuna coda).
La descrizione delle sue osservazioni, le tabelle delle posizioni della cometa e delle stelle utilizzate per determinarle sono riportate in dettaglio nella "Memoire sur la comčte de 1758" a firma di De l'Isle, superiore diretto di Messier all'osservatorio della Marina, comparso in Histoire & Memoire de l'Academie Royale del 1759.
L'osservazione di M1
Nella memoria viene citata pių volte M1, e precisamente
- La mattina del 28 agosto, scoperta della nebulosa
"Quello che vi é stato di rimarchevole questa notte, fu che percorrendo il cielo con un telescopio catadiottrico nei dintorni del corno meridionale del Toro, indicato come zeta dal Bayer, Messier ha scoperto una luce abbastanza simile a quella della cometa, ma che era pių viva, pių bianca e un po' pių allungata della Cometa, che gli era apparsa sempre quasi rotonda nella chioma, senza apparenza nč di coda, nč di barba".
- Notte tra l'11 e il 12 settembre.
Compara la cometa con la nebulosa....
"ho trovato tra le due parecchia differenza, con la luce della nebulosa questa mattina coniderevolmente pių forte di quella della cometa, mentre i giorni precedenti le due luci erano quasi simili, con la cometa sempre la pių debole"
- Sera del 22 ottobre, comparazione di M1 con M35
"....ho utilizzato il fatto che il cielo era sereno per osservare la nuova nebulosa......e l'ho comparata con la nebulosa conosciuta situata all'estremitā del piede di Castore, uno dei Gemelli. Le due nebulose differicono molto tra di loro, in quanto che quella del piede di Castore non é che un ammasso di piccole stelle, il cui insieme produce una debole luce, che é tre o quattro volte pių estesa della nebulosa del corno del Toro, nella quale non ci sono stelle e che appare come una luce biancastra, in mezzo alla quale tuttavia Messier ha creduto di percepire un corpo luminoso molto piccolo."
Le descrizioni di M1 nei vari cataloghi di Messier
Il primo catalogo, pubblicato nel 1771, é composto da un testo in cui i singoli oggetti vengono descritti con una certa larghezza, e di una tabella degli oggetti (senza numerazione progressiva), in cui sono riportate la data di scoperta (o meglio quella di misurazione della posizione), la posizione e una brevissima descrizione identificativa.
Nei cataloghi successivi (1780, 1781) il testo é sparito e una delle colonne della tabella riporta una sintetica descrizione.
- Primo catalogo
Testo (traduzione di F. Manzini):
La cometa del 1758 era fra le corna di Taurus il 28 agosto; al di sopra del corno meridionale e a poca distanza dalla stella zeta di quella costellazione scoprii una luce biancastra, allungata nella forma della fiamma di una candela: non conteneva alcuna stella. Questa luce era molto simile a quella della cometa che osservavo allora; era tuttavia un po' pių viva, pių bianca ed un po' pių allungata di quella della cometa che mi era sempre apparsa con la chioma tonda e senza alcuna coda. Il 12 settembre dello stesso anno determinai la posizione di questa nebulosa che aveva ascensione retta di 80'00'3311 e declinazione boreale di 21'45'27". Questa nebulosa č disegnata sulla carta del percorso apparente della cometa del 1758.
- Secondo catalogo
Testo
"Nebulositā sopra il corno meridionale del Toro. Non contiene stelle; č una luce biancastra, allungata come la fiamma di una candela, scoperta nel corso dell'osservazione della cometa del 1758.Vedere la carta di questa Cometa, Mem. Acad. annče 1759, pag.188.
- Terzo catalogo
"Nebulositā sopra il corno meridionale del Toro. Non contiene stelle; č una luce biancastra, allungata come la fiamma di una candela, scoperta nel corso dell'osservazione della cometa del 1758.Vedere la carta di questa Cometa, Mem. Acad. annče 1759, pag. 188. Osservata dal dott. Bevis circa nel 1731. E' riportata nell'Atlante Celeste inglese."
La scoperta di M1 da parte di Bevis
Per maggiori dettagli sulla scoperta di M1 da parte dell'astronomo inglese BEVIS, vedere Un Atlante del 1700, ovvero Gli oggetti di Messier prima di Messier
Dettagli su come l'informazione su Bevis pervenne a Messier ci sono date da Flammarion, che sulla copia manoscritta del catalogo di Messier trovō l'annotazione:
"Vista dal dottor Bevis, verso 1731, secondo la lettera da lui a me inviata in data 10 giugno 1771"
(Flamarion: Bullettin de la Socičte Astronomique de France 1917, pag.396
La carta della cometa
E'riportata in una separata pagina a cui si
accede cliccando
qui o sull'immagine a fianco.
M1 nella carta di Messier e nella tavola del Bevis
La zona di M1 é riportata con ottima precisione da Messier, come si puō vedere dal confronto con la carta ottenuta con Megastar.
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Aggiornato il: 21 gennaio 2001