pag. 7 Indice Messico |
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giovedi', 5 agosto
venerdi', 6 agosto |
Dopo qualche di minuto di turbolenza maggiore del previsto, a causa di una certa nuvolosita', la citta' di Tuxtla ci accoglie con un aeroportino piccolo ma affascinante. Qui dovremmo ritirare due autovetture ma, visto che siamo in anticipo di alcune ore, decidiamo di recarci in taxi all'altra sede cittadina della Hertz, situata in uno dei migliori alberghi della citta', e di aspettare li' le autovetture. L'albergo e' veramente grandioso ed accogliente, e ne approfittiamo per riposarci un po' e fare pranzo. Vista la disponibilita' dell'addetto, anche se un po' pasticcione, concordiamo di ritirare, invece delle due automobili, un fuoristrada dello stesso modello che gia' abbiamo usato a Cancun; dopo un paio d'ore di attesa questo finalmente arriva, quasi nuovo fiammante, e ci carichiamo tutte le nostre cose, riprendendo la strada. Dobbiamo recarci per la notte alla citta' di San Cristobal de Las Casas, ad un'ottantina di chilometri di distanza, dovendo superare pero' quasi 2000 metri di dislivello per inoltrarci nelle montagne che la circondano. Quasi all'uscita della citta', una pattuglia della polizia ci fa accostare ed il solerte funzionario, comandante si informa sulla nostra destinazione e ci assicura tutta la sua protezione, se necessario, e noi, forse non troppo svegli per le molte ore di viaggio, solo dopo un po' gli scuciamo quei pochi dollari che si stava aspettando, che fanno felice lui e gli altri poliziotti. Terminato l'intermezzo, riprendiamo la strada che con ampi tornanti si arrampica su per le montagne del Chiapas, ormai all'imbrunire, e verso sera arriviamo a San Cristobal, e ci sistemiamo nel meraviglioso alberghetto in stile coloniale che la nostra agenzia di viaggi ci aveva prenotato. I 2200 metri di quota rendono la serata di molto piu' fresca che non sulla costa di Cancun, anzi quasi fredda, e dopo una cenetta nell'ottimo ristorante dell'albergo ci avviamo per una passeggiata serale per le strade della citta'. Le luci delle vie e le persone che incontriamo preannunciano gia' l' ambiente pieno di fascino che apprezzeremo completamente nelle giornate seguenti.
San Cristobal e' una cittadina coloniale al centro di una zona dal fascino straordinario, che vale sicuramente qualche giorno di sosta. La luce dell'altopiano su cui si trova, con la sua trasparenza meravigliosa, e gli indios locali e dei paesi vicini, con i loro abiti sgargianti creano un'atmosfera ancora in parte sconosciuta al turismo di massa. Gli eventi della meta' degli anni '90, che portarono la zona alla ribalta e calamitarono l'attenzione sulla difficile situazione delle popolazioni indigene, hanno comunque iniziato a richiamare un discreto flusso turistico, penso destinato a ingrossarsi sempre piu'.
Di prima mattina, ci avviamo a piedi per le strade della citta', pittoresche e animate da una moltitudine di colori.
Iniziamo dalla piazza principale, Plaza 31 de Marzo, con la cattedrale secentesca che sorge su di un lato, dove numerosi indios offrono le loro cose e oggetti di artigianato.
Proseguiamo quindi verso la zona nord della citta', fino alla cinquecentesca chiesa di Santo Domingo, dove una meravigliosa orchestrina improvvisata accoglie i visitatori. L'interno e' ricchissimo di rivestimenti in oro, mentre sul lato ovest presenta una bellissima facciata barocca, che si tinge di rosa verso sera.
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