pag. 6                                       Indice Islanda

 

giovedi', 3 agosto  2000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

Oggi ci trasferiremo verso la zona sud dell'isola, lasciando a malincuore il nostro splendido 'ostello'. Sulla strada pero' abbiamo una gran numero di attrazioni da visitare, la prima delle quali e' la valle di Porsmork. Dopo alcune decine di chilometri ed  un piccolo errore di percorso entriamo nella valle, al cui ingresso si trova un'alta collina monolitica.

 

Seljalandsfoss

Non lontano scorgiamo la grande cascata di Seljalandsfoss, ma siccome il tempo non e' bello e cade una leggera pioggerella decidiamo di proseguire per la valle e rimandiamo al ritorno la visita alla cascata.

La strada si preannuncia subito come non facile, e caratterizzata da un gran numero di guadi (al termine ne conteremo ben 18, alla sola andata !). La valle di Porsmork e' famosa per la bellezza dell'ambiente naturale, formato dalle distese di prati fioriti attraversati da numerosi corsi d'acqua e circondato da una cerchia di grandi ghiacciai.

Gigjokull Proseguiamo infatti tra verdi distese circondate dai versanti scoscesi delle montagne circostanti, mentre la strada a tratti pare completamente abbandonata, e dobbiamo proseguire nel letto dei torrenti.  Dopo molti chilometri di sobbalzi giungiamo nei pressi del ghiacciaio Gigjokull, che in realta' e' solo una lingua terminale del grande ghiacciaio Eyjafjallajokull. Poche centinaia di metri prima la strada si biforca, e viene indicata come obbligata la strada di sinistra. Dopo nemmeno duecento metri, ci troviamo davanti un fiume impetuoso, che proviene dal ghiacciaio. Visto che le ore sono passate, e che siamo ormai quasi al termine della vallata, decidiamo di non proseguire oltre, e di sfruttare il tempo che ci rimane per visitare il ghiacciaio e fare pranzo.

Nel frattempo sono giunti un paio di mezzi che attraversano il guado, il secondo dei quali, un pulmino forse non troppo attrezzato, per poco non si blocca al centro del fiume e riesce a fatica a raggiungere la sponda opposta, dove si blocca costringendo gli occupanti ad uscire e a spingerlo con fatica.

Ritorniamo alla biforcazione della strada e posteggiamo il nostro mezzo nei pressi del ghiacciaio, il quale termina in un lago nel quale galleggiano piccoli iceberg. Una traccia di sentiero da qui conduce in pochi minuti nei pressi delle pareti ghiacciate, al di sotto delle quali si apre una grande caverna di ghiaccio dalla quale esce il fiume.  

PorsmorkRitornati al nostro mezzo finalmente ci possiamo rifocillare con un pranzo freddo che ci rimette in forma. Questa seconda strada conduce ad un guado ancora piu' difficoltoso del precedente, non praticabile dai normali mezzi (vediamo solo un grosso camion che lo attraversa, con l'acqua che quasi sommerge interamente le grosse ruote), e che si congiunge all'altra strada dopo un paio di chilometri. Nel pomeriggio riprendiamo la tremenda strada, e torniamo indietro verso l'inizio della vallata.

Seljalandsfoss

Questa volta ci fermiamo nei pressi della cascata di Seljalandsfoss, sicuramente tra le piu' belle d'Islanda, e ci rechiamo fin quasi sotto il salto d'acqua, armati di tutte le nostre attrezzature fotografiche, mentre il tempo e' un po' migliorato.

 

 

 

Seljalandsfoss

Dopo una quantita' di scatti, lasciamo a malincuore questo grande spettacolo e riprendiamo la strada circolare. Dopo non molti chilometri pero' ci fermiamo di nuovo, nei pressi della cascata di Skogafoss, alta 60 metri e anche questa tra le piu' belle dell'isola.

Skogafoss

 

 

 

 

 

 

 

 

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