pag. 17                                 Indice Islanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

Krafla

Riprendiamo quindi il fuoristrada e ritorniamo sulla strada circolare, procedendo sempre in direzione est, e quasi subito prendiamo un'altra deviazione sulla sinistra, che ci porta nella regione del Krafla. Questo e' in realta' il nome di una montagna alta circa 800 metri, che vediamo in lontananza, pero' tale nome e' ormai passato ad indicare l'intera regione vulcanica circostante, caratterizzata da colline e spaccature del terreno, che formano il piu' grande campo di lava d'Islanda. 

 

Al di sotto dei nostri piedi si trova infatti una grande camera magmatica che ha dato origine nel passato a imponenti eruzioni, e in questa zona dell'isola i fenomeni geotermici si possono veramente percepire in tutta la loro forza tremenda.

 

 

 

cratere Viti

Passiamo accanto ad una grande centrale geotermica che prende nome dalla zona, e posteggiamo il nostro mezzo nei pressi del Viti. Questo e' uno dei crateri piu' grandi e appariscenti, e con una facile camminata arriviamo sul bordo.

 

 

 

Monte Krafla

Da qui si puo' spaziare a 360 gradi su di uno dei panorami piu' grandiosi d'Islanda. Al centro del cratere, largo piu' di trecento metri, si trova un lago dalle acque azzurrissime, a cui fanno da sfondo, verso ovest, le nerissime formazioni costituite dalle piu' recenti lave eruttate dal vulcano, e presso cui ci recheremo piu' tardi.

 

 

Viti

Verso est si trovano due piccoli laghi di fango bollente, dall'attivita' ridotta in questo momento, a cui fanno da sfondo la mole del monte Krafla e due immensi camini piantati nel terreno  della centrale geotermica, che emettono enormi colonne di vapore, con un fragore assordante sebbene distino diverse centinaia di metri.

 

 

 

cratere Viti

Con una passeggiata non impegnativa percorriamo tutto il bordo del cratere, e quindi scendiamo di nuovo al nostro mezzo per la traccia seguita all'andata.

 

 

 

 

cratere di Leirhnjukur

Facciamo solo un paio di chilometri e poi, non ancora stanchi, ci fermiamo presso un altra area molto interessante, quella di Leirhnjukur. Questo e'  il nome del cratere che ha dato origine alle maggiori eruzioni del Krafla. Dopo un tratto di sentiero di qualche centinaio di metri arriviamo in vista del cratere, che ha l'aspetto di una solfatara fumante e dai colori variopinti.

 

 

area di Leirhnjukur

 

Da qui la traccia prosegue ancora, con un percorso poco tranquillizzante, tenuto conto che il Krafla e' considerato un vulcano attivo che puo' risvegliarsi in qualsiasi momento, e che il sentiero si snoda tra zone  piuttosto calde e fumanti. 

 

 

 

Krofluoskjunni

Proseguo ancora per qualche centinaia di metri, giungendo fin sulle nere lave Krofluoskjunni, risalenti all'ultima eruzione del 1984. Qui il percorso si fa piu' accidentato e l'aspetto diventa veramente infernale, tenuto conto che il terreno e' ancora evidentemente piuttosto caldo, e che si devono a volte superare delle spaccature e crepacci tra le lave anche piuttosto profondi.  

 

 

Lago Myvatn

Dopo questa avvincente escursione geologica, riprendiamo il nostro mezzo e ci avviamo sulla strada del ritorno. Costeggiamo ancora il lago Myvatn, sul quale si possono ora avvistare centinaia e centinaia di uccelli di molte specie, un vero spettacolo della natura.

 

 

 

Godafoss

A circa meta' della strada, prendiamo una deviazione sulla sinistra, che conduce in breve alla cascata di Godafoss, una delle piu' belle d'Islanda. E' a forma di ferro di cavallo, ed ancor piu' spettacolare ora che e' ingrossata dalle recenti piogge.

 

 

 

Godafoss

Dopo un'altra mezz'ora di strada ritorniamo a 'casa',  ad Akureyri. Qui approfittiamo per la cena della grande ed attrezzata cucina dell'ostello, e della bella sala da pranzo, nonostante che le ore di quest'altra lunga giornata siano passate rapidamente, e che andiamo a terminare ben oltre le 22, segnalate dalle indicazioni del gestore come termine massimo, ma lui stesso vedendoci ci saluta benevolmente. 

 

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