pag. 8 Indice Brasile |
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mercoledi', 3 agosto
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Giungiamo in vista di Ouro Preto mentre il sole e' quasi al tramonto, ed entrati in citta' ci fermiamo un attimo su di un punto panoramico. I primi esploratori della regione, verso la fine del '600, trovarono nei torrenti della zona alcune pietre nere, che solo in seguito si rivelarono pepite d'oro ricoperte di palladio.
I La riscoperta del luogo dove avevano trovato le pepite si rivelo' piuttosto lunga, ma alla fine, dopo diversi mesi, la ricerca fu premiata dalla vista della cima del monte Itacolomy, che sovrasta la cittadina : due rocce caratteristiche identificate dagli esploratori come la madre con il figlio. Da li' inizio' l'avventura di Ouro Preto, oro nero, appunto. La cittadina sorge su colline piuttosto ripide, e noi ci sistemiamo in una pousada molto bella situata in pieno centro, situata su diversi livelli e dagli interni completamente ricoperti da bei pannelli di legno. Anche questa serata e' piuttosto fresca, anche se meno di ieri e, dopo la cena nel ristorante annesso, ci godiamo un po' il panorama notturno della cittadina, dalla terrazza adiacente alla reception. Quindi, stanchi della lunga giornata, ci ritiriamo per un'altra magnifica dormita.
Il mattino dopo ci alziamo vedendo che la piazzetta antistante la pousada, dove si tiene in permanenza il mercato degli oggetti di steatite, e' gia' animata. Con Maria iniziamo quindi la visita della cittadina, sicuramente la piu' bella delle cittadine coloniali del Minas Gerais, ricca di tesori d'arte fra cui molte chiese barocche. Iniziamo proprio dalla vicina chiesa di S. Francesco di Assisi, una delle massime opere d'arte coloniale del Brasile, la cui facciata e' opera di Aleijadinho.
Proseguiamo quindi recandoci nella vicina piazza Tiradentes, il cuore della cittadina. Nelle vie adiacenti si trovano numerosi negozi di minerali e pietre varie, vero paradiso per gli appassionati.
Proseguendo nel nostro percorso ogni tanto si hanno dei begli scorci sulle colline vicine.
Proseguiamo quindi a piedi per le ripide vie acciottolate e tortuose che scendono da piazza Tiradentes, costeggiate di case con porte e finestre dipinte a colori brillanti e ben tenute.
Giungiamo presso la chiesa di N.S. del Rosario, dalla forma particolare costituita da tre ovali che si intersecano.
Scendendo ancora lungo le stradine per alcune centinaia di metri giungiamo presso la chiesa di N.S. do Pilar, famosa per la ricchezza degli interni, per decorare i quali furono usati diverse centinaia di chili d'oro e d'argento. All'uscita approfittiamo ancora della presenza di un paio di vicini negozi di minerali per altre piccole compere.
Saliamo quindi sul nostro pulmino, che nel frattempo ci aveva raggiunto, e ci dirigiamo presso la stazione ferroviaria, che si trova in una zona un po' decentrata da cui si hanno bei panorami sulla cittadina.
Da qui ci dirigiamo quindi verso la vicina cittadina di Mariana, presso cui eravamo gia' passati ieri, per visitare la miniera di Passagem. La discesa nelle gallerie e' un po' avventurosa, e avviene su dei piccoli carrelli, ma e' comunque cosa di pochi minuti. La miniera e' ormai esaurita, ed e' ritenuta la piu' grande miniera d'oro del mondo visitabile. I primi ambienti sotterranei visitabili sono impressionanti, costituiti da grandi sale, sostenute da colossali pilastri naturali di roccia lasciati dagli scavatori come sostegno; la guida che ci conduce per un tratto ci dice che l'eta' delle formazioni rocciose risale a piu' di due miliardie mezzo di anni fa.
Dopo aver raggiunto un lago sotterraneo nel quale alcuni sub si stanno immergendo, ritorniamo sui nostri passi e risaliamo alla luce. Presso l'ingresso, dopo aver assistito ad una dimostrazione di separazione delle pagliuzze d'oro dalla sabbia, visitiamo un' esposizione e negozio di minerali. Torniamo quindi a Ouro Preto, e ci rechiamo a visitare l'interessante museo dei minerali, alla fine di piazza Tiradentes.
Ci rechiamo quindi a pranzo in un locale vicino, passando accanto ad un'altra delle grandi opere di questa cittadina, la chiesa di N.S. del Carmo, dalla facciata opera inconfondibile di Aleijadinho.
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