"Ci sono più cose in cielo..."

 

U.F.O. - UN MYSTERO INFINITO

Le prove L' Area 51 Gli U.F.O. Terrestri Il caso Roswell

PREMESSA

E' il caso di ricordare che il termine U.F.O. non è che l' acronimo di "Unidentified Flying Object", sigla coniata all' inizio degli anni '50 dall' Aeronautica Militare statunitense.

Questa definizione implicava il fatto che c' era la convinzione da parte delle autorità americane che i rapporti di avvistamento fossero il risultato di errate interpretazioni di comuni fenomeni aerei, meteorologici o astronomici, e che ciò che non era stato identificato da osservatori inesperti sarebbe invece stato spiegato a posteriori da personale qualificato.

Invece il problema si rivelò più complicato di quanto si fosse pensato.

Una percentuale non minima di rapporti risultò non essere spiegabile con qualcosa di convenzionale.

E qui nasce il fenomeno U.F.O.

Il termine U.F.O oggi ha perso purtroppo il suo significato letterale ed è entrato nel linguaggio comune internazionale. Tutti lo hanno sentito nominare almeno una volta, e tutti pensano di conoscere il suo significato. Infatti se si ponesse la domanda "cos' è un U.F.O.?" la stragrande maggioranza delle persone risponderebbe "un disco volante".

Inoltre, per la gente comune, il problema posto dalle testimonianze di avvistamento consiste nello stabilire se questi "dischi volanti" esistano o no. E' convinzione comune peraltro che l' Ufologia, e di conseguenza gli studiosi di U.F.O. propendono, e sostengono, l 'ipotesi extraterrestre.

Niente di più sbagliato.

Si tratta di luoghi comuni creati dalla cattiva informazione (soprattutto dei media) e alimentati dall' ignoranza (intesa come non conoscenza approfondita del fenomeno).

Per essere precisi, diremo che:
a:) Il fenomeno U.F.O. è l' insieme dei rapporti di avvistamento.
b:) U.F.O. è la causa ignota che li genera.

c:) L' ufologia è lo studio del fenomeno U.F.O. (inteso come analisi del suddetto, con lo scopo di scoprirne la causa che lo genera, qualunque essa sia).

Il fenomeno U.F.O. esclude qualsiasi discussione sulla sua realtà, esiste in quanto esistono i rapporti di avvistamento. Per ciò che causa questi rapporti, ad oggi prove concrete non ce ne sono, ma solamente ipotesi.

Ma di questo parleremo più avanti.

Per gli scettici qualsiasi stimolo che provochi un rapporto è, per definizione un U.F.O. Alla base di questo atteggiamento sta la convinzione che tutti i rapporti siano frutto di fenomeni noti mal interpretati, di allucinazioni o di frodi. Dietro una convinzione così assoluta non può non nascondersi un atteggiamento pregiudiziale: quello per cui l' U.F.O., in quanto fenomeno "nuovo e sconosciuto" non possa esistere.

Però neanche loro sono mai riusciti a spiegare con qualcosa di convenzionale quella percentuale di casi a cui non si è riusciti ad attribuire qualcosa di conosciuto.

I possibilisti, invece, attribuiscono il termine U.F.O. ai soli rapporti inesplicati. Inoltre ritengono che una grossa percentuale di avvistamenti può e deve essere scartata, poichè si tratta di un' errata interpretazione di fenomeni naturali o di velivoli convenzionali, di allucinazioni o frodi. il risultato di questa "pulizia" è una percentuale di testimonianze che non può, dopo attente verifiche, essere attribuita ad equivoci, fantasia o mistificazioni, e che costituisce il "segnale" di un fenomeno sconosciuto.

A conclusione di questa premessa, possiamo riassumere quanto sopra in questi punti:

1) U.F.O. non significa necessariamente "disco volante".

2) Il fenomeno U.F.O esiste, supportato da rapporti provenienti da ogni parte del mondo.

3) Cosa sia che provochi il fenomeno U.F.O. (quella parte di rapporti a cui non si è riusciti a dare una spiegazione convenzionale), è tutt' ora da scoprire.

4) L' Ufologia studia i rapporti del suddetto fenomeno, al fine di dare una spiegazione a quella percentuale di casi inesplicati.

Dopo la premessa è auspicabile da chi proseguirà la lettura di questa pagina una visione più obiettiva dell' argomento, un' analisi priva di pregiudizi ed un atteggiamento di conoscenza al fine di comprendere appieno il problema, per poi trarne le proprie idee e convinzioni.

L' INIZIO

COME TUTTO COMINCIO' L' ESTATE DI CINQUANTATRE ANNI FA

"Procedevano a tremenda velocità e sobbalzavano come piattelli (flying saucers) sull' acqua": con queste parole un uomo d' affari americano, Kenneth Arnold, provetto pilota, descriveva gli insoliti oggetti volanti da lui osservati nel pomeriggio del 24 giugno 1947, mentre sorvolava una zona montuosa della costa occidentale degli Stati Uniti.

I giornali diedero grande risalto all' avvistamento, anche se non era il primo segnalato nel corso di quell' anno, e il termine "flying saucers", tradotto in "disco volante", divenne impropriamente sinonimo di U.F.O., che in realtà significa semplicemente "Unidentified Flying Objects" ossia , in italiano Oggetto Volante Non Identificato (O.V.N.I.)

Forse proprio il termine strano di "disco volante" ha fatto sì che molti seguaci della scienza ufficiale non abbiano preso sul serio gli UFO. Solo alcuni si sono preoccupati di compiere ricerche sul fenomeno, che può sicuramente essere considerato il più insolito dei nostri tempi.


Kenneth Arnold ai tempi del famoso avvistamento ed oggi con un disegno degli oggetti volanti da lui osservati

Certo, quello di Arnold non fu il primo avvistamento di quel periodo: per settimane si erano visti oggetti anomali solcare il cielo, ma gli avvistatori non denunciarono il fatto, per timore di passare per visionari. Il risultato della testimonianza di Arnold fu spingere queste persone a riferire le loro osservazioni. L' avvistamento di Arnold venne riportato seriamente dalle agenzie di stampa, e ciò incoraggiò i testimoni di avvistamenti sia precedenti che successivi a raccontare quanto avevano visto.

L' "ondata" del 1947 è la più affascinante per la sua irripetibile posizione nell' ufologia. Nel 1947 non c' erano pregiudizi nè preconcetti e non esistevano precedenti cui confrontarsi. A parte la fantascienza, non c' era posto nella vita quotidiana per questo genere di avvenimenti.
Gli avvistamenti si moltiplicarono ed alla gente che chiedeva alle autorità cosa fossero quegli oggetti insoliti che volavano sulle loro teste, queste cercavano di dare spiegazioni razionali ed a volte un po' fantasiose. Comunque sia, la cosa preoccupò notevolmente alcuni enti governativi e furono istituite alcune commissioni d' inchiesta per dare una spiegazione (o per insabbiare) al fenomeno degli avvistamenti.

Intanto cominciavano a farsi strada tra le persone alcune ipotesi sull' origine di questi oggetti volanti.

Gli americani pensavano si trattasse di velivoli segreti sovietici. Alcuni teorizzarono l' ipotesi extraterrestre dei "dischi volanti".

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