MYSTERI DELLA TERRA

Le Piramidi di Giza Il Triangolo delle Bermuda Tunguska Nazca
Atlantide Lemuria Mu Gondwana

LA SFINGE

META' UOMO E META' LEONE, LA STATUA CHE STA' DI GUARDIA ALLE PIRAMIDI DI GIZA E' STATA A LUNGO MOTIVO DI MERAVIGLIA.

ORA LA SCIENZA CERCA DI SPAZZAR VIA GLI STEREOTIPI ED I PREGIUDIZI CHE L' ACCOMPAGNANO DA SEMPRE.


La Sfinge

Ogni mattina, da millenni, vede sorgere il sole davanti a sè.

E' la Sfinge di Giza, la più imponente statua in pietra mai costruita al mondo. Avvolta da un alone enigmatico, essa è il simbolo dell' Egitto, ma anche del mistero stesso.


Secondo la teoria più consolidata, la Sfinge fu costruita attorno al 2500 a.C. dal faraone Chefren. Perciò, quando nel 1991 si è dimostrato, con una serie di prove geologiche, che essa fu costruita almeno 6000 anni prima di Cristo - e quindi 3000 anni prima che avesse inizio la civiltà Egizia - il mondo piuttosto conservatore dell' egittologia fu scosso da un' ondata di incredulità. Per la verità, era opinione comune fra gli egittologi del XVIII secolo che la Sfinge fosse più antica delle piramidi.

Ma nel novecento si è imposta una teoria diversa, e cioè che fosse stata costruita tra il 2520 e il 2494 a.C., durante il regno di Chefren: opinione accettata unanimamente (e abbastanza passivamente) dagli egittologi. Ci sono voluti 15 anni di sforzi continui da parte di un uomo, solo contro tutti, per cominciare a cambiare il modo di pensare: quest' uomo è lo statunitense John Anthony west, scrittore ed egittologo autodidatta.

La ragione che ha spinto gli egittologi a credere che la Sfinge sia stata costruita da Chefren sta nel fatto che il suo viso assomiglia a quello del faraone, immortalato in una statua che è conservata nel Museo Egizio del Cairo. Usando metodi piuttosto insoliti, West evidenziò grosse lacune nell' accostamento tra Sfinge e faraone e sulla loro pretesa rassomiglianza. Si avvalse dell' aiuto del tenente Frank Domingo del Dipartimento di Polizia Giudiziaria di New York, che aveva accumulato una grande esperienza ricostruendo per il tribunale visi sfigurati e mutilati. Domingo mise a confronto i due volti e, dopo aver realizzato disegni dettagliati di entrambi, concluse che le due statue raffiguravano individui diversi: "Se in futuro si troveranno prove irrefutabili che la Sfinge rappresenta Chefren, vorrà dire che chi ha ritratto il faraone era un incapace".


La comparazione tra i lineamenti di Chefren e quelli della Sfinge

Molti egittologi non presero nemmeno in considerazione il lavoro di Domingo. James Romano, del Brooklyn Museum di New York, disse che l' arte egizia non era fotografia, ma realtà idealizzata": l' analisi di Domingo, insomma, non aveva alcun valore. West tentò allora un' altra strada: Si prefisse di dimostrare che l 'erosione della Sfinge non era dovuta al vento del deserto ma alla pioggia. L' ultima grande pioggia si era avuta dopo l' ultima era glaciale, cominciata circa 12000 anni fa.
West aveva un solo modo di provare la teoria dell' erosione: chiedere la collaborazione di geologi di consolidata fama accademica.

Dopo una lunga ricerca, trovò finalmente in Robert Schoch, dell' Università di Boston, uno studioso di ampie vedute disposto ad ascoltarlo. L' esame compiuto da Schoch confermò che il corpo della Sfinge e le pareti della grande fossa in cui essa si trova mostravano i segni tipici di erosione da acqua. Non solo: scoprì che il monumento ed il complesso di templi che sorge nelle vicinanze erano scolpiti nella stessa pietra.

Si presentava dunque un' anomalia piuttosto strana:La Sfinge ed i muri che la circondavano erano stati erosi così vistosamente da mostrare nella pietra solchi profondi un metro. Ma identici strati di roccia vicini eranoa appena stati alterati. Ciò significava che la Sfinge era stata scolpita in varie fasi: le pietre squadrate e scolpite per prime erano state esposte all'erosione della pioggia, le ultime a quella del vento. Allo scopo di dare maggior peso alla sua teoria, West volle scoprire quando era stata scolpita la pietra attorno alla Sfinge. In questo modo avrebbe scoperto anche quando era stata costruita. Coinvolse nella ricerca Thomas Dobecki, un sismologo di Houston. Analizzando l' erosione dell' acqua sul terreno attorno alla Sfinge, Dobecki potè calcolare quando fu scolpita la roccia. il criterio era questo: quanto più in profondità aveva agito l' erosione dell' acqua, tanto più a lungo la pietra in superficie era stata esposta alla pioggia.

Gli esperimenti di Dobecki e le osservazione di Schoch dimostrarono che il corpo della Sfinge era stato scolpito in fasi distinte, e che la parte anteriore del monumento, profondamente erosa, era più antica di crica 3000 anni rispetto alla parte posteriore. La conclusione di Schoch fu che Chefren, avendo trovato la Sfinge non ancora terminata, la completò e restaurò insieme con i templi intorno, facendo sistemare lastroni di granito sopra il calcare. Tenendo conto dell' antichissima origine della Sfinge, bisogna presumere che si siano succedute diverse operazioni di restauro. In proporzione, la testa è più piccola del corpo e questo lascia pensare che Chefren abbia ordinato di rimodellarla nello stile dell' epoca. Ma le ricerche di Dobecki rivelarono un' altro segreto: 5 metri sotto le zampe anteriori della Sfinge si aprivano diversi tunnel inesplorati ed un' ampia sala rettangolare. Secondo Dobecki quella sala era opera dell' uomo.

A questo si aggiunse un tocco di meraviglia quando ci si ricordò di una profezia di Edgar Cayce, il celebre "profeta dormiente" americano. Cayce era andato in trance il 29 ottobre del 1935 ed aveva esplorato con i suoi poteri di sensitivo le epoche precedenti all' antico Egitto. Egli disse che i sopravvissuti di Atlantide erano emigrati in Egitto 10500 anni prima di Cristo ed avevano costruito la Sfinge e la Grande Piramide nel primo secolo del loro arrivo. E non basta: Cayce predisse che, prima della fine del XX secolo, "una sala antica contenente documenti storici sarebbe stata scoperta là dove la linea dell' ombra e della luce cade tra le zampe della Sfinge". all' interno della sala ci sarebbe stata una biblioteca ricca di testi su Atlantide. Prudentemente, data anche la sua illustre reputazione accademica, Schoch ha concluso che la Sfinge fu costruita non più di 8500 anni fa e non ha voluto addentrarsi in argomenti che esulassero dalla sua competenza di geologo. West invece è meno cauto. Secondo lui la Sfinge ha almeno 12000 anni.

Comunque sia la scienza è orientata a fissare la data di costruzione della Sfinge in epoca assai più antica di quella comunemente accettata. E finora gli egittologi non sono stati capaci di opporre solidi argomenti. Resta da rispondere al' interrogativo più importante: chi ha voluto e costruito la Sfinge? Un numero crescente di ricercatori, compresi alcuni scrittori di successo come Graham Hancock, Robert Bauval e Colin Wilson, crede che il fatto di situare più indietro nel tempo la data di costruzione della Sfinge sia già la prova che essa dovette essere stata realizzata da una civiltà scomparsa. Addirittura Atlantide.

Nel 1993 West avanzò l' ipotesi che proprio questa fosse la soluzione. Lo si desume dalla risposta rabbiosa avuta da Zahi Awass, direttore generale della Piana di Giza, che cacciò letteralmente West edi suoi collaboratori vietando ogni ulteriore ricerca. Da allora, però c' è stato uno strano cambio di atteggiamento da parte delle autorità egiziane. Nell' aprile 1996, per esempio, il miliardario americano Joseph Schor ha avuto il permesso di continuare le ricerche sulla Sfinge. Schor è in stretto raporto con l' Associazione per le Ricerche ed il Progresso Morale, una grossa organizzazione che si propone di diffondere gli insegnamenti del profeta Edgar Cayce. Nello stesso tempo, Schor ed Hawass hanno annunciato che sotto la Sfinge ci sono tunnel segreti e stanze, che presto saranno aperti e mostrati in diretta televisiva in tutto il mondo.

Speriamo.

Le Piramidi di Giza Il Triangolo delle Bermuda Tunguska Nazca
Atlantide Lemuria Mu Gondwana

TORNA ALLA HOME PAGE

TORNA ALL' ELENCO