La Battaglia del Grumone (30 VI 1648).
Guerra dei Trentanni in Italia.
Gli Spagnoli.
Luis de Buenavides Carillo Toledo marchese di Caracenas governatore spagnolo di Milano schiera 10.000 uomini dietro al
"trincerone", linea forticata eretta in difesa di Cremona, di terra e fascine, lunga 15 chilometri da San Bernardo, dietro
il torrente Rebocco fino al Grumone, munita da Pozzaglio al Grumone di mezzelune, baluardi e rifugi muniti di feritoie.
Il presidio spagnolo è guidato dal maestro di campo generale Marchese Serra ed è rinforzato dalla milizia
cittadina guidata dal principe Trivulzio e da Demanzi. In tutto 10.000 uomini: i borgononi e gli svizzeri all'ala destra,
gli spagnoli al centro, i lombardi ed i napoletani all'ala sinistra.
I Franco-Estensi.
Il maresciallo Du Plessis e Francesco I d'Este duca di Modena si appostano di nascosto presso il "Trincerone" con 12-14.000
franco-estensi (notte del 29 VI 1648) ed il giorno successivo attaccano in tre colonne guidate dal maresciallo di
Bossiac, dal marchese di Navailles e dal maresciallo di Laleu.
La Battaglia.
Una colonna attacca il ponte di Molinazzo, difeso dal tercio del maestro di campo Cignarca, è respinta due
volte ma alla terza abbatte il cancello con le scuri e respinge i difensori. Il figlio del maresciallo du Plésis
rimane tra i caduti.
Un'altra colonna esce da un boschetto ed attacca un passaggio interrato nel cavo di Robocco, ma i difensori resistono, e
cedono solo dopo che sono presi sul fianco dalla prima colonna. Gli spagnoli sono sconfitti, lasciano tra i caduti il
capitano Bianchi, tra i feriti il capitano Mariani e tra i prigionieri i capitani Menenti e Preda.
I franco-estensi prendono tre pezzi d'artiglieria e li voltano contro gli spagnoli.
Il maestro di campo Quintana raccoglie parte dei fuggitivi e torna all'attacco ma è sconfitto lasciando tra i caduti
il capitano Durazzo. La cavalleria cremonese carica gli attaccanti tra Pozzaglio e Brazzuoli ma il capitano Visconti
è uccido da un colpo di carabina.
La ritirata degli spagnoli è coperta da 14 squadroni guidati dal marchese di Caracenas che sono attaccati da 4
squadroni francesi guidati da Navailles, ai quali si uniscono altre forze guidate da Du plessis. La cavalleria spagnola
è sconfitta e gli inseguitori causano agli spagnoli in ritirata 3.000 tra caduti e prigionieri, catturano numerosi
cannoni, bandiere e parte del bagaglio.