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LA GUERRA DEI TRENTANNI

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Periodo Danese (1625-1629).

Guerra dei Trentanni.

Alleanze Fragili.
La Francia, guidata dal cardinale Richelieu, firma con le Provincie Unite un’alleanza a Compiègne (10 VI 1624), alla quale aderiscono Giacomo I Stuard re d’Inghilterra (15 VI), Cristiano IV di Holstein re di Danimarca e di Norvegia (9 VII) e Gustavo Adolfo II Vasa re di Svezia (9 VII). L’elettore calvinista Georg Wilhelm margravio di Brandeburgo si allea alle Provincie Unite (23 X 1624).
Provincie Unite, Inghilterra, Brandeburgo e Palatinato progettano la creazione di un esercito coalizzato in Germania ed offrono il comando a Gustavo Adolfo re di Svezia (1624). Cristiano IV re di Danimarca, allarmato dalla possibile egemonia svedese nel Baltico, offre di guidare una campagna diversiva nei Paesi Bassi con 30.000 uomini (I 1625).
La dieta della Bassa Sassonia, minacciata dall'esercito della Lega Cattolica guidato da Jan Tserclaes conte di Tilly, nomina presidente Cristiano IV (V 1625).
Con il trattato di Monzòn (2 V 1625), la Francia chiude la Guerra della Lega di Avignone ed abbandona i propri alleati. Guastavo Adolfo rifiuta di combattere come subordinato ed esce dall'alleanza (estate 1625).

L'Intervento Danese.
Cristiano IV re di Danimarca entra in guerra contro il parere del cosiglio in forza della sua autonomia come duca di Holstein, arruola truppe in Bassa Sassonia, ottiene scarsi aiuti economici dagli olandesi ed un contingente di coscritti inglesi guidato dal colonnello Morgan per un totale di 20.000 uomini.
L'imperatore affida l'incarico di creare un proprio esercito a Wallenstein, che grazie ai dominî personali in Boemia assolda ed equipaggia 20.000 uomini e riceve 6.000 valloni da Isabella governatore dei Paesi Bassi spagnoli. I problemi logistici sono risolti da Wallenstein lasciando che le truppe saccheggino liberamente anche in territorio alleato.
I protestanti attaccano da tre diresionzi (1625):


La Battaglia del ponte di Dessau.
Peter Ernst II conte di Mansfeld riprende l'avanzata (1626).
Wallenstein blocca il passaggio dell’Elba presso Dessau (Dessauer Brücke) con un forte distaccamento e nasconde il grosso delle proprie truppe. Il conte di Mansfeld giunge con 7-12.000 uomini ed attacca la testa di ponte (25 V 1626), accolto dall’ottima e micidiale artiglieria imperiale.
I difensori, rinforzati dal grosso, respingono gli assalti, la sera avvolgono gli attaccanti e li costringono a ritirarsi lasciando 3.000 caduti (8.000 in altre fonti). È la prima vittoria di Wallenstein che soprannomina "Tinten-Fressen" (Divoratore d’Inchiostro) il suo denigratore colonnello lussemburghese Johann Aldringen signore di Roschitz.
Mansfeld si ritira a nord-est, passa il Brandeburgo neutrale ed indifeso, raggiunge la Slesia inseguito da Wallenstein (VIII), riporta una vittoria presso Oppeln ma deve rifugiarsi nei Balcani e muore a Rakovitza, presso Sarajevo (29 XI 1626).
Wallenstein occupa il Magdeburgo, Halberstädt, il Brandeburgo e parte della Boemia.

La Battaglia di Lutter.
Christian di Brunswick invade l’Assia è costretto a retrocedere e muore (16 VI 1626).
Cristiano IV re di Danimarca risale il Weser verso la Turingia (VIII 1626), ma Tilly riceve 8.000 uomini da Wallenstein inducendono a ritirarsi.
Dopo tre giorni di scontri tra le retroguardie danesi e le avanguardie imperiali, i danesi offrono battaglia ma sono sconfitti a Lutter am Barenberge (27 VIII 1626). Tilly occupa il vescovado di Hildesheim, gli spagnoli ed i bavaresi occupano la Renania.
Gábor Bethlen principe di Transilvania conclude la pace con l'Imperatore (estate 1626) e sposa Caterina, sorella del duca di Brandeburgo (1626).

L’Insurrezione Contadina in Alta Austria.
Nell’Alta Austria insorgono contro gli Asburgo 70.000 contadini guidati da Stephan Fadinger che dispone anche di 30 cannoni ed innalza bandiere nere con il teschio, sconfigge a Wels il governatore Herbersdorf (VI 1626) e lo assedia a Linz (24 VI) ma muore durante l’assedio.
Gli insorti sconfiggono nuovamente gli imperiali a Wels (10 X 1626) ma interviene Gottfried Heinrich conte di Pappenheim (genero di Herbersdorf e già al servizio della Spagna) con forze superiori, li sconfigge nella campagna collinosa presso Wolfsegg, serrandoli con la propria cavalleria contro l’abitato, vince nuovamente a Gmunden, Vocklabrück e Wolfsegg. La vittoria è celebrata offrendo una statua dorata a San Giorgio.

Il Piano Baltico di Wallenstein e L'Editto di Restituzione.
Giovanni Giorgio von Arnim è inviato da Wallenstein ad invadere i territori dell’elettore calvinista Georg Wilhelm margravio del Brandeburgo (primavera 1627).
Wallenstein ottiene la nomina a duca di Maclemburgo (11 III 1628) e con 25.000 uomini pone l’assedio a Stralsunda (6 VII), ma l’importante porto baltico resiste grazie all’aiuto di 900 scozzesi del reggimento Munro al soldo della Danimarca (lascia 500 caduti e 400 feriti), 400 danesi e 500 svedesi guidati dallo scozzese Alexander Leslie.
Cristiano di Danimarca sbarca in Pomerania con un esercito di soccorso ma Wallenstein lascia l’assedio (28 VII) e lo sconfigge a Wolgast (2 IX).
L’imperatore Ferdinando II d’Asburgo emana L’“Editto di Restituzione” (6 III 1629) che impone ai riformati la restituzione ai cattolici dei 2 arcivescovati, 12 vescovati ed altri beni ecclesiastici della Germania Settentrionale incamerati nel 1552. L'editto colpisce in particolare il calvinista Georg Wilhelm margravio di Brandeburgo (per il vescovato di Magdeburgo), che si è alleato alla Danimarca.
Ferdinando II inoltre proibisce la religione protestante nella città imperiale di Augusta (8 VIII 1629) esiliando 8.000 persone, e sequestra il ducato di Mantova dove si è estinta la casa ducale, inimicandosi il Papa.
Wallenstein fa occupare il vescovado di Halberstrad e le terre dei conventi nel Würtemberg, costringe Cristiano di Danimarca a firmare la pace a Lubecca (7 VI 1629) con la quale riconosce la sovranità imperiale su Holstein, Stormarn e Ditmarschen, ponendo fine alla fase danese della guerra.

La Dieta di Ratisbona.
Alla Dieta Imperiale di Ratisbona (VII-IX 1630), Maximilian di Baviera, spalleggiato dal papa e dalla Francia, ottiene dall’imperatore Ferdinando II d’Asburgo la deposizione di Wallenstein (3 VIII 1630). Tilly smobilita le truppe imperiali inglobandone un quarto nell'esercito della Lega Cattolica.
Ferdinando II, spalleggiato dalla Spagna, chiede inutilmente la guerra contro le Provincie Unite, la nomina del figlio a Re dei Romani ed il sequestro del ducato di Cleves-Jülich, deve invece impegnarsi a non dichiarare nuove guerre senza consultarsi con i Principi Elettori.
La Dieta Imperiale conferma l'Editto di Restituzione (ma non entra mai in vigore).


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