Il Periodo dei Torbidi (1605-1613), la Guerra d'Ingria (1610-1617)
e la Guerra di Kalmar (1611-1613).
Guerre Rinascimentali sul Baltico.
La Fine della Dinastia Rurik.
Dopo la morte dello czar Boris Feodorovich Gudunov (1598- 23 IV 1605), cognato di Teodoro, sale al trono suo figlio Teodoro
che è deposto il mese successivo. Termina la dinastia Rurik ed inizia "Il Periodo dei Torbidi" (Smutnoe
Wremja, 1605-1613), caratterizzato da rivolte interne ed invasioni straniere.
Il cattolico Demetrio, creduto il figlio di Ivan IV assassinato nel 1591, con avventurieri cosacchi, lituani e polacchi, tra
i quali numerosi esiliati dopo il fallimento della ribellione di Zebrzydowski, occupa Mosca (20 V 1605) e si proclama czar,
ma si scopre che è invece un monaco impostore; Mosca insorge ed è ucciso (1606) assieme a 500 polacchi.
È quindi detto Lzhye Dimitrii I (Primo Pseudo-Dimitri). Al suo posto è proclamato il boiaro
Vasili/Vasilij/Vassilij/Basilio IV Shuiski/Szujski/Šujskij/Shuiskij (1 VI 1606), ma sei mesi dopo insorgono 12.000 cosacchi
del Volga, guidati da Ivan Bolotnikov (cosacco).
Gli avventurieri polacchi e lituani appoggiano le pretese al trono dell'ucraino Michail Molchanov (VII 1607-1609), secondo
Pseudo-Dimitiri, che si unisce ad Ivan Bolotnikov, ai cosacchi del Don guidati da Zarutzkij, ed occupa Tushino (V 1608), da
dove inizia a lanciare numerese scorrerie ed è quindi detto "Bandito di Tushino".
Basilio IV raggiunge una tregua di 4 anni con Sigismondo III Vasa re di Polonia (1608), che richiama invano gli avventurieri polacchi,
Ai Banditi di Tushino si uniscono Pskov, Nöteborg e Kexholm (autunno 1608).
L'Intervento Svedese in Russia.
Basilio quindi si allea a Carlo IX Vasa re di Svezia, che dal 1600 è in guerra con il nipote Sigismondo III Vasa re
Polonia. Il trattato di Vyborg (II 1609) sancisce la cessione della Karelia alla Svezia in cambio dell'intervento di un
esercito di 5.000 uomini. La tregua tra Spagna e Province Unite (1609) rende disponibili numerosi condottieri e truppe
mercenarie.
L'abile Dmitrii Skopin-Shuisky/Szujski, nipote di Basilio, con truppe francesi, scozzesi e finlandesi guidati da Jacob de La
Gardie sconfigge le truppe di Dimity II Samozwanc (Secondo Pseudo-Dimitri) ed occupa Mosca (12 III 1610). I Banditi di
Tushino, abbandonati dai boiari e dai proprietari terrieri, fuggono a Kaluga. Il vincitore Dmitrii Shuisky tuttavia muore
avvelenato (IV 1610).
Michail Molchanov è catturato e giustiziato.
L'Invasione Polacca in Russia (1609-1619).
Sigismondo III re di Polonia ed il grande hetman Stanilaw Zólkiewski invadono la Moscovia con 5.556 ussari,
1.670 cavalieri cosacchi, 3.200 fanti polacchi (forniti dai nobili, mercenari e leve), 700 ungheresi, 500
wybraniecka (fanti scelti della corona), 400 guardie, 1.500 mercenari occidentali e 5.000 cosacchi zaporog, per un
totale di 9-13.000 uomini.
I polacchi assediano Smolensk (IX 1609), che si è dichiarata per lo czar Basilio IV, raggiunti dai Banditi di
Tushino che con il trattato di Smolensk (II 1610) abbandonano Dimity II Samozwanc e riconoscono come czar a Vladislav,
figlio di Sigismondo, in cambio dei privilegi già goduti dalla nobiltà polacca.
Basilio IV firma un nuovo accordo con gli svedesi che si impegnano ad inviare altri 4.000 uomini in cambio della cessione di
territori non specificati (16 XII 1609). Dmitrii Szujski, fratello di Basilio IV, e Jacob de La Gardie marciano su Smolensk.
Sigismondo resta all'assedio ed invia contro l'esercito di soccorso il grande hetman Stanilaw Zólkiewski con 12.300
uomini (6 VI 1610).
Un contingente moscovita guidato da Ivan Chowanski ingaggia presso Bialej un combattimento contro un piccolo contingente
polacco guidato da Alexander Gosiewski, ma si ritira all'avvicinarsi di Zólkiewski.
Zólkiewski avanza con 12.000 uomini (22 VI) verso il grosso dei russi (48.000 uomini) proveniente da Kalug, raggiunge
il campo fortificato dell'avanguardia (23 VII), 8.000 russi guidati da Hrihorij Walujew presso il villaggio di
Carowa-Zajmiszcze, lo circonda, l'attacca di sorpresa. I russi cercano di fuggire ma lasciano numerosi caduti e sono
costretti a chiudersi nell'accampamento. I polacco-lituani erigono alcuni fortini. Sono in arrivo 35.000 russi.
Zólkiewski lascia il conte Chmielnicki con 800 fanti, 700 cavalieri e 4.000 cosacchi al blocco ed avanza contro il
grosso degli avversari (3 VII), anche se i due ultimi giorni la pioggia ha reso impraticabili le strade, la notte attraversa
in colonna le foreste e si schiera tra i villaggi di Pirniewo e Woskriesienska. I russi si schierano ed erigono
fortificazioni campali ma subiscono la grave sconfitta di Klusina (4 VII 1610). L'avanguardia
russa assedianta non ha sentito i rumori della battaglia. Il giorno seguente, vedendo i prigionieri e gli stendardi
catturati, Hrihorij Walujew negozia la capitolazione.
Jacob de La Gardie è costretto a ritirarsi a Viborg con 400 fanti svedesi e finlandesi.
Un gruppo di boiari depone Basilio IV (17 [27] VII 1610). I Polacchi arrivano a Mosca (3 VIII) e trattano il riconoscimento
di Vladislav Vasa come czar in cambio della sua conversione alla religione ortodossa, l'integrità territoriale ed il
rispetto delle prerogative della nobiltà russa (fino al 27 VIII). Mosca apre le porte (8 IX). Wasyl e Dimity Szujski sono
prigionieri dei polacchi. La popolazione di Mosca giura fedeltà a Vladislav Vasa.
Sigismondo III, che si era dichiarato favorevole (II 1611), rifiuta di ratificare l'accordo, chiede per sé il trono
russo e richiama Zólkiewski in Polonia, lasciando una guarnigione nel Cremlino (X 1610). I disordini causano il
"Grande Incendio di Mosca" (1611). I boiari si ribellano. Il patriarca Hermogen scioglie la popolazione dal giuramento. I
polacchi ottengono la resa di Smolensk (VI 1610) ma il principe Pojarzki/Pozharsky raduna una milizia nazionale
(opolenie), sconfigge i cosacchi ribelli (1612), libera Mosca (III 1612), assedia la guarnigione polacca del
Cremlino, che dopo 19 mesi si arrende ed è trucidata (22 X 1612). I polacchi guidati dal principa Vladislav avanzano
verso Mosca (X 1612).
Guerra d'Ingria - Prima Fase (1610-1611).
La deposizione di Basilio IV trasforma gli svedesi suoi alleati in invasori: inizia la Guerra d'Ingria (VIII 1610).
La popolazione della Karelia, esortata dal vescovo Silvestro, rifiuta di sottomettersi agli svedesi e raduna 2.000
combattenti. Jacob de La Gardie riceve rinforzi a Viborg, assedia la fortezza di Korela (IX 1610), difesa da 500 soldati e
2.000 volontari, e ne ottiene la resa (2 III 1611). Gli ultimi 100 difensori ottengono di andarsene con le armi e le
bandiere. La città è rinominata Kexholm e la Karelia è eretta a contea, ma i locali proseguono la
guerriglia guidati da Maxim Räsänen (figlio di Luka Räsänen).
La Gardie blocca Novgorod, benché sia privo d'artiglieria. La fanteria effettua un attacco diversivo notturno (15 VII
1611) mentre la cavalleria di Cobron ed Horn attaccano una porta. La città è presa ed il castello si
arrende.
La Gardie candida al trono russo Gustavo Adolfo, figlio di Carlo IX, o suo fratello undicenne Carlo Filippo, secondogenito
(23 VII 1611) ma la madre lo trattiene in Svezia.
Evert Horn prende Kopore, assedia Jama e sconfigge i cosacchi (18 III 1612), causando 800 caduti. Ljapunov è ucciso
dai cosacchi alleati. Horn ottiene la resa di Jama, assedia Ivangorod, prende Gdov, effettua una puntata contro Pskov
poi torna a Ivangorod e ne ottiene la resa (XII 1612).
Sigismondo III Vasa re di Polonia firma una tregua con la Svezia (1611, fino al 1614) e si allea all'imperatore Mattia
d'Asburgo (1613), scambiandosi la promessa di aiuto contro ribelli interni.
La Guerra di Kalmar (1611-1613).
La Danimarca non ha riconosciuto le pretese svedesi sulla Lapponia.
Cristiano IV re di Danimarca e Norvegia approfitta che la Svezia è impegnata in Russia e Livonia, che Carlo IX è
malato, ingaggia parecchie migliaia di mercenari tedeschi e dichiara guerra (4 IV 1611). Poché il consiglio danese è
contrario alla guerra, la dichiarazione è fimata come duca di Holtstein.
I Danesi prendono Kalmar (27 V 1611). Gli svedesi mobilitano 25.000 uomini, rioccupano Kalmar, difesa da 13.000
danesi (12 VI 1611). I danesi (12.300) sconfiggono gli svedesi (21.000) a Kalmar (17 VII 1611), nuovamente a Ryssby (30 VII-2
VIII 1611) e riprendono Kalmar (3 VIII 1611). Carlo IX re di Svezia fronteggia tutta l'estate i danesi, sfida invano
Cristiano a duello, e mentre torna a Stoccolma muore di attacco cardiaco (30 X 1611).
Sale al trono il figlio sedicenne Gustavo II Adolfo Vasa (1611-1632). Gli svedesi devastano la Scania settentrionale. Gustavo Adolfo
cade con cavallo e armatura nel lago ghiacciato di Västra Göigne ed è salvato dal suo seguito.
I danesi sono respinti da Gullberg (I 1611) dove alla difesa partecipino anche le donne. Gustavo Adolfo con 3.000 svedesi
è sorpreso e sconfitto da Rantzau a Vittsjö (11 II 1612). I danesi sono sconfitti a Kolleryds (21 II 1612) ma prendono
Älvsborgs (V 1612), togliendo alla Svezia l'unico porto sul Mare del Nord, e Gullberg. La flotta danese è respinta da
Stoccolma. Proseguono soprattutto le reciproche devastazioni.
Con la pace di Knäred (18/28 I 1613), mediata da Giacomo I Stuart re d'Inghilterra, la Svezia rinuncia alle pretese sull'Oceano
Artico, la Danimarca ottiene libertà di commercio a Riga e nei porti di Livonia e Curlandia, un grosso riscatto per la fortezza di
Älvsborgs (resa alla Svezia nel 1619) ed il diritto di includere le "Tre Corone" svedesi nel suo stemma.
I fondi permettono al re di Danimarca di erigere nuove città fortificate (Kristianstad, Varberg, Christiania e
Glückstadt), creare un corpo permanente di 4.000 uomini e fondare alcune compagnie commerciali. Una colonia è
fondata a Tranquebar, in India. Le vittorie sugli svedesi sono illustrate nella Sala dei Cavalieri del suntuoso castello di
Frederiksborg.
La Svezia si allea all'Olanda (1614) per 15 anni.
La Fine dei Torbidi.
Si riunisce un'assemblea nazionale (Zemski Sobor, I 1613) che proclama czar il giovane Mikhail Fyodorovitch
Romanov (21 II 1613 [calendario giuliano]-1646) la cui dinastia governa la Russia fino al 1762. Lo czar Mikhail Romanov occupa
Mosca (V 1613).
Carlo Filippo Vasa, pretendente svedese al trono russo, raggiunge infine Viborg, in Finlandia (VI 1613) ma dopo l'incoronazione di
Michele Romanov (VII 1613) torna in Svezia (inizio 1614).
La Russia è in mano ai militari e numerosi Sil'nye ljudi (Uomini Forti) si accaparrano le terre. Le opolenie
tolgono il basso Volga al ribelle cosacco Zarutsky (1614). Dopo il fallimento delle trattative tra Polonia e Russia mediate dagli
Asburgo (1615), il polacco Lisowski effettua una scorreria intorno a Mosca (1615-1616) e torna in Polonia.
Polonia-Svezia prolungano la tregua (1614, fino al 1616).
Guerra d'Ingria - Seconda Fase (1614-1617).
Dopo aver posto fine alla guerra di Kalmar ed aver prolungato la tregua con la Polonia, Gustavo II Adolfo Vasa re di Svezia
invia contro i russi 6.000 uomini, compresi numerosi mercenari scozzesi e tedeschi, che ottengono la resa della poderosa
fortezza di Nöteborg ed occupano Narva, ma sono a corto di provviste e soffrono la fame (sono segnalati casi di
cannibalismo).
Gustavo II Adolfo interviene personalmente ed assedia Pskov (1615), difesa da 3.000 russi. Dopo due mesi di vano
assedio il ministro Axel Oxenstierna lo convince a desistere.
Jacob de La Gardie resta con 2.000 uomini a Novgorod. Grazie alla superiorità numerica i russi riprendono Tichvin e
Gdoff (Augdow) ma sono sconfitti da La Gardie a Bronnicy (14 VII
1614). Gustavo Adolfo riprende a forza Gdoff (IX 1614) e rientra in Svezia in trionfo con La Gardie, troppo influente nei
paesi baltici. I russi prendono Pskov (9 X 1615) e sono assediati dagli svedesi. Cade Evert Horn, successore di La Gardie.
Gustavo Adolfo è tre mesi sotto la città assediata con 9.000 uomini e sono aperte trattative di pace (1615),
mediate da Inghilterra ed Olanda. Clas Sture è ferito mortalmente in combattimento e la famiglia, fautrice
dell'indipendenza svedese, si estingue.
Un migliaio di svedesi avanzano via terra e con navi da Kurkiyoki verso Olonets (1615) e sconfiggono i ribelli presso
Ristilahti ma devono rinunciare alla spedizione.
La pace di Stolbovo/Stolbova (27 II 1617) pone fine della Guerra d'Ingria; Michele Romanov è riconosciuto
czar ottenendo il ritiro della candidatura di Carlo Filippo Vasa, gli è restituita Novgorod dietro indennizzo di
20.000 rubli ma deve cedere alla Svezia la Karelia, l'Ingria nord-occidentale con Kexholm e Nöteborg (fortezza chiave
finlandese, odierna Schlusselburg), perdendo l'accesso al Baltico, deve rinunciare alle sue rivendicazioni sull'Estonia e
sulla Livonia.
L'Invasione Polacca in Russia - La Tregua di Deulina.
Scaduta la tregua Polacco-Svedese, gli svedesi devastano parte della Livonia e tolgono ai polacchi la fortezza di Dyjament (presso
Riga), Windawa, Pernau e Salis (VI-VIII 1617).
Il principe polacco Ladislao Vasa invade la Russia (1617), ottiene la resa di Vjazma ed investe Mo~ajks? (1618), raggiunto da 20.000
cosacchi zaporog guidati dall'hetman Petro Konashevych Sahaydachnyi, avanza su Mosca (fine IX) e tenta un attacco di sorpresa,
che però è respinto. La stagione avanzata ed i numerosi ammutinamenti nei due eserciti portano alla sospensione
delle ostilità.
I polacchi riprendono agli svedesi Dyjament e raggiungono un armistizio di tre anni con la Svezia (1618), che rende le piazze occupate
tranne Pernau.
La tregua di Deulina/Devulino/Dywlino (3 I 1619), presso Mosca, valida per 14 anni e mezzo, lascia Smolensk e Siewiersk alla
Lituania, Cernigov alla Polonia che non rinuncia alle sue pretese al trono russo. Filarete Romanov torna libero,
diviene patriarca di Mosca e partecipa al governo con il figlio Michele.
L'hetman cosacco Petro Sahaydachnyi, su pressioni polacche, riduce l'esercito a 3.000 uomini ma è destituito dai cosacchi
che eleggono hetman Borodawka.
In base al trattato del 1619, Sigismondo III Vasa permette agli Asburgo di reclutare 8-10.000 uomini (chiamati "Lisowczyk")
per reprimere la ribellione boema (è l'inizio della Guerra dei Trentanni).
La Riforma dell'Esercito Russo.
Michele Romanov fa impiantare in Russia officine di armi a inglesi, tedeschi ed olandesi ed accoglie nell'esercito reggimenti di
mercenari stranieri, ottiene l'aiuto svedese per organizzare il reclutamento e l'addestramento.
Sono formati reggimenti di tipo occidentale con soldati russi ed ufficiali protestanti dell'Europa Settentrionale (1630), che diventano
1/3 delle forze (1632), e sono arruolati 5.000 fanti stranieri (1631). L'equipaggiamento e le munizioni sono acquistati all'estero,
soprattutto in Inghilterra. L'olandese Arnoldo Vinnius fonda una fabbrica di armi a Tula, a Mosca si fondono cannoni.
Sono assegnate pomestje, proprietà non vendibili, in cambio del servizio militare come cavalieri, ma privi di
addestramento, censiti su un registro di leva. La fanteria (gli strelzy) in tempo di pace lavora nel commercio o
nell'artigianato.