La Battaglia di Klusina (4 VII 1610).
Periodo dei Torbidi (1605-1613)
I Russi.
Dmitrii Szujski, fratello dello czar Basilio VI, guida 30.000 russi, compresi la guardia reale, numerose milizie, i "figli di Boiari"
(cavalieri equipaggiati come i reiter occidentali) ed un contingente di cavalleggeri tartari, rinforzati da 5-6.000 mercenari svedesi,
francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi e scozzesi forniti dalla Svezia e guidati da Jakob de La Gardie e da Horn. L'artiglieria ammonta ad
11 pezzi.
L'ala destra (NW) è appoggiata ad una vasta foresta, al villaggio di Pirniewo e rinforzata da una ridotta, comprende i mercenari
stranieri. L'ala sinistra (SW) è appoggiata al fiume Gzac ed al villaggio di Woskriesienska; è formata dai russi, che occupano anche il
centro. La seconda linea è formata dalla cavalleria; reiter mercenari e boiari russi. Alle spalle dell'esercito si trovano i villaggi
di Bogajewo e Lagoczyche, davanti una serie di campi agricoli recitanti, dietro ai quali sono schierati i quadrati di picchieri,
archibugieri e moschettieri appoggiati al centro ed all'ala sinistra (dove i recinti offrono meno protezione) da cavalieri russi. Al
centro si trovano anche cavalieri smontati armati di carabine. Gli 11 cannoni apparentemente sono lasciati negli accampamenti.
Russi e mercenari hanno due accampamenti separati.
I Polacchi.
Il grande hetman Stanilaw Zólkiewski guida 5.666 ussari, 1.000 cavalleggeri, 200 fanti e 2 pezzi d'artiglieria (altre fonti indicano
5-10.000 uomini, dei quali 1.000 fanti, con 4 pezzi d'artiglieria.
Schiera in 5 reggimenti di cavalleria in linea, ciascuno con alcune compagnie (o bandiere) di riserva ed il suo reggimento personale
di riserva guidato da Janusz Porycki. All'estrema sinistra, presso i recinti, sono attesi anche 400 fanti cosacchi con 2 cannoni. L'ala
destra, contro i russi, è piè potente, mentre contro i mercenari è lasciato solo uno schermo di forze.
È presente anche Stanislaw Koniecpolski.
La Battaglia.
Gli ussari ingaggiano la fanteria russa al centro (ore 16:00), dietro i recinti e le fortificazioni, dapprima con pistole e moschetti, poi
con lance e spade. Gli squadroni freschi danno il cambio a quelli impegnati. Alcuni squadroni effettuano 8 o 10 cariche causando
alla fanteria russa gravi perdite.
Due cornette di reiter eseguono un contrattacco contro gli ussari, effettuando un poco efficace caracollo con pistole ed archibugi. La
ritirata per ricaricare le armi genera disordine ed è scambiata per una fuga, causa disordine tra i reparti di fanteria e di cavalleria
dietro. Alcuni cavalieri si ritirano fino all'accampamento. I polacco-lituani irrompono dietro i cavalieri in ritirata, mettono in rotta i
russi e li inseguono per 2-3 miglia facendo una strage. Parte delle forze è inviata in aiuto dell'ala sinistra contro i mercenari, ma con
pochi progressi fino all'arrivo dei fanti con i 2 cannoni, che abbattono parte dei recinti e dei moschettieri difensori. Cronache diverse
dichiarano che inglesi e scozzesi non hanno partecipato alla battaglia e che parte dei francesi (2 squadroni) sono passati con i
polacchi. I mercenari si ritirano ma sono caricati dagli ussari e messi a loro volta in rotta. I principi Andrew Golicyn e Danilo
Mezecki tentano inutilmente di convincere Janusz Porycki e far intervenire i 100 cavalieri freschi ritiratisi con lui nell'accampamento.
I mercenari che sono riusciti a ritirarsi ordinatamente nel proprio campo, vista l'inattività dal campo russo si ritirano per i
boschi.
I fanti arroccati nel villaggio di Pirniewo resistono fino a notte ed i polacchi, esausti si ritirano senza attaccare gli accampamenti
nemici ma raccogliendo molto bottino in carri, polvere da sparo, oro e argento, numerose bandiere e stendardi e tutti gli 11 cannoni.
La battaglia è durata 5 ore.
Gli sconfitti, tra battaglia e inseguimento, lasciano 5.500 tra caduti, feriti e disertori. I mercenari perdono 500-1.000 uomini, aprono
trattative ed ottengono di potersi ritirare dietro promessa di non combattere più i polacchi; 2.000 passano al servizio polacco
e solo poche centinaia restano al servizio russo.
I vincitori perdono 2-3-400 uomini e 400 cavalli (ma dichiarano 100 caduti) e tornano a Carowa-Zajmiszcze, accolti in tironfo da
festose salve d'artiglieria.