Napoleone invia 185.000 uomini sulla riva sinistra del Dnieper e li invia verso Smolensk. Le avanguardie francesi giungono di sorpresa davanti la città che richiama Bagration, seguito da Barclai de Tolly.
Il III C.A. (Ney) trova a Smolensk 20.000 russi guidati dal generale Rayewsky, raggiunti da altri 30.000 di Bagration (16 VIII).
I francesi, guidati dai generali Morand e Gudin attaccano i sobborghi di Roslaw e Mitislaw (ore 14:00 del 17 VIII), mentre sulla sinistra del Dnieper il generale Ledru prende il sobborgo di Krasnoi. A destra il V° C.A. (polacchi di Poniatowski) circondano il sobborgo di Nickolskoi, dove avvengono accaniti combattimenti.
La cavalleria del generale Bruyères caccia la cavalleria russa presso il sobborgo di Raczewska ed occupa l'altipiano che domina la città, dove i francesi piazzano 60 pezzi d'artiglieria ed aprono il fuoco contro i russi sulla riva opposta.
Tutti i sobborghi della riva sinistra sono presi dai francesi (ore 17:00).
I russi di Doctoroff, ridotti agli estremi, sono soccorsi dal corpo di Baggovouth. Il principe Eugene di Wüttemberg con una divisione di granatieri si unisce a Davout nell'assalto alla Porta di Malakuska. Ney assale una breccia ma è respinto. I polacchi attaccano porta Nicolskoi, dove in rinforzo giungono due battaglioni della guardia russa.
I 40.000 difensori abbandonano nelle mani francesi la città semidistrutta. Entrambi gli eserciti hanno subito molte perdite.