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Napoleone arriva a Rivoli la notte sul 14 (ore 2:00) e scopre che Joubert è stato
ricacciato tra il monte Tombasore ed il dosso San Marco, che sono in mano
austriaca.
Sulla carta risultano 18.000 francesi (compresi alcuni battaglioni della legione
Cispadana.) contro 27.000 austriaci, questi sono scarsi di cavalleria e di
artiglieria.
Alvinczy, con la cavalleria e l’artiglieria, è in fondo a val d’Adige sopra
Dolcè (9.000 uomini con 22 cannoni) con alcune grosse colonne scese dal monte
Baldo nella valle del Tasso presso Caprino (12.000 uomini).
Un reggimento della divisione Joubert con forti trinceramenti blocca il vallone di
Canale, collegamento tra la val d’Adige e la valle del Tasso. Il resto della divisione
(10.000 uomini e 14 cannoni) sono inviati a rioccupare monte San Marco ed il Trombasore
(ore 4:00), garantendo le ali della valle del Tasso e separando completamente i due
tronconi dell’esercito austriaco.
A giorno fatto gli austriaci attaccano i francesi su tutta la linea:
Joubert è respinto, una brigata all’ala sinistra è
sbaragliata e messa in fuga abbandonando il Trombasore,
all’altra ala gli austriaci prendono il colle San Marco,
la pressione austriaca nel Vallone, grazie all’appoggio
dell’artiglieria, costringe i francesi a ripiegare,
solo il centro francese nella valle del Tasso resiste.
Sul campo giunge l’artiglieria della divisione Massena seguita dalla fanteria (8.000
uomini) che Napoleone invia a riprendere il Trombasore.
Gli austriaci dal Vallone sboccano sul pianoro ma sono accolti dal tiro concentrato di
una quindicina di pezzi d’artiglieria dal monticello di Rivoli, caricati da Joubert,
Berthler (al centro), dalla cavalleria di Leclerc e Lasalle (sul fianco con 50
dragoni), e ributtati con l’artiglieria in fondo al canale. Qualche pezzo rimane in
mano francese.
I francesi riprendono il colle San Marco, attaccano frontalmente e sul fianco sinistro
la colonna austriaca che scende per val Tasso con pochi pezzi d’artiglieria da
montagna, e la respingono.
I francesi esultano per la vittoria (ore 14:00) ma sulle alture di Affi alle loro
spalle compare la colonna Lusignan (4.500 uomini), sorvegliata da 2 battaglioni
francesi (ha effettuato un largo ma lento giro per la sinistra francese). Napoleone
esclama “Soldati ! ecco là dei prigionieri per voi”. Infatti mentre Massena
attacca frontalmente gli austriaci con la 65esima mezza brigata appoggiata dai cannoni
da 12 libbre, alle loro spalle giunge Rey e dopo breve lotta gli austriaci si arrendono
quasi tutti.
Il giorno seguente prima dell’alba Jounert e Rey avanzano contro i fianchi austriaci
mentre Murat da Torri del Benaco muove per San Zeno di Montagna, lungo le falde della
Punta di Noale e li precede a Ferrara di Monte Baldo. Cinquanta soldati della 18esima
mezza brigata inducono alla resa 1.500 austriaci. Alvinczy sfugge per un pelo alle
maglie francesi ma lascia altri 7.000 prigionieri ed è incalzato fino oltre
Trento.
In mano francese restano 13.000 prigionieri e 9 cannoni.
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