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I Francesi.
I Francesi (28.000 uomini e 25 pezzi d’artiglieria) bivaccano sulle posizioni raggiunte il giorno precedente :
Divisione Gardanne (3.700 uomini): 6 battaglioni - A Pedrabona.
Divisione Chambarlhac (5.300 uomini): 9 battaglioni - A Marengo,
dietro la precedente.
Divisione Watrin (5.000 uomini): 12 battaglioni - In terza linea
all’altezza di casa Poggi.
Divisione Monnier (3.600 uomini): 8 battaglioni - Presso Torre
Gandolfi.
Guardia Consolare (1.200 uomini): 1 battaglione e 2 squadroni -
Presso Torre Gandolfi.
Divisione Lapoype (3.500 uomini): 9 battaglioni - Indietro a
Pontecurone.
Cavalleria di Murat (3.200 uomini): 38 squadroni - Due brigate
presso Spinetta (al centro), una presso Castelceriolo (destra) ed una presso Sale (in
posizione arretrata).
Divisione Boudet (5.300 uomini): 9 battaglioni - Con Desaix a
Carbonara Scrivia (a sud), dove la Scrivia in piena gli ha impedito di proseguire.
Gli Austriaci.
Gli Austriaci passano la Bormida sui due ponti affiancati ed escono lentamente per
l’unica apertura delle fortificazioni in testa ai ponti:
La colonna di destra (esce per prima), guidata dal generale O’Reilly, deve
fiancheggiare il grosso verso Frugarolo e comprende:
Brigata Rousseau (3.000 uomini): 4 battaglioni e 7 squadroni.
Il centro, guidato da Melas, deve avvolgere i Francesi che sono creduti a Sale e comprende:
Avanguardia (1.200 uomini): 2 battaglioni di fanteria leggera e 4
squadroni,
Divisione Haddick (5.000 uomini): 6 battaglioni e 9 squadroni,
Divisione Kaim (5.000 uomini): 7 battaglioni,
Divisione Morzin (5.000 uomini): 11 battaglioni di granatieri,
Divisione Elsnitz (4.000 uomini): 24 squadroni.
La colonna di sinistra (esce per ultima), guidata dal generale Ott, deve ingaggiare
frontalmente i Francesi a Sale e comprende:
Avanguardia (800 uomini): 1 battaglione e 2 squadroni,
Divisione Schllenberg (4.500 uomini): 10 battaglioni e 4
squadroni,
Divisione Vogelsang (2.200 uomini): 5 battaglioni.
In tutto 20.500 fanti, 8.000 cavalieri e 150-200 pezzi d’artiglieria.
Gli Austriaci passano la Bormida.
08:00 La divisione Gardanne è violentemente attaccata a Pedrabona
dall’avanguardia della colonna centrale e dalla divisone Haddick. Resiste tenacemente
ma la superiorità numerica crescente la costringe a ripiegare verso Marengo
sotto il fuoco delle artiglierie austriache.
Frattanto la colonna di destra austriaca sfila lungo la Bormida verso sud per
schierarsi.
Napoleone, a Torre Gandolfi, riceve le prime notizie dei combattimenti ma non le reputa
importanti.
09:00 Privo di altre notizie, Napoleone ordina a Lapoype di passare sull’altra
sponda del Po ed a Desaix di spingersi da Rivalta a Pozzolo Formigaro.
Melas riceve notizia di uno squadrone respinto da Aqui e distacca la brigata di
cavalleria Nimptsch (2.300 uomini) verso Cantalupo temendo l’arrivo del Massena. La
colonna del generale Ott inizia il passaggio della Bormida e le prime due colonne si
schierano:
O’Reilly all’estrema destra, appoggiato alla Bormida.
L’avanguardia della colonna centrale a sinistra del precedente.
Haddick a sinistra dell’avanguardia, di fronte a Marengo.
Kaim in seconda linea.
Morzin (granatieri) ed Elsnitz (cavalleria) di riserva.
Queste manovre danno il tempo al generale Victor di schierare le sue unità in
difesa:
La divisione Chambarlhac è schierata a nord dell’abitato
dietro al Fontanone, fosso gonfio d’acqua largo 3-4 metri, profondo 2, contornato di
cespugli.
La divisione Gardanne è schierata attorno Marengo.
Nell’abitato prende posizione un battaglione della 43esima mezza-brigata.
Un battaglione con un cannone si appoggia alla cascina
Stortigliona, a sud dell’abitato.
Le brigate di cavalleria Kellermann e Champeaux, appena giunte da
San Giuliano, sono tenute in seconda linea.
L'Attacco Austriaco a Marengo.
10:00 La divisione Haddisch, ultimato lo schieramento, attacca Marengo a
bandiere spiegate ed al suono delle bande reggimentali, senza farsi precedere da
cacciatori in ordine sparco (come invece era uso). Una sessantina di pezzi
d’artiglieria appoggiano l’attacco.
Il violento fuoco di fucileria francese respinge gli attaccanti causando loro numerose
perdite, tra le quali anche il generale Haddisch, sostituito dal Bellegarde.
Giunge la divisione Lannes che prolunga lo schieramento francese a nord dell’abitato,
schierando due mezze brigate in prima fila e due di riserva.
Il ripiegamento disordinato della divisione Haddisch è coperto dalla divisione
Kaim che rinnova l’attacco contro Marengo, appoggiato dalla brigata di cavalleria
Pilati che cerca di aggirare l’ala sinistra francese. Il reggimento dragoni
dell’Imperatore riesce infatti a passare il Fontanone (in fila per uno), ma appena
esce dalla fascia alberata viene caricato dalla brigata Kellermann ed è
ributtato indietro. Solo pochi riescono a riparare al di là del fosso, gli altri
sono abbattuti o catturati.
A sud Desaix, trovata un’imbarcazione e ultimato l’attraversamento della Scrivia della
divisione Boudet, riceve l’ordine di proseguire per Palazzolo Formigaro.
Le notizie del deciso attacco austriaco giungono a Napoleone.
11:00 Napoleone, avanzato a San Giuliano Nuovo, si rende contro di persona della
grave situazione e richiama le divisioni Boudet e Lapoype.
12:00 Le posizioni francesi attorno Marengo sono rinforzate dal secondo
battaglione della 43esima mezza-brigata, tenuto di riserva.
Desaix, oltre Rivalta con la divisione Boudet, riceve l’ordine di riunirsi al
grosso.
13:00Il terzo attacco austriaco a Marengo è condotto dalla divisione
Kaim, la brigata granatieri Lattermann, numerosi zappatori che gettano dei ponti
volanti, ed è appoggiato dall’artiglieria. Gli attaccanti superano il fossato e
respingono lentamente le truppe di Chambarlhac mentre Victor riesce a resistere e
contrattacca impiegando le sue ultime riserve: il terzo battaglione della 43esima
mezza-brigata ed uno della 96esima.
A sud O’Reilly ha respinto il presidio della Stortigliona a Cascina Grossa mentre a
nord è entrato in azione Ott che attacca Castel Ceriolo, difeso da due compagnie
di Lannes, si rende conto della situazione e non procede per Sale, minacciando invece
la destra francese.
I Francesi sono Respinti
14:00 Il quarto attacco austriaco costringe Victor ad abbandonare Marengo ed
a ripiegare, lasciando scoperta la sinistra di Lannes che quindi lo imita, avendo
impegnato le sue due mezze-brigate di riserva una a nord verso Castel Ceriolo contro
Ott, l’altra sulla strada di Tortona contro le infiltrazioni di cavalleria austriaca.
Gran parte delle artiglierie sono impantanate nel fango e vengono abbandonate.
Da Torre Garofoli giungono la divisione Monnier e la Guardia Consolare, subito impiegate
per arginare l’avvolgimento della sinistra austriaca. La Guardia respinge tre cariche
degli austriaci di Ott. La brigata Schilt prolunga la destra di Lannes mentre la
brigata Saint-Cyr conquista alla baionetta Castel Ceriolo.
La superiorità numerica austriaca e le munizioni che cominciano a scarseggiare
costringono tuttavia i Francesi a ripiegare su tutta la linea. Le divisioni del
generale Victor sono le più provate.
17:00 I Francesi sono bersagliati da una sessantina di pezzi austriaci e sono
respinti su tutto il fronte ma riescono a ripiegare lentamente ed ordinamente sulla
linea Sale-San Giuliano, ridotti a circa due terzi degli effettivi e privi di
riserve.
Il generale Melas, leggermente ferito e dopo aver perso due cavalli sotto di se’,
rientra ad Alessandria per compilare il bollettino della vittoria delegando al
generale Kaim l’inseguimento degli sconfitti.
L’avanguardia, guidata dal generale Zach, è composta da 8 battaglioni (4.000
uomini) e 6 squadroni. Il resto dell’armata avanza 300 metri dietro in un’unica
colonna lungo la strada, fiancheggiata dalla cavalleria. La brigata di granatieri
Weidenfeld chiude la colonna 400 metri dietro al grosso. Le bande reggimentali
intonano musiche di vittoria. I generali Ott (con 16 battaglioni a sud di Castel
Ceriolo) e O’Reille (a Frugarolo), privi di ordini, rimangono inattivi!
L’Arrivo di Desaix.
Napoleone dal campanile di San Giuliano Nuovo avvista la divisione Boudet, fa spargere
la notizia, va incontro a Desaix che esclama “Generale, arrivo adesso. Siamo tutti
freschi e se occorre ci faremo uccidere.”.
I rinforzi sono rapidamente inseriti nella formazione francese:
La divisione Boudet viene schierata presso San Giuliano Vecchio,
a cavallo della strada per Tortona: a sud la 9a mezza-brigata leggera, appoggiata ad
una vigna, a nord la 30esima e la 59esima, ognuna con un battaglione di riserva.
Il comandante d’artiglieria Marmont schiera davanti alla
divisione appena giunta una batteria con i 5 pezzi rimasti, 5 pezzi giunti da Voghera
(probabilmente sono quelli catturati a Montebello) e gli 8 pezzi della divisione
Boudet.
I resti di Lannes, Monnier e della Guardia Consolare prolungano
la destra della divisione Boudet.
I resti delle brigate di cavalleria Kellermann (400 cavalieri) e
Champeaux si schierano in seconda linea.
I resti delle divisioni Gardanne e Chambarlhac rimangono di
riserva.
Il generale Zach presso Cascina Grossa dispone la testa della colonna in ordine di
combattimento:
In prima linea la brigata St. Joulien, tre battaglioni del
reggimento Wallis ed il reggimento dragoni del Lichtenstein.
In seconda linea i 5 battaglioni granatieri della brigata
Lattermann.
Gli Austriaci sbucano a 70 metri e le parti si scambiano un fuoco violentissimo che
causa numerosi caduti. Desaix (in borghese) lancia all’attacco la 9a mezza-brigata
leggera seguita delle forze rimaste, e cade all’inizio dell’azione.
Il reggimento Wallis viene respinto. La brigata Lattermann retrostante si apre, lo
lascia arretrare e controcarica la 9a e la 30esima mezza-brigata respingendole ma
viene colpita da tre cannoni che sparano a mitraglia a 200 metri.
Kellermann, che fiancheggia sulla sinistra con il secondo e 30esimo cavalieri e due
squadroni dell’ottavo dragoni (150 cavalieri in tutto), ordina la carica, mette in
fuga disordinata i dragoni di Lechtenstein, che non attendono la carica della
cavalleria francese, disperde i granatieri di Lattermann e li spinge contro Boudet.
L’intera avanguardia austriaca è sbaragliata ed in parte si arrende. Il generale
Zach è tra i prigionieri.
Kellermann riceve in rinforzo un reggimento di Champeaux e, seguito dai granatieri a
cavallo e dai cacciatori a cavallo della Guardia Consolare, insegue i dragoni di
Lechtenstein che portano il disordine alla brigata Pilati (che fiancheggia il grosso),
alla colonna del generale Ott e quindi all’intera colonna austriaca. Il generale Kaim
tenta inutilmente di schierare i battaglioni di testa che, travolti dalla cavalleria,
sono trascinati nella fuga ed inseguiti dalla cavalleria di Kellermann.
Gli Austriaci in fuga superano il Fontanone e proseguono in disordine verso i ponti.
La brigata granatieri di Weidenfeld resiste a Spinetta consentendo il ripiegamento
alla colonna di O’Reilly da Fugarolo e di Ott, rimasto isolato, che si apre la strada
a forza.
22:00 I Francesi raggiungono le posizioni del mattino guadagnando 3.000
prigionieri, 13 cannoni e 12 bandiere. Gli Austriaci lasciano inoltre 9.400 caduti e
feriti contro 5.600 Francesi.
23:00 La divisione Lapoype giunge a Voghera (non ha preso parte alla
battaglia).
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