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L’Evolversi della Situazione Politico-Militare.
Il Direttorio emana la legge di coscrizione Jourdan che obbliga alle armi tutti i
cittadini da 20 a 25 anni da affiancare ai volontari, un quinto è estratto a
sorte ha ferma quadriennale, le rafferme dei volontari sono biennali, i congedati
restano nella riserva (IX 1798). È abolito l’avanzamento elettivo (1799).
La legge prevede un esercito di 375.000 uomini ma riesce a metterne in campo
170.000.
La repubblica francese si espande in Italia dove incorpora il Piemonte (1799), la
repubblica di Lucca ed il granducato di Toscana.
Contro la Francia si forma la Seconda Coalizione tra Inghilterra (105 vascelli e
400 altre imbarcazioni), Austria (70.000 uomini, dichiara guerra la primavera seguente), Russia,
Turchia e Napoli, che dispongono di 300.000 uomini. La Vandea insorge contro la repubblica
francese.
La Campagna del 1799 in Germania – Prima Parte.
L’Armata d’Olanda (Brune, 9.000 francesi e 13.000 olandesi)
presidia le coste olandesi.
Il Corpo d’Osservazione del Reno (Bernadotte, 10.000 uomini)
sottoposto a Jourdan, inizia le operazioni dal Palatinato occupando la bassa valle
del Neckar (III 1799),
L’Armata del Danubio (Jourdan, 37.000 uomini), varca il Reno,
passa la Foresta Nera e varca l’Ostrach a nord del lago di Costanza ma è
intercettato presso Biberach dall’arciduca Carlo con 78.000 uomini che lo costringe a
ripassare l’Ostrach e l’Aach.
Jourdan prova nuovamente ad avanzare su un fronte molto ampio ma è sconfitto
dall’arciduca a Stockach (25 III, primaa battaglia di Stockach) e deve ripiegare alla
Foresta Nera.
L’Armata d’Elvezia (Massena, 30.000 uomini), è teoricamente
sottoposta a Jourdan.
La divisione di destra (generale Lecoubre, 13.000 uomini) è inviata ad occupare
il Canton Ticino mentre gli austriaci inviano la brigata Auffenberg (5.000 uomini) ad
occupare i Grigioni ed attendono l’arrivo delle armate del tedesco Heinrich conte di
Bellagarde (46.000 austriaci, in Tirolo) e di Korsàkov (30.000 russi).
Massena con le sue altre due divisioni (una è sul Reno a sud del lago di
Costanza e l’altra è tra Linth e Thur) passa il Reno tra Luziensteig ed il lago
di Costanza ed attacca i 17.000 austriaci dietro lo Hotze tra Landquart e Reineck
presso Feldkirk ma i suoi attacchi sono respinti e dopo la sconfitta di Jourdan a
Stochach deve raccogliere le sue forze a Coira.
Frattanto Lecoubre invade l’Engardina in tre colonne, sconfigge l’austriaco Laudon
infliggendogli gravi perdite e lo costringe a rifugiarsi in Alto Adige inseguito dal
generale lombardo Giuseppe Majnoni, ma le sconfitte subite da Jourdan e Massena lo
inducono a ripiegare all’Engardina.
Manovre in Mare.
I russi guidati da Usciakof con l'aiuto di 10 vascelli inglesi e 30 trasporti turchi occupano
Corfù (1 III 1799).
Nelson è incaricato di bloccare Malta ma preferisce trattenersi alla corte borbonica di
Palermo con l'amante lady Emma Hamilton. Guillame Tell esce da La Valletta ma è intercettato
dalla flotta inglese (29 III 1799).
L'ammiraglio Bruix esce da Brest (26 IV 1799), elude la flotta di lord Bredfort (19 vascelli e 15
navi minori), passa lo stretto di Gibilterra (5 V), oltrepassa Cadige senza unirsi alla flotta
spagnola di Mazaredo (bloccata da 15 vascelli guidati di Keith) inseguito da 16 vascelli inglesi
guidati da Saint Vincent (12 V), e raggiunge Tolone (14 V).
Mazaredo con 16 vascelli esce da Cadige e raggiunge Cartagena (20 V) ma 11 vascelli sono disalberati
dal cattivo tempo.
La Campagna del 1799 in Italia – Prima Parte.
In Italia il generale austriaco Kray dispone di 55.000 uomini più altri 15.000 in arrivo
seguiti da 40.000 russi guidati dal maresciallo Suvòrov. Gli austriaci occupano Venezia
(18 I 1799).
Il cardinale Fabrizio Dionigi Ruffo con 300 uomini sbarca in Calabria (II 1799), raccoglie altre
truppe lealiste, taglieggia Monteleone, saccheggia Crotone, occupa Catanzaro e Cosenza.
Il generale Charles Stuard con 2.000 inglesi rafforza il presidio borbonico di Messina (14 II).
L’Armata d’Italia (Schérer, 55.000 francesi più contingenti italiani),
tenta di passare l’Adige a monte di Verona ma è respinto dagli austriaci lasciando gravi
perdite.
La seconda offensiva francese, verso Albaredo, è fermata a Magnano (5
IV). Schérer ripiega oltre il Mincio ma poiché una colonna austriaca
scende lungo il Chiese, arretra dietro l’Oglio e chiede l’esonero dal comando.
L’arrivo sul Mincio di 20.000 russi guidati da Suvòrov (15 IV), che assume il
comando, lo inducono a ripiegare sull’Adda ed è sostituito da Moreau (26
IV).
Contro la neonata Repubblica Partenopea insorgono gli Abruzzi, la Terra di Lavoro, la Basilicata,
il Salernitano e le Calabria (si distinguono i "briganti" Fra Diavolo, Gaetano Mammone, Sciarpa
e don Reggio Rinaldi). Manfredonia è occupata da 500 russi e 500 albanesi (inizia IV).
L'Armata di Napoli (Macdonald, 28-30.000 uomini) inizia la ritirata dal Napoletano (22 IV)
aprendosi la strada verso nord.
Gli austro-russi forzano l’Adda presso Cassano (28 IV) costringendo Moreau con i 20.000
uomini rimasti a ripiegare parte verso Torino e parte su Piacenza. Moreau raduna i reparti tra
Casale, Valenza, Alessandria ed Asti e respinge gli austro-russi che cercano di passare
il Po a Bassignana ed a Pontestura (gran parte si sono dispersi per rioccupare la
Lombardia, l’Emilia ed il Canon Ticino).
Suvòrov lascia Kray con 24.000 austro-russi in Emilia e rimane con 50.000 uomini,
invia una colonna verso Novi (a sud) ed avanza verso Torino minacciando d’avvolgimento
Moreau che ripiega su Fossano e Cuneo, allontanandosi da Macdonald, infine,
poiché Suvòrov invia truppe nelle vallate piemontesi, ripara con gli
ultimi 10.000 uomini rimasti in Liguria.
Macdonald, al quale si è unita la divisione Victor per Genova e Pontremoli,
consiglia a Moreau di raggiungerlo ed avutone assicurazione avanza per Modena, Parma e
Piacenza. Moreau invece invia solo 5.000 uomini e si limita a compiere attacchi
dimostrativi verso Novi e Tortona, presso Alessandria.
Suvòrov con 45.000 uomini avanza per Tortona, Stradella e Piacenza ed accetta
battaglia con Macdonald sul Tidone e sulla Trebbia (17-18-19 VI). Macdonald (dispone
anche degli Ussari Cisalpini, tra i quali combatte Ugo Foscolo, e di un corpo di 3.560
polacchi) spera nell’arrivo di Moreau (insieme avrebbero 55.000 uomini), invece giunge
Kray con 9.000 uomini, lascia gravi perdite ed è costretto a ripiegare per
Modena, la Toscana e raggiungere Genova.
Moreau frattanto esce da Genova impegna i russi di Souvarov con le divisioni Grouchy a San Giuliano
(20 VI) e dopo lunga lotta incerta è raggiunto dalla divisione Grenier riportando una piccola
ed inutile vittoria. Il direttorio esonera Moreau per il mancato aiuto dato a Macdonald.
Il cardinale Ruffo, Micheroux, le truppe russe ed osmane occupano Napoli ed ottengono la resa del
generale Massa garantendo la vita ai ribelli (22 VI). Nelson giunge con 18 navi e 22 cannoniere
(24 VI), chiede la resa incondizionata (25 VI) ed imprigiona a tradimento i repubblicani (28 VI).
Il principe Francesco Caracciolo è giustiziato (29 VI). Ferdinando IV rientra a Napoli
(8 VIII) e nomina Nelson duca.
Treoubridge con 4.000 uomini e 1.000 marinai ottiene la resa di forte Sant'Elmo (13 VII) ed occupa
Capua.
La Campagna del 1799 in Germania – Seconda Parte.
Massena oltre al comando dell’Armata d’Elvezia ottiene anche quello dell’Armata del
Danubio per un totale di 9 divisioni (65.000 uomini), le riorganizza e resiste
all’arciduca Carlo con 40.000 uomini, che riesce ad occupare Sciaffusa:
l’ala destra è affidata a Lecoubre con 3 divisioni (24.000
uomini), tra la valle Engardina ed il lago di Costanza,
il centro è tenuto da Massena con 4 divisioni (23.000
uomini), tra il lago di Costanza e lo sbocco del Glatt,
l’ala sinistra di 2 divisioni (18.000 uomini), è tra
Basilea lungo il Reno fino Kehl.
Dopo la ritirata francese oltre l’Adda, Carlo chiama dall’Italia Bellagarde con 30.000
uomini per l’Engardina ed Hotze con 20.000 uomini dal Voralberg oltre il Reno. Queste
colonne sono inizialmente bloccate ma dopo la battaglia di Cassano Lecoubre deve
ripiegare su Bellinzona.
Gli austriaci continuano l’avanzata :
Bellagarde avanza per col d’Albula, Thusis e Dissentis,
Hotze da Luziensteig scende il Thur,
l’arciduca Carlo passa il Reno tra Sciaffusa e Stein ed occupa i
vescovadi di Thur e Töss.
Massena è costretto ad ordinare un ripiegamento generale: al centro fronteggia
l’arciduca Carlo sul Töss, poi sulle alture a destra del Limmat, a nord-ovest di
Zurigo dove subisce un violento attacco dell’arciduca (4 VI 1799, prima battaglia di
Zurigo). La notte Massena ripiega sulle alture di Albis oltre il Sihl ed erige opere
difensive.
Visti i successi militari, L'Austria mira ad impossessarsi del Piemonte e della
Liguria, quindi sposta i russi dall’Italia in Svizzera ed invia in Italia Bellagarde
con 30.000 uomini per il passo dello Spluga ed il San Gottardo, tolto alle truppe di
Lecoubre.
A fine giungo l’Armata del Danubio (Massena, 100.000 uomini) è in Svizzera e
l’Armata del Reno (40.000 uomini) è in Alsazia, per fronteggiare l’arciduca
Carlo con 90.000 austriaci sul Reno.
La Campagna del 1799 in Italia – Seconda Parte.
A fine giugno l’Armata d’Italia (Joubert, 60.000) è in Liguria, con il comando a
Genova, e l’Armata delle Alpi (Championnet, 30.000 uomini) è tra la Savoia ed il
Delfinato per fronteggiare il conte Alexander Wassiljewitsch Suvòrof con 60.000
russi (compresi quelli di Korsàkov in arrivo) e 30.000 austriaci:
una divisione è a La Spezia,
una divisione è a Roma,
quattro divisioni sono sulle Alpi,
altre forze sono impegnate negli assedi di Alessandria, Cuneo,
Tortona e Mantova,
sei divisioni sono disponibili tra Pozzolo Formigaro e Rivalta
Scriva,
sono inoltre in arrivo 70.000 austriaci guidati da Melas.
Joubert intende approfittare della divisione delle forze avversarie, lascia 3.500 uomini
a Genova, invia 19.000 uomini per Bocchetta e Gavi (ala destra) ed altri 18.000 per
Savona, Millesimo ed Aqui (ala sinistra). Le due colonne si riuniscono tra Novi e
Basaluzzo (14 VIII) ma a Novi Suvòrof dispone di 70.000 uomini, perché
frattanto Alessandria e Mantova si sono arrese. I francesi (sono presenti anche gli
Ussari Cisalpini ed Ugo Foscolo) sono sconfitti (15 VIII) e Joubert è tra i
caduti. Moreau lo sostituisce e guida una ritirata disastrosa per la val di Lemme.
Suvòrof riceve l’ordine di muovere per la Svizzera e Championnet ne approfitta
per sboccare in pianura con l’Armata delle Alpi e schierarsi tra Pinerolo e Fossano.
Contro di lui giunge Melas che lo sconfigge facilmente, respinge un’ala francese in
val Chisone e l’altra verso Dronero.
Contro Genova avanzano Kray ed un’altra colonna dalla Toscana. La città è
difesa da 4 divisioni guidate da S.Cyr, riceve rinforzi e rifornimenti, altre 3
divisioni francesi sono a Cuneo, una tra val Chisone e la Dora Riparia.
Championnet, nominato comandante per l’Italia, avanza da Cuneo contro Melas che è
schierato tra Stura e Pesio, all’altezza di Morozzo. I francesi cercano di avvolgere le
ali avversarie ed una divisione scende dalla val Chisone (da nord) ma la linea è
troppo estesa e le colonne troppo separate tra loro, sono nettamente sconfitti e
respinti in tre tronconi verso Saluzzo, Como e Mondovì (battaglia di Genol, 4 XI).
Gli austriaci assediano Cuneo e la costringono alla resa (XII).
La Campagna del 1799 in Germania – Terza Parte.
Massena ottiene reclute in rinforzo alle armate d’Elvezia e del Danubio (metà
agosto-inizio settembre).
Il corpo di Lecoubre (12.000 uomini) rioccupa il San Gottardo
(17 VIII) grazie ad una manovra a tenaglia con tre divisioni, dal Vallese, dall’Aare e
l’Aa, dall’est del Lago dei Quattro Cantoni, quindi presidia l’alta valle della Reuss
ed il san Gottardo per bloccare i 23.000 russi di Suvòrof;
una divisione presidia il Sempione;
37.000 uomini sul Limmat ed 8.500 a Basilea fronteggiano 26.000
russi guidati da Korsàkov;
la divisione Soult (11.500 uomini) è sul corso inferiore
della Linth tra il lago di Zurigo ed il lago Wallen, fronteggia 22.000 austriaci di
Hotze.
Lecoubre deve trattenere Suvòrov al San Gottardo e sull’alta valle del Reuss,
cedendo alcune unità a Massena che si unisce a Soult, sconfigge Korsàkov
ed Hotze nella seconda battaglia di Zurigo (25 IX 1799) e li
insegue fino Lichtensteig sul Rhur.
I Russi tra le Alpi Svizzere.
Frattanto Suvòrov da Airolo attraversa il San Gottardo (aggirato a est da 600
uomini per val Blenio e Lucomagno), il Reuss ed avanza verso Sihl per avvolgere l’ala
destra francese. Contro di lui si dirigono le divisioni Soult e Mortier.
Lecoubre rischia di rimanere bloccato sull’alta Reuss dall’avanzata degli austriaci di
Auffenberg, che hanno passato il Reno anteriore nella valle di Maderan e procedono
verso Amsteg. Per sfuggire alla minaccia Lecoubre è costretto a ritirarsi per
gli impervi sentieri della valle dell’Aa abbandonando tutta l’artiglieria, raggiunge
la mulattiera di Surenen lungo la sinistra del Reuss sbarrando a Suvòrov la
strada su Lucerna.
Soult sconfigge la divisione austriaca Jellacich che invece di ritirarsi sul Thur
risale lungo il Linth costringendo la brigata Molitor a ripiegare da Wesen su Glarus,
verso la quale avanza anche la divisione austriaca Linken da Reichenau per il col di
Segnes.
Suvòrov cerca inutilmente di aprirsi la strada verso il Surenen (27 IX), quindi
devia per Kinzigpass, Pragel e Pass nell’alto Linth ed incontra la sola brigata
Molitor, che ha respinto la divisione Jellacich, poi la divisione Linken e retrocede
lentamente su Wesen davanti alle numerose forze di Suvòrov.
Massena giunge a Schwyz (28 IX) ed invia la divisione Mortier per val Muoita alle
spalle di Suvòrov, seguito da Lecoubre (privo di artiglieria), costringendolo
ad abbandonare la valle del Linth. Nel ripiegare sul Reno anteriore perde lungo la
strada del Panker-Pass tutta l’artiglieria, i carriaggi e giunge a Coira con 10.000
uomini.
I francesi controllano nuovamente tutta la Svizzera.
L’arciduca Carlo pone i quartieri invernali.
Lo Czar insiste per la restaurazione dei legittimi governi Veneziano e Piemontese e
ritira le truppe alla Vistola.
La Campagna del 1799 in Olanda.
Federico duca di York sbarca indisturbato presso Helden in Olanda con 18.000 inglesi
(fine agosto), raggiunto da altri 40.000 uomini (metà settembre) compreso un
contingente russo al soldo dell’Inghilterra.
Il duca di York avanza verso sud su un fronte largo ed in modo scombinato ed è
gravemente sconfitto presso Bergen (19 IX) dall’Armata d’Olanda (Brune, 21.000
franco-batavi). Una colonna di 9.000 alleati non partecipa all’azione.
La superiorità numerica più che doppia ed un secondo attacco più
vigoroso (2 X) obbligano i francesi a ripiegare su Kastrikum appoggiando l’ala destra
a degli acquitrini, riescono così a respingere un nuovo attacco.
Il duca di York, rimasto con 24.000 uomini, conclude con Brune l’armistizio di Alkmaer
con il quale si impegna a sgombrare l’Olanda.
L’Inghilterra è comunque soddisfatta di aver catturato la flotta batava nel
Texel Stroom e di aver devastato i porti del nord.
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