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STORIA e WARGAME

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I Successi dei Coalizzati (1799)

Guerre Napoleoniche

L’Evolversi della Situazione Politico-Militare.
Il Direttorio emana la legge di coscrizione Jourdan che obbliga alle armi tutti i cittadini da 20 a 25 anni da affiancare ai volontari, un quinto è estratto a sorte ha ferma quadriennale, le rafferme dei volontari sono biennali, i congedati restano nella riserva (IX 1798). È abolito l’avanzamento elettivo (1799).
La legge prevede un esercito di 375.000 uomini ma riesce a metterne in campo 170.000.
La repubblica francese si espande in Italia dove incorpora il Piemonte (1799), la repubblica di Lucca ed il granducato di Toscana.
Contro la Francia si forma la Seconda Coalizione tra Inghilterra (105 vascelli e 400 altre imbarcazioni), Austria (70.000 uomini, dichiara guerra la primavera seguente), Russia, Turchia e Napoli, che dispongono di 300.000 uomini. La Vandea insorge contro la repubblica francese.

La Campagna del 1799 in Germania – Prima Parte.


Manovre in Mare.
I russi guidati da Usciakof con l'aiuto di 10 vascelli inglesi e 30 trasporti turchi occupano Corfù (1 III 1799).
Nelson è incaricato di bloccare Malta ma preferisce trattenersi alla corte borbonica di Palermo con l'amante lady Emma Hamilton. Guillame Tell esce da La Valletta ma è intercettato dalla flotta inglese (29 III 1799).
L'ammiraglio Bruix esce da Brest (26 IV 1799), elude la flotta di lord Bredfort (19 vascelli e 15 navi minori), passa lo stretto di Gibilterra (5 V), oltrepassa Cadige senza unirsi alla flotta spagnola di Mazaredo (bloccata da 15 vascelli guidati di Keith) inseguito da 16 vascelli inglesi guidati da Saint Vincent (12 V), e raggiunge Tolone (14 V).
Mazaredo con 16 vascelli esce da Cadige e raggiunge Cartagena (20 V) ma 11 vascelli sono disalberati dal cattivo tempo.

La Campagna del 1799 in Italia – Prima Parte.
In Italia il generale austriaco Kray dispone di 55.000 uomini più altri 15.000 in arrivo seguiti da 40.000 russi guidati dal maresciallo Suvòrov. Gli austriaci occupano Venezia (18 I 1799).
Il cardinale Fabrizio Dionigi Ruffo con 300 uomini sbarca in Calabria (II 1799), raccoglie altre truppe lealiste, taglieggia Monteleone, saccheggia Crotone, occupa Catanzaro e Cosenza. Il generale Charles Stuard con 2.000 inglesi rafforza il presidio borbonico di Messina (14 II).
L’Armata d’Italia (Schérer, 55.000 francesi più contingenti italiani), tenta di passare l’Adige a monte di Verona ma è respinto dagli austriaci lasciando gravi perdite.
La seconda offensiva francese, verso Albaredo, è fermata a Magnano (5 IV). Schérer ripiega oltre il Mincio ma poiché una colonna austriaca scende lungo il Chiese, arretra dietro l’Oglio e chiede l’esonero dal comando.
L’arrivo sul Mincio di 20.000 russi guidati da Suvòrov (15 IV), che assume il comando, lo inducono a ripiegare sull’Adda ed è sostituito da Moreau (26 IV).
Contro la neonata Repubblica Partenopea insorgono gli Abruzzi, la Terra di Lavoro, la Basilicata, il Salernitano e le Calabria (si distinguono i "briganti" Fra Diavolo, Gaetano Mammone, Sciarpa e don Reggio Rinaldi). Manfredonia è occupata da 500 russi e 500 albanesi (inizia IV). L'Armata di Napoli (Macdonald, 28-30.000 uomini) inizia la ritirata dal Napoletano (22 IV) aprendosi la strada verso nord.
Gli austro-russi forzano l’Adda presso Cassano (28 IV) costringendo Moreau con i 20.000 uomini rimasti a ripiegare parte verso Torino e parte su Piacenza. Moreau raduna i reparti tra Casale, Valenza, Alessandria ed Asti e respinge gli austro-russi che cercano di passare il Po a Bassignana ed a Pontestura (gran parte si sono dispersi per rioccupare la Lombardia, l’Emilia ed il Canon Ticino).
Suvòrov lascia Kray con 24.000 austro-russi in Emilia e rimane con 50.000 uomini, invia una colonna verso Novi (a sud) ed avanza verso Torino minacciando d’avvolgimento Moreau che ripiega su Fossano e Cuneo, allontanandosi da Macdonald, infine, poiché Suvòrov invia truppe nelle vallate piemontesi, ripara con gli ultimi 10.000 uomini rimasti in Liguria.
Macdonald, al quale si è unita la divisione Victor per Genova e Pontremoli, consiglia a Moreau di raggiungerlo ed avutone assicurazione avanza per Modena, Parma e Piacenza. Moreau invece invia solo 5.000 uomini e si limita a compiere attacchi dimostrativi verso Novi e Tortona, presso Alessandria.
Suvòrov con 45.000 uomini avanza per Tortona, Stradella e Piacenza ed accetta battaglia con Macdonald sul Tidone e sulla Trebbia (17-18-19 VI). Macdonald (dispone anche degli Ussari Cisalpini, tra i quali combatte Ugo Foscolo, e di un corpo di 3.560 polacchi) spera nell’arrivo di Moreau (insieme avrebbero 55.000 uomini), invece giunge Kray con 9.000 uomini, lascia gravi perdite ed è costretto a ripiegare per Modena, la Toscana e raggiungere Genova.
Moreau frattanto esce da Genova impegna i russi di Souvarov con le divisioni Grouchy a San Giuliano (20 VI) e dopo lunga lotta incerta è raggiunto dalla divisione Grenier riportando una piccola ed inutile vittoria. Il direttorio esonera Moreau per il mancato aiuto dato a Macdonald.
Il cardinale Ruffo, Micheroux, le truppe russe ed osmane occupano Napoli ed ottengono la resa del generale Massa garantendo la vita ai ribelli (22 VI). Nelson giunge con 18 navi e 22 cannoniere (24 VI), chiede la resa incondizionata (25 VI) ed imprigiona a tradimento i repubblicani (28 VI). Il principe Francesco Caracciolo è giustiziato (29 VI). Ferdinando IV rientra a Napoli (8 VIII) e nomina Nelson duca.
Treoubridge con 4.000 uomini e 1.000 marinai ottiene la resa di forte Sant'Elmo (13 VII) ed occupa Capua.

La Campagna del 1799 in Germania – Seconda Parte.
Massena oltre al comando dell’Armata d’Elvezia ottiene anche quello dell’Armata del Danubio per un totale di 9 divisioni (65.000 uomini), le riorganizza e resiste all’arciduca Carlo con 40.000 uomini, che riesce ad occupare Sciaffusa:

Gli austriaci continuano l’avanzata :

Massena è costretto ad ordinare un ripiegamento generale: al centro fronteggia l’arciduca Carlo sul Töss, poi sulle alture a destra del Limmat, a nord-ovest di Zurigo dove subisce un violento attacco dell’arciduca (4 VI 1799, prima battaglia di Zurigo). La notte Massena ripiega sulle alture di Albis oltre il Sihl ed erige opere difensive.
Visti i successi militari, L'Austria mira ad impossessarsi del Piemonte e della Liguria, quindi sposta i russi dall’Italia in Svizzera ed invia in Italia Bellagarde con 30.000 uomini per il passo dello Spluga ed il San Gottardo, tolto alle truppe di Lecoubre.
A fine giungo l’Armata del Danubio (Massena, 100.000 uomini) è in Svizzera e l’Armata del Reno (40.000 uomini) è in Alsazia, per fronteggiare l’arciduca Carlo con 90.000 austriaci sul Reno.

La Campagna del 1799 in Italia – Seconda Parte.
A fine giugno l’Armata d’Italia (Joubert, 60.000) è in Liguria, con il comando a Genova, e l’Armata delle Alpi (Championnet, 30.000 uomini) è tra la Savoia ed il Delfinato per fronteggiare il conte Alexander Wassiljewitsch Suvòrof con 60.000 russi (compresi quelli di Korsàkov in arrivo) e 30.000 austriaci:

Joubert intende approfittare della divisione delle forze avversarie, lascia 3.500 uomini a Genova, invia 19.000 uomini per Bocchetta e Gavi (ala destra) ed altri 18.000 per Savona, Millesimo ed Aqui (ala sinistra). Le due colonne si riuniscono tra Novi e Basaluzzo (14 VIII) ma a Novi Suvòrof dispone di 70.000 uomini, perché frattanto Alessandria e Mantova si sono arrese. I francesi (sono presenti anche gli Ussari Cisalpini ed Ugo Foscolo) sono sconfitti (15 VIII) e Joubert è tra i caduti. Moreau lo sostituisce e guida una ritirata disastrosa per la val di Lemme.
Suvòrof riceve l’ordine di muovere per la Svizzera e Championnet ne approfitta per sboccare in pianura con l’Armata delle Alpi e schierarsi tra Pinerolo e Fossano. Contro di lui giunge Melas che lo sconfigge facilmente, respinge un’ala francese in val Chisone e l’altra verso Dronero.
Contro Genova avanzano Kray ed un’altra colonna dalla Toscana. La città è difesa da 4 divisioni guidate da S.Cyr, riceve rinforzi e rifornimenti, altre 3 divisioni francesi sono a Cuneo, una tra val Chisone e la Dora Riparia.
Championnet, nominato comandante per l’Italia, avanza da Cuneo contro Melas che è schierato tra Stura e Pesio, all’altezza di Morozzo. I francesi cercano di avvolgere le ali avversarie ed una divisione scende dalla val Chisone (da nord) ma la linea è troppo estesa e le colonne troppo separate tra loro, sono nettamente sconfitti e respinti in tre tronconi verso Saluzzo, Como e Mondovì (battaglia di Genol, 4 XI).
Gli austriaci assediano Cuneo e la costringono alla resa (XII).

La Campagna del 1799 in Germania – Terza Parte.
Massena ottiene reclute in rinforzo alle armate d’Elvezia e del Danubio (metà agosto-inizio settembre).

Lecoubre deve trattenere Suvòrov al San Gottardo e sull’alta valle del Reuss, cedendo alcune unità a Massena che si unisce a Soult, sconfigge Korsàkov ed Hotze nella seconda battaglia di Zurigo (25 IX 1799) e li insegue fino Lichtensteig sul Rhur.

I Russi tra le Alpi Svizzere.
Frattanto Suvòrov da Airolo attraversa il San Gottardo (aggirato a est da 600 uomini per val Blenio e Lucomagno), il Reuss ed avanza verso Sihl per avvolgere l’ala destra francese. Contro di lui si dirigono le divisioni Soult e Mortier.
Lecoubre rischia di rimanere bloccato sull’alta Reuss dall’avanzata degli austriaci di Auffenberg, che hanno passato il Reno anteriore nella valle di Maderan e procedono verso Amsteg. Per sfuggire alla minaccia Lecoubre è costretto a ritirarsi per gli impervi sentieri della valle dell’Aa abbandonando tutta l’artiglieria, raggiunge la mulattiera di Surenen lungo la sinistra del Reuss sbarrando a Suvòrov la strada su Lucerna.
Soult sconfigge la divisione austriaca Jellacich che invece di ritirarsi sul Thur risale lungo il Linth costringendo la brigata Molitor a ripiegare da Wesen su Glarus, verso la quale avanza anche la divisione austriaca Linken da Reichenau per il col di Segnes.
Suvòrov cerca inutilmente di aprirsi la strada verso il Surenen (27 IX), quindi devia per Kinzigpass, Pragel e Pass nell’alto Linth ed incontra la sola brigata Molitor, che ha respinto la divisione Jellacich, poi la divisione Linken e retrocede lentamente su Wesen davanti alle numerose forze di Suvòrov.
Massena giunge a Schwyz (28 IX) ed invia la divisione Mortier per val Muoita alle spalle di Suvòrov, seguito da Lecoubre (privo di artiglieria), costringendolo ad abbandonare la valle del Linth. Nel ripiegare sul Reno anteriore perde lungo la strada del Panker-Pass tutta l’artiglieria, i carriaggi e giunge a Coira con 10.000 uomini.
I francesi controllano nuovamente tutta la Svizzera.
L’arciduca Carlo pone i quartieri invernali.
Lo Czar insiste per la restaurazione dei legittimi governi Veneziano e Piemontese e ritira le truppe alla Vistola.

La Campagna del 1799 in Olanda.
Federico duca di York sbarca indisturbato presso Helden in Olanda con 18.000 inglesi (fine agosto), raggiunto da altri 40.000 uomini (metà settembre) compreso un contingente russo al soldo dell’Inghilterra.
Il duca di York avanza verso sud su un fronte largo ed in modo scombinato ed è gravemente sconfitto presso Bergen (19 IX) dall’Armata d’Olanda (Brune, 21.000 franco-batavi). Una colonna di 9.000 alleati non partecipa all’azione.
La superiorità numerica più che doppia ed un secondo attacco più vigoroso (2 X) obbligano i francesi a ripiegare su Kastrikum appoggiando l’ala destra a degli acquitrini, riescono così a respingere un nuovo attacco.
Il duca di York, rimasto con 24.000 uomini, conclude con Brune l’armistizio di Alkmaer con il quale si impegna a sgombrare l’Olanda.
L’Inghilterra è comunque soddisfatta di aver catturato la flotta batava nel Texel Stroom e di aver devastato i porti del nord.



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