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La terza riga è soppressa per estendere il fronte ed ingannare il nemico sul numero. È creato il 5° corpo di cavalleria
con la divisione di Milhaud ed un’altra divisione, affidato a Pajol.
Sono in arrivo da est l’XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani) mentre una divisione del III° C.A. ed il
VII° C.A. (franco-sassoni di Reyiner) sono in avvicinamento da Delizsch e Düben (da nord).
Sabato 16 X.
Napoleone vuole contenere Blücher a nord per attaccare gli avversari a sud di Lipsia dove schiera il grosso delle sue forze:
A destra l’VIII° C.A. (polacchi Poniatowski), poggiato alla Pleisse ed al villaggio di Markkleeberg, supportato
dal 4° corpo di cavalleria (Kellerman), presso il villaggio di Dösen.
Al centro il II° C.A. (Victor), appoggiato ai villaggi di Wachau e Liebertwolkwitz (incassato in una valle e punto
d’incrocio).
A sinistra il V° (Lauriston) è appoggiato al colle di Kolm.
Di riserva la Giovane Guardia (Marmont) ed una divisione della Vecchia Guardia.
Più indietro, presso il villaggio di Propstheida, la cavalleria della Guardia, l’altra divisione della Vecchia
Guardia ed il 5° corpo di cavalleria (Pajol).
Da sud l’Armata di Boemia, detta "Vecchia Armata", (Schwarzenberg, 134.000 uomini) inizia gli attacchi (9:00) che diventano
generali. I Coalizzati piazzano 200 cannoni (48 russi contro Wachau). L’ala destra francese è respinta minacciando i villaggi
di Markkleeberg e Dölitz, presso la Pleisse. L’avanzata è fermata da un contrattacco di reparti di fanteria polacca del
VIII° C.A. (Poniatowski) assieme ai francesi del IX° C.A. (Augereau) e della divisione di cavalleria di Milhaud.
Da parte francese giunge l’XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani) da est e prende posizione presso il villaggio
di Holzausen, pronto ad intervenire (ore 11:00).
Le forze del principe del Württemberg, dei generali Gorzakoff e Klenau attaccano i villaggi di Wachau e Liebertwolkwitz, difesi
dal II° C.A. (Victor), ed il colle di Kolm, tenuto dal V° C.A. (Lauriston).
Napoleone ordina un massiccio contrattacco con l’appoggio di una batteria di 150 pezzi della Guardia disposta da Drout: All’ala
sinistra le unità appena arrivate, cioè il XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani), attaccano gli
austriaci di Klenau mentre Mortier con 2 divisioni della Guardia rafforza Lauriston; al centro Oudinot rinforza Victor; all’ala destra il
generale Curial rinforza Poniatowski a Dölitz. Murat è alla testa di 8.000 cavalieri.
Il principe del Württemberg è sconfitto ed inseguito da Victor ed Oudinot fino al villaggio di Güldengossa.
Klenau è respinto da Mortier e Lauriston. Macdonald e Sebastiani guadagnano terreno.
Presso il villaggio di Wachau i Coalizzati lasciano 20.000 tra caduti e feriti mentre la cavalleria francese cattura 26 cannoni nemici ma
è caricata dai cosacchi della guardia che la sconfiggono e riprendono 24 pezzi. Le riserve austriache intervengono per
fermare il contrattacco francese. Il villaggio di Güldengossa e preso e perso per 10 volte. Qui la divisione Maison perde i
5/6 dei suoi effettivi. Soprattutto la cavalleria austriaca si dimostra più manovriera di quella avversaria ed i francesi sono
fermati. Il poderoso schieramento di artiglieria francese non è riuscito a bilanciare la scarsa aggressività dimostrata
dalle altre due armi.
Frattanto si è combattuto anche negli altri settori:
A nord di Lipsia Ney con il VI° C.A. (Marmont) a destra presso il villaggio di Breitenfeld (famosa per la
battaglia del 1642), due divisioni del III° C.A. (Scrhamm) a sinistra, presso quello di Möckern, appoggiati dal 3° corpo di
Cavalleria (Arrighi) per un totale di 28.000 uomini, non è riuscito a fermare i 60.000 uomini (90.000 in altre fonti)
dell’Armata di Slesia (Blücher). L’attacco prussiano è iniziato verso le 12:00.
A ovest, oltre la Pleisse, Bertrand con il suo IV° C.A. (francesi, italiani e württemberghesi), attaccato del
3° corpo prussiano (Giulay), rimane saldamente in possesso di Lindenau garantendo le comunicazioni con la Saale e la Francia.
Alla fine della giornata Napoleone dichiara di aver perso 2.500 uomini tra caduti e feriti, tra questi c’è generale di cavalleria
Latour-Maubourg, che perde una gamba per un colpo d’artiglieria. Il reggimento dragoni Napoleone ha 200 tra caduti e feriti, 60 dei
quali da artiglieria (compreso l’ufficiale e storico Antonio Lissoni).
Il capitano Pleineselve della divisione Curial ha catturato il generale austriaco Marfeld. Poniatowski è promosso
maresciallo.
Domenica, 17 X
L’intensa pioggia provoca una quasi completa inattività. Gli eserciti si assestano sulle loro posizioni.
Nuovi rinforzi portano i Coalizzati a 300.000 uomini. L’Armata di Riserva (Bènnigsen) giunge da sud-est (dopo aver sfilato
davanti Dresda) e l’Armata del Nord (Bernadotte, 50.000 uomini) da est.
Da parte francese giunge il VII° C.A. (1 divisione francese e 2 divisioni sassoni) da Düben, e si schierano presso Paunsdorf
fronte a est.
Lunedì, 18 X
Si affrontano 160.000 Francesi contro 255.000 Coalizzati. I Francesi sono ovunque in inferiorità numerica 1:2 ed hanno
dovuto ridurre il fronte. La battaglia diviene intensa in tutti i settori (ore 10:00).
Schwarzenberg attacca da sud in tre colonne: a destra Bénnigsen contro il colle di Kolm, che resiste fino
alle 14:00; al centro Barclay de Tolly prende Warchau e respinge i francesi fino a Probstheida, attaccata con l’aiuto della terza
colonna guidata dal principe ereditario d’Assia-Homburg. I franco-polacchi respingono poi quattro assalti dei Coalizzati contro i
villaggi di Connewitz (sulla Pleisse) e di Probstheida.
A nord il corpo prussiano di York attacca Gohlis, poi l’Armata di Slesia (Blücher) attacca il sobborgo di
Halle che resiste fino a sera causando 4.000 caduti agli attaccanti.
Ad est il corpo russo di Langeron attacca il villaggio di Schönenfeld dove Ney resiste fino al pomeriggio,
quando i Sassoni e la cavalleria Würtemberghese del VII° C.A. passano quasi interamente dalla parte dei Coalizzati (ore
15:00). Con i francesi rimane il generale Zeshau con 500 uomini. 40 cannoni Sassoni e Würtemberghesi sono voltati contro la
divisione Durutte. L’Armata del Nord (Benadotte) varca la Parthe ed occupa il sobborgo di Reudnitz.
I generali Sorbier e Dulauloy comunicano a Napoleone che rimangono munizioni d’artiglieria e dei moschetti per due sole ore di fuoco
(ore 19:00). In cinque giorni sono stati sparati 220.000 colpi d’artiglieria.
Napoleone ordina di ritirarsi verso Lindenau e la Saale (ore 20:00). Sono levate le tende.
I resti dei C.A. II° (Victor) e IX° (Augereau) costituiscono l’avanguardia mentre Marmont difende il sobborgo di Halle, Renyer quello
di Rosenthal (a nord) e Ney tiene il fronte sud. I C.A. VIII° (Poniatowski), XI° (Macdonald) e V° (Lauriston) costituiscono la
retroguardia.
Martedì 19 X
Durante la ritirata il bilancio della sconfitta francese si aggrava notevolmente.
I reparti affluiscono confusamente su Lipsia. Dalle mura di Lipsia anche i sassoni sparano sui francesi in ritirata. I prussiani del
battaglione landwher di Königsberg sono i primi ad entrare a Lipsia (ore 11:00) ed iniziano un sanguinoso combattimento per
la città.
Oltre la città la Pleisse e l’Elster, ingrossati dalle recenti piogge, sono attraversati dai ponti di un’unica strada. Il colonnello
Monfort abbandona la propria posizione presso il ponte dell’Elster ad un sergente dei zappatori lo fa saltare prima del passaggio
degli ultimi 4 corpi d’armata (40.000 uomini e 200 cannoni): Pochi si salvano attraversando il fiume a nuoto, tra questi Macdonald.
Poniatowski annega nel tentativo, Reynier e Lauriston sono tra gli uccisi o gli annegati. il re di Sassonia è catturato dai
Coalizzati. Il colonnello Monfort ed il sergente sono processati da Napoleone.
Bilancio della Battaglia.
Alla battaglia hanno partecipato 500.000 uomini con 2.000 cannoni. Napoleone disponeva di 180.000 uomini e 700 cannoni; i
Coalizzati 200.000 nel primo giorno, saliti a 300.000 dopo l’arrivo di Bénnigsen, Colloredo e l’Armata del Nord.
I francesi lasciano 15.000 caduti, 15.000 feriti (tra i quali Marmont), 23.000 infermi e 25-30.000 prigionieri (22 generali), per un totale
di 78.000 uomini perduti (12.000 secondo Napoleone), oltre alla cattura di 250-300 cannoni e 600-1.000 carri.
I Coalizzati hanno, tra caduti e feriti, 21.000 russi (600 ufficiali), 14.000 austriaci, 16.000 prussiani (600 ufficiali) e 300 svedesi per un
totale di circa 51.000 uomini.
La battaglia è la più grande combattuta fino allora sul suolo europeo ed è chiamata
"Wölkerschlacht bei den Franzosen" (Battaglia dei Popoli contro i Francesi) o "Battaille des Géants"
(Battaglia dei Giganti).
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