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Durante la mattinata passano sulla riva sinistra del Danubio la divisione di fanteria
Legrand, i corazzieri di Espagne, i cavalleggeri di Marulaz e parte dell’artiglieria.
I francesi, 25.000 uomini in tutto, assumono schieramento difensivo:
All’ala sinistra, affidata a Massena, la divisione Molitor
presidia il villaggio di Aspern.
Al centro sono schierati i cavalleggeri di Lasalle ed i corazzieri
di Espagne.
All’ala destra, affidata a Lannes, la divisione Boudet difende
Essling.
La riserva è formata dalla divisione Lagrand e dai
cavalleggeri di Marulaz.
13:00 - Dall’altipiano di Wagram, interviene l’arciduca Karl con 103 battaglioni
(85.000 fanti), 148 squadroni (15.000 cavalieri) e 270 pezzi d’artiglieria, in 5
colonne:
Hiller assalta Aspern ed il bosco tra questo villaggio ed il
fiume.
Hohenzoller, a sinistra del precedente, assale Aspern, seguito da
numerosi reparti di granatieri.
Davdovitch, seguito dalla cavalleria di Liechtenstein, garantisce
il collegamento tra le due ali.
Klenau assale Essling.
Rosenberg, all’ala sinistra, punta su Enzersdorf avvolgendo
Essling.
14:00 - Gli attacchi austriaci si intensificano alle ali. Hiller entra a Aspern
e nel vicino bosco, ma la divisione Molitor, sorretta dalla divisione Lafrand, disputa
con accanita lotta il villaggio che per 6 volte è perso e ripreso dai
francesi.
All’altra ala la divisione Boudet è attaccata da Klenau ed aggirata da Rosenberg
che ha occupato Enzersdorf.
Al centro la cavalleria francese effettua delle decise cariche respingendo gli
austriaci che rinforzano inutilmente questo settore. Durante questi combattimenti il
generale Espagne, alla testa della sua divisione, è ferito da un colpo di
sciabola ed ` ucciso.
19:00 - Dall’isola di Lobau giunge la brigata Saint Germain, guidata dal
generale Nansoutym, che Bessières utilizza al centro per continuare le efficaci
cariche. I francesi ammontano a circa 22.000 fanti, 8.000 cavalieri e 90 cannoni.
Con l’oscurità gli austriaci si ritirano fuori dalla portata del cannone, ma mantengono
l’occupazione di Aspern.
I francesi pernottano sulle loro posizioni, raggiunti dal corpo di Oudinot, la
divisione Saint Hilaire, due brigate di cavalleggeri ed altra artiglieria.
4:00 - I combattimenti riprendono con maggior accanimento. Gli austriaci
attaccano Aspern appoggiati da numerosa artiglieria, prendono il villaggio ma sono
ricacciati alla baionetta dal 24° reggimento. Gli austriaci, grazie all’arrivo di
rinforzi, tornano all’attacco e prendono la chiesa, ma anche questa è ripresa
dal 4°, dal 46° e da alcuni reggimenti del Baden. Dopo quattro assalti gli austriaci
devono rinunciare al villaggio.
Napoleone ordina a Lannes un deciso attacco contro il vasto e sguarnito centro
austriaco per spezzare in due l’esercito avversario: a sinistra Oudinot, al centro la
divisione Saint Hilaire ed a destra la divisione Boudet, seguite dalla Guardia, la
cavalleria di Marulaz, di Lasalle, d’Espagne (morto il giorno precedente) e la
divisione Saint Souplice (in tutto 20 reggimenti di cavalleria).
Sulla riva destra del Danubio è arrivato Davout con le divisioni Friant, Morand,
e Goudin, Vandamme con i Württemberghesi, la divisione Nansouty ed il resto della
guardia a cavallo.
7:00 - Gli austriaci hanno portato avanti l’artiglieria e bersagliano le fitte
colonne di truppe causando numerosi caduti. La fanteria austriaca forma i quadrati ed
apre il fuoco sulle truppe francesi, è più volte caricata dai corazzieri
guidati da Bessières che la respinge fino al villaggio di Breitenlee.
L’arciduca Karl alla testa di 17 battaglioni di granatieri contrattacca e con un
violento fuoco disordina i francesi costringendoli a fermare la loro avanzata.
9:00 - Napoleone (50.000 francesi) sta per lanciare i battaglioni della Guardia
Imperiale, potendo disporre come riserva del corpo di Davout in arrivo, ma è
informato che gli austriaci hanno lanciato dei barconi lungo la corrente del Danubio
abbattendo due ponti alle sue spalle. Sono persi 14-15 barconi.
Il grande ponte è rotto mentre transita la brigata Colbert a piedi tenendo i
cavalli per le briglie. Uno squadrone del 9° ussari si trova sulla riva sinistra
mentre gli altri squadroni del 9° ussari, il 7° e 22° cacciatori restano sulla riva
destra. Le munizioni, traghettate dalle barche in numero insufficiente, cominciano a
scarseggiare tra le truppe.
Napoleone ordina a Lannes di ripiegare lentamente sulla linea Aspern-Essling.
La ritirata avviene sotto il fuoco dell’artiglieria austriaca. Quella francese è
impossibilita a rispondere. All’ala sinistra ed al centro i francesi arretrano
combattendo. Gli austriaci lanciano un attacco contro l’ala destra e cacciano la
divisione Boudet da Essling, minacciando di arrivare ai ponti prima di Massena e di
Lannes.
Napoleone lancia all’attacco il generale Mouton con i fusiliers della Guardia,
che riprende Essling in fiamme e lo difende dai più numerosi austriaci, finché
riceve l’ordine di evacuarlo. Georges Mouton è ferito ed è in seguito
nominato conte di Lobau.
Napoleone piazza l’artiglieria sull’isola di Lobau per proteggere la ritirata delle
truppe. Coperti da Massena, appoggiato ad Aspern, si ritirano la Guardia, la cavalleria
pesante, la divisione Saint Hilaire, le truppe di Oudinot, le divisioni di Legrand,
Carra Saint-Cyr, Boudet e Molitor. I ponti dall’isola alla sponda sinistra sono
smontati per riparare quelli verso la sponda destra.
Gli austriaci non intervengono, secondo l’arciduca Karl per la stanchezza e la mancanza
di munizioni. Hanno perso 22.518 tra caduti e feriti, compresi 762 ufficiali, ed in
due giorni hanno sparato 51.000 colpi di cannone.
I francesi hanno 5.130 tra caduti e dispersi e 10.387 feriti (1/6 dei quali non
sopravvive). Il generale Pouzet, il generale Jean Louis Brigitte d’Espagne ed il
generale Saint Hilaire sono tra i caduti. Sull’isola di Lobau il maresciallo Jean
Lannes duca di Montebello (che ha iniziato la carriera militare come volontario nel
1792) è gravemente ferito alla gamba da un colpo di cannone da 3 libbre sparato
da Enzersdorf (muore a Vienna il 31 V). I francesi, che chiamano questa battaglia
"di Essling", hanno sparato 24.000 colpi di cannone e 1.600.000 cartucce.
19:00 - L’imperatore convoca un consiglio di guerra (per la prima volta dalla
vigilia della battaglia di Castiglione) nel quale Massena e Davout sono d’accordo con
lui per rimanere sull’isola.
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