Embameh - La battaglia delle Piramidi (21 VII 1798)
Spedizione in Egitto (1798-1801)
I Mamelucchi.
Murad bey ha fatto costruire un campo trincerato presidiato da 20.000 giannizzeri e fellah con 40 cannoni, con
a sinistra, verso le Piramidi, 10.000 cavalieri mamelucchi riccamente addobbati, ciascuno sevito da 3 fellah, ed
ancora più esternamente alcune migliaia di cavalieri arabi.
A destra i trinceramenti appoggiano alla riva sinistra del Nilo, il faccia a Boulaq, dove si trova Ibrahim bey con 1.000
cavalieri di scorta alla flottiglia, alle donne ed alle ricchezze dei bey.
Dietro il Nilo sono visibili i minaretti de Il Cairo.
I Francesi.
All’alba i francesi assumono il collaudato schieramento a rettangoli, però questa
volta, invece di restare fermi, avanzano. L'ala destra è guidata da Desaix, il centro da Dugua, l'ala sinistra da Vial,
seguite dalle divisioni Bon e Menou.
Napolone è nel quadrato formato dalla divisione Dugua.
La Battaglia.
Dopo aver sgombrato le avanguardie nemiche da alcuni villaggi, i francesi giungono
davanti ai trinceramenti nemici (ore 12:00).
La divisione Desaix, seguita dalla divisione Reyneier, è inviata ad avvolgere le posizioni nemiche da destra,
per tagliare la ritirata verso l’Alto Egitto. Murad Bey invia a bloccarle 6-7.000 cavalieri
che giunti a 50 passi aono accolti dall’intenso fuoco di
moschetteria e d’artiglieria a mitraglia, lasciando numerosi caduti. La cavalleria
mamelucca penetra nel corridoio tra le due divisioni in quadrato e subisce il tiro
incrociato francese.
Napoleone invia la divisione Bon all’attacco frontale contro le posizioni avversarie e
la divisione Menou (guidata dal generale Vial) a tagliare la strada tra la cavalleria
ed i trinceramenti, impegnando nel contempo il lato sinistro del campo mamelucco.
Murad bey con 2.500 mamelucchi ripara a Gizeh mentre gli altri riescono a raggiungere
il campo portandovi però disordine.
Le divisioni Bon e Vial respingono i cavalieri nemici e, giunte presso i trinceramenti,
al momento opportuno riducono le file dei quadrati da 6 a 3 distaccando ciascuno due
battaglioni per l’attacco.
Il generale Rampon guida i due battaglioni della divisione Bon sotto il fuoco
dell’artiglieria mamelucca e prima di raggiungere i trinceramenti subisce una sortita
della cavalleria avversaria, che accoglie disponendosi in quadrato e respinge con il
fuoco ravvicinato e le baionette.
I francesi occupano il campo nemico e mettono in rotta i mamelucchi verso la sinistra
dello schieramento francese, dove si portato un battaglione di carabinieri che ne
fà strage. Alcune centinaia di fuggitivi annegano nel Nilo. Ibrahim incendia 60 imbarcazioni, raggiunge Il Cairo, tagliaggia i
cittadini e fugge.
Le divisioni Dessaix, Reynier e Dugua proseguono l'inseguimento fino a notte, poi tornano a Gizeh.
La battaglia è durata 19 ore. I francesi catturano i 40 cannoni, 400 cammelli ed i bagagli.
Gli sconfitti lasciano 2.000 caduti e numerosi feriti (tra i quali Murad Bey) contro
20-30 caduti (i cui nomi sono scolpiti sulla colonna di Pompeo) e 120 feriti
francesi.
Nella battaglia si distinguono il generale di brigata Dommartin, il colonnello Destaing
della 4a mezza-brigata (promosso generale di brigata) ed il generale Zayonshek.