La seconda battaglia di Eggmül (22 IV 1809)
Guerra contro la Quinta Coalizione (1809)
12:00 - L’arciduca Karl con 116.000 uomini (secondo Napoleone) attacca
nuovamente i francesi attorno Eggmühl cercando di aggirarli da nord e staccarli
dalla strada che segue la riva destra del Danubio, ignorando che quella non è
più la loro linea di comunicazioni. L’ala destra austriaca, verso Abach, ha
l’ordine di non impegnarsi a fondo.
Davaut al mattino ha ricevuto le munizioni, è a conoscenza delle intenzioni
dell’Imperatore, quindi attacca a sua volta gli austriaci da Abach.
Il 10° leggero (Berthezéne) attacca il villaggio di Ober-Leuchling con
l’appoggio di 24 pezzi d’artiglieria, poi prosegue per quello di Unter-Leuchling
attraverso i boschi e le abbattute, e lo assale gridando "En Avant! Vive
l’Empereur" ma è accolto dal tiro a mitraglia che abbatte il colonnello,
5 ufficiali e 390 uomini. L’attacco procede disordinatamente ma il villaggio è
egualmente conquistato.
Il VII° C.A. "Bavarese" (Lefebvre) scende lungo il Grosse-Laber verso Eggmühl.
14:00 - A sud di Eggmühl arriva il Corpo "Württemberghese" (Vandamme),
avanguardia della colonna proveniente da Landshut.
Il 10° leggero, il 3° ed il 72° di linea attaccano di slancio la posizione di
Leuchling, respingendo il IV° corpo austriaco (Rosenberg) sulla strada
Eggmühl-Ratisbona che cerca di coprire, ma ne è cacciato dal 48° e dal
111° (veterani italiani) guidati dal generale Barbanègre, inviati da Friant.
All’ala destra i bavaresi ed württemberghesi sono decimati dall’artiglieria di
Wukossovich ed arretrano ma sono rianimati da Vandamme che riprende l’offensiva,
sostenuto dalla divisione Morand. Wukossovich lancia all’attacco la cavalleria che
è respinta da due battaglioni in quadrato della divisione Gudin.
14:30 - Napoleone attraversa acclamato il corpo bavarese ed arriva a Schierling,
si incontra con Davout e Massena, ordina l’attacco generale e raggiunge un’altura
dominante, dove un proiettile d’artiglieria uccide al suo fianco Cervoni.
La fanteria francese passa il Grosse-Laber coperto da alcuni mulini ed attacca da
destra il villaggio di Eggmühl, fortemente presidiato dalla fanteria austriaca e
fiancheggiato da numerosa artiglieria.
La divisione corazzieri di Saint-Sulpice in colonna forza il passaggio di Eggmühl
ed attacca impetuosamente l’artiglieria austriaca che la accoglie tirando a
mitraglia. Il primo squadrone è decimato, il comandante della brigata di testa
Clèment ha un braccio amputato, il secondo squadrone, grazie alla
velocità dell’attacco, cattura i pezzi austriaci senza subire perdite. La
cavalleria francese è acclamata con il grido "Vivent les Cuirassiers!"
dei fanti divisione Gudin che hanno occupato l’altura di Roking ed hanno assistito
all’attacco.
Il Corpo "Württemberghese" (Vandamme), sostenuto dal 12° e dal 21° di linea
francesi, prende il villaggio di Eggmühl combattendo casa per casa. È
incendiata una fattoria; il castello ha le porte incendiate e la guarnigione austriaca
è massacrata.
Scende la sera. La cavalleria austriaca è riunita presso Egglofsheim. Gli
ussari di Stipsicz ed i corazzieri di Gottesheim caricano i corazzieri francesi di
Saint-Sulpice ed i cavalieri alleati ma sono respinti ed inseguiti verso Kofering e
lungo la strada per Ratisbona. L’inseguimento dura nonostante l’oscurità e la
cavalleria austriaca lascia numerose perdite, anche tra i corazzieri che sono privi di
corazza sulla schiena.
Giunge poi a destra il Corpo "Provvisorio" (Lannes) ed ancora più a destra il
IV° C.A. (Massena), che punta su Egglofshein (ha percorso 43 Km dal mattino).
L’arciduca Karl, costretto a riparare in un quadrato di fanteria per sfuggire ai
corazzieri di Saint-Sulpice, ripiega a nord prima che l’avvolgimento si
concretizzi.
Gli austriaci ripiegano disordinatamente coperti da Kollowrath e si addossano al
Danubio, appoggiando l’ala sinistra al fiume ed alle fortificazioni di Ratisbona.
Napoleone giunge a Egglofshein ed ordina di sospendere l’inseguimento a causa della
stanchezza delle truppe. Più tardi dirà di aver assistito durante questa
battaglia alle più belle manovre militari.
I francesi hanno 2.421 caduti contro 6.000 caduti e feriti austriaci, 3.000 prigionieri,
numerosa artiglieria e 15 bandiere.