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BATTAGLIE NAPOLEONICHE

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Il Combattimento di Ebersberg (3 V 1809)

Guerra contro la Quinta Coalizione (1809)

Massena giunge davanti a Ebersberg con la divisione del generale Claparède (7.000 uomini) ed i cavalleggeri di Marulaz. La cittadina è dietro il Thann, attraversato da un lungo ponte. 30.000 austriaci sono appostati attorno l’abitato e sopra all’alta scarpata della riva. I generali d’Aspre e Clary dispongono di numerosi battaglioni di granatieri, dei dragoni di Knesevich e del reggimento Vukassovich.
Massena ordina l’attacco, che Savary nelle sue memorie considera una delle più grandi stravaganze di coraggio della storia militare.
I cavalleggeri di Marulaz respingono qualche cavaliere austriaco ed alcuni tiragliatori, poi la brigata del coraggioso colonnello olandese Cohorn attraversa il ponte sotto il fuoco a mitraglia e quello di altri 20 pezzi d’artiglieria. Anche i tiratori appostati nelle case contribuiscono ad infliggere gravi perdite alla brigata francese che tuttavia penetra nel villaggio e caccia gli austriaci, poi si ferma nei giardini attorno l’abitato ed attende rinforzi.
Gli austriaci contrattaccano e grazie alla superiorità numerica respingono i francesi fino alla porta dalla quale sono entrati. La compagnia rimasta qui di guardia chiude la porta per fermare la rotta dei compagni e salvare il ponte.
Massena dispone alcune batterie che mettono a tacere i cannoni austriaci, quindi invia le brigate Lesuire e Ficatier in soccorso della brigata Cohorn, impegnata oramai da tre ore.
Giunge la divisione Legrand. Il 26° reggimento, guidato da un sergente della brigata Cohorn, avanza defilato dagli edifici seguito dai carabinieri. Il castello è assaltato, la porta è abbattuta dagli zappatori e gli austriaci all’interno si arrendono. Il resto della divisione Legrand aggira la città ed assale il pianoro.
La cittadina è in fiamme. Killmayer attacca la divisione Legrand (ore 19:00) e la respinge alla cinta di mura. Massena arriva con i Cacciatori Corsi, gli ussari di Marulaz e la cavalleria di Bessierès. Hiller ordina la ritirata ma i combattimenti continuano accaniti tra le case. I francesi vogliono vendicare le gravi perdite subite uccidendo militari e civili. In una casa incendiata trovano la morte 68 tirolesi, un ufficiale austriaco riceve 17 colpi di baionetta ed una bambina di 8 anni, trovata con una sciabola, è uccisa. Napoleone visita in seguito il campo di battaglia e commenta dicendo che dovrebbero assistervi tutti coloro che cercano la guerra. Ai Cacciatori Corsi chiede, in italiano, se sono demoralizzati per le perdite subite e si sente rispondere che c’è ne ancora per altre due volte.
Gli austriaci lasciano 2.000 tra caduti e feriti (4.500 secondo i francesi), 500 dispersi, 2.718 prigionieri e sono costretti a riparare ad Enns incendiando i ponti alle sue spalle. La divisione Claparède lascia 300 caduti e 600 feriti, sui 2.400 totali francesi.



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