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La Situazione Politica e Militare.
A Parigi giunge la falsa notizia della sconfitta di Napoleone a Marengo, quindi
Talleyrand e Fouché rimaneggiano il governo in loro favore. Napoleone torna
nella capitale ed è costretto dalla situazione politica a rimanervi anche dopo
la riapertura delle operazioni militari.
L’Inghilterra ha rifiutato di estendere l’armistizio sul mare, occupa Malta (X 1800), rivendicata
dallo czar Paolo I, ed ostacola anche il traffico mercantile dei paesi neutrali.
Lo czar Paolo I sequestra le merci e le proprietà inglesi, dichiara l'embargo delle
300 navi inglesi nei suoi porti, interna gli equipaggi (XI 1800).
I francesi dispongono di 260.000 combattenti, più altrettanti nei depositi,
negli ospedali, in Egitto e nelle colonie:
l’Armata del Reno (Moreau) dispone di 12 divisioni di fanteria, 2
divisioni di cavalleria e 210 pezzi d’artiglieria per un totale di 110.000 uomini,
l’Armata d’Italia (Brune) dispone di 9 divisioni di fanteria, 2
divisioni di cavalleria, 180 pezzi d’artiglieria per un totale di 71.000 uomini di
ottima qualità, affiancati da 24.000 uomini di presidio in Piemonte, Lombardia,
Liguria, Emilia e Toscana,
l’Armata dei Grigioni (Macdonald) dispone di 5 divisioni di
fanteria ed 1 divisione di cavalleria per un totale di 14.000 uomini; occupa la valle
del Reno a sud del lago di Costanza fino Coira,
l’Armata d’Olanda (Augerau) dispone di 2 divisioni di fanteria
francesi, 1 divisione di fanteria olandese, 1 divisione di cavalleria per un totale
di 17.000 uomini; occupa la valle del Meno e presidia le coste francesi.
L’Armata di Riserva (Murat) è in fase di costituzione ed
ammonta a 10.000 uomini (XI 1800).
L’arciduca Carlo dispone di 136.000 uomini più 78.000 che fronteggiano Moreau
sul Reno.
La Campagna del 1800 in Germania – Ripresa delle Operazioni.
La francia denuncia l’armistizio (12 XI 1800) dichiarando di aprire le ostilità
il 17 seguente. L’Armata del Reno assume il seguente schieramento:
ala destra: Lecourbe con 1 divisione nel Voralberg e 2 presso
Tölz nell’alta valle dell’Irar (25.000 uomini),
al centro: Moreau con 3 divisioni di fanteria ed una di cavalleria
(30.500 uomini),
all’ala sinistra: Grenier con 3 divisioni presso Hohenlinden
(25.000 uomini),
un corpo fiancheggiante: S. Suzanne con 3 divisioni a Landshut
guarda il corso inferiore dell’Almühl (22.500 uomini).
Moreau intende forzare il passaggio dell’Inn a monte di Rosenheim ed inizia ad avanzare
con il centro e l’ala sinistra (28 XI) in sei colonne, su un fronte di 75 Km,
incontrando solo deboli distaccamenti austriaci che sono ricacciati (29 XI).
Lecoubre invia le due divisioni da Tölz verso Rosenheim e Rott.
All’estrema sinistra la divisione Ney si scontra con una forte colonna austriaca
(valutata sui 15.000 uomini) presso Ampfing (30 XI) ed è costretta a ripiegare
verso sud su Hann. Il corpo di Grenier si impegna a sostegno lungo l’Isen. Forti
colonne austriache occupano Moosburg e Landshut.
Il giorno seguente (1 XII) Grenier è attaccato con decisione tra Ampfing e
Dorfen ed è costretto a ripiegare su Haag. Una colonna austriaca passa il
Danubio a Ratisbona e scende verso Landshut.
Moreau, minacciato sulla sinistra, è costretto a interrompere la marcia su
Rosenheim ed ordina la riunione delle forze a Hohenlinden. All’ala destra Lecourbe,
che ha già raggiunto a Rosenheim, riceve l’ordine di portarsi ad Eberberg.
Contro la colonna austriaca che scende da Ratisbona è inviata una divisione di
S. Suzanne da Ingolstadt a Freising.
Gli austriaci avanzano convinti che i francesi siano in ritirata, questi invece li
attendono presso Hohenlinden (3 XII 1800) e li
sconfiggono.
L’arciduca Carlo ripiega oltre l’Inn, poi a Salzach inseguito dai francesi.
Russia e Svezia firmano a Pietroburgo un accordo di "Nautralit&agrava; Armata" (16 XII 1800), al
quale aderiscono anche la Danimarca e la Prussia.
A Parigi Napoleone sfugge ad un attentato di un ordigno esplosivo noto come Macchina Infernale
(24 XII 1800) e ne approfitta per far deportare 130 avversati politici.
L’arciduca Carlo, raggiunto dai francesi tra Salzach e Traun, è costretto ad
accettare l’armistizio di Steyr (25 XII 1800).
La Campagna del 1800 in Italia e Svizzera.
I Coalizzati dispongono delle seguenti truppe:
33.000 uomini guidati dal generale Hiller, nel Voralberg e
nell’Engadina, sono l’ala sinistra dell’arciduca Carlo.
20.000 uomini guidati dal generale Wukassovich nell’Alto Adige.
70.000 uomini guidati dal generale Bellegarde sulla sinistra del
Mincio.
10.000 napoletani in marcia verso nord.
10.000 inglesi nelle Baleari per eventuali sbarchi.
Mcdonald invia la divisione Marlot nei Grigioni per mantenere il contatto con l’Armata
del Reno (Moreau) e per fronteggiare dal Fleula gli austriaci che occupano Zernetz.
All’ala destra la divisione Baraguay da Tirano raggiunge l’alta Valtellina e
l’Engardina a copertura del grosso. Il grosso dell’Armata d’Elvezia (3 divisioni,
7.000 uomini), avanza da Coira per lo Spuga (27 XI – 1 XII) con gravi difficoltà
a causa dell’assideramento e delle valanghe (perde 200 uomini), procede per Chiavenna
(6 XII), passa l’Aprica, attacca il Tonale difeso da Wukassovich (23-25 XII). Quindi
procede per la val Canonica, il lago d’Iseo, il colle di San Zeno, la val Trompia,
Gardone, Vestone, Storo, Riva e giunge a Trento (6 I 1801).
Dal colle di Resia le divisioni Baraguay e Morlot raggiungono Bolzano.
Queste colonne, più alcune truppe dell’Armata d’Italia (Brune) risalgono la val
Longarina e costringono Wukassovich a ripiegare per la val Sugana verso l’armata di
Bellagarde.
Frattanto Brune si porta a Chiese al Mincio (20 XII). Dupont forza il passaggio ai
Molini di Volta (25 XII), a valle di Borghetto, e giunge a Pozzuolo dove è
fermato mentre il passaggio del grosso, prevvisto a Monzambano, a monte di Borghetto,
è rinviato a causa del ritardo dell’equipaggio da ponte.
Bellagarde concentra le forze a Pozzuolo e sta vincendo ma giungono al centro le prime
truppe di Suchet: una brigata del piemontese del generale marchese Colli seguita da
due brigate di dragoni di Davout che ristabiliscono la battaglia e riportano la
vittoria, seppure a caro prezzo.
Il giorno successivo Brune riesce a forzare il passaggio del Mincio a Monzambano
(26 XII).
Bellagarde si ritira dietro l’Adige ma Brune lo passa a Bussolengo (1 I 1801), gli
austriaci ripiegano su Vicenza. L'armistizio di Steyr pone fine alle ostilità
anche in Italia (16 I 1801).
La pace di Lunéville.
I delegati dell’armistizio concludono la pace di Lunéville (9 II 1801), che
ricalca quella di Campoformido, nonostante l’Austria si sia impegnata con
l’Inghilterra a non concludere la pace fino alla primavera del 1801.
Napoleone rimaneggia i territori italiani:
L’Isola d’Elba è ceduta alla Francia da Ferdinando IV re di
Napoli (trattato di Firenze, 28 III 1801).
La Toscana e Piombino formano il Regno d’Etruria, dato a Ludovico
I di Borbone (figlio di Ferdinando duca di Parma) in cambio della Luisiana.
Il Cesenate è ceduto a papa Pio VII (15 VII 1801).
La Repubblica Cisalpina è unita alla repubblica Modenese e
prende il nome di Repubblica Italiana, con Napoleone presidente (26 I 1802).
Il Bombardamento di Copenaghen.
La Gran Bretagna occupa la Guinea Francese, blocca i porti francesi e cattura le navi
mercantili.
La Francia occupa l’Hannover, sequestra le merci inglesi, imprigiona i cittadini inglesi
e concede patenti di corsa.
Da Algesiras escono 10 vascelli franco-spagnoli che sono attaccati da sir James Saumarez con 5
vascelli presso Gibilterra (12 III 1801). I franco-spagnoli hanno un vascello catturato, due
saltano in aria e gli altri fuggono a Cadige.
L’ammiraglio sir Hyde Parker con Nelson e 20 vascelli lascia Yarmouth (12 III 1801),
comunica alla Danimarca un ultimatum perché esca dalla Lega dei Neutrali, quindi
effettua il bombardamento della flotta danese (18 vascelli), i magazzini e la città di
Copenahgen (2 IV 1801). Gli svedesi hanno 5 vascelli in arrivo (a Carlscrona) ed i russi
altri 12 (a Revel).
Lo czar Paolo I è assassinato (12 III 1801). La Danimarca accetta un'armistizio (9 VII) e
la flotta Inglese entra nel Baltico (12 VI) presentantosi davanti Carlscrona (29 IV) e Revel (12
V). Il nuovo czar Alessandro leva l'embargo alle navi inglesi (V 1801).
Nelson con 57 imbarcazioni attacca la flottiglia francese a Boulogne (notte del 15 VIII 1801),
difesa dall’ammiraglio Latouche-Treville che ha incatenato tra loro 24 cannoniere che
respingono l'attacco causando 44 caduti e 128 feriti agli inglesi.
La Pace di Amiens.
Dopo una crisi di governo, Pitt è sostituito dagli uomini del suo stesso
partito e l’Inghilterra raggiunge con la Francia il trattato di Amiens (25 III 1802)
che assegna l’Egitto agli Osmani, l’Inghilterra promette la restituzione di Malta ai
Cavalieri di San Giovanni e delle colonie francesi, spagnole ed olandesi ai rispettivi
paesi. La Francia abbandona Napoli e Roma.
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