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Napoleone è da un anno da imperatore e visita le posizioni francesi (1:00).
All’ala sinistra il V° C.A. (Lannes, divisione Suchet a sinistra
e Cafarelli, con i corazzieri italiani, a destra) si schiera a cavallo della strada
Bruna-Bosorice, sulla strada del Goldbach, appoggiato al dosso isolato del Santon che
viene fortificato, munito di 18 pezzi da 12" e presidiato dal 18° reggimento di
fanteria leggera.
Al centro il IV° C.A. (Soult, divisioni Vandamme e Saint-Hilaire,
23.000 uomini e 35 cannoni) si schiera lungo il Goldbach tra Girzikovice a Tellnice.
Le divisioni di sinistra (Vandamme e Saint Hilare) sulla riva sinistra del fiume,
quelle di destra (divisione Legrand e cavalleggeri di Morgaron) in difesa dietro il
fiume. I russi già nella notte hanno effettuato un tentativo di prendere
Sokolnitz.
All’ala destra è previsto l’arrivo del III° C.A. (Davout,
divisioni Friant, Gudin e dragoni di Bourcier, 6.300 uomini), che deve prolungare la
destra fino ai laghi ghiacciati di Tellnice/Telnitz con compito difensivo.
Il grosso della riserva è schierato dietro l’ala sinistra
e dietro al centro, comprende la cavalleria di Murat (nell’ordine, Kellerman con
ussari e cacciatori, Valther e Beaumont con dragoni, Namsouty e d’Hautpoult con
corazzieri, con 24 artiglierie a cavallo), la Guardia Imperiale (10 battaglioni e 40
cannoni, compresi 6 pezzi della batteria della Guardia Reale Italiana comandata dal
tenente Fortis) e la divisione di granatieri Oudinot (10 battaglioni, sottratta al V°
C.A.). Inoltre è atteso il I° C.A. (Bernadotte, divisioni Rivaud e Drouet) da
Bruna.
Al mattino il tempo è nebbioso ed i russi iniziano l’attacco (ore 6:00):
All’ala sinistra Buksgèvden con 50-59.000 uomini avanza in
due colonne (Doctorov, Langeron) dalle alture di Pratzen verso Tellnice e Sokolnice
per varcare il Goldbach e schierarsi.
All’ala destra il generale Bagration ed il principe Giovanni di
Liechtenstein con 17.000 uomini impegnano i francesi verso Posorice.
Un grosso corpo è lanciato sulla strada di Bruna oltre
Posorice.
La riserva, dietro il fianco destro alleato, è costituita
dalla Guardia Imperiale russa guidata da Costantino Pavlovic granduca di Russia
(fratello dello Czar).
Dopo un’ora di combattimenti i russi di Dictorv cacciano la divisione Langrand da
Telnitz e si fermano ad attendere la colonna guidata da Langeron, impegnato contro
l’abitato di Sokolnitz. L’altra divisione del IV° C.A. (Soult) riprende entrambi i
paesi.
La lotta nel basso Goldbach segue esito incerto, ma l’arrivo del III° C.A. (Davout)
rende sicure le posizioni francesi.
Buksgèvden fa affluire nuove truppe dall’altipiano del Pratzen, movimento
previsto da Napoleone che ne prende atto dal suo punto d’osservazione; la collina di
Zurlan (8:12).
Napoleone lancia il IV° C.A. (Soult, divisioni Vandamme e Saint Hilaire) seguito dal
I° C.A. (Bernadotte), dalla Guardia Imperiale e dalla divisione granatieri di Oudinot
contro le alture di Pratzen (8:45). La nebbia si dirada e sul campo di battaglia
inizia a splendere il sole (9:00). Kutüsof tenta inutilmente di fermare l’attacco
sulle alture con le poche truppe rimaste. Le colonne richiamate indietro giungono in
disordine e sono facilmente respinte dai francesi.
Il I° C.A. (Bernadotte) prende Blasowitz, il villaggio è ripreso dalla fanteria
leggera russa (9:30) ed è riconquistato dopo mezz’ora di dura lotta, garantendo
il collegamento tra il centro (Pratzen) e l’ala sinistra (Santon). Soult, padrone
delle colline, piazza 24 pezzi in batteria (11:00).
A nord il V° C.A. (Lannes) rinforzato da Murat trattiene e respinge le forze avversarie
(i cavalieri smontano per aprire il fuoco) separando dal centro l’ala destra russa,
che lascia 4.000 caduti e 2.500 prigionieri. I francesi giungono al bivio di Posorice
(12:00), dove ricevono l’ordine di fermarsi da Napoleone che poi raggiunge Soult.
La Guardia Imperiale russa carica i francesi sull’altopiano per riaprire le
comunicazioni con il grosso (13:00): 3.000 fanti e 1.000 cavalieri con 6 cannoni. Il
primo battaglione del 4° reggimento della seconda divisione francese (Vandamme)
respinge due battaglioni russi e cattura due stendardi ma poi è messo in rotta
perdendo l’aquila. I caduti francesi sono 600, Vandamme è tra i feriti ed un
secondo reggimento è messo in fuga.
Il tiro a mitraglia dell’artiglieria seguito dall’intervento dei granatieri di
Bassières e della Guardia francese (compresi 250 cavalieri mammelucchi) ferma
il contrattacco russo. La guardia russa è messa in rotta lasciando 700 caduti,
le bandiere, l’artiglieria ed il principe Repnin (comandante della cavalleria della
guardia), catturato dal generale Rapp. Costantino Pavlovic granduca di Russia si salva
a stento ed il suo reggimento è distrutto. Napoleone commenta dicendo "Molte
belle donne di San Pietroburgo piangeranno questo giorno".
Occupate le alture, i francesi serrano gli austro-russi nella vallata (14:30).
Verso sera l’estrema sinistra austro-russa è avvolta da nord e da est ed è
costretta a ritirarsi tra i laghi di Satzchau e Monice, una stretta striscia di terra
battuta dalle artiglierie avversarie (compresa la batteria della Guardia Reale
Italiana, guidata dal tenente Fortis). L’unico ponte sul Littawa è bloccato
dall’esplosione di un carro di munizioni, colpito dall’artiglieria francese. Numerosi
uomini, cavalli e cannoni finiscono nelle acque a causa della rottura dello strato di
ghiaccio. 8.000 russi depongono le armi e si arrendono. I combattimenti cessano verso
le 17:00 e la stanchezza impedisce l’inseguimento (che inizia il giorno seguente).
Le perdite austro-russe ammontano a 27.000 uomini tra caduti e prigionieri
(rispettivamente 15.000 e 11-20.000 in altre fonti, compresi 12-15 generali), 40
bandiere (in aggiunta alle 14 già catturate nella campagna). Gli austriaci
perdono più di 5.000 uomini. I resti ripiegano verso l’Ungheria.
I francesi denunciano 1.300 caduti (800 in altre fonti), 7.000 feriti (2.000 in altre
fonti), compresi i generali divisionali Saint Hillaire, Kellermann, Walther, i generali
di brigata Valhuber, Thiébaut, Sebastiani, Compan e Rapp, e 573 prigionieri
(7-8.000 tra caduti e feriti in altre fonti).
La battaglia è chiamata "Dei Tre Imperatori". Il bollettino della vittoria
inizia con la frase "Soldats, je souis content de vous". Un ponte in costruzione
a Parigi è battezzato Ponte di Austerlitz e le 1.200 artiglierie catturate nella
campagna militare sono fuse per innalzare una colonna trionfale, alta 44 metri e
foderata con 66 bassorilievi in bronzo, dedicata alla Grande Armée a
Parigi (odierna piazza Vendôme).
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