La battaglia di Arcole (15-17 XI 1796)
Guerra contro la Prima Coalizione (1792-1796)
15 XI - Augereau, seguito da Massena, passa il ponte gettato a Ronco e marcia a
nord verso Villanova per l’unica strada su una diga, che sbocca su un ponticello
sull’inguadabile Alpone presso Arcole. I francesi giunti presso il ponte sono investiti
dal fuoco degli austriaci che coronano la riva sinistra dell’Alpone. Gli ufficiali ed
i generali si gettano in avanti verso il ponte ma non riescono a trascinare con
sé le truppe. Lo stesso Bonaparte afferra una bandiera e si lancia all’attacco
con i granatieri del generale Belliar ma è travolto da un contrattacco nemico,
cade nella palude ed è salvato dai soldati.
Il contrattacco austriaco è respinto ma i francesi non riescono ad avanzare e si
mantengono fuori tiro.
Una mezza-brigata guidata da Vial è stata inviata a sud di Ronco per traghettare
l’Alpone ma è richiamata perché la manovra, a causa del terreno rotto,
richiederebbe troppo tempo.
Massena frattanto avanza per Biape di Porcile ed occupa Belfiore respingendo notevoli
forze austriache. Allo scontro partecipano anche alcuni battaglioni della legione
Cispadana.
Nel pomeriggio Napoleone sale sul campanile di Ronco ed avvista forti colonne
austriache in marcia da Caldiero verso Belfiore, quindi ordina di ripiegare sulla
destra dell’Adige. Gli austriaci hanno 4.000 caduti e 5.000 feriti.
16 XI - Augereau e Massena ripassano sulla sinistra dell’Adige, premono contro
Arcole e Caldiero.
Il presidio di Legnano risale l’Adige e l’Alpone lungo la sinistra verso Arcole,
gettando fascine alla foce dell’Alpone per stabilire un collegamento con il grosso dei
francesi, ma il tentativo fallisce.
La sera le truppe tornano nuovamente sulla destra dell’Adige con alcuni prigionieri,
bandiere e cannoni austriaci presi presso Belfiore. Lo scontro ha indotto Alvinczy ad
interrompere il movimento su Verona per concentrare le forze a sud contro
Napoleone.
17 XI - Massena riprende gli attacchi a Caldiero ed Arcole. Augereau passa
l’Adige a Ronco dopo Massena ma invece che seguirlo passa l’Alpone su un ponte di
cavalletti protetto da un distaccamento che ha traghettato ad Albaredo, quindi risale
verso Arcole.
Alvinczy lancia le sue truppe all’attacco: 3.000 austriaci da Arcole avanzano verso
Ronco respingendo il centro francese, guidato da Robert, ma presso Chiavica di Zerpa
sono attaccati sul fianco destro dalla 32esima mezza brigata (generale Gardanne) e
colpiti sull’altro fianco da un reparto appostato in un boschetto presso il ponte di
cavalletti. Augereau minaccia San Bonifacio ed a sera gli austriaci sono minacciati
alle spalle da un pugno di guide a cavallo (25 uomini) guidate da Hercule che ha
aggirato le paludi a oriente, e da 8-900 fanti e 4 cannoni inviati da Napoleone per
Porto Legnago. Gli austriaci, che hanno subito alcuni smacchi locali, ripiegano
decimati e demoralizzati lasciando 6.000 tra caduti e feriti, 5.000 prigionieri e
30 cannoni. Massena dall’ala sinistra raggiunge il centro ed occupa Arcole inseguendo
gli austriaci fino a San Bonifacio. La notte la ritirata austriaca prosegue su
Vicenza, poi sul Brenta.