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Le Colonne d'Assalto.
Per l'assalto alla breccia si preparano due colonne nelle trincee a 200 yarde, in mezzo al fuoco incrociato del nemico
(ore 12:30):
A sinistra il colonnello Dunlop guida le 6 compagnie granatieri e leggeri del 75° highland e del 77° (colonnello
Sherbrooke) e di un reggimento europeo, le 6 compagnie granatieri dei battaglioni Sepoy della Bombay Army, altre 4
compagnie di sepoys del Bengala e 50 artiglieri.
A destra il colonello Sherbrooke guida del 6 compagnie granatieri e leggeri del 12°, della Scotch Brigade
e del reggimento svizzero Meuron.
L’avanguardia (Forlorn Hope) di ciascuna delle due colonne comprende 12 uomini guidati da un sergente (a sinistra il sergente
Graham) seguiti da 35 europei (il tenente Lawrence guida quelli a destra).
La riserva è guidata dal colonnello Arthur Wellesley, comandante in seconda dell'attacco, e comprende le altre compagnie
del 12°, della Scotch Brigade, del reggimento Meuron, i reggimenti 33°, 73° e 74°, 18 compagnie di granatieri e leggeri di
sepoy (10 del Bengala ed 8 di Madras) ed infine dalle 6 compagnie granatieri e leggeri di sepoy di Bombay.
In tutto 4.376 uomini (2.400 europi e 1.800 sepoy).
L'assalto.
Alle 13:00 il generale Baird ripone il suo orologio e dice "The time has expired" (Il Tempo è Scaduto), salta sul
parapetto della trincea ed esclama “Come my brave fellows, follow me and prove yourselves worthy of the name of British
soldiers” (Seguitemi bravi seguagi, seguitemi e dimostrate il vostro valore in nome dei soldati britannici). Il luogo è oggi
segnato da due cannoni.
Le due colonne si lanciano verso la breccia, attraversano il greto roccioso del fiume, largo un quarto di miglia, e giungono al fossato
(13:15).
La "Forlon Hope" invece di proseguire si ferma all’argine a rispondere all’intenso fuoco nemico ed è raggiunta delle
due colonne. II tenente Lawrence raggiunge la fine della scarpata, è ferito da un proiettile al piede sinistro ma guida
eguamente l’attacco ed è nuovamente ferito.
Dunlop affronta un avversario in duello, para il suo fendente e lo trapassa al petto ma prima di morire il difensore effettua un secondo
fendente e ferisce il suo uccisore. Il maggiore Henry Antill è ferito mentre porta la bandiera del 73° verso la breccia.
Syed Abdul Ghaffar, che guida i difendori presso la breccia, resta tra i caduti. Dopo sei minuti dall’inizio dell’attacco la bandiera
inglese sventola sulla breccia. La colonna di Dunlop supera la breccia e gira a sinistra mentre quella di Sherbrooke a destra,
incontrando scarsa resistenza. La colonna di sinistra conquista il bastione di nord-ovest e procede verso est lungo il muro
settentrionale, affrontato da un corpo guidato dallo stesso Tipu, che al momento dell'assalto si trovava a tavola. Due spie lo hanno
informato dell'attacco ma non sono state credute.
Con l’aiuto di truppe fresche i difensori sono messi in fuga verso la porta più vicina. Tipu interviene nella mischia e secondo
Rajah Khan, al suo fianco per tutto il giorno, tenta di rianimare i suoi uomini, poi comprende che la fortezza sta per cadere e si dirige
a cavallo verso Zenana, per uccidere i suoi familari e risparmiare loro l'infamia della prigionia. Presso la porta maggiore Tipu trova
un'altra mischia, è ferito due volte, rifiuta di farsi riconoscere come gli consiglia Rajah Khan ed è ucciso. Secondo
la leggenda un granatiere cerca di derubarlo ed i due si uccidono a vicenda.
Le due colonne degli attaccanti si riuniscono alla porta Orientale della fortezza.
L’assalto è durato un’ora ed è illustrato da sir Robert Ker Porter. Gli inglesi hanno 300 caduti (1.500 in tutta la
guerra), 1.042 feriti e 122 dispersi. Il 77° ha 10 caduti (compreso il capitano Owen), 51 feriti, un disperso ed il reggimento guadagna
la sua prima decorazione. Il massacro dura due ore e costa la vita ad 8-9-10.000 uomini. Sono trovati i corpi di 120 militari
francesi.
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