La Battaglia di TURKHEIM (5 I 1675).
Guerra di Coalizione (1675).
Gli Alleati.
L’Elettore Federico Guglielmo I di Hohenzollern duca di Brandeburgo ed il duca di
Bournonville schierano le truppe dietro la Logelbach, sull’isola formata da questo
fiume con la Fecht.
I pochi punti guadabili della Logelbach sono protetti con delle batterie.
L’ala sinistra è appoggiata alla piazzaforte di Colmar, munita di artiglierie.
Nella piazzaforte ci sono 3.000 tra feriti e malati.
L’ala destra è appoggiata al fiume Fecht ed è rafforzata da un
trinceramento. Oltre al fiume Fecht, 300 dragoni austriaci presidiano il villaggio
di Turckheim / Türkheim / Durckheim, addossato ad una collina che domina
l’isola, attorniato di ponti, mulini e vigne. Carlo di Lorena consiglia di munire
adeguatamente questa importante posizione ma gli altri comandanti la giudicano
troppo avanzata.
In tutto sono 35.000 uomini, ma con poca cavalleria.
I Francesi.
Il maresciallo Henri de la Tour d'Auvergne visconte di Turenne dispone di 100
squadroni di cavalleria in cattive condizioni e 20 battaglioni di fanteria giunti
dalle Fiandre, per un totale di 30.000 uomini.
I francesi avanzano in due colonne precedute da un’avanguardia di 400 granatieri
seguiti da 2.000 fanti.
La Battaglia.
L’avanguardia francese si avvicina alla Logelbach. 4 squadroni nemici ripiegano
verso Colmar.
Il maresciallo duca di Lorges schiera i 20.000 uomini della prima colonna di fronte
alle posizioni imperiale ed appoggia l’ala destra ad una piccola chiesa di fronte a
Colmar, coprendo il movimento dell’altra colonna.
Turenne, con i 3.000 uomini della seconda colonna, si dirige contro l’ala destra
avversaria per la valle Saint Grégoire ed avvolge il villaggio di Turckheim.
La brigata Champagne attacca il vilaggio e lo occupa.
Bournville invia a riprendere il villaggio 30 squadroni e 12 battaglioni con 6
cannoni, che sono accolti dal fuoco dei due battaglioni della brigata Champagne
nascosti nelle vigne davanti al ponte ed al mulino.
Gli austriaci riconquisano il mulino. La brigata Champagne lascia gravi perdite e
ripiega dentro Turckheim.
Il reggimento La Marine contrattacca e riconquista il mulino. La colonna austriaca
rinnova l’attacco ma è contrattaccata dai reggimenti La Reine, Anjou e Les
Vaisseaux, guidati da Faucault, che hanno passato il Logelbach con alcuni
cannoni.
Gli austriaci sono decimati. Faucault è tra i caduti ed è sostituito da
Turenne, che ha il cavallo ferito. Cade anche il colonnello della brigata La
Reine.
I francesi gettano dei ponti sulla Fecht, presso Zimmerbach; passa la brigata del
marchese d’Aubijoux (reggimenti Vermandois ed Orleans), che risale il fiume fino ad
Ingersheim e sbocca alle spalle degli avversari. La brigata è seguita da 3
battaglioni di Gardes Françaises. I francesi costrignono gli avversari a spostare il
proprio fronte davanti a Turckheim. Il fuoco d’artiglieria uccide tra gli altri il
marchese Aubijoux, alla testa del reggimento Orleans.
La destra francese è prolungata dalla cavalleria fresca del conte di Lorge,
l’ala sinistra poggia al ponte di Ingersheim. Gli austriaci sono respinti da
Turckheim. Il reggimento Navarra passa il Logelbach ma Turenne, che non dispone di
cavalleria, ordina di tornare indietro.
Dopo tre-quattro ore di intensi combattimenti l’oscurità pone fine allo
scontro. Turenne fa occupare l’altura che domina Turckheim (ad ovest) ed ordina agli
altri reparti di rimanere al proprio posto. Gli imperiali lasciano 300 caduti, 2.700
prigionieri e ripiegano verso Sélestat e Châtenois, abbandonando anche
i 3.000 malati ed i feriti a Colmar.