I Pirenei hanno Cessato di Esistere (1701)
Guerra di Successione Spagnola.
I Trattati di Spartizione.
Il trono di Carlo II di Borbone re di Spagna, privo di figli, divene l'oggetto delle trattative tra le potenze europee.
Con il Primo Trattato di Spartizione (IX-X 1698) Luigi XIV di Borbone re di Francia, detto "Re Sole" si accorda con Guglielmo III
d’Orange re d’Inghilterra per riconoscere erede del trono spagnolo il diciassettenne Joseph Ferdinand di Wittelsbach, figlio
dell’elettore di Baviera, in cambio della cessione alla Francia del regno di Napoli, lo stato dei Presidi, il marchesato di Finale e la
provincia di Guipuzcoa, assegnando il ducato di Milano all’imperatore Leopoldo I d’Asburgo.
Leopoldo I e Carlo II non accettano il trattato che diventa vano a causa della morte di Joseph Ferdinand di Wittelsbach (II
1699).
Con il Secondo Trattato di Spartizione (VI 1699-III 1700) Luigi XIV si accorda con Guglielmo III e con le Provincie Unite per
riconoscere l’eredità spagnola agli Asburgo in cambio dei territori promessi nel primo trattato più i ducati di Milano e di
Lorena. Al duca di Lorena è promesso in cambio il ducato di Milano. L’Imperatore non riconosce il trattato.
La corte spagnola è contraria alla spartizione dei dominî e si divide in due partiti affinché l'eredità sia
assegnata interamente ad un Asburgo o ad un Borbone. Carlo II sceglie Filippo di Borbone duca d’Anjou.
L'eredità a Filippo di Borbone.
Alla morte di Carlo II d’Asburgo (1 XI 1700), Filippo di Borbone è riconosciuto da Luigi XIV (16 XI), da Charles-Henrique
de Vaudémont governatore di Milano (XI), da Massimiliano II von Wittelsbach governatore di Paesi Bassi (XII), dalle
Provincie Unite (II 1701), dall’Inghilterra (IV 1701) ed è incoronato a Madrid (8 V 1701).
Luigi XIV dichiara che "I Pirenei hanno Cessato di Esistere".
Per garantirsi il controllo dell'eredità, Luigi XIV ha già iniziato la mobilitazione dell'esercito (4 X 1700), aumentando
ogni compagnia di 10 uomini, e procede ricostruendo la milice (I-II 1701) i cui reparti sono aggregati ai battaglioni
regolari.
Filippo di Borbone sbarca a Fuenterrabia (23 I 1701). Il primo alleato dei Borbone è Pedro II re del Portogallo, che firma un
trattato d’amicizia con Francia e Spagna a Methuen (18 VI 1701), chiudendo i porti alle flotte olandesi ed inglesi.
La Reazione Imperiale.
L’imperatore Leopoldo I d’Asburgo reclama parte dell’eredità e può disporre di 75.000 uomini veterani della recente
guerra contro i turchi, oltre ad un contingente di 6.000 uomini dell’Elettore Giorgio Ludovico duca di Hannover (al quale ha
assegnato il titolo elettorale nel 1692) ed 8.000 uomini dell’Elettore Federico I di Hohenzollern re "in" Prussia al quale riconosce il
titolo regio (16 XI 1700), causando l’ilarità in Francia poiché le dimensioni di questo regno sono quelle di una
provincia. Leopoldo I arruola 8 reggimenti dall’Elettore Giovanni Guglielmo del Palatinato (XII 1700), 1 reggimento dal principe di
Bayreuth, 1 dall’Assia-Darmstadt, 2 reggimenti di fanteria ed uno di cavalleria dal vescovo di Würzburg (primavera 1701). I
contingenti forniti dai Circoli Imperiali si dimostrano di qualità mediocre. Altre leve sono effettuate in Ungheria. L’Elettore di
Magonza ed il vescovo di Treviri concedono sussidi a Leopoldo I (X 1701).
Ludwind Wilhelm margravio del Baden, soprannominato "Türkenlouis" per le vittorie contro i turchi, è
nominato comandante imperiale sul Reno (XII 1700) dove si radunano 10.000 uomini (primavera 1701), aumentati a 40.000 di
Austria, Palatinato e dei Circoli Imperiali (IX 1701).
Il principe Eugenio di Savoia-Soisson è nominato comandante (XII 1700) con 32.000 imperiali destinati a prendere possesso
del ducato di Milano (feudo imperiale) ma la spedizione subisce un ritardo di 6 mesi a causa il disordine dell’Hofekriegstrat
(consiglio di guerra) e della Hofkammer (consiglio per le finanze), che cambiano i propri vertici.
L'Occupazione Francese dei Paesi Bassi.
I Paesi Bassi spagnoli dispongono di 1.500 cavalieri spagnoli (per lo più appiedati) e 10.000 fanti spagnoli e bavaresi,
indisciplinati e con fucile che ha il calibro diverso da quello francese. Su richiesta di Filippo V i francesi sono accolti nelle
piazzeforti (6 II). I presidi olandesi, presenti in base al trattato della Barriera, hanno ricevuto tardi l’ordine di ritirarsi e sono
trattenuti (fino III).
I francesi accrescono e riorganizzano le truppe spagnole secondo il modello francese (è introdotta la coscrizione a sorteggio)
ed erigono la linea difensiva del Brabante appoggiata a fortini e corsi d’acqua, lunga 112 Km dalla Schelda (presso Anversa) alla
Mosa (presso Namur). La linea difensiva si dimostra efficace contro le scorrerie nemiche ma non contro un esercito in forze.
Massimiliano di Baviera firma un trattato d’alleanza con la Francia (9 III 1701), torna in Baviera, promette 2.000 cavalieri ed 8.000
fanti (che poche settimane dopo sono elevati a 15.000 uomini). Suo fratello l’Elettore Clemente Luigi arcivescovo di Colonia
accoglie guarnigioni francesi (IX 1701) ed ottiene un sussidio per arruolare 1.000 cavalieri e 4.000 fanti (poi aumentati). In Gheldria
sono inviati 15 battaglioni di fanteria e 15 squadroni di cavalleria francesi. Boufflers e Tallard dispongono di 147 battaglioni e 225
squadroni (VIII 1701).
Filippo V nomina lo zio Luigi XIV reggente dei Paesi Bassi Spagnoli e concede alle compagnie mercantili francesi il permesso di
commercio con le colonie spagnole (VIII).
La Diplomazia in Italia e Germania.
Luigi XIV invia in Italia Tessé con 24 battaglioni, 3 squadroni di cavalleria e 3 squadroni di dragoni francesi, come ausiliari
delle truppe spagnole (II 1701). Tessé domanda 40 battaglioni e 56 squadroni.
Carlo IV duca di Mantova e la principessa di Mirandola accolgono guarnigioni francesi. Rinaldo d’Este duca di Modena e Cosimo
III granduca di Toscana si dichiarano per l’Impero. Il papa, il duca di Parma, le repubbliche di Genova e Venezia si dichiarano
neutrali, ma Venezia per trattato deve concedere il transito agli imperiali.
Luigi XIV invia Nicolas de Catinat (primavera 1701). Vittorio Amedeo II duca di Savoia tratta sia con la Francia che con l'Austria
(Tessé lo chiama "Ce Prince Incompréhensible") e si allea alla Francia (6 IV 1701), promettendo 8.000 fanti
e 2.500 cavalieri in cambio del comando generale.
In Germania Luigi XIV trova come alleati (III 1701) Antonio Ulrico di Brunswick-Wolfenbüttel con 8.000 uomini, il duca di
Holstein-Gottrop (X 1701) ed il duca di Sassonia-Gotha con 6.000 uomini. Augusto "Il Forte" di Sassonia promette alla Francia
30.000 uomini ma le trattative falliscono (V 1701). I Circoli di Svevia e Franconia, Alto Reno, Reno Elettorale e Baviera si dichiarano
neutrali e tentano inutilmente di allestire un esercito che garantisca le frontiere (VIII 1701). La mancanza di fondi impedisce alla
Francia di concludere altre alleanze con i principi tedeschi che sono invece convinti dai soldi forniti da Inghilterra e Olanda.
I Preparativi di Inghilterra e Olanda.
In Inghilterra la Camera dei Comuni vota l’allestimento di 50 navi, l’arruolamento di 40.000 marinai inglesi, 18.000 soldati inglesi e
22.000 mercenari stranieri. Guglielmo III d’Orange re d’Inghilterra nomina capitano generale John Churchill duca di Marlborough (8
VIII 1701).
Dopo la morte di Giacomo Edoardo II Stuard a Saint-Germain-en-Laye (17 IX 1701), Luigi XIV riconosce suo figlio Giacomo III
come re d’Inghilterra (1 X 1701) e vieta l’importazione di merci inglesi in Francia. Papa Clemente XI riconosce Filippo V e fornisce
aiuti per una spedizione contro l’Inghilterra.
Le Provincie Unite aumentano la flotta a 50 navi e l’esercito (da 4.100 cavalieri e 41.440 fanti) a 75.000 uomini bene addestrati e
motivati, ai quali affiancano 25.000 mercenari tedeschi (VII 1701): 2 reggimenti dell’Assia-Cassel (di 1.000 uomini ognuno),
truppe del Maclemburgo-Schwerin, del Brandeburgo, del Brunswick-Lunemburg, del Palatinato e dell’Anbach. Disporranno in
seguito di 137.000 uomini in tutto ma faticheranno a fornire il contingente navale.
L’Inghilterra invia in Olanda 40.000 uomini (meno della metà inglesi) privi di artiglieria d’assedio (elevati poi a 70.000) e
Marlborough (VIII 1701), che ottiene il primo successo diplomatico rinnovando all'Aia la Grande Alleanza (7 IX 1701) tra Inghilterra,
Austria e Provincie Unite, sul principio della spartizione dell’eredità spagnola.
Le Ostilità in Lombardia.
La guerra non è stata dichiarata ma in Lombardia sono già iniziati i combattimenti
tra Austria e Spagna.
Eugenio di Savoia avanza dai ducati austriaci (II 1701), entra in territorio veneziano (V) e
raggiunge l’Adige (19 VI) con 32 battaglioni e 26 squadroni, raggiunto da altri 5 reggimenti di
cavalleria. Dispone così di 30.000 uomini.
Catinat è schierato dietro l'Adige con 66 battaglioni ed 83 squadroni franco-spagnoli, per un
totale di 25.000 uomini.
Eugenio di Savoia esegue una serie di finte, passa di sorpresa l'Adige a Carpi (9 VII), sconfigge
8.000 franco-spagnoli e sbaraglia i rinforzi avversari che giungono da Legnano.
Dopo le prime scaramucce (19 VI), Eugenio di Savoia passa a
I franco-spagnoli ripiegano a Villafranca, poi dietro l'Oglio.
Catinat riceve rinforzi (3 battaglioni spagnoli, 1 reggimento di cavalleria ed uno di dragoni) ed
è raggiunto dal duca di Villeroi (VIII) disponendo di 50.000 uomini francesi, spagnoli e
sabaudi con i quali attacca gli imperiali a Chiari (1 IX 1701) ma
è respinto. Gli avversari si fronteggiano per due mesi saccheggiando i dintorni. La flotta
di Forbin cerca di bloccare il porto austriaco di Trieste.
A Mirandola il presidio spagnolo è rafforzato da un contingente francese ma Eugenio di Savoia intima alla
reggente Beatrice, per il minorenne Francesco Maria Pico marchese di Mirandola, di allontanare la guanigione e
la occupa con 2.000 tedeschi. La corte abbandona la città e ripara presso i francesi.
Nel Napoletano il viceré duca di Medinaceli reprime per le strade di Napoli una rivolta guidata da Giacomo Gambacorta con
aiuti imperiali guidati dal colonnello Giuliano Capece (23-25 IX 1701).