La Battaglia di RULLION GREEN (28 XI 1666).
Seconda Guerra Anglo-Olandese (1666) - The Pentland Rising.
I Covenanter.
Il colonnello James Wallace, di Auchens, guida 440 cavalieri in gran parte armati di spada e pistola, altri solo di spada, e
500 fanti armati di moschetti, picche, falci, forche, spade e spadoni. Sono presenti il maggiore Learmouth, i capitani
Arnot e Paton di Meadowhead, i reverendi John Crookshank ed Andrew McCormick.
I covenanter si schierano sul colle di Carnethy/Turnhouse, presso Rullion Green. A sinistra, sulla sommità più
alta, è schierata gran parte della cavalleria guidata dal maggiore Learmont. Al centro il colonnello Wallace guida
la fanteria. All’ala sinistra, su un’altra sommità, si trovano i gentiluomini del Galloway, guidati da McLellan di
Barscobe. Nella valle sottostante scorre il paludoso Rullion Burn.
I Regi.
Il generale Thomas Dalzell/Dalyell/Dalziel, di The Binns, è un veterano della Guerra Civile Inglese, è stato
poi in Russia per lo Czar contro i tartari ed i turchi, ed in Polonia. È chiamato “Muscovite Devil”
(Diavolo Moscovita) o “The Beast of Muscovy” (La Belva della Moscovia).
Guida 3-5.000 soldati professionisti, compreso lo “Scottish Regiment of Foot Guards”. È presente anche sir
James Turner.
La Battaglia.
La battaglia inizia con la carica di una cinquantina di cavalieri regi contro l’ala sinistra dei covenanter, controcaricati
da una cinquantina di cavalieri guidati dal capitano Arnot, che li respinge oltre il Rullion Burn ma non li insegue.
Wallace invia un drappello di fanti sull’altra riva, a prendere posizione dietro due muretti diroccati.
Dalzell schiera le truppe ai piedi dell’altura ed invia un contingente di cavalleria e fanteria contro i covenanter dietro
ai muretti, ma è respinto. I regi ricevono rinforzi ed attaccano. Parte dei covenanter abbandona le armi e fugge. I
regi attaccano il centro e l’ala destra dei covenanter. Nella violenta mischia Welch e Semple incitano le truppe pregando,
al grido “Il Dio di Giacobbe!”.
Dalzell affronta il capitano John Paton che gli spara con la pistola e lo colpisce senza tuttavia ferirlo. Alcuni covenanter
caricano le proprie pistole con proiettili d’argento, credendo che gli avversari abbiano usato degli incantesimi. I
covenanter sono accerciati, la cavalleria è ributtata sulla fanteria. I regi restano padroni del campo di
battaglia.
Bilancio della Battaglia.
È la prima battaglia dei covenanter.
I covenanter lasciano 50-100 caduti, compresi i reverendi John Crookshank ed Andrew McCormick, e 120-150 prigionieri, 20-30
dei quali sono pubblicamente giustiziati, altri sono deportati nelle Indie Occidentali. John Neilson di Corsack è
tra i prigionieri ma è rilasciato per aver difeso sir James Turner. Il colonnello Wallace fugge in Olanda.
Il generale Dalzell ottiene dai covenanter il soprannome di “Bluidy Tam” (“Il Sanguinario” o “Il Maledetto”
Thomas).